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Tornando a un discorso lecito ...
L'obbligo di risarcimento del danno sorge anche quando la diffamazione è avvenuta in seguito a provocazione/ritorsione?
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La provocazione (il fatto doloso della persona offesa) costituisce attenuante sul piano penale. Sul piano civile di certo giustifica una riduzione del risarcimento.
Per dirla in parole povere due errori non fanno una cosa giusta quindi il fatto dell'offeso non esclude e non consente una azione illecita.
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Ho letto che 7/8 anni fa, un giornale di tiratura nazionale è stato condannato a risarcire di 90.000 ? un cittadino poiché il suo nome era stato inserito, per omonimia, in una lista di presunti pedofili. Per questo egli aveva perso il lavoro, la tranquillità, ecc .. ..
Posso subire una condanna analoga anch'io?
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Pumino, il danno è risarcibile secondo la sua gravità. Ma tale gravità deve essere dimostrata. Quel che asserisce un giornale ha un "ascolto" più pregnante e da un numero di persone potenzialmente altissimo. Quindi...prima di fasciarti la testa, aspetta di essertela rotta...
Il danno che dovrai forse risarcire non è calcolabile in questa sede perchè non sai neppure che danni ha subito l'altro e se li ha subiti...
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@giurista said:
non sai neppure che danni ha subito l'altro e se li ha subiti...
...effettivamente...è vero
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Ma esiste un certificato da richiedere per sapere se risultano procedimenti civili intentati verso una certa persona?
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No.
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Eventualmente, in casi come questo, prima di intentare la causa civile il proponente dovrebbe provare con la mediazione civile?
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Personalmente se qualcuno scrivesse di me ingiurie di tale "gravità" e infondate (specialmente se queste ledono il rapporto lavorativo / sociale) cercherei di farlo "sbattere" in galera e buttare la chiave, non vedo perchè ci si deva prendere la libertà di diffamare "pubblicamente" qualcuno senza prove certe ed inequivocabili (il fatto che il provvedimanto sia stato archiviato mi da la forza di poter affermare quanto scritto).
Ma siamo in Italia, forse una maldicenza così "compromettente" per la reputazione di un innocente verrà rimborsata con un valore simbolico certamente non soddisfacente.
Comunque chiunque potrà in futuro "tirare fuori" la questione anche se andata in archivio. Potenza di internet. Sfortuna del malcapitato che a causa di un "..." (non ci sono parole per descrivere la persona ingiuriante) si può trovare la vita rovinata.
Ferdinando
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valore simbolico di quanti € più o meno?
Poi attenzione, tu parli di te personalmente...e da cosa ho capito sei un insegnante. Ok, il tuo astio può avere un senso.
Colui che ho ingiuriato io è un nullafacente di 50 anni che ci prova pesantemente con le minorenni...con tanto di documentazione visibile e richiestami dalla polizia...Che io abbia forse un po esagerato, non lo metto in dubbio, ma bisogna capire le situazioni.
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Comunque sia sempre troppo pochi.
Facciamo un esempio
Una affermazione così "truce" mi porta a dover abbandonare tutto e tutti e, se non sono particolarmente depresso, a cercare una nuova vita in una altra località.
Consideriamo il "danno" che il trasferimento comporta (nuovo affitto + spese 2000 euro al mese)
Almeno 10 anni prima che si riesca a ricreare una reputazione e forse a ritrovare un nuovo lavoro.
Quindi, secondo me, sarebbero ancora pochi 240.000 euro. Molto meglio (per una soddisfazione personale e "dimostrativa") la "galera a vita".
Oppure lo "screditamento" totale dell'ingiuriante mediante un contrassegno sull suo stato di famiglia e su ogni profilo curriculare.
Situazioni come queste fanno desiderare "la gogna"
Ma questa è una "mia opinione"
Ferdinando
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@Pumino said:
valore simbolico di quanti € più o meno?
Poi attenzione, tu parli di te personalmente...e da cosa ho capito sei un insegnante. Ok, il tuo astio può avere un senso.
