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Certamente, non era per generalizzare il fatto che ogni denuncia è falsa e che non esistono i casi non denunciati, ci mancherebbe.
In che senso il nostro sistema è troppo garantista? Praticamente la prova del dna sarebbe essenziale o per lo meno molto influente?
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Pumino, io sono qui per rispondere a domande in diritto e non per criticare il nostro sistema giudiziario.
Quindi scuserai se non accolgo l'invito alla critica.
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Nel modo solito, criceto... chi accusa deve fornire la prova delle proprie accuse.. quindi lividi.. cose così...
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Credetemi, gran parte delle violenze in famiglia non possono essere perseguite per assenza di prove...
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Certo che ci crediamo Giurista, anzi è proprio per questo che preferisco avere informazioni da parte di un tecnico come te piuttosto che da rocambolesche notizie in rete.
La mia ipocondria in merito nasce dal fatto che, per motivi di lavoro, devo spesso recarmi presso clienti nelle loro abitazioni, e non di rado mi è capitato di trovarmi in compagnia di donne sole.
Ora si sà, il mondo è vario, per questo non vorrei un giorno trovare la "pazza di turno" che mi denunciasse per reati sessuali inventati. Magari che so...i lividi le sono stati procurati per altri motivi, e io non avrei un alibi per dire che non ero effettivamente in compagnia di quella donna...ad esempio mi ha visto entrare il vicino, il mio cell era localizzato in quella zona, una videosorveglianza ha rilevato il mio passaggio...
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Ma dai Pumino...in genere succede il contrario e cioè che le donne sono restie a denunciare violenze, non il contrario.
Una violenza per strupro lascia segni inequivocabili....
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Mah, criceto, che dire... i medici sono tenuti a fornire prove scientifiche, che in quanto tali, non sono opinabili ma oggettive.
E' importante assimilare il concetto che nel processo pebale la verità coincide con la verità processuale, ossia quel che si riesce a dimostrare.
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Quindi in assenza di un referto medico che dimostri l'accaduto, l'accusa non sarebbe sostenibile?
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No...sarebbe sostenibile. Non è imposto che si denunci l'accaduto immediatamente dopo il fatto.
E' solo più difficile da dimostrare. Molto più difficile.
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Buonasera a tutti.
Sono nuovo di questo forum che ho trovato per puro caso facendo delle ricerche per potermi difendere.
Vorrei raccontare il mio caso.Dopo 32 anni passati con mia moglie, tra fidanzamento e matrimonio, mia moglie era cambiata, aveva orari strani e altri comportamenti molto ambigui. Mai avuta una discussione in tanti anni ero preoccupato e purtroppo l'ho seguita. Purtroppo l'ho trovata mano nella mano con un altro uomo. Sono tornato a casa ed è nata una discussione e gli ho dato della puttana, poi ho scoperto che vedeva l'amante sotto il tetto coniugale in mia assenza. Ho chiesto la separazione con addebito ma lei in concomitanza mi ha denunciato per maltrattamenti in famiglia. Il testimone è il suo amante, dopo una settimana dalla querela di mia moglie sono stato arrestato. Sono stato accusato falsamente di averla maltrattata psicologicamente, per averla seguita e per averla offesa dandole della puttana.
Scusate per il mio intervento ma mi è sembrato il caso d'intervenire
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Ciao bic51. Benvenuto nel Forum Gt.
Guardi che l'adulterio non giustifica affatto il suo comportamento... che costituisce reato...e l'accusa non è poi così falsa.
L'adulterio non è causa di giustificazione per commettere reati.
Peraltro con questa condotta avrà a sua volta l'addebito. L'addebito a sua moglie si configura SOLO se l'adulterio è causa della separazine...se sua moglie dimostra che, prima dell'adulterio, il vostro matrimonio era già in crisi non vi sarà nessun addebito per la sua coniuge...
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...e poi ci si stupisce di tanti cosiddetti "femminicidi"...
Sarà legale, ma è allo stesso tempo ingiusto e immorale che un uomo offeso nel suo "onore" (esistono i delitti contro l'onore, no?) per essere stato tradito da una persona che le ha promesso eterna fedeltà (per di più con atto pubblico) non possa essere giustificato per le sue reazioni (in questo caso semplicemente verbali).
Ora, non voglio fomentare alcuna violenza, ci mancherebbe, voglio solo fare una considerazione: mi sembra che sia molto più semplice e sicuro "eliminare" fisicamente il partner, piuttosto che vedersi ricadere addosso delle accuse, false, che vengono prese per vere da alcuni magnanimi "addetti ai lavori" della giustizia.
Mi spiego. Se la mia partner mi tradisse, ed io mi "altererei" avrei due chance:
1- la risolviamo con le buone, ci separiamo, e nulla pretendere da parte sua;
2- lei può falsamente accusarmi, avere tutti i benefici (alimenti, mantenimento, ...) ed io mi troverei in galera (INNOCENTE) rovinato per sempre.Se si prospettasse la chance 2, onde evitare, potrei "eliminare" direttamente la partner. In questo modo, se mi trovano, sarò sì condannato ma almeno per un reato che ho realmente commesso.
Forse se la giustizia fosse un po più dalla parte anche degli uomini, tanti "femminicidi" potrebbero evitarsi...
