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Avere un sito internet è essenziale?
Ciao a tutti.
Inauguro la mia partecipazione a questo forum con una domandina per voi.Premessa.
Lavoro come copy da un anno e mezzo e ho appena aperto la partita IVA. Come immaginate già, ora che i costi crescono le entrate non devono essere da meno, sento quindi la necessità di ampliare il mio portafoglio clienti.Domandina.
Tra tutti gli investimenti da valutare a vostro parere l'apertura di un sito internet è da considerarsi fondamentale?
I pro li conosciamo tutti, a cominciare dall'immagine che darebbe al mio lavoro, certo. Ma quand'è che un sito personale diventa essenziale e quando invece rischia di diventare puramente autoreferenziale?Sono curiosissima delle vostre risposte
Valentina
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Ciao!
Avere un sito internet è fondamentale nella misura in cui ti permette di:
Intercettare nuovi clienti;
Far capire ai potenziali clienti come lavori.
Credo che l'aspetto autoreferenziale del sito web si superi sostituendolo con un blog, ricco di soddisfazioni anche se più difficile da gestire rispetto a una semplice lista di lavori eseguiti e contatti.
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Ciao Tziabietola,
per me è fondamentale che gli articolisti abbiano un sito o un blog da mostrare. Anzi, è la prima cosa che chiedo quando devo valutare una persona nuova che vuole scrivere articoli per me.
Questo per 2 motivi, il primo che ovviamente posso vedere meglio come scrivono, il secondo che chi possiede già un sito sa quanto tempo può impiegare a scrivere gli articoli e anche quanto lavoro richiede mantenere un sito, cosa da non sottovalutare.
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Ciao a tutti!
La mia risposta è: assolutamente sì.
Avere un sito (o blog) è fondamentale per chi lavora per internet e attraverso internet. Ci sono milel ottimi motivi per consigliarlo, ma due in particolare fanno la differenza:- Aiuta a farsi conoscere e a far conoscere il proprio lavoro
- Aiuta a trovare nuovi clienti, perché il web è grande e può offrire molte possibilità
A mio avviso, se si lavora sul web non si può non avere un punto di riferimento, dove essere cercati e/o trovati
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Ciao Tziabietola e benvenuta nel forum GT.
Grazie per aver deciso di porci una domanda. Se in futuro ne avrai altre, non esitare a chiedere.
Come hanno già anticipato gli altri amici del forum prima di me, concordo anche io sul fatto che il sito sia importante. E molto, anche. Oggi, infatti, internet ha soppiantato i classici mezzi di pubblicità. Tutti tranne uno: il passaparola Quindi per farsi conoscere non c'è niente di meglio di un sito internet con i fiocchi o un cliente super soddisfatto che riveli ai quattro venti quanto sia felice del nostro lavoro.
Il punto è che un sito web a sé serve a poco se non viene curato a puntino. E con "curare" un sito intendo tutta una serie di processi:
- ottimizzazione della struttura del sito
- ottimizzazione dei testi
- area blog popolata con costanza e con contenuti di qualità
- interazione con altri utenti
- aumento della brand awareness
- integrazione con profili social
- etc. etc.
Insomma, non pensare che una volta messo su il sito avrai fatto il più del lavoro. O che il lavoro verrà da te con uno scrocchio di dita. Non è così. Il sito stesso sarà per te un lavoro. Ma se ci lavorerai come si deve, ti darà di certo i suoi frutti.
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@valentina83 said:
Insomma, non pensare che una volta messo su il sito avrai fatto il più del lavoro. O che il lavoro verrà da te con uno scrocchio di dita.
Avevo dimenticato questo piccolo - ma fondamentale - dettaglio. Non basta avere un blog per trovare lavoro: lo devi curare ogni giorno, e lo devi fare in modo da intercettare futuri clienti... non è facile, c'è da lavorare sodo, ma se lo fai bene i frutti arrivano
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Grazie a tutti per i preziosissimi consigli!
