• User

    Come posso fare per spostare la data del rogito?

    Buongiorno, ho acquistato da un costruttore una casa e ho versato come caparra il 70% di quanto pattuito nel preliminare, mentre per il rimanente 30% sto cercando un mutuo prima casa.
    Il preliminare e' stato registrato e trascritto dal Notaio in quanto il rogito era previsto dopo 10 mesi circa. Ora sono in ritardo con le pratiche del mutuo e quasi certamente non ce la faro' ad avero per la data pattuita. Vorrei chiedere uno spostamento di 40 giorni, come posso fare? Ho paura di perdere la caparra.


  • Super User

    Ciao Alex93. Benvenuto nel Forum GT.
    Affinchè possa risponderti è necessario che tu mi sappia dire se, nel contratto, la data prevista è stabilita come "essenziale". (Dev'essere scritto così nel testo)


  • User

    Grazie Giurista, non c'è scritto " essenziale " ma entro il....


  • Super User

    Allora la giurisprudenza ha interpretato il contratto nel senso di tolleranza di 6 mesi oltre la data stabilita.
    Ti basterà comunicare le tue difficoltà per racc. a/r indicando la nuova data del rogito.


  • User

    Grazie Giuristga, ho verificato meglio per completezza c'è scritto....entro e non oltre il giorno.....
    Vale sempre la regola che mi ha indicato nella risposta precedente? Posso chiedere una proroga fino a sei mesi?
    la ringrazio per la pazienza e la professionalità .


  • Super User

    La dizione "entro e non oltre" non è idonea, da sola, a far ritenere l'essenzialità del termine. Esso deve desumersi dall'oggetto e dalla natura del contratto che possa portare alla conclusione della perduta utilità economica laddove il contratto sia concluso in un termine superiore.
    La perdita dell'utilità economica la si ravvisa solo in casi rarissimi ed in relazione a contratti di immobili di uso commerciale; nel caso di abitazioni solo laddove, per es., l'immobile sia acquistato da un soggetto che ha urgenza di trasferirsi in Italia ed un ritardo potrebbe compromettergli qualcosa.
    Per il venditore non può esservi mai perdita dell'utilità economica forse (ma è discusso), solo in caso egli venda per pagare urgentemente un debito.
    Queste motivazioni, però, non possono essere addotte a posteriori, ma devono desumersi dal contratto.

    Nella prassi, laddove non sia prevista la locuzione "termine essenziale" il giudice non rileva la perdita dell'utilità economica atteso che è difficile che, in un preliminare, si prevedano le motivazioni che han portato alla compravendita.

    La giurisprudenza ha individuato nel termine di 6 mesi la sopravvivenza dell'interesse in discorso, ma io lo ritengo un termine limite, quindi consiglierei di concludere prima.
    In caso di ritardo non si deve "chiedere" ma comunicare l'intoppo in cui si è incorsi fornendo la data in cui si stipulerà.

    Circa la dizione "entro e non oltre" ti posto il principio di diritto stabilito dalla Suprema Corte:

    "«Il termine per l'adempimento può essere reputato essenziale, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1457 c.c., soltanto quando, all'esito di indagine istituzionalmente riservata al giudice di merito, da condursi alla stregua delle espressioni adoperate dai contraenti e, soprattutto, della natura e dell'oggetto del contratto, risulti inequivocabilmente la volontà delle parti di ritenere perduta l'utilità economica del contratto con l'inutile decorso del termine medesimo. Tale volontà non può desumersi esclusivamente dall'uso dell'espressione «entro e non oltre » quando non risulti dall'oggetto del negozio o da specifiche indicazioni delle parti che queste hanno inteso considerare perduta l'utilità prefissasi nel caso di conclusione del negozio stesso oltre la data considerata » Cass., 17 marzo 2005, n. 5797


  • User

    Chiarissimo, grazie Giurista!


  • User

    Chiarissimo, grazie Giurista!