• User

    [CONDOMINIO] eliminare/sostituire alberi nel giardino

    Salve, spiego la mia situazione:
    ho acquistato un appartamento nuovo in un complesso residenziale. Il complesso è formato da 7 edifici plurifamiliari ed è in regime di unico condominio. Io ho un appartamento al piano terra con giardino privato nell'edificio di testa verso la strada principale.
    L'impresa costruttrice ha piantato nel mio giardino e in quello del mio vicino due piante, precisamente due Cupressocyparis leylandii, una specie di incrocio tra cipresso e abete. La stessa pianta è presente in molteplici unità anche in una aiuola comunale adiacente al confine della mia proprietà (coincidente col confine del condominio) dalla strada antistante. Nelle piantine catastali è indicata la presenza di questi alberi nel giardino (viene specificato anche il nome), mentre ignoro se quelle piantate nell'aiuola comunale siano registrate in qualche atto. Preciso che tutti i 7 edifici hanno appartamenti con giardino privato, e solo nel mio e in quello del vicino ci sono queste piante; questi due giardini sono infatti gli unici che danno sulla strada principale essendo l'edificio quello di testa e il complesso nella sua interezza disposto trasversalmente alla strada. Nei giardini degli altri 6 edifici sono piantate altre piante, molto diverse (arbusti senza tronco) per forma, grandezza, foglie e fioritura.

    Lo stato dell'arte è questo: delle 2+2 piante presenti nei giardini di testa, solo una somiglia vagamente a come dovrebbe essere un albero di quella specie, cioè a forma di cono. Le altre 3 sono brutte da vedere, alte e strette. Quelle nell'aiuola comunale (in numero di 7-8) sono addirittura inguardabili: sono state piantate lo scorso inverno, probabilmente in maniera errata e nella stagione sbagliata, trascurate nella loro vita iniziale e risultano flosce e poco rigogliose (sono tuttora sorrette da pali inclinati altrimenti non starebbero in piedi).
    Nella sua visione d'insieme, la tipologia e la condizione delle piante contribuisce a dare un'immagine negativa dell'intero complesso residenziale che è invece molto grazioso nella sua interezza.
    A livello di proprietà, l'aiuola esterna è comunale ma di pertinenza del condominio: il Comune ci ha comunicato (verbalmente) che è disposto a tagliare l'erba 4 volte l'anno ma non è disposto a prendersi cura del resto, alberi esistenti e fiori che il condominio potrebbe decidere di mettervi.
    Dato il menefreghismo del Comune siamo giunti alla conclusione di dover di curare noi condomini (personalmente o tramite giardiniere pagato) l'aiuola, e vorremmo apporre fiori/cespugli e sostituire i brutti Cupressocyparis per migliorare l'estetica del complesso residenziale, nell'interesse generale. Inoltre, di contorno a questo intervento, si era pensato di sostituire anche i 2+2 Cupressocyparis dei giardini con altre piante più belle, da decidere in assemblea condominiale.

    Siamo andati in Comune a informarci in merito e, in parole povere, ci hanno risposto così:

    1. "Dovete curare voi i l'aiuola ma non potete farci quello che volete perchè è comunale, non potete stravolgerla rispetto a come è adesso"
    2. "Non potete cambiare le piante nei giardini perchè sono segnate nelle mappe catastali"

    Riguardo il punto 1) il "farci quello che volete" consisterebbe solo nel renderla più bella e curata, con beneficio di tutti. E' corretto che il Comune non garantisca il decoro del suolo pubblico e che ne impedisca allo stesso tempo la cura e il miglioramento, bloccando di fatto la situazione in uno stato negativo?

    Riguardo il punto 2):

    • probabilmente la legge dice quello, ma dato che sarebbe il Comune l'ente che potrebbe eventualmente notificare l'illecito, nell'ambito del miglioramento estetico che abbiamo proposto, potrebbe concederci il cambio?
    • L'alternativa sarebbe un atto registrato con la modifica delle piante?
    • Eventualmente qual è il rischio nell'agire senza autorizzazione?
    • Nel caso di morte delle piante di proprietà cosa succede?
    • Nel caso di morte delle piante nell'aiuola comunale cosa succede?

    Una precisazione: tutta l'area residenziale era in passato un enorme prato, in alcuni punti coltivato, in altri incolto, senza piante, quindi a livello paesaggistico non credo ci siano vincoli di nessun tipo, per piante del genere.

    Vorrei cortesemente un parere legale riguardo entrambi i punti.
    Mi scuso per la lunghezza ma era necessario spiegare tutto bene per comprendere lo scenario.

