• User Newbie

    Usufrutto condiviso

    Ciao a tutti,

    vorrei avere un consulto da parte vostra su una situazione che non mi è molto chiara.
    Sono proprietario di un pezzo di giardino, del quale però sono usufruttuario al 50% poichè l'altro 50% è in usufrutto ad un'altra persona (da questo momento lo chiamerò PIPPO), proprietaria di una porzione di giardino adiacente alla mia.
    Proprio su questo pezzo di giardino c'è una servitù di passaggio che mi consente di accedere al giardino di mia proprietà.
    Avendo una bambina molto piccola che ha appena imparato a camminare, ho provveduto a installare, principalmente per motivi di sicurezza, una recinzione lungo il perimetro del giardino, al confine con il giardino di proprietà esclusiva di PIPPO (dall'altro lato il mio giardino confina con un'altre proprietà già delimitata da una siepe).
    La recinzione si interrompe con un cancelletto in corrispondenza della servitù di passaggio sul giardino di PIPPO (necessaria per farmi accedere al mio giardino, come già detto).
    PIPPO ha reclamato chiedendo l'installazione di un altro cancelletto / apertura nel bel mezzo della recinzione perchè vuole avere un accesso più comodo al giardino di mia proprietà di cui gode di un usufrutto al 50%.
    La richiesta che fa è legittima?
    Tenete presente che l'ingresso al giardino c'è, qualche metro più in la, e che quindi il diritto di usufrutto per PIPPO non è, a mio parere, alterato in alcun modo.
    Fra l'altro PIPPO si è lamentato anche del fatto che ho rimosso una pianta (oramai mezza secca) senza condividerlo prima con lui.
    Cosa posso e non posso fare come proprietario e usufruttuario al 50% di questo giardino?
    Devo realmente condividere / avere un'autorizzazione da parte sua per mettere / togliere piante, per mettere un tavolo con sedie o per installare l'illuminazione nel giardino?

    Grazie mille,

    Dudemon


  • User

    Salve,

    da quanto mi sempra di capire, al di la dei termini non prorpio corretti, siate in una situazione di comunione sul giardino, e quindi essendo in due avete una quota del 50% sul bene.

    Dovrebbe verificare sui titoli (rogito regolamento condominio ecc) come è definito questo terreno, se c'è già un regolamento tra i comunisti dove ci sono le norme per il suo utilizzo.

    In ogni modo la richiesta del cancello la può rifiutare perchè c'è già, come può rifiutare qualsiasi altra richiesta che faccia l'altra parte. Quando il bene è in comunione ci vuole il consenso della maggioranza, oppure si può richiedere la divisione.

    Stesso discorso vale per la controparte, cioè può opporsi ad opere fatte sul bene senza il suo consenso.

    Se c'è la comunione non c'è servitù perchè la servitù presuppone l'esistenza di due fondi con diverso proprietario.


  • User Newbie

    Salve,

    per arrivare al giardino di mia proprietà devo attraversare un pezzo di un altro giardino, di proprietà al 100% dell'altra persona. Su questo giardino è costituita una servitu di passaggio a mio favore per consentirmi di raggiungere il giardino di mia proprieta.

    Riguardo invece il mio giardino, io sono proprietario ed usufruttuario al 50%, mentre l'altra persona è solo usufruttuario al 50%.

    Non c'è alcun regolamento in essere, ne tantomeno era presente al momento dell'acquisto.

    Mi sembra di capire che questa situazione possa portare chiunque dei due usufruttuari a impedire che l'altro possa fare qualsiasi cosa (quindi immobilismo piu totale).. sbaglio?

    Grazie

    @dott.Stefano said:

    Salve,

    da quanto mi sempra di capire, al di la dei termini non prorpio corretti, siate in una situazione di comunione sul giardino, e quindi essendo in due avete una quota del 50% sul bene.

    Dovrebbe verificare sui titoli (rogito regolamento condominio ecc) come è definito questo terreno, se c'è già un regolamento tra i comunisti dove ci sono le norme per il suo utilizzo.

    In ogni modo la richiesta del cancello la può rifiutare perchè c'è già, come può rifiutare qualsiasi altra richiesta che faccia l'altra parte. Quando il bene è in comunione ci vuole il consenso della maggioranza, oppure si può richiedere la divisione.

