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Artigiano o Libero Professionista? La (mia) soluzione!
A beneficio di chiunque capiti qui con gli stessi dubbi che anch'io avevo, vi espongo la mia soluzione, approvata dal mio commercialista, per quanto riguarda l'eterno dubbio se un webdesigner sia un artigiano o un libero professionista, fiscalmente parlando.
Per chi fa siti oggi in teoria non c'è scelta: Impresa individuale, iscrizione al Registro Imprese, INAIL, Albo delle Imprese Artigiane, oltre alla Part. IVA e all'INPS Artigiani ovviamente. Codice Ateco: 74 10 21 Disegnatori di Pagine Web.
Per legge è così, da qualche anno è preclusa (in teoria) ogni possibilità di scelta tra impresa o libero professionista, dal 2007 credo. Prima c'era un unico codice e tanta confusione sul tipo di lavoro, e il professionista poteva fare un po' quel che gli pareva.
[INDENT] Come impresa si paga un fisso di INPS pari a 2917,84 euro annui per i redditi lordi fino a 14552 euro. Per il reddito eccedente i 14552 euro si paga con aliquota del 20%. Esempio: se guadagno 30000 euro pago 6007,44 euro di INPS totali. Sto parlando solo di INPS, sia chiaro. Mi sono basato sui dati del 2010, perché non ne ho trovati di più recenti, ma cambia poco.
[/INDENT]Ho detto "in teoria" poco fa perché nella pratica la maggior parte dei webdesigner sono liberi professionisti. Come si fa? Semplice, non si apre la Part. IVA come Disegnatori di Pagine Web, ma come Consulenti Informatici, codice 62 02 00.I consulenti informatici possono fare siti? No, in teoria, ma in pratica alcuni li fanno e in fattura mettono un vago e omnicomprensivo "Consulenza Web". Questi contrabbandieri del Web sono i moderni webdesigner liberi professionisti.
[INDENT]Come libero professionista non ti serve altro oltre a iscrizione INPS e Part. IVA. Di INPS paghi una percentuale fissa sul reddito del **27,72% **(aliquota dal 1 gennaio 2012) su qualsiasi reddito. Se guadagni 0, non paghi nulla. Nell'esempio del reddito da 30000 euro il libero professionista pagherebbe 8316 euro annui di INPS.
[/INDENT]L'IRPEF (tasse) è fissa al 5% in tutti i casi, se si rientra nei Minimi, ma come impresa hai dei costi in più, che si aggirano sui 300 euro, tra INAIL, CCIAA, eccetera. Come impresa non puoi mettere la rivalsa INPS del 4% in fattura, ma questo cambia poco le cose. Insomma se guadagni 30000 euro, ti conviene indubbiamente essere un'impresa artigiana individuale.Concludendo, con il "trucchetto di spacciarsi" per Disegnatore... o Consulente... si può ancora scegliere la soluzione più conveniente in base soprattutto al guadagno annuale previsto.
Conviene l'impresa artigiana a chi guadagnerà con certezza molto più di 15000 euro lordi all'anno.
Conviene essere libero professionista a chi non sa quanto potrebbe guadagnare. Ma conviene anche a chi vorrebbe sfruttare il Regime dei Minimi ma ha già lavorato come webdesigner... e come consulente non sarebbe mera prosecuzione dell'attività perché il consulente ha un codice diverso, è un'altra attività, almeno sulla carta...
Un altro vantaggio del libero professionista è che può espandere i suoi guadagni fino a 35000 euro annui, facendo 5000 euro come prestazioni occasionali, perché risulterebbe che 30000 li ha guadagnati come consulente e 5000 come webdesigner e le due cose non collidono.Domanda ovvia 1: E' del tutto legale fare siti come consulente?
Risposta: Non completamente. Cioè, se fai siti dovresti a rigore avere codice da disegnatore di siti, è fatto apposta! Tuttavia non sono chiari i limiti della consulenza informatica. Un consulente può fare siti? Alcuni ti diranno di no, ma ci metterebbero la mano sul fuoco?Domanda ovvia 2: C'è qualche possibilità di essere "beccati" a fare siti nonostante il codice da consulente?
Risposta: Credo che non sia mai capitato a nessuno, ma se qualcuno volesse contraddirmi su questa cosa, mi faccia sapere, per favore.Sarei felice se qualcuno volesse confutare completamente o in parte quanto ho scritto, perché, non essendo un esperto di fisco e leggi, non posso essere certo di tutto questo, e sono sempre pronto a cambiare idea. Però non venitemi a dire che è sbagliato perché si devono fare le cose per benino e seguendo scrupolosamente la legge, questo già lo so. E so anche che nel mondo reale si fa in un certo modo, non sempre legalissimo, ma pratico e funzionale.
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Ciao Dexter800,
se vuoi io posso consigliarti due scappatoie più convenienti rispetto a quelle che tu hai appena descritto (e quello che mi preoccupa è che le hai concordate con il tuo commercialista!)- Potresti far tante prestazioni occasionali
- Potresti addirittura fare tutto a nero (e chi ti beccherà mai!)
Ma in questo forum non si discute dei trucchetti dei furbetti del quartierino, ma solo di tematiche permesse dalla Legge.
Per le furbate andranno bene i commercialisti disonesti, ma non questo forum.
Sono allibito anche dalla tua leggerezza, ossia del fatto che esponi in luogo pubblico i tuoi peccati fiscali, cercando tra l'altro di fare proseliti.Considera che la dritta di aprire come consulente la conoscono un pò tutti, anche l'Agenzia delle entrate!
Chiudo il thread richiamandoti, per le prossime volte, a trattare in questo forum esclusivamente argomenti leciti. Per cose illecite, c'è il tuo commercialista.