    Grazie 🙂


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Kappa85; se sono state messe a dimora quelle alberature molto probabilmente è dovuto a una prescrizione di piano regolatore, o di piano particolareggiato, oppure possono rappresentare una mitigazione ambientale richiesta per un vincolo paesaggistico. Quindi tali alberature ad alto fusto non è possibile rimuoverle. Al limite potete chiedere al Comune l'autorizzazione per rimuoverle e sostituirle con alberature di altro tipo: autorizzazione che credo non sia comunque accordata se tali alberature non soffrono di alcuna patologia o non costituiscono un pericolo. Per quanto riguarda gli arbusti in circostanze normali possono essere sostituiti, ma quelli che sono stati messi a dimora nell'aiuola comunale no, se non si ha apposita autorizzazione.
    In un certo senso dovete considerare le alberature come fossero una servitù presente sul vostro terreno. Francamente non conosco il regime sanzionatorio in merito; sicuramente, oltre alla multa vi imporranno il ripristino dello stato dei luoghi.


  • User

    @lorenzo-74 said:

    Ciao Kappa85; se sono state messe a dimora quelle alberature molto probabilmente è dovuto a una prescrizione di piano regolatore, o di piano particolareggiato, oppure possono rappresentare una mitigazione ambientale richiesta per un vincolo paesaggistico.

    Si, questo è realistico.

    @lorenzo-74 said:

    Per quanto riguarda gli arbusti in circostanze normali possono essere sostituiti, ma quelli che sono stati messi a dimora nell'aiuola comunale no, se non si ha apposita autorizzazione.

    Quindi in sostanza mi stai dicendo che dobbiamo tenerci un'aiuola indecorosa di fronte casa?

    Una ulteriore domanda:

    Mi pare di aver capito che il Cupressocyparis leylandii è considerato pianta ad alto fusto. Quelle esterne sono state piantate a mezzo metro dalla ringhiera di confine tra l'aiuola comunale e la mia proprietà (quest'ultima conincidente con il confine del condominio). Quelle nei giardini sono state piantate a un metro e mezzo dalla ringhiera stessa, internamente. E' tutto in regola?


  • Consiglio Direttivo

    Evidentemente non è proprio tutto in regola, visto che da codice civile le distanze delle alberature dai confini devono essere di almeno tre metri. Posso dirti che a me è capitato che per una mitigazione ambientale, non avendo spazio regolamentare per inserire le due piante di alto fusto che mi hanno prescritto (nel mio caso io ho scelto e loro mi hanno approvato il leccio - quercus ilex) mi hanno detto di farceli entrare comunque: ho dovuto metterli a mezzo metro dal muro di recinzione su strada pubblica. Quindi, cosa posso dirti? 😞


  • Per le piante malate in certi casi l'eutanasia ....


  • User

    @criceto said:

    Per le piante malate in certi casi l'eutanasia ....

    Guarda, io ci ho anche pensato. Ma, a parte che mi hanno detto (da verificare) che sarei obbligato a rimpiazzare la pianta con una uguale a mie spese, l'idea non mi piace. Preferirei espiantarla e metterla in un bosco, o in un altro punto, e sostituirla con un'altra.


  • User

    @lorenzo-74 said:

    Evidentemente non è proprio tutto in regola, visto che da codice civile le distanze delle alberature dai confini devono essere di almeno tre metri.

    Scusa, posso cheiderti un chiarimento? I 3 metri dal confine vanno rispettati sia che il "confinante" sia un'area pubblica che privata? E la norma vale sia all'interno che all'esterno? Perchè se così fosse, nel mio caso sono fuori norma sia le piante nel mio giardino (~1,5m dalla recinzione) che quelle nell'aiuola esterna pubblica (addossate). Nel frattempo ho chiesto all'impresa costruttrice delucidazioni sull'apposizione delle piante (disposizione, tipo e ubicazione), se hanno avuto indicazioni dal comune o se le hanno messe di loro iniziativa, per eventualmente impugnare la questione.


  • Consiglio Direttivo

    Si, la Legge non fa distinzione tra area pubblica e privata. Vale quindi anche per le alberature ad alto fusto messe a dimora su suolo comunale.


  • User

    Allora, ho fatto un po di indagini sulla questione:

    • all'ufficio tecnico del comune mi hanno detto che la piantumazione è stata decisa dalla commissione paesaggistica. Alla richiesta di ulteriori dettagli però non mi ha saputo rispondere (chi è questa commissione, se è comunale o provinciale)
    • chiesto in provincia, comunicano che la commissione paesaggistica che decide è comunale, quindi tornerò in comune a chiedere... sapete dirmi se un'eventuale parere/delibera di questa commissione è un atto consultabile dal cittadino?
    • ho cercato online e risultano diverse sentenze riguardo questo tipo di pianta. Alcune la considerano ad alto fusto, quindi col limite dei 3 metri. Altre a basso fusto, quindi 1 metro. Altre la considerano a basso fusto solo quando è messa in filari per costituire una siepe a fini di occultazione (1 metro anche qui, ma non è il mio caso). In botanica il cupressocyparis leylandii è classificato ad alto fusto. Il codice civile invece dice che i rami devono partire da un'altezza da terra notevole.

    In definitiva, io vorrei tentare una via di dialogo col comune per far sostituire almeno le piante nella mia proprietà con altre più belle. Ho qualche appiglio legislativo, anche se non completamente esauriente. Se il comune dovesse impuntarsi, che strumenti legali ho?