• User Newbie

    Aggiungere codice attività a P.Iva ingegnere

    Salve a tutti,
    sono una mamma ingegnere edile libera professionista che sta cercando di trovare nuovi sbocchi lavorativi visto che l'edilizia langue:x...e i bimbi costano :giggle:
    Chiedevo quindi se qualcuno sa aiutarmi con la seguente questione: al momento ho p.iva e collaboro con uno studio di architettura. Volevo però iniziare anche un'attività di insegnamento per uno studio di lezioni private, ovviamente in merito alle materie tipiche della professione (dal disegno tecnico alle costruzioni ecc) sempre a p.iva, come da loro richiesto.
    Posso farlo mantenendo la mia p.iva ed eventualmente aggiornandola (non so se esiste un codice attività specifico da aggiungere, in sostanza credo che sarei una specie di consulente)? e soprattutto, potrei fatturare sempre nell'ambito dell'attività di ingegnere e quindi fare confluire in Inarcassa anche questa parte di compensi o devo fare una gestione diversa?
    Ringrazio chiunque saprà chiarirmi un po' le idee... e vediamo se ne vale la pena!


  • User Newbie

    Salve, anch'io come didi2009 avrei bisogno di aiuto sulla questione in merito: sono un ingegnere edile, sto per aprire la partita IVA, ma oltre all'attività di ingegnere vorrei svolgere anche lavori di grafica pubblicitaria. E' possibile con un'unica partita IVA fatturare attività diverse fra loro?
    Grazie


  • User

    Salve.

    Rispondo affermativamente ad entrambi, dal momento che ho fatto anch'io questa scelta dopo essermi confrontato con diversi addetti ai lavori.

    Nel caso di didi2009 si tratta di fare una variazione, sempre utilizzando il modello AA9/10 dell'AdE (non so se si possa fare anche per via telematica). Bisogna indicare al Quadro G del suddetto modello la/le attività secondaria/e.
    Scegliete con cura il codice ATECO che meglio si presta alla vs. seconda attività; se non trovate niente di specifico andate sul generico sia per la scelta del codice ("altri tipi di consulenza" mi pare sia la dicitura) sia per la descrizione sintetica, in modo da inglobare un campo di attività il più vasto possibile.
    Per rispondere anche ad Ale78Ing, insisto sul fatto che se trovate un codice specifico per la vs. attività alternativa è ancora meglio. Sul fatto che il grafico pubblicitario sia cosa diversa da un servizio di ingegneria non so dare un consiglio preciso (la mia seconda attività è affine a quella principale), ma in linea di massima penso non dovrebbero esserci problemi di tipo fiscale, non trattandosi di attività di rilevanza pari a quella principale.

    Si fattura sempre come ingegnere, quindi va inserito il contributo previdenziale integrativo. Non dimenticate che esiste anche la possibilità di fare ricevute per prestazioni occasionali fino a 4.800 euri (non andate oltre, così evitate di presentare due dichiarazioni dei redditi).


  • User Newbie

    ciao Angelinge,
    ti ringrazio tantissimo per le informazioni, mi sono molto utili :smile5:.
    Come mai parli di due dichiarazioni dei redditi? intendi che, pur fatturando la seconda attività come ingegnere in termini di consulenza, si tratta di un canale di reddito diverso? è interessante anche la faccenda della ricevuta sotto i 4800 euro ma io anzi cercavo la maniera di fare confluire i redditi in un unico canale sia per il discorso degli studi di settore :arrabbiato: sia per la cassa previdenziale...almeno fanno "mucchio"! anzi...mucchietto...:gtsad:


  • User

    Figurati, è stato un piacere.
    Ho appreso diverse info importanti dai visitatori di questo forum,
    quindi mi viene spontaneo contribuire alle discussioni o ricambiare i suggerimenti ricevuti con miei feedback su qualsivoglia tema.

    Come mai parli di due dichiarazioni dei redditi? intendi che, pur >fatturando la seconda attività come ingegnere in termini di consulenza, >si tratta di un canale di reddito diverso?

    Se rileggi con attenzione quanto ho scritto alla fine, ti accorgerai che mi riferivo alle SOLE prestazioni occasionali: se si emettono, cioè, ricevute per un'ammontare SUPERIORE a 4.800 euro (nell'arco del relativo anno di imposta, ovviamente), bisogna presentare una dichiarazione a parte per questo reddito.
    Se non si supera la suddetta soglia, la dichiarazione dei redditi rimane UNA.
    Se poi di queste ricevute proprio non ne farai, allora neanche devi porti il problema.

    è interessante anche la faccenda della ricevuta sotto i 4800 euro ma io >anzi cercavo la maniera di fare confluire i redditi in un unico canale sia >per il discorso degli studi di settore sia per la cassa previdenziale

    Premesso che si possono emettere anche PIU' ricevute, ma sempre per un importo TOTALE DI QUESTE non superiore ai 4.800 euro, capisco bene la tua esigenza: la risposta è affermativa, puoi fare confluire i redditi in un unica dichiarazione. La cosa importante è che la tua attività secondaria non diventi di "peso" pari o superiore a quella primaria (su questa ultima mia frase ti consiglio, se ne senti la necessità, di consultarti con qualche esperto, poiché non sono sicurissimo di quanto ho scritto).