• User

    Partita IVA e codici attività

    Vorrei aprire una partita IVA per fatturare guadagni con Adsense. Come codici attività ho capito essere adeguati ?73.11.02 ? Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari?, oppure il ?73.12.00 ? Attività delle concessionarie pubblicitarie?. La domanda è: esiste un limite ai codici associati alla partita IVA ? Potrei inserirne un numero grandissimo o ci sono differenze di costi o altro ?


  • User

    l'importante è mettere i principali, comunque ti consiglio una capatina da un commercialista, prima, anche per capire effettivamente se sei in grado di mantenerla la P.I, dati i costi per l'inps e le tasse...


  • User

    Grazie della risposta, In realta’ essendo io dipendente a tempo indeterminato l’inps non dovrei pagarla e aderendo al regime dei minimi la tassa sarebbe del 5% almeno per i primi 5 anni giusto ?


  • User

    allora saresti già ben messo, regime minimo....

    Il regime dei contribuenti minimi

    Il regime dei contribuenti minimi è un regime fiscale agevolato per liberi professionisti, lavoratori autonomi, ditte individuali e piccoli imprenditori che hanno ricavi annui inferiori ai 30.000 €.
    Il regime dei contribuenti minimi è entrato in vigore con la finanziaria del 2008 e per usufruirne bisogna soddisfare determinati requisiti, oltre al valore del fatturato annuo; ecco alcuni di questi requisiti:

    • Non si deve avere avuto lavoratori dipendenti o collaboratori (anche a progetto).
    • Non si devono avere effettuato cessioni all’esportazione.
      . Non si deve aver erogato utili da partecipazione agli associati con apporto di solo lavoro.
    • Non si deve aver fatto, nel triennio precedente, acquisti di beni strumentali per un valore superiore ai 15.000 € (nel caso di beni che si utilizzano per l’attività di impresa o di lavoro autonomo si considera un valore pari al 50% dei relativi corrispettivi).
    • Non ci si deve avvalere già di altri regimi fiscali agevolati, come quello previsto per l’avvio di una nuova attività, oppure di regimi speciali Iva (come quelli in vigore per le agenzie di viaggi o per la vendita di sali e tabacchi).
    • Non si deve aver effettuato alcuna cessione di immobile o di mezzo di trasporto nuovo
    • Non si deve partecipare a società di persone, associazioni professionali o a società a responsabilità limitata a ristretta base proprietaria che hanno optato per la trasparenza fiscale.

    Per tutti coloro che soddisfano i suddetti requisiti, il regime dei contribuenti minimi comporta i seguenti vantaggi fiscali:

    • Si paga, al posto di Iva, Ires, Irap e addizionali regionali e comunali, una sola imposta sostitutiva, per un importo parti al 20% sul reddito risultante dalla differenza tra ricavi o compensi e spese sostenute, comprese anche le plusvalenze e le minusvalenze dei beni relativi all’impresa o alla professione.
    • Si è esonerati dagli adempimenti ai fini Iva.
    • Non si devono registrare e tenere scritture contabili.
    • Si è esonerati dall’applicazione degli studi di settore.

    Inoltre, per coloro che beneficiano del regime dei contribuenti minimi, si possono dedurre dal reddito tutti i contributi previdenziali, è ammessa la compensazione di perdite riportate da anni precedenti, mentre le perdite fiscali successive possono essere portate in diminuzione dal reddito conseguito nei periodi d’imposta seguenti, ma non oltre il quinto.
    Come si può vedere, se è vero che da una parte il regime dei contribuenti minimi prevede delle forti semplificazioni fiscali e delle significative riduzioni di imposta, è anche vero che bisogna stare molto attenti nel verificare di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti per poterne beneficiare.
    La valutazione specifica della convenienza è complessa e dipende tra l’altro dalla possibilità per il professionista o piccolo imprenditore di alzare i prezzi ai clienti privati (o minimi!) che beneficiano della non applicazione dell’IVA.
    Bisogna anche dire per completezza che coloro che possono beneficiare del regime dei contribuenti minimi possono anche rifiutarsi di farlo e scegliere il regime fiscale ordinario.
    Se si hanno ancora dubbi sul regime dei contribuenti minimi, a partire da questa pagina del sito dell’Agenzia delle Entrate e andando nella sezione “Richiedere – Regimi speciali” è possibile trovare e scaricare tutti i documenti relativi al regime dei minimi, mentre su questa pagina, sempre del sito dell’Agenzia delle Entrate, è possibile scoprire in pochi minuti se, come piccoli imprenditori o liberi professionisti, si rientra nel regime agevolato, compilando un rapido questionario online.

    Non mi ricordo se si paga solo il 5%, per quelllo devi aspettare altri...

    Ciauzzz


  • User

    Scandagliando vedendo una firma di un utente che mi aveva risposto prima, c'è una pagina che indica i guadagni di adsense, come fare, ti rimetto il link nel tag.

    studiocommercialemarra.blogspot.com/search/label/adsense


  • User

    cmq da quello che dice, meglio utilizzare il codice: “631130 – Spazi pubblicitari in Internet”.


  • Moderatore

    Ritengo che il codice più corretto sia il 73.11.02.
    Trattandosì di attività un po' "particolari", alcune camere di commercio attribuiscono il codice 73.12.00.


  • User

    In ogni caso è necessario iscriversi alla CCIAA se si guadagna con Adsense? Quindi se ho part. IVA come libero professionista come potrei fare?