• User Newbie

    Apertura negozio Assistenza Pc

    Salve,
    I miei genitori possiedono un negozio alimentari , siccome hanno una stanza libera adibito a magazzino volevo chiedere se posso fare assistenza pc e vendita riparazioni ecc. sotto la loro partita iva, oppure come fare?
    Premetto che io lavoro già con contratto a progetto presso una società, ed i miei genitori non conosco il mondo dell'informatica, quindi me ne occuperei io.

    Grazie


  • User Attivo

    Guardi, proprio oggi abbiamo aperto una partita iva ed iscritto alla CCIAA/INPS un cliente che svolge assistenza pc (senza vendita) comunicando come sede d'attività la sua casa di abitazione (in questo caso la Camera di Commercio non ha richiesto la SCIA).
    Se invece intende anche effettuare la vendita allora avrà bisogno di alcuni requisiti strutturali del negozio (requisiti igienico-sanitari, requisiti urbanistici di conformità edilizia/agibilità, etc. redatti da un professionista abilitato).
    In tutti i modi lei dovrà aprire una nuova partita iva (totalmente differente da quella dei suoi genitori).

    [***]


  • Consiglio Direttivo

    In realtà non concordo che i requisiti strutturali del negozio siano necessari per la sola vendita. Non c'è differenza tra vendita e riparazione, visto che dei requisiti minimi sono richiesti comunque, anche ai sensi delle vigenti leggi di sicurezza e del lavoro.
    Nello specifico, trovo un azzardo ricavare una simile attività in un magazzino di un negozio di alimentari; una tale sistemazione se accertata dalla ASL farà tranquillamente perdere i requisiti igienico sanitari all'attività di vendita alimentari, se tale magazzino, come immagino, fa parte dei locali di svolgimento dell'attività e soggetto a nulla osta tecnico sanitario.
    Unico modo praticabile è quello di rendere indipendente tale magazzino (andrà comunque verificata la fattibilità dal punto di vista urbanistico) dai locali adibiti ad alimentari, eliminando qualsiasi promiscuità tra le due attività.


  • User Attivo

    Vedi Lorenzo, anche io la pensavo come te che servisse la SCIA (non ti spiego il motivo per cui non l’abbiamo allegata perché sarebbe troppo lungo da dire) poi abbiamo pensato “vabbè, ma sto ragazzo va dai clienti a svolgere la sua attività e non ha un luogo d’esercizio…perché mai deve presentare la SCIA con il fascicolo allegato dei requisiti igienico-sanitari, etc.?”. Beh…fatto sta che quando abbiamo aperto Telemaco abbiamo notato che la pratica del cliente Pinco Pallino è stata evasa (senza aver allegato la SCIA).
    Quello che volevo dire ad Antomi è che nel caso volesse avviare un negozio fisico avrà bisogno di chiamare un professionista abilitato che gli prepari tutto il fascicolo da allegare alla SCIA se invece svolge l’attività del nostro cliente, può evitare di presentarla. Apro e chiudo parentesi, non tutte le CCIAA hanno le stesse regole 😉


  • Consiglio Direttivo

    Vorrei solo specificare che stiamo guardando la questione da due punti di vista diversi: tu dal punto di vista amministrativo, io dal punto di vista tecnico.
    Non conosco le procedure SCIA per l'avvio amministrativo di un'attività; dal punto di vista tecnico se si vuole esercitare un'attività all'interno di un locale, questo deve possedere i requisiti urbanistici, edilizi, catastali ed igienico sanitari.
    Quindi, antomi potrà pur avviare l'attività amministrativa in quella sede, senza che uffici amministrativi abbiano benchè da ridire; fatto salvo che metterà a rischio i requisiti igienico sanitari della promiscua attività di alimentari. Mi sembra evidente che prosciutti e computer non possono coesistere.