• Moderatore

    Ritenuta d'acconto e P. IVA

    Salve,
    gestisco un blog online e da qualche giorno ho deciso di vendere banner pubblicitari sul blog.
    Siccome il guadagno è veramente minimo, posso venderli tramite una ritenuta d'acconto? O mi serve per forza la p. iva?

    Grazie!


  • Consiglio Direttivo

    Ciao ziomike,
    come è stato ampiamente dibattuto, l'inserimento di banner pubblicitari è di fatto un'attività commerciale che richiede apertura partita iva e camera di commercio, e versamento di contributi inps con minimale annuo di circa 3000 euro. Se non erro per aprire partita iva devi essere comunque maggiorenne. 🙂


  • Moderatore

    Ma anche se i guadagni sono minimi? Come banner non intendo adsense ma vendita di spazi banner a privati mensilmente. Sapevo che con ritenuta d'acconto si poteva
    Postato via Mobile


  • Moderatore

    @lorenzo-74 said:

    Ciao ziomike,
    come è stato ampiamente dibattuto, l'inserimento di banner pubblicitari è di fatto un'attività commerciale che richiede apertura partita iva e camera di commercio, e versamento di contributi inps con minimale annuo di circa 3000 euro. Se non erro per aprire partita iva devi essere comunque maggiorenne. 🙂

    Scusa Lorenzo, anche se guadagno pochissimo con la vendita dei banner ai privati devo aprire la P. Iva? Non potrei utilizzare la ritenuta d'acconto a nome di un maggiorenne mio tutore?


  • Consiglio Direttivo

    Ciao zio e buon anno. 🙂
    Purtroppo il fisco dice che adsense è un'attività commerciale e quindi, anche se ci ricavi un centesimo, devi fatturarlo con partita iva.
    E non può essere considerato prestazione occasionale perchè i banner non vengono visualizzati occasionalmente, ma producono reddito continuativo.


  • Moderatore

    Buon anno anche a te 🙂
    Ma lo stesso vale se decido di vendere per un mese uno spazio pubblicitario al sito di tizio sul mio blog?


  • Consiglio Direttivo

    Non cambia nulla; specialmente se nel proprio sito web si inserisce un listino prezzi. 🙂


  • Moderatore

    Quindi mi conviene toglierli. Mi sa tanto che con il blog non potrò farci più di tanto!


  • Moderatore

    @lorenzo-74 said:

    Non cambia nulla; specialmente se nel proprio sito web si inserisce un listino prezzi. 🙂

    Scusate se insisto con questo argomento, ma reputo il GT forum il più affidabile, anche se sul web ci sono molte voci discordanti.

    L'articolo 61 della Legge Biagi dice:

    Le prestazioni occasionali, intendendosi per tali i rapporti di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell?anno solare con lo stesso committente, salvo che il compenso complessivamente percepito nel medesimo anno solare sia superiore a 5 mila euro?

    Se io vendo, per esempio, un banner 300x250 in un articolo al sito X dal 1 luglio 2020 al 31 luglio 2020 (un mese) per tot euro, non si tratta di prestazione occasionale?
    Poi magari vendo nel sidebar al sito Y dal 2 maggio al 1 giugno un altro banner, non è sempre prestazione occasionale se io, con quell'utente, effettuo questa vendita?

    Grazie!


  • Super User

    Interessa anche a me. E spero in un ulteriore chiarimento. Mettiamo che due volte l'anno per 30 giorni a volta, io venda uno spazio pubblicitario sul mio sito a un privato (niente adsense e niente listino prezzi sul sito). Più occasionale di così. Rientra nei limiti previsti dalla legge.....cosa c'è di sbagliato nel mio ragionamento?

    Inoltre riporto una email dell?Agenzia delle Entrate riportata da un utente del forum in un'altro topic:

    « Gentile contribuente,
    per quanto riguarda il discorso della pubblicità su internet (per es. programma Google Adsense di Google Inc.), non deve fare niente di particolare. I corrispettivi sono minimi e i compensi le verranno certificati con ritenuta d?acconto 20%, se erogati da società italiane, tassate in altro modo se erogati da società straniere. In ogni caso tali redditi vanno dichiarati nel quadro RL del modello Unico al rigo 16: si tratta di redditi derivanti da ?obblighi di fare, non fare o permettere? e non percepiti ?nell?esercizio di arti e professioni o di imprese commerciali o da società, nè in relazione alla qualità di lavoratore dipendente?.
    »

    Volete dirmi che neanche quelli dell'Agenzia delle Entrate sanno quello che dicono? Grazie 😉


  • Consiglio Direttivo

    @Katherine said:

    Volete dirmi che neanche quelli dell'Agenzia delle Entrate sanno quello che dicono? Grazie 😉
    :lipssealed:

    Cara Katherine.
    E' vero che esiste quella fantomatica e-mail, di cui però non risulta verificata l'attendibilità, e che non costituisce di certo documento ufficiale.
    Io ci andrei con i piedi di piombo a prendere per buono tutto quello che ci capita sotto tiro. Se leggi tutto il thread, senza fermarti al topic iniziale, potrai leggere la risposta di Paolo (questa) che quella di forumdonne (questa) che afferma tra l'altro di essersi recata di persona presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate.
    Purtroppo l'unico modo per capire con certezza se la partita iva è necessaria oppure no è fare istanza di interpello. Verba et email volant 🙂


  • User Attivo

    Posto che una mail dell'Agenzia delle Entrate (qualora fosse certificata) ha comunque poco valore, nonostante sia poco "comprensibile" come ragionamento in termini economici, il porre banner pubblicitari (o adsense et similia) rientra nel carattere di abitualità e continuità proprio dell'attività di impresa. Se poi il banner viene esposto per 10 giorni in un anno, ad esempio, allora si potrebbe eccepire all'Agenzia (sempre con il beneficio del dubbio) il carattere non abituale della prestazione (o dell'obbligo di fare, non fare, permettere che sia). A mio avviso il corrispettivo minimo per il servizio non è assolutamente una discriminante per definire l'attività come non abituale/continuativa e considerarla quindi attività di impresa. Saluti


  • Super User

    Quindi un modo onesto per guadagnare anche quei soli 100 euro l'anno non c'è

    Perchè il problema non è non pagare le tasse su quanto guadagnato, ci mancherebbe ma sostenere i costi di apertura partita iva ...perchè se quello che guadagno è inferiore ai costi che sostengo per aprirla, non conviene 😞