Quella del blog mi sembra un'ottima soluzione anche se io ho un piccolo difetto: quello di annoiarmi in fretta e voler cambiare continuamente. Forse anche per questo faccio questo mestiere. Non so.
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sarà che sono da poco in questo mondo, ma a me l'idea del blog per far vedere come scrivo non piace per nulla.
ovviamente la cosa ha i suoi contro... o meglio "Il" suo contro, ben spiegato da cassiopea, un possibile cliente che lo ritiene fondamentale per valutare il lavoro di un articolista.
questo dovrebbe, in teoria, bastare a farmi cambiare idea... eppure...eppure i motivi per cui sono sfavorevole al blog non vengono toccati da questa più che valida motivazione.
in primo luogo, sarà che fino a non molto tempo fa ero un consulente informatico e mai mi sono sognata di scrivere codice "aggratis" solo per far vedere che bravo programmatore sono... onestamente non vedo perchè devo regalare quello che ritengo debba diventare la fonte del mio reddito.
per pubblicità? certo, ma la pubblicità si deve ripagare e se io passo ore ed ore di tempo attorno al mio blog, queste ore, se voglio davvero vivere di questo lavoro, dovro' conteggiarle in qualche modo fra le ore lavorate e fare un rapporto ore/guadagno. dubito che un blog sempre bello ed aggiornato ci rientri...in secondo luogo, fra cliente e freelance c'é, o ci dovrebbe essere, un rapporto di fiducia. al cliente, mica chiedo le prove dei versamenti effettuati ai colleghi per valutare la sua correttezza, perché dovrei fornire "le prove" che il lavoro per me é un lavoro e non un passatempo domenicale?
in terzo luogo, e questo é il motivo principale, nessun cliente potrà mai valutare da un mio eventuale blog il mio modo di scrivere... perché semplicemente il modo di scrivere cambia.
cambia a seconda degli argomenti, cambia a seconda del target, cambia a seconda delle richieste del cliente.
un articolo sui nuovi standard della documentazione industriale, non avrà né lo stesso ritmo né lo stesso tono né la stessa struttura di un articolo che serve a promuovere un nuovo servizio o una località turistica, non avrà la stessa forma di un manuale, non avrà la stessa forma di una lettera di presentazione... e men che meno avrà la forma che do' ai miei personali pensieri quando metto me stessa in parole.baci
m.
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Beh, la questione del "ecco come scrivo" è di sicuro molto relativa e come dice morenag, controproducente da un certo punto di vista. Sono d'accordo.
I vostri commenti mi hanno fatta arrivare alla risposta che cercavo.
La mia conclusione è che il blog ha sicuramente molti lati positivi, se gestito bene, ma non fa per me. Non solo perchè mi annoia terribilmente starci dietro, ma anche perchè ho scelto di fare la copy perchè non mi piace parlare - meno che mai pubblicamente - di cose mie. Altrimenti forse mi sarei data ai romanzi. E quelli, come i blog, mi piacciono quando sono degli altri.
Vale
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Ciao! Provo a risponderti per punti...
@morenag said:
onestamente non vedo perchè devo regalare quello che ritengo debba diventare la fonte del mio reddito.
Non è un regalo che stai facendo. Scrivere un blog è sinonimo di investimento: in questo modo il tuo nome si sposta, arriva all'attenzione di più persone, e tu hai nuove opportunità di lavoro.
@morenag said:
perché dovrei fornire "le prove" che il lavoro per me é un lavoro e non un passatempo domenicale?
Non sono prove che stai fornendo. Un brand robusto, un brand che si è fatto le spalle pubblicando ogni giorno un post sul suo blog, può far valere i suoi diritti. E imporre il suo preventivo senza avere come risposta un "no, grazie".
@morenag said:
nessun cliente potrà mai valutare da un mio eventuale blog il mio modo di scrivere... perché semplicemente il modo di scrivere cambia.
cambia a seconda degli argomenti, cambia a seconda del target, cambia a seconda delle richieste del cliente.Non è un... aspetta, qui in parte hai ragione. Per questo devi affiancare al tuo blog un buon portfolio per dimostrare le tue credenziali.
Ciao!