Colui che ho ingiuriato io è un nullafacente di 50 anni che ci prova pesantemente con le minorenni...con tanto di documentazione visibile e richiestami dalla polizia...Che io abbia forse un po esagerato, non lo metto in dubbio, ma bisogna capire le situazioni.Un tempo si evidenziava che la persona era "poco raccomandabile"
Ci sono persone "malate" o "desiderose di affetto" e non sanno dimostrarlo se non in questo modo.
Vedo mio padre (75 anni) che, nel caso di sua nipote, a volte richiede un bacino sulla guancia o una carezza (attenzione molto lecita non fraintendiamo)
Però se visto in un'altro ambiente può essere sintomo di inizio equivoco.
Sono stato in varie case di riposo (ho prestato attenzioni come volontario) e mi rendo conto che gli anziani hanno voglia di affettuosità.
Poi ci sono "gli esagerati" ma da qui a considerarli "pedofili" è sempre una "grande ingiuria"
E non è giusto usare i social network per "screditare"
Sarebbe più giusto usarli per "essere screditati" (ovviamente con certificata e dimostrata ragione). Ed ecco la mia "gogna"
Ferdinando
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Chiudiamo questa parentesi che sta svariando il discorso iniziale. Secondo me una persona di 50 anni non è tollerabile come "anziano in cerca di affetto", soprattutto quando cerca ragazzine di 16 anni e fa loro proposte ben più spinte che una carezza o un bacio.
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@Pumino said:
Chiudiamo questa parentesi che sta svariando il discorso iniziale. Secondo me una persona di 50 anni non è tollerabile come "anziano in cerca di affetto", soprattutto quando cerca ragazzine di 16 anni e fa loro proposte ben più spinte che una carezza o un bacio.
Però, il fatto non sussiste (se hanno archiviato la tua querela che alla luce dei fatti può avere valenza lecita).
Quello che non è mai lecito è ingiuriare. (anche se gli attori nei talk show lo fanno spesso e volentieri)
Mettete su un "comitato", riprendetelo (con filmati) nei suoi atteggiamenti (non equivocabili) e, alla luce delle prove, mostratele alla competente autorità. Fatelo diffidare da qualsiasi atteggiamento. Ma da qui a "dire" che è pedofilo solo per le intenzioni (e, spero, non per i fatti) passa acqua sotto i ponti.
Poi se ci sono (aihme) fatti allora c'è la galera per chi li commette.Ferdinando
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@Fede65 said:
Però, il fatto non sussiste (se hanno archiviato la tua querela che alla luce dei fatti può avere valenza lecita).
Veramente sarebbe la querela fatta dalla persona offesa per diffamazione e ingiurie chè è in fase di archiviazione. Io non ho querelato nessuno, ho solo esposto i fatti alla polizia.
Il forum è stato aperto per chiedere se, nell'eventualità di un archiviazione, la persona offesa possa ancora avanzare pretese.
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@Pumino said:
Eventualmente, in casi come questo, prima di intentare la causa civile il proponente dovrebbe provare con la mediazione civile?
No, questo non è un caso che è sottoposto quale condizione di procedibilità alla mediazione civile obbligatoria.Vorrei pregare gli utenti di non andare off topic. Grazie.
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@giurista said:
No, questo non è un caso che è sottoposto quale condizione di procedibilità alla mediazione civile obbligatoria.
Per quale motivo? Se non sbaglio, internet non è paragonato a un mezzo stampa?
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Sì. E quindi?
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Leggevo da un sito:
Oltre a quelle suddette, tra le controversie per cui è obbligatorio rivolgersi al mediatore ricordiamo:
- questioni relative a diritti reali
- questioni relative a divisioni
- successioni ereditarie
- patti di famiglia
- locazioni
- comodati
- affitti di aziende
- risarcimento del danno da responsabilità medica
- risarcimento danno da diffamazione a mezzo stampa
- contratti assicurativi, bancari, finanziari
Quindi perchè non sarebbe il mio eventuale caso?
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Vero!... E' entrata in vigore dal 21 marzo 2012 anche tale ipotesi...e siamo a luglio!...scusa Pumino.. l'ora in cui ti ho replicato m'ha tradita;)... Scusami.. ma ho lavorato sino alle 3... e alle 7 devo aver perso la cognizione del tempo..:(