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Strategia "aggressive" su Twitter
Ciao a tutti,
mi farebbe piacere sapere da voi cosa ne pensate della strategia "aggressive" su Twitter che pare spopolare. Mi spiego meglio.
Con strategia "aggressive" intendo quei profili che cercano, spesso forzatamente, di criticare qualsiasi tipo di notizia o tweet in genere. Mi sono reso conto che è pieno di profili di questo tipo e che, purtroppo, sono spesso seguiti da tante persone. Come mai?
Personalmente ritengo che ci sia ancora troppa diffidenza nei confronti di chi cerca di informare e dare notizia sui social.
Grazie e ciao a tutti!
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Sicuramente Angelo, l'approccio è molto differente e, in questo caso, per fortuna.
Secondo me, sono profili molto seguiti perché criticare a priori, magari anche senza informazioni "reali", fa parte del comportamento standard degli italiani, a partire dai politici che basano tutto sul contrasto verso la parte opposta.
Quindi, per i vari principi della persuasione, in molti si immedesimano (anche se non lo ammettono) con quei personaggi che puntano solo sulla critica, quindi li seguono e probabilmente interagiscono.
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@Davide Antico said:
Secondo me, sono profili molto seguiti perché criticare a priori, magari anche senza informazioni "reali", fa parte del comportamento standard degli italiani, a partire dai politici che basano tutto sul contrasto verso la parte opposta.
E' esattamente quello che credo io... Abbiamo proprio questa mentalità inculcata e, come è normale che sia, si ripercuote anche sui social. Io leggo anche post di persone di altri Paesi e questo non succede... Triste...
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Ciao e grande Angelo per la discussione!
Io penso che l'essere umano in generale faccia molta meno fatica a puntare il dito e a giudicare, invece che fermarsi e pensare a se stesso o argomenti utili.
Per fortuna che twitter da' la possibilità di seguire o meno questo tipo di persona.
Perché sono seguiti così tanto? Perché l'unione fa' la forza e la critica e' semplice da fare...puoi criticare a priori senza sapere e solo per il gusto di farlo.Ciaoooo
[URL=http://www.giorgiotave.it/forum/gt-world/101972-forum-gt-disponibile-alle-versioni-per-telefoni-cellulari.html]Postato via Mobile
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Nemmeno a me piacciono le strategie aggressive, però non sono una novità legata a Twitter né tantomeno un fenomeno legato all'Italia (vedi infatti dopo).
Questo tipo di strategia è quella che suoi vecchi libri di web marketing dello scorso decennio, l'epoca d'oro dei dei blog per intenderci, si chiamava "Attack Hook".Avete presente, penso, quel metodo per fare link building chiamato Link Baiting, metodo ancora oggi usato.
Link Baiting è un termine che definisce quella strategia che consiste nel lanciare un amo per attirare link sul proprio sito.
Gli ami si dividono in categorie tra cui (le scrivo in inglese così potete trovare più informazioni su Google visto che le strategie vengono prima applicate negli Usa e poi arrivano da noi):- Resource Hook: offro una risorsa utile e interessante per farmi linkare
- News Hook: pubblico una notizia in anteprima oppure con un approfondimento inedito
- Contrary Hook: affermo qualcosa che è in contrasto con l'idea di un gruppo di individui oppure al pensare comunemente accettato (Esempio: Wordpress è il peggior cms lato SEO)
- Attack Hook: attacco in modo aggressivo una persona, una ditta, un prodotto, un politico, ecc. ecc (Esempio: chi usa Android non capisce proprio niente)
- Humor Hook: pubblico qualcosa di comico e sdrammatizzante
- ecc. ecc
Angelo, quella che tu chiamami "strategia aggressiva" non è nient'altro che un Attack Hook.
Ripeto che a me non piace però non possiamo ignorare che possa essere utile per alcuni progetti oppure per promuovere un singolo articolo.
Conoscere gli attack hook deve far parte della cassetta degli attrezzi di chiunque si occupi di web marketing, conoscerne i pregi, i difetti, quando conviene usarli e in quali dosi e quando è meglio farne a meno.Quello che sta succedendo adesso su Twitter e che sta creando la parvenza che sia una novità è l'esplosione di popolarità del social network degli uccellini, quindi stanno aumentando in modo esponenziale gli utenti di Twitter e di conseguenza si possono notare più strategie di web marketing.
Nel marketing non si butta via niente e si ricicla tutto, quindi si stanno applicando semplicemente le strategie che hanno dimostrato di funzionare bene nel passato.Il riciclaggio non è un fenomeno nuovo, ad esempio in altri ambiti si applicano strategie che risalgono ai primi anni del '900 e sono micidialmente valide.
Valerio Notarfrancesco
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Ti racconto la mia esperienza su Twitter: un utente mi ha criticato punto per punto facendomi a pezzi, poi ha visto che rispondevo con sincerità e smontandolo e ha continuato. Sai com'è andata a finire? Mi ha dato il link del suo sito per "illuminarmi", poi è sparito. In realtà lo devo ringraziare, perché con questo battibecco in soli due giorni mi ha regalato 25 nuovi followers! In una parola: non dar retta, rispondi a tono e mostra la tua professionalità.
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Bella discussione
Io direi che, prima ancora di considerare la critica, andrebbe vista la persona che la pone e il modo in cui lo fa.
Partendo già dalla persona stessa si possono capire molte cose: flame, pizzico di invidia, volontà di apparire ed essere seguiti ecc ecc.
Ci sono profili le cui critiche sono ben accette, perché possono portare concretamente dei benefici, altri invece potrebbero anche non meritarsi risposta. Un po' come nei forum, non trovate?
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Sono d'accordo con te, ma se il tono parte polemico ed aggressivo allora l'idea non è farti crescere, ma pubblicizzare il loro sito. Come ben sai, sono sempre aperta alle critiche ed è giusto esserlo se si vuole migliorare: dopodiché gli idioti sono dappertutto, anche su Twitter
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La penso come te Beatrice per diversi aspetti.
Quello che non mi va giù non è tanto l'Attack Hook a livello di marketing on line, che se fatto in un certo modo ci può stare, ma il modo di porsi di alcuni profili di persone in quanto tali.
Mi fa piacere che la discussione abbia suscitato interesse perchè è un punto al quale tengo molto dato che penso che una strategia del genere non debba "pagare" ma prenderle
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A riprova di quanto trattato in questa discussione si potrebbe mettere altra carne al fuoco prendendo in considerazione la risposta di Maurizio Crozza, rivolta al mondo di twitter, sulle critiche rivoltegli.
Io penso, come del resto avrà pensato lui, che si sia trattato di critiche facili, veloci, senza riflessione, nè ricerca, senza indagare...
Si cade troppo spesso nella critica immediata senza ricerca ed informazione non credete?