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Aggregatore Bannato da Google per contenuti duplicati e ora?
Tra le varie sciagure di questi giorni, vps ko, problemi di tiscali e altri ho ricevuto la fatidica mail di ban da google per contenuti duplicati, ho tentato di spiegare che si tratta di un aggregatore di notizie, ma ancora non ho risposta!
E ora?
Abbandono del tutto il progetto per navigare in altre direzioni o vi è la remota speranza di riuscire a cavarne qualcosa?
Ho notato altri aggregatori che raccolgono anche 400.000 visite al giorno e io con 2000 sono stato bannato!
Attendo i vs suggerimenti
grazie
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Ciao Vito, facci capire, il tuo sito è stato bannato, completamente rimosso dall'indice di Google perché è un aggregatore oppure perché i tuoi articoli vengono copiati da altri aggregatori?
Valerio Notarfrancesco
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Scusate per la risposta tardiva.
Il mio sito aggregava articoli da altri siti con articoli originali, non metto mai in rotativa gli aggregatori, google l'ha bannato per i contenuti duplicati.
Ora l'unico modo è stato quello di formattare il db abbiamo in tutta fretta messo su una redazione di volontari e stiamo a pubblicare le nostre notizie al momento.
Nel mentre 3 giorni fa ho chiesto a google la rivalutazione del sito, spero positiva.
Ormai BigG è padrone del web e ha anche la facoltà di far fallire una azienda se proprio lo vuole, onestamente questo monopolio è stancante!
E trattasi proprio di un monopolio! infatti per quante possiamo scriverne e provarne mai una visita vi arriverà da bing o soci, pensate che ci mettono fino a 15 giorni per indicizzare una notizia..assurdo! il bello è che si fanno comunque chiamare "motori di ricerca" ma sono in realtà motori fusi!
Scusate lo sfogo...[...]!
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Vito, capisco davvero il tuo stato di disagio per aver investito tanto tempo, denaro e sforzi in un progetto che in questo momento sta subendo delle difficoltà.
Tuttavia ti invito a pensare sia al pubblico che dovrebbe leggere le notizie, i veri destinatari di ogni mezzo d'informazione / intrattenimento / coinvolgimento, sia ai siti che pubblicano le notizie in origine.
Ai primi, cioè al pubblico, tu non stai offrendo nessun servizio perché la stessa notizia la possono leggere sui siti originali o abbonandosi ai loro feed o seguendo i loro profili social.
Ai secondi, cioè ai siti originali, potresti procurare un danno per contenuti duplicati come innumerevoli volte abbiamo visto qui sul forum siti penalizzati a causa degli aggregatori.Quindi il mio consiglio è di rivedere il core business in modo da offrire un vero servizio aggiuntivo per il pubblico e non danneggiare i siti che pubblicano le notizie originali.
Oggi è possibile essere un aggregatore e avere successo sia su Google sia sugli altri motori di ricerca.Valerio Notarfrancesco