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Oggetto: Misteri della transazione e misteri legali
In breve i fatti. A seguito di una ristrutturazione per due corpi palazzina il cui preventivo superava di poco i 200.000 euro, a fine lavori, l?amministratore ha messo in ripartizione un altro abbondante 40% per lavori mai deliberati, sforando di gran lunga il preventivo stesso e come conseguenza un atto di citazione da parte della ditta che ha eseguito i lavori. Il condominio composto da 52 famiglie ovviamente si è spaccato in tre parti, una parte ha aderito con un legale ad un tentativo di mediazione, un?altra parte non vi ha aderito e come strategia ha pensato di chiamare conto terzi l?amministratore dell?epoca costituendosi con altro legale, e un altro gruppo sparso e sparuto si è messo alla finestra a guardare l?avvicendarsi degli eventi.
A seguito dell?ennesima assemblea che ha visto protagonisti tutti coloro che hanno aderito alla mediazione l?avvocato di questi ultimi ha raggiunto un accordo con 533 millesimi circa, che prevede una riduzione di quel 40% e un pagamento a risoluzione del danno da parte dell?amministratore dell?epoca. La restante parte a carico del condominio. A me che faccio parte del secondo gruppo, ossia coloro che hanno chiamato in causa l?amministratore, e che non intendono mediare per via di elementi sostanziali trascritti nell?atto di risposta alla citazione della ditta che ha eseguito i lavori che sono violazione del mandato e omissione di controllo, violazione del regolamento condominiale contrattuale in tutti i capoversi relativi ai compiti dell?amministratore, nonché registrazioni assembleari in cui lo stesso amministratore ammette che i lavori non avevano nessun carattere di emergenza, il mio avvocato viene a riferire che forse resta difficile proseguire.
Ovviamente le risposte che mi dà il mio interlocutore dovrebbero andare bene, ma quello che chiedo al forum, è mai possibile che in punta di diritto ciò che fanno gli altri vale anche per i dissenzienti, nonostante una costituzione e una chiara violazione del diritto di ognuno a scegliere come spendere i propri soldi, e che ci sia un Giudice che alla luce della presenza di parte del condominio che sta mediando, nega il diritto degli altri a volersi rivalere?
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No, non è possibile. In questo caso la transazione vale solo per chi vi aderisce. Le norme civilistiche sul condominio (in sintesi.. vince la maggioranza) non valgono a fronte di un fatto illecito.