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Io non voglio trovare giustificazioni al mio comportamento. Lei trova poco corretto seguire il proprio coniuge che da mesi spariva tutti i pomeriggi? Che si alzava in piena notte e inviava sms? Che alla richiesta di spiegazioni mi accusava di essere diventato ossessionato dalla gelosia? Che alla richiesta di spiegazioni prima giurava piangendo di non avere nessuno e poi mi ha accusato di essere impazzito? Mi aveva chiesto di andare via di casa perchè la controllavo e non era serena. Se un matrimonio è in crisi si chiede la separazione Appena mi sono trasferito ho scoperto che invitava l'amante a casa per la notte. Mi ha reso ridicolo con tutti. Poi un giorno che ero andato a casa per prendere degli abiti trovai in camera da letto il telefonino del suo amante. L'ho chiamata puttana è vero e ho chiesto la separazione. Dal telefonino ho scoperto che la relazione era iniziata sei mesi prima. Mia moglie in quei mesi m'inviava messaggi dove diceva di amarmi e poi la sera vedeva l'amante. Io l'ho chiamata puttana è vero. Cosa avrei dovuto fare? Complimentarmi? Il problema grosso in questo momento storico è che qualsiasi cosa venga dichiarato da una donna viene creduto. In sintesi io trovo mia moglie con l'amante, chiedo la separazione e poi vengo denunciato da mia moglie che come testimone porta l'amante presentandolo come un amico che la stava aiutando.
Scusate se sono stato poco chiaro ma quando parlo di queste cose mi lascio andare
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Ho letto solo adesso il messaggio inviato da Piumino.
Purtroppo sono arrivato alla stessa considerazione. Non giustifico, ma capisco chi commette un gesto estremo.
Non sarei mai capace di farlo ma lo capisco. Sono incensurato, ho sempre amato mia moglie, ho un figlio che ha dichiarato che non mi ha mai visto litigare con la mamma anzi ha dichiarato che eravamo molto uniti. Ma mia moglie ha dichiarato che io l'ho sottomessa psicologicamente lei faceva quello che volevo io. Evidentemente anche l'amante lo avrei voluto io, praticamente ha raccontato un sacco di frottole.
Attualmente per una donna in fase di separazione è molto più comodo denunciare il coniuge. Non si pagano le spese legali, paga lo stato e si vince facilmente.
Se avessi saputo prima che una donna può dichiarare qualsiasi cosa non avrei chiesto la separazione da persona civile.
Attualmente ho perso il lavoro e l'appartamento che avevamo acquistato.
Sono stato arrestato e ho perso anche gli amici e non avendo potuto notificargli il mio ricorso per la separazione giudiziale lo ha chiesto lei nei miei confronti.
Non ho potuto prendere nemmeno i vestiti a casa praticamente mi ha tolto anche le mutande.
Il mio non è un caso isolato, esistono anche legali che consigliano questa strategia alle loro clienti, il risultato è garantito e sono agevolate non pagano nemmeno le spese legali.
Purtroppo come dicevo ho vissuto anche l'esperienza del carcere e mi sono reso conto delle assurdità che avvengono in Italia. Ho conosciuto un tipo accusato di violenza sessuale nei confronti della moglie, la violenza era avvenuta due anni prima della denuncia ma lei se ne era ricordata solo durante la separazione, come testimone aveva portato la sua amica del cuore.
Purtroppo si è creata una guerra di genere. Basta pensare che il pensiero che passa in questo periodo è che quando tradisce un uomo il traditore viene visto come uno s....zo. Se tradisce la donna allora vuol dire che il rapporto era in crisi il matrimonio era finito.
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Piena condivisione e sostegno da parte mia. Non lo augurerei a nessuno (salvo a chi se lo merita per davvero).
Speriamo che la verità emerga e che si giunga ad una soluzione equa. Per fortuna hai il figlio dalla tua parte.Io non capisco proprio come si possa giungere a cose del genere...cioè le parole "coscienza", "umanità", "rimorso", che fine han fatto? bah.... Un tempo non accadevano queste cose, forse c'era ancora un senso di "credo" nella giustizia divina post-mortem che faceva pensare 1-2-3-4-100 volte prima di commettere certe azioni...
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Pumino, la legge non è morale...(quale sarebbe la morale applicabile, poi?).
Mi spiace, bic51, ma nessuna delle motivazioni da lei addotte ha pregio in diritto.
Lei non ha diritto di limitare la libertà altrui, non ha diritto di offenderne l'onore, non ha diritto di comprimere le scelte affettive.
Lei ha diritto di tutelare se stesso attraverso mezzi LECITI: se io avessi un marito che sento freddo, che sparisce e quant'altro non ho il diritto di maltrattarlo psicologicamente...ho il diritto di andarmene o chiedergli di andarsene chiudendo una storia che, evidentemente, ho ha più fondamento nè basi.
Lei, così facendo, è passato dalla parte del torto....ad una mia cliente, in una situazione molto simile, feci liquidare un grosso risarcimento del danno.Si chieda inoltre, come mai il compagno "tradisce". Quando una persona inizia una nuova storia è perchè la vecchia non soddisfa più e se così è la colpa non è di nessuno o di entrambi.
Pumino...i delitti contro l'onore sono appunto l'ingiuria. diffamazione etc...Non siamo più nel medioevo nè viviamo nel paesino sperduto delle storie siciliane: nessuno ha il diritto di comprimere la libertà altrui o di offenderne l'onore come ha fatto il nostro utente.
Ed un tempo, Pumino, accadevano cose efferate e disgustose che la legge oggi proibisce. Si chiama civiltà.
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Ma sono ben d'accordo con i mezzi leciti e gli strumenti messi a disposizione, però bisognerebbe fare attenzione e punire chi ne fa abuso...spesso spinto e motivato da certi legali (ognuno semina il suo campo ... ).
A sentire storie del genere, penso proprio che non mi sposerò. Per lo meno non con effetti civili ...