• Super User

    Mah, criceto, che dire... i medici sono tenuti a fornire prove scientifiche, che in quanto tali, non sono opinabili ma oggettive.
    E' importante assimilare il concetto che nel processo pebale la verità coincide con la verità processuale, ossia quel che si riesce a dimostrare.


  • User Attivo

    Quindi in assenza di un referto medico che dimostri l'accaduto, l'accusa non sarebbe sostenibile?


  • Super User

    No...sarebbe sostenibile. Non è imposto che si denunci l'accaduto immediatamente dopo il fatto.
    E' solo più difficile da dimostrare. Molto più difficile.


  • User Newbie

    Buonasera a tutti.
    Sono nuovo di questo forum che ho trovato per puro caso facendo delle ricerche per potermi difendere.
    Vorrei raccontare il mio caso.

    Dopo 32 anni passati con mia moglie, tra fidanzamento e matrimonio, mia moglie era cambiata, aveva orari strani e altri comportamenti molto ambigui. Mai avuta una discussione in tanti anni ero preoccupato e purtroppo l'ho seguita. Purtroppo l'ho trovata mano nella mano con un altro uomo. Sono tornato a casa ed è nata una discussione e gli ho dato della puttana, poi ho scoperto che vedeva l'amante sotto il tetto coniugale in mia assenza. Ho chiesto la separazione con addebito ma lei in concomitanza mi ha denunciato per maltrattamenti in famiglia. Il testimone è il suo amante, dopo una settimana dalla querela di mia moglie sono stato arrestato. Sono stato accusato falsamente di averla maltrattata psicologicamente, per averla seguita e per averla offesa dandole della puttana.
    Scusate per il mio intervento ma mi è sembrato il caso d'intervenire


  • Ben quello che dicevo fin dall'inizio ...


  • Super User

    Ciao bic51. Benvenuto nel Forum Gt.
    Guardi che l'adulterio non giustifica affatto il suo comportamento... che costituisce reato...e l'accusa non è poi così falsa.
    L'adulterio non è causa di giustificazione per commettere reati.
    Peraltro con questa condotta avrà a sua volta l'addebito. L'addebito a sua moglie si configura SOLO se l'adulterio è causa della separazine...se sua moglie dimostra che, prima dell'adulterio, il vostro matrimonio era già in crisi non vi sarà nessun addebito per la sua coniuge...


  • User Attivo

    ...e poi ci si stupisce di tanti cosiddetti "femminicidi"...

    Sarà legale, ma è allo stesso tempo ingiusto e immorale che un uomo offeso nel suo "onore" (esistono i delitti contro l'onore, no?) per essere stato tradito da una persona che le ha promesso eterna fedeltà (per di più con atto pubblico) non possa essere giustificato per le sue reazioni (in questo caso semplicemente verbali).

    Ora, non voglio fomentare alcuna violenza, ci mancherebbe, voglio solo fare una considerazione: mi sembra che sia molto più semplice e sicuro "eliminare" fisicamente il partner, piuttosto che vedersi ricadere addosso delle accuse, false, che vengono prese per vere da alcuni magnanimi "addetti ai lavori" della giustizia.

    Mi spiego. Se la mia partner mi tradisse, ed io mi "altererei" avrei due chance:
    1- la risolviamo con le buone, ci separiamo, e nulla pretendere da parte sua;
    2- lei può falsamente accusarmi, avere tutti i benefici (alimenti, mantenimento, ...) ed io mi troverei in galera (INNOCENTE) rovinato per sempre.

    Se si prospettasse la chance 2, onde evitare, potrei "eliminare" direttamente la partner. In questo modo, se mi trovano, sarò sì condannato ma almeno per un reato che ho realmente commesso.

    Forse se la giustizia fosse un po più dalla parte anche degli uomini, tanti "femminicidi" potrebbero evitarsi...


  • User Newbie

    Io non voglio trovare giustificazioni al mio comportamento. Lei trova poco corretto seguire il proprio coniuge che da mesi spariva tutti i pomeriggi? Che si alzava in piena notte e inviava sms? Che alla richiesta di spiegazioni mi accusava di essere diventato ossessionato dalla gelosia? Che alla richiesta di spiegazioni prima giurava piangendo di non avere nessuno e poi mi ha accusato di essere impazzito? Mi aveva chiesto di andare via di casa perchè la controllavo e non era serena. Se un matrimonio è in crisi si chiede la separazione Appena mi sono trasferito ho scoperto che invitava l'amante a casa per la notte. Mi ha reso ridicolo con tutti. Poi un giorno che ero andato a casa per prendere degli abiti trovai in camera da letto il telefonino del suo amante. L'ho chiamata puttana è vero e ho chiesto la separazione. Dal telefonino ho scoperto che la relazione era iniziata sei mesi prima. Mia moglie in quei mesi m'inviava messaggi dove diceva di amarmi e poi la sera vedeva l'amante. Io l'ho chiamata puttana è vero. Cosa avrei dovuto fare? Complimentarmi? Il problema grosso in questo momento storico è che qualsiasi cosa venga dichiarato da una donna viene creduto. In sintesi io trovo mia moglie con l'amante, chiedo la separazione e poi vengo denunciato da mia moglie che come testimone porta l'amante presentandolo come un amico che la stava aiutando.
    Scusate se sono stato poco chiaro ma quando parlo di queste cose mi lascio andare


  • User Newbie

    Ho letto solo adesso il messaggio inviato da Piumino.
    Purtroppo sono arrivato alla stessa considerazione. Non giustifico, ma capisco chi commette un gesto estremo.
    Non sarei mai capace di farlo ma lo capisco. Sono incensurato, ho sempre amato mia moglie, ho un figlio che ha dichiarato che non mi ha mai visto litigare con la mamma anzi ha dichiarato che eravamo molto uniti. Ma mia moglie ha dichiarato che io l'ho sottomessa psicologicamente lei faceva quello che volevo io. Evidentemente anche l'amante lo avrei voluto io, praticamente ha raccontato un sacco di frottole.
    Attualmente per una donna in fase di separazione è molto più comodo denunciare il coniuge. Non si pagano le spese legali, paga lo stato e si vince facilmente.
    Se avessi saputo prima che una donna può dichiarare qualsiasi cosa non avrei chiesto la separazione da persona civile.
    Attualmente ho perso il lavoro e l'appartamento che avevamo acquistato.
    Sono stato arrestato e ho perso anche gli amici e non avendo potuto notificargli il mio ricorso per la separazione giudiziale lo ha chiesto lei nei miei confronti.
    Non ho potuto prendere nemmeno i vestiti a casa praticamente mi ha tolto anche le mutande.
    Il mio non è un caso isolato, esistono anche legali che consigliano questa strategia alle loro clienti, il risultato è garantito e sono agevolate non pagano nemmeno le spese legali.
    Purtroppo come dicevo ho vissuto anche l'esperienza del carcere e mi sono reso conto delle assurdità che avvengono in Italia. Ho conosciuto un tipo accusato di violenza sessuale nei confronti della moglie, la violenza era avvenuta due anni prima della denuncia ma lei se ne era ricordata solo durante la separazione, come testimone aveva portato la sua amica del cuore.
    Purtroppo si è creata una guerra di genere. Basta pensare che il pensiero che passa in questo periodo è che quando tradisce un uomo il traditore viene visto come uno s....zo. Se tradisce la donna allora vuol dire che il rapporto era in crisi il matrimonio era finito.


  • User Attivo

    Piena condivisione e sostegno da parte mia. Non lo augurerei a nessuno (salvo a chi se lo merita per davvero).
    Speriamo che la verità emerga e che si giunga ad una soluzione equa. Per fortuna hai il figlio dalla tua parte.

    Io non capisco proprio come si possa giungere a cose del genere...cioè le parole "coscienza", "umanità", "rimorso", che fine han fatto? bah.... Un tempo non accadevano queste cose, forse c'era ancora un senso di "credo" nella giustizia divina post-mortem che faceva pensare 1-2-3-4-100 volte prima di commettere certe azioni...


  • Super User

    Pumino, la legge non è morale...(quale sarebbe la morale applicabile, poi?).

    Mi spiace, bic51, ma nessuna delle motivazioni da lei addotte ha pregio in diritto.
    Lei non ha diritto di limitare la libertà altrui, non ha diritto di offenderne l'onore, non ha diritto di comprimere le scelte affettive.
    Lei ha diritto di tutelare se stesso attraverso mezzi LECITI: se io avessi un marito che sento freddo, che sparisce e quant'altro non ho il diritto di maltrattarlo psicologicamente...ho il diritto di andarmene o chiedergli di andarsene chiudendo una storia che, evidentemente, ho ha più fondamento nè basi.
    Lei, così facendo, è passato dalla parte del torto....ad una mia cliente, in una situazione molto simile, feci liquidare un grosso risarcimento del danno.