    Stesso discorso vale per la controparte, cioè può opporsi ad opere fatte sul bene senza il suo consenso.

    Se c'è la comunione non c'è servitù perchè la servitù presuppone l'esistenza di due fondi con diverso proprietario.


  • Super User

    Ciao dudemon. benvenuto nel Forum GT.
    Se ho ben capito il giardino di Pippo è il fondo servente. Egli quindi non può aggravare il tuo diritto di servitù.
    Il tuo giardino invece è in comproprietà ragion per cui nessuno dei comunisti può eseguire opere senza il consenso dell'altro.
    La recinzione della tua proprietà non ti può essere inibita ma di certo non puoi alterare la proprietà altrui. In Comune com'è delimitata la comproprietà del tuo giardino?
    In che modo Pippo ha un accesso più gravoso alla porzione di sua proprietà?... Questo punto non mi è chiaro...


  • User

    @dudemon73 said:

    Salve,

    per arrivare al giardino di mia proprietà devo attraversare un pezzo di un altro giardino, di proprietà al 100% dell'altra persona. Su questo giardino è costituita una servitu di passaggio a mio favore per consentirmi di raggiungere il giardino di mia proprieta.

    Riguardo invece il mio giardino, io sono proprietario ed usufruttuario al 50%, mentre l'altra persona è solo usufruttuario al 50%.

    Non c'è alcun regolamento in essere, ne tantomeno era presente al momento dell'acquisto.

    Mi sembra di capire che questa situazione possa portare chiunque dei due usufruttuari a impedire che l'altro possa fare qualsiasi cosa (quindi immobilismo piu totale).. sbaglio?

    Grazie

    Ma allora Pippo non è proprietario del 50 % del tuo giardino ma solo usufruttuario al 50%. La questione allora riguarda se sussiste oppure no l'obbligo del nudo proprietario, cioè tu, di ottenere il consenso dell'usufruttuario per mettere la recinzione ed il relativo cancello.

    La sua richiesta di spostare il cancello in mezzo mi sembra infondata. Il suo diritto di usufrutto inizia con i confini del tuo giardino, nel quale il cancello c'è dove l'hai messo tu e quindi lui può entrare liberamente ed il suo diritto non è compromesso.

    La questione è nuda proprietà contro usufruttuario e non tra usufruttuari.

    Per quanto riguarda la comunione o usufrutto congiunto deve esserci la maggioranza dei comunisti a meno che il bene sia divisibile, cioè decidete di comune accordo che metà lo usa uno e l'altra metà l'altro.


  • Super User

    Non sono completamente d'accordo.
    In realtà dudemon ha esposto la questione in modo troppo confuso... il proprietario del fondo dominante, nudo proprietario o no, non può essere inibito dal recintare la proprietà...Ciò non incide sui diritti dell'usufruttuario comunista...sempre che non sia anche comproprietario...
    Inoltre non è stato chiarito se l'appezzamento è indiviso oppure no...si dovrebbe consultare il fascicolo all'ufficio tecnico del comune oltre al titolo derivativo.
    La questione del cancello si risolve da sè...se l'usufruttuario continua ad accedere all'appezzamento come in passato o comunque in modo non maggiormente oneroso... non si capisce che voglia...


  • User

    be io non ho dato la soluzione, mi sembra di capire che tu ritieni che il proprietario del fondo può recintarlo senza il consenso dell'usufruttuario, io sono propenso a questa soluzione ma il mio non è un parere in senso tecnico.


  • Super User

    Ciao Stefano, anch'io ho dato un parere direi generico, attese le notizie piuttosto confuse date da dudemon. In particolare non si capisce se il fondo dominante è indiviso o meno...
    Atteso che l'installazione sostitutiva di una recinzione in rete metallica su di un'area condominiale comune non implica alterazione sostanziale o cambiamento dell'originaria destinazione nè mutamento dell'entità materiale del bene attraverso una sua radicale trasformazione ritengo che tale attività non impedisca l'esercizio del diritto dell'altro usufruttuario.
    Naturalmente questa è una indicazione generica...si dovrebbe conoscere lo stato dei luoghi e gli atti che ad essi attengono.