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    Passaggio da co.co.pro. a contratto a tempo indeterminato

    Vorrei sottoporre una questione circa un contratto a progetto un po? atipico stipulato con una società partecipata al 100% da un ente pubblico e rinnovato di anno in anno dal 2009.

    Anche sulla base della recente riforma Fornero, ho cercato di farmi un'idea sulla possibilità o meno che il giudice possa ritenere inequivocabile l'esistenza di un vincolo di subordinazione, tuttavia permangono alcune perplessità:

    1: il contratto è stipulato con questa società partecipata che ha diverse sedi sul territorio, ma il mio luogo di lavoro è quello dell'ente pubblico di cui sopra;

    2: è passato un mese tra il rinnovo del 2009 e quello del 2010, mentre c'è stata soluzione di continuità tra quello del 2010 e quello del 2011 (che per la prima volta ha una durata biennale);

    3: l'oggetto del contratto è sempre stato totalmente fittizio, ed in contrasto con le corrette attività elencate (che comunque non possono definirsi assimilabili a quelle dei colleghi della società, in quanto i miei colleghi sono i dipendenti dell'ente pubblico e non della società partecipata); non ho contatti con il responsabile dell'area della società in cui dovrei rientrare così come indicato nel contratto;

    4: a cadenza periodica devo inviare un report delle mie presenze alla società partecipata (come confermato in una comunicazione del responsabile del personale della stessa società via email); ferie e permessi sono da concordare invece con i miei superiori dell'ente pubblico;

    5: sul contratto da me firmato c'è scritto che "le parti escludono l'esistenza di un vincolo di subordinazione".

    In caso di contenzioso potrebbe risultare legittima la mia richiesta di stabilizzazione?