    Si chieda inoltre, come mai il compagno "tradisce". Quando una persona inizia una nuova storia è perchè la vecchia non soddisfa più e se così è la colpa non è di nessuno o di entrambi.

    Pumino...i delitti contro l'onore sono appunto l'ingiuria. diffamazione etc...Non siamo più nel medioevo nè viviamo nel paesino sperduto delle storie siciliane: nessuno ha il diritto di comprimere la libertà altrui o di offenderne l'onore come ha fatto il nostro utente.
    Ed un tempo, Pumino, accadevano cose efferate e disgustose che la legge oggi proibisce. Si chiama civiltà.


  • User Attivo

    Ma sono ben d'accordo con i mezzi leciti e gli strumenti messi a disposizione, però bisognerebbe fare attenzione e punire chi ne fa abuso...spesso spinto e motivato da certi legali (ognuno semina il suo campo ... 😉 ).

    A sentire storie del genere, penso proprio che non mi sposerò. Per lo meno non con effetti civili ...


  • Super User

    Pumino, la legge è una norma che si applica a tutti i consociati.
    Non è dato di discuterla o "non essere d'accordo".
    E' possibile criticarla, non essere d'accordo nell'intimo, ma la si deve osservare.

    Non è possibile "abusare" della legge. E' possibile far punire chi, viceversa, non la rispetta.

    "Certi legali" Pumino, tra cui mi annovero anch'io, semplicemente fanno applicare la legge in modo corretto e punire gli abusi di chi, credendosi nel giusto, commette reati e viola i principi fondamentali della Costituzione (oltre che del codice penale).

    Comunque questo non è un canale per "mettere in discussione" le leggi o normative, ma solo per dare opinioni sulla normativa vigente.

    Direi che la questione è stata sviscerata sufficientemente e non è opportuno incentivare comportamenti illeciti.


  • User Newbie

    Allora devo fare un ulteriore precisazione. Io ero andato via da casa senza offendere in alcun modo mia moglie ma poi ho scoperto che mia moglie mi diffamava in giro definendomi psicotico, pazzo e ossessionato dalla gelosia. La diffamazione è un reato anche se lo commette una donna? Dicevo io ero andato via di casa perchè mia moglie non si sentiva tranquilla e io ho assecondato i suoi desideri ma poi ha dichiarato che ho abbandonato il tetto coniugale e vero non è più un reato ma ha il suo peso. Comunque io vado via da casa e lei invita il suo amante sotto il tetto coniugale? Un'amica di mio figlio che abita nello stesso condominio aveva chiesto a mio figlio "ma tua madre ha un altro uomo?". Una donna può dichiarare il falso in una querela? La calunnia non è un reato?
    Lei non crede che forse un minimo di onestà nell'ammettere che si era innamorata di un altro uomo avrebbe evitato di scoprirla?
    Forse avrei anche provveduto a togliere il mio stipendio dal conto corrente in comune e pagare i loro fine settimana passati in montagna.
    Quando la vecchia storia non soddisfa più bisogna avere il coraggio di dirlo e non tradire la fiducia di chi si ha al fianco.


  • User Newbie

    Di "certi legali" ne parla l'avv. Gassani e l' avv. Bernardini De Pace, in un'intervista rilasciata a matrix e al tg 3 linea notte.


  • Super User

    @ bic51

    la circostanza che lei era andato via di casa prima che sua moglie invitasse altro uomo elimina completamente l'addebito on capo alla stessa.
    In altri termini, lei andando via di casa ha attestato che la crisi coniugale era già in atto.
    La circostanza che sua moglie abbia invitato altra persona può essere censurabile moralmente ma non certo da un punto di vista giuridico: lei se n'era andato. Inoltre, prima lei ha precisato che per "scoprire" che sua moglie aveva un'altra relazione ha dovuto seguirla e violare la privacy della donna guardando nel suo cellulare senza consenso...ciò dimostra che sua moglie non conviveva con altri e si comportava in modo discreto...altrimenti lei non avrebbe avutp bisogno di commettere reati per scoprire l'"amante".
    Indubbiamente la diffamazione è un reato chiunque la commetta...dipende in che contesti, toni e persone sua moglie l'ha così definita. Lei come ha saputo di tali diffamazioni?
    In cosa consisterebbe il falso in querela? Se allude al fatto di essere stata vessata, seguita etc. non costituisce calunnia. La calunnia è accusare qualcuno di un reato quando si sa che lui non l'ha commesso...mi pare che lei anche qui ha ammesso di avere tenuto comportamenti illeciti.

