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- Rientro nel regime dei minimi 2012?
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Semplifico al massimo:
- regime fiscale delle nuove iniziative imprenditoriali chiamato in tutti i modi, sia forfettino che forfettone, lasciamo perdere, quello che conta è il riferimento legislativo che è l'articolo 13 legge n. 388 del 2000. Prevede un'imposta sostituiva 10%. Destinato ad essere soppiantato nell'intento della manovra estiva ma tuttora in vigore. E' possibile ancora aderirivi. I limiti di fatturato da rispettare sono variabili a seconda del tipo di attività (Euro 30.987, 41 per prestazioni di servizi - Euro 61.974,83 per attività diverse). Tra i requisiti necessari è previsto che l'attività da intraprendere non costituisca la mera prosecuzione di una precedente attività svolta;
- regime dei minimi (Legge 244/2007). E' possibila aderirivi sino al 31/12/2011 poi cessera di esistere. Il limite di fatturato è 30.000 e tra i requisiti non viè quello della novità dell'attività svolta;
- regime dei nuovi minimi, in vigore dal 1/1/2012. Imposta al 5%Non è ancora possibile aderirivi. I requisiti coincidono in parte con quelli del regime delle nuove iniziative compreso quello della novità dell'attività. Sugli altri ti rimando ad altre discussioni visto che se ne è parlato a sufficienza.
N.B. al momento non è chiara la sorte di chi ha aderito al regime delle nuove iniziative prima del 31/12/2011. L'unica cosa che sembra chiara è che chi è già nel regime dei minimi e rispetta i nuovi requisiti entrerà di diritto nel regime dei nuovi minimi. Invece chi è nel regime dei minimi adesso e non rispetterà i nuovi requisiti entrerà in un regime residuale detto degli ex minimi in verità non particolarmente non conveniente.
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Sei stato di una chiarezza eccezionale. Grazie.
Ora capisco che avrei dovuto già fare il regime dei minimi, che io avevo capito che sarebbe sparito e sarei diventato "ordinario" in automatico dal primo gennaio, invece non è così. Devo chiamare subito il commercialista e farmela aprire prima della fine di gennaio: spero di fare in tempo!
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@marco.commercialista said:
- regime dei minimi (Legge 244/2007). E' possibila aderirivi sino al 31/12/2011 poi cessera di esistere. Il limite di fatturato è 30.000 e tra i requisiti non viè quello della novità dell'attività svolta;
Chiamato ora il commercialista, e ha detto che è sconveniente aprirla ora, perchè dovrebbe fare una dichiarazione dei redditi 2011 per pochi giorni. Mi ha consigliato di rimandare al 2012; io ho detto che temevo che dal 2012 il regime dei minimi non lo potessi più fare, lui ha detto che, secondo le ultime circolari, quel regime dei minimi al 10%, non è stato abolito, e che si può fare anche a Gennaio.
Dove devo sbattere (con molta, molta forza) la mia testa?x:x
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Confermo ancora una volta che il regime delle nuove iniziative non è stato ad oggi abrogato. Attieniti a quanto ti consiglia il tuo commercialista.
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Ok, ricapitolo un attimo.
@marco.commercialista said:
- regime dei minimi (Legge 244/2007). E' possibila aderirivi sino al 31/12/2011 poi cessera di esistere. Il limite di fatturato è 30.000 e* tra i requisiti non viè quello della novità dell'attività svolta*;
Questo mi piace di più perchè non c'è il requisito della mera prosecuzione dell'attività su cui vi è il dubbio nella mia situazione; io infatti ho contattato il commercialista per dirgli di fare questo, e lui ha detto che potrò farlo anche il prossimo anno. Ma mi pare di capire da molte fonti, che ciò non sarà possibile.:()::?
@marco.commercialista said:
Invece chi è nel regime dei minimi adesso e non rispetterà i nuovi requisiti entrerà in un regime residuale detto degli ex minimi in verità non particolarmente non conveniente.
A questo punto la domanda è: mi conviene più aspettare il prossimo anno e rischiare di non poter accedere al 5% (e dover dunque fare quello ordinario) oppure mi conviene aprire subito questo qua e poi finire negli ex-minimi il prossimo anno? Cioè, conviene più l'ex-minimi o l'ordinario?Poi, non voglio mettere nessuno in difficoltà (magari ho capito male io) però il commercialista che ho contattato, ha detto che il prossimo anno potrò aprire il regime dei minimi... quello senza il requisito di mera prosecuzione, e invece mi pare di capire che non sarà possibile farlo.
A me questa cosa attanaglia proprio, perchè se poi non potrò fare il regime nuovo al 5% perchè non ne avrò i requisiti, non potrò fare nemmeno quello vecchio delle nuove iniziative al 10%... e non potrò fare nemmeno quello dei minimi al 10% che non prevede quel requisito, perchè sarà stato abolito.
:o...ma chi me l'ha fatto fare...restavo dipendente che era meglio...:?
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Se tutto sarà confermