• User Attivo

    Gli articoli brevi in un blog vengono penalizzati?

    Ciao, ho un blog con circa 4000 post inseriti, di cui la metà sono dai 300 ai 500 caratteri mentre l'altra metà dei post sono da circa 100 caratteri quindi circa 2 righi. Secondo voi l'algoritmo di google penalizza i siti che contengono dei post così brevi? ho notato che ci sono blog dello stesso settore che con soli 500 post fanno più visite rispetto al mio sito, eppure a livello seo il mio sito ha una marea di link in entrat ed è molto più ottimizzato. che ne pensate??


  • User Attivo

    Ciao
    immagino che più che essere penalizzato fa più fatica ad essere trovato ... meno materiale, per quanto ottimizzato, credo corrisponda a meno ricerche esaudite ...


  • ModSenior

    E' abbastanza plausibile che il tuo sito non raggiunga delle posizioni migliori sulle serp di Google proprio a causa della "marea" di link in entrata e, presuppongo, dall'alto bounce rate dei tuoi articoli dovuti alla quantità di informazioni molto ridotte che offri ai lettori.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    Ma davvero parli di "caratteri"? O sono "parole"?
    Insomma, una cosa sono 300 caratteri ed un'altra sono 300 parole.

    Google non conta il numero di parole ovvero non ne fa una questione quantitativa, ma qualitativa. I motori di ricerca si avvicinano sempre di più a delle analisi semantiche dei testi.

    In ogni caso un numero ridotto di parole (sotto i 300) corrisponde quasi sempre con poca informazione e quindi di poca utilità per chi arriva sulla pagina.

    Il sintomo di una utilità bassa della pagina è dato, come specificato da Valerio Notarfrancesco, da un alto bounce rate (frequenza di rimbalzo) che diventa davvero preoccupante sopra il 70%.

    Rispondendo alla tua domanda, direi che sì, un sito con poco testo molto probabilmente è poco utile e quindi viene preso poco in considerazione da Google che lo posiziona nelle retroguardie delle SERP.


  • User Attivo

    @vnotarfrancesco said:

    E' abbastanza plausibile che il tuo sito non raggiunga delle posizioni migliori sulle serp di Google proprio a causa della "marea" di link in entrata e, presuppongo, dall'alto bounce rate dei tuoi articoli dovuti alla quantità di informazioni molto ridotte che offri ai lettori.

    Valerio Notarfrancesco
    Cosa c'è di male se un sito ha molti link in entrata? Anche il sito di giorgiotave ne ha tanti.


  • ModSenior

    Però giorgiotave ospita pagine che hanno contenuti molto più elaborati di 300 caratteri, le persone le trovano e quindi le linkano.

    Come ha scritto Massimo non esiste un numero magico da rispettare, però possiamo supporre che in 300 caratteri non si possa fornire molte informazioni utili.
    Più che un sito sarebbe una piattaforma di microblogging che fa concorrenza ai 140 caratteri di Twitter dove entrano in gioco altre dinamiche (freschezza della notizia, condivisione e amplificazione sociale, engagement dei proprio followers, ecc. ecc).

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    Mi permetto di rispondere al posto di Valerio intuendo il suo virgolettato, salvo bastonate se dovessi dire sciocchezze. 😉

    Una "marea" di link in entrata non vuol dire che il sito abbia una buona "link popularity" poiché molto dipende dalla qualità dei siti che ti linkano.

    Ad esempio il sito A ha 50 link in entrata, mentre quello B ne ha 5, tuttavia quei 5 siti sono siti "importanti" (per Google) e sono a tema con B, mentre quei 50 di A contano poco poiché, ad esempio:
    a) provengono da siti non a tema con A
    b) provengono da siti non di qualità
    c) provengono da siti che fanno spam (pericolo!)

    Ecco quindi che B si posiziona meglio di A.

    Dovresti verificare questa marea di backlink, capire se tra di essi ci sono siti che fanno spam o sono di pessima qualità oppure non hanno niente a che fare con il tema del tuo sito. Non è semplice, certo, ma potresti scoprire cose importanti.

    Ultima nota da prendere in considerazione: questa "marea" è frutto di link spontanei o per merito di azioni nell'immediato? Un altro fattore da tenere in considerazione è la costanza nel tempo del link spontaneo.

    Ad esempio se in media ogni mese ti arrivano 2 nuovi link e poi in un mese te ne arrivano 100, per via di accordi ed acquisti, questo potrebbe far insospettire Google... Quindi meglio "spalmare" nel tempo i backlink non troppo... spontanei. 😉

    P.S.
    Ho appena visto che Francesco ha risposto prima di me. 🙂


  • User Attivo

    Ho tantissimi link di qualità da siti con pr 2, 3 e 4 oltre a tantissimi link provenienti da commenti in blog e forum, quindi ho aumentato la quantità e la qualità, a livello di posizionamento sono il secondo in italia per una parola molto dura, ovvero "strumenti musicali", ho 60.000 visualizzazioni mensili, in più ho un pagerank 4, ma un sito concorrente con meno articoli e non ottimizzato fa molte piu visite.


  • ModSenior

    Ma un link proveniente da un sito con pr 3, 4, 8 non è detto che sia un link di qualità, ovvero non c'è nessuna correlazione tra un alto pr e un buon link.
    La dimostrazione è proprio la tua analisi dei concorrenti dove stai vedendo che Google sta premiando alti siti che hanno meno post e meno backlinks.

    Non sono d'accordo a definirli però meno ottimizzati, anzi, si sono concentrati su quello che conta, ovvero fornire contenuti utili ai lettori e a costruirsi una link building più omogenea.
    Io ti consiglio di rivedere il piano editoriale del tuo sito perché con micropost da 300 caratteri non è possibile né fornire molte informazioni né coinvolgere il lettore ed indurlo così ad apprezzare l'articolo e fare in modo che lo link e lo condivida.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    se sei il 2° per strumenti musicali e la mia serp è la stessa che vedi tu hai un blog di strumenti musicali, carino ma sul quale magari si riuscirebbe a lavorare ancora su contenuti, link interni agli articoli ecc. ecc. ecc.


  • User

    Mi aggiungo alla discussione,

    300 caratteri sono veramente molto pochi grignacarbo, il fatto è che non dobbiamo pensare in maniera esasperata a Google... bisogna riflettere sull'utilità di 300 caratteri per l'utente... tuttavia,
    tra le famigerate 10 regole di Google panda che hanno destato il terrore qualche mese fa ricordo che un punto diceva più o meno così:

    "contenuti molto brevi possono non solo non posizionarsi, ma essere penalizzati e contribuire ad una penalizzazione generale del sito in (compresi i contenuti più corposi insomma).

    faccio una domanda ai più esperti...

    diamo per scontato che i contenuti siano di qualità e sopratutto "originali" secondo voi... qual'è la lunghezza "minima" ottimale?

    sappiamo bene che un bounce rate alto... potrebbe essere dato anche da una notizia troppo lunga e che un utente in media su siti di informazione usa e getta non si ferma più di 30/50 secondi.


  • ModSenior

    @geifox said:

    qual'è la lunghezza "minima" ottimale?

    Non lo so proprio.

    Penso che ogni argomento vada trattato in modo diverso, anche in base al contesto.
    Ad esempio un sito di news deve proporre notizie si complete ma la loro lettura deve essere veloce.
    Un blog invece può permettersi di pubblicare articoli più lunghi e dettagliati, senza però eccedere e cadere nella trappola del torpore.

    Un sito che invece propone recensioni o approfondimenti può avventurarsi nella pubblicazione di contenuti davvero lunghi, magari suddivisi in più pagine (usando i nuovi meta tag rel=?next? e rel=?prev?).

    La lunghezza minima ottimale?
    Io lo chiederei al pubblico del sito, o meglio, vedrei di capire da indagini di mercato, statistiche sul comportamento (ctr, bounce rate, ecc), analisi eye tracking, quali sono le sue preferenze.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Buongiorno, mi unisco anche io alla conversazione 🙂

    Quale è la lunghezza ottimale di un articolo?
    Come dice anche Valerio, credo dipenda molto dal contesto e dal tipo di articolo.

    Mi è capitato di dover scrivere articoli da 250 parole per siti di notizie flash, quindi pezzi che necessitavano di brevità e immediatezza.

    Negli altri casi, invece, articoli da 300 a 400 parole per temi generici ma non notizie flash e articoli da 500 a 600 parole per approfondimenti su un preciso tema.

    Credo che sia fondamentale dare al lettore qualcosa di prezioso e trovo sia difficile farlo con 300 caratteri, sono troppo pochi. La tua frequenza di rimbalzo potrebbe essere un sintomo della brevità dagli articoli, che percentuale hai?