    Circa ammettere un altro innamoramento è una questione morale dove ognuno risponde a se stesso...non sarà mai una questione giuridica. Di fatto se l'altro vede che la storia non funziona già questo dovrebbe bastare per chiudere...non legittima a ritorsioni, ingiurie, pedinamenti, violazione di privacy etc.

    Come le ho già detto lei, da una posizione di vantaggio è passato al torto.

    Circa i legali non ho idea a quali fattispecie alludeva la De Pace; è una matrimonialista che non fa sconti a nessuno e le assicuro che in una situazione come quella da lei descritta, se la De Pace fosse stata il legale di sua moglie, lei non avrebbe avuto da rallegrarsene...


  • User Newbie

    Non è proprio così. La relazione di mia moglie era iniziata 5 mesi prima che io andassi via da casa e questo ha determinato la crisi matrimoniale. Fino a quel momento il rapporto era ottimale, certo mia moglie fingeva ma è documentato che la crisi sia nata molto prima che io andassi via.
    In ogni caso la cassazione con la sentenza 14903 del 2008 non condivide il suo pensiero circa l'invito rivolto all'amante sotto il tetto coniugale, perchè anche se ero andato via era sempre il tetto coniugale.
    Per quanto riguarda gli altri reati le ingiurie sono state reciproche e lei sa benissimo cosa prevede il codice.
    La diffamazione mi è stata confermata da amici comuni che mi hanno avvertito del comportamento di mia moglie.
    La privacy non è stata violata, non ho controllato il telefono di mia moglie. Ho semplicemente trovato un telefono sconosciuto a casa e ho visto di chi fosse. Certo non potevo sapere e nemmeno immaginare che era del suo amante. Ho solo visto il contenuto e rimesso il telefono dove lo avevo trovato. I tabulati telefonici sono stati richiesti tramite il mio legale. Inoltre l'amante di mia moglie ha violato l'art. 614 del c.p. la cassazione con una sentenza del 3.4.87 ha stabilito che il domicilio appartenga indivisibilmente ad entrambi e di conseguenza, per essere legittimamente esercitato occorre il consenso di entrambi i coniugi.


  • Super User

    Vedo purtroppo che, nonostante l'arresto da lei subito, nonostante le sia evidente come non possa essere limitata la libertà di espressione, pensiero ed azione altrui, continua a non comprendere l'errore delle posizioni da lei in precedenza assunte.

    Rispondo nel merito circa quanto da lei eccepito:

    1. le offese reciproche, affichè sia applicabile l'art. 599 c.p. devono essere CONTESTUALi. Se non lo sono detta norma non si applica più;

    2. Premesso che una sentenza datata come il 1987 non è più da considerarsi (in ossequio al diritto vivente) c'è da dire che i coniugi hanno pari diritti circa l'abitazione...questo significa che NON vi è necessità del consenso dell'altro per visite temporanee e sporadiche (diverso il caso in cui un coniuge voglia che un terzo si stabilisca nell'abitazione che compromette il diritto nel possesso. In questo caso, infatti, per stabilirsi in casa il terzo dovrebbe chiedere ed ottenere il consenso degli aventi diritto). Ciò salvo espresso divieto (da provare).
      In altri termini non si configura la violazione di domicilio quando UNO degli aventi diritto in assenza dell'espresso divieto degli altri- COMUNICATO al terzo - faccia accedere alla proprietà un terzo (giurisprudenza costante).
      Diversamente opinando si verserebbe nell'assurda ipotesi di chi, invitando l'amico a casa, se non vi è consenso degli altri aventi diritto, porrebbe il medesimo in una situazione illecita senza che nell'agente (l'amico) vi sia il dolo voluto dalla norma.
      La violazione di domiciolio è punita a titolo di DOLO... nel senso che è necessaria la volontà e rappresentazione del terzo di violare un divieto di accesso alla proprietà.

    3. " certo mia moglie fingeva". Ciò significa che il rapporto che lei CREDEVA ottimale non lo era più; inoltre, se il "tradimento" è stato causato da uno stato di insoddisfazione di sua moglie, questa è la causa della cessazione del rapporto di coniugio e l'altra relazione solo una conseguenza;

    4. " Dal telefonino ho scoperto che la relazione era iniziata sei mesi prima". Mi scusi, ma il semplice fatto di trovare un telefono in casa non significa che "la relazione è iniziata sei mesi prima" se non lo si controlla..."Ho visto solo il contenuto" guardare il contenuto di un telefono costituisce violazione di privacy.

