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Firma la "bozza" di transazione?
Ti sta truffando di nuovo, Yvona.
Rispondigli che se non accetta le tue richieste, atteso che hai una esposizione significativa, metterai all'incasso immediatamente l'assegno.Restituire l'assegno significa perdere ogni cosa.
L'accordo firmato con altra persona che significa? Non incide sul titolo in tuo possesso essendo un titolo astratto e non una scrittura privata che può essere impugnata.
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Non lo so se incide o no sul titolo, nella scrittura privata che ha co-firmato con l'altra persona c'è scritto che se recedo l'altra persona deve ridarmi i soldi + quote di un valore del suo debito verso di me (ma la terza persona non possiede ufficialmente niente, solo le quote di una società che ha comprate con i miei fondi, quindi altri soldi non potrà darmeli facilmente). La frase che lui a inserito è: Tale somma estingue qualsiasi altra pretesa nei confronti di Sig...
Non potrebbe opporsi in questo caso ?
Questa frase però non vuol dire che non potrei fargli la causa di lavoro ? Oppure posso considerare che l'assegno che ho copre il lavoro e posso fargli la causa per la restituzione dei 20.000 di cui si parla in un preliminare di acquisto che poi abbiamo annullato ?
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Yvona... che significa "causa di lavoro"?
Comunque nulla può incidere su un titolo di credito. L'obbligazione è astratta e si presume.
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Volevo dire che in più non mi aveva pagato il lavoro che avevo svolto per lui (menzionato qui sotto). La cifra definita nell'atto di transazione include oltre alla restituzione di tutta la somma prestata anche la liquidazione di quello.
Eventualmente, se mi tengo l'assegno e l'importo di quello si deduce dalla cifra totale nel atto di transazione, potrebbe essere un miglior compromesso ?
Grazie@giurista said:
Yvona... che significa "causa di lavoro"?
Comunque nulla può incidere su un titolo di credito. L'obbligazione è astratta e si presume.
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*Eventualmente, se mi tengo l'assegno e l'importo di quello si deduce dalla cifra totale nel atto di transazione, potrebbe essere un miglior compromesso ?
*ok.
La strada maestra è redigere un piano di rientro dove restituisci l'assegno e contestualmente ricevi degli assegni (senza data) di importi più piccoli che coprono il tuo totale credito. Alle date convenute versi gli assegni in banca. In passato mi sono trovato nella tua condizione e questa è la strada che ho seguito.
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sicuramente la cambiale è meglio, è il titolo nato appositamente. Possono esserci dei problemi con gli assegna non versati subito in banca (che evadono anche l'imposta di bollo).
Le cambiali hanno un costo che dovrebbe pagare il debitore, e mi sembra difficile farlo accettare.
Ho consigliato la procedura precedente perché aumenta le garanzie (l'assegno di grosso importo è ormai in mano alla creditrice)
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si, il mio debitore purtroppo accetta poca discussione..
sembra che mi lascia la scelta tra tenermi l'assegno di 15.500 in attesa che mi paga 20.500+interessi promessi a voce (su questi 20.000 versati esiste una traccia scritta nel preliminare di cessione quote della proprietà immobiliare, una scrittura che è poi stata annullata ma i soldi non resi)
oppure mi firma l'atto di transazione su 26.000 ma vuole l'assegno indietro.
Quindi che scegliere ?
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Io restituirei l'assegno solo se rilascia nuovi assegni o cambiali (frazionati) per la totale copertura del debito.
Puoi anche forzarlo avendo in mano un titolo importante.
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La soluzione potrebbe essere fare un conciliazione dal mediatore la quale una volta omologata da titolo per l'iscrizione di ipoteca, oltre ad aggiungere clausole come penali ecc, nel caso non paghi il suo debito ha già un titolo esecutivo in mano e l'ipoteca su un immobile molto capiente. [...]
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Se ti ha già truffato in passato quando eravate insieme, cosa ti fa credere che questa volta sia diverso atteso che lui si trova in una situazione ancora più precaria? Mi stupisce il "suggerimento" del collega (il tuo avvocato): l'assegno è un titolo immediatamente esecutivo. L'atto di transazione che vogliono farti firmare (è una pazzia) potrebbe non essere rispettato, e a quel punto un mancato adempimento ti costringerebbe ad agire in sede legale con un decreto ingiuntivo che potrebbe essere opposto...e quindi attenderesti 2/3 anni per una causa? (Altro che un mese di differenza!) Io al tuo posto sarei già andata in banca...c'è un proverbio italiano che recita: "pochi, maletti e subito" che significa "meglio un pronto incasso, seppur modesto, che l?incerta speranza di un più lauto guadagno"!
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da quanto ha detto Yvona Rocher la persona non è solvibile; depositare l'assegno in banca (pur essendo la strada "giuridica") comporta solo spese per entrambi ed un ulteriore avvelenamento della situazione.