    Vede, se lei avesse rispettato i diritti costituzionali di sua moglie, oggi, troverebbe avallo della sua posizione nella legge e non avrebbe conosciuto il carcere. Non ne vale la pena per nessuno, mi creda.


  • User Newbie

    Nel caso di un tradimento (Ci son state diverse condanne di amanti, in passato), il dissenso del coniuge è dato per implicito, anche se non espresso: la Legge presume che l'amante debba aprioristicamente sapere che il coniuge tradito non accetti che l'amante s'intrattenga nella sua abitazione. Il dissenso del coniuge tradito annulla così il consenso del coniuge traditore. Si viene condannati
    Infatti che la relazione fosse iniziate sette mesi prima l'ho scoperto dai tabulati.
    Quando ho rinvenuto il telefonino sotto il letto matrimoniale mi era bastavo vedere delle foto diciamo particolari di mia moglie. E in ogni caso l'ho guardato per scoprire di chi fosse.
    Il fatto che io credessi che il rapporto fosse ottimale lo desumo dal fatto che mia moglie veniva in vacanza con me, accettava regali costosi, diceva di amarmi e soprattutto lo scriveva negli sms che m'inviava.
    Il matrimonio è finito perchè ho scoperto la relazione. E' troppo comodo affermare che la relazione sia iniziata perchè il matrimonio era in crisi. Se un matrimonio entra in crisi ci si comporta di conseguenza non si finge per sette mesi si chiede la separazione magari consensuale e non si creano false accuse allo scopo di ottenere un mantenimento di 1500 euro più altre cose. Bisognerebbe prima di tutto rispettare la persona che ti è stata vicino


  • Super User

    L'art. 614cp attiene all'inviolabilità del domicilio. Non vi è domicilio laddove un coniuge se n'è andato lasciando il tetto coniugale...Lei, in quel frangente, non poteva pi esercitare lo ius escludendi.
    Per rispondere nel merito all'osservazione circa il dissenso implicito esso si configura quando l'altro coniuge SA chi è l'amante...Le faccio un esempio: immagini una coppia dove uno dei coniugi tradisce l'altro con un amico comune: vi è ius escludendi in quel caso? no...perchè il coniuge tradito non SA che l'amico comune è amante dell'altro e quindi non si è raffigurato uno ius escludendi.
    Lo ius escludendi non può essere verso la categoria degli "amanti" ma verso persone determinate.
    Inoltre deve essere provato il dolo dell'amante... cosa che non è atteso che egli ha fatto accesso invito domino.
    Tant'è che sua moglie può legittimamente portare l'amante in giudizio quale teste senza timore alcuno.
    "Per il dolo richiesto non è sufficiente che il soggetto attivo abbia la consapevolezza del supposto dissenso, ma occorre che abbia la consapevolezza di un dissenso reale anche se tacitamente DIMOSTRATO" Cass. 14.11.80

    "Quando ho rinvenuto il telefonino sotto il letto matrimoniale mi era bastavo vedere delle foto diciamo particolari di mia moglie. E in ogni caso l'ho guardato per scoprire di chi fosse."
    Questa è violazione di una proprietà e sfera personale altrui... se ne rende conto? Non esiste causa di giustificazione o scusante in merito.

    Il matrimonio è finito perchè ha scoperto la relazione...PER LEI...per sua moglie è finito molto prima anche se non se l'è sentita di dirlo subito.

    "E' troppo comodo affermare che la relazione sia iniziata perchè il matrimonio era in crisi."
    Guardi che difficilmente un matrimonio finisce per un'altra persona: ciò equivale a dire che una cosa va benissimo poi, d'improvviso, incontrando un'altra persona si è fulminati sulla via di Damasco....succede nei film...
    Di regola una persona si guarda intorno perchè insoddisfatta, delusa, stanca o tutt'e tre...non si incontra facilmente il colpo di fulmine che annulla una vita passata.

    "Se un matrimonio entra in crisi ci si comporta di conseguenza non si finge per sette mesi si chiede la separazione magari consensuale"
    Questa è una questione morale... lei ha detto che avete figli. E' comprensibile che taluno possa voler essere sicuro prima di disfare un matrimonio...In ogni caso io non voglio sindacare su questioni morali, ma solo giuridiche.

    "non si creano false accuse"
    Non ho ancora compreso quali sarebbero le false accuse. Peraltro, se arresto vi è stato, è perchè l'incolpazione si basava su comportamenti gravi e provati.. non si mette in carcere nessuno per ingiuria.

    "Bisognerebbe prima di tutto rispettare la persona che ti è stata vicino".
    Certamente. A patto che il rispetto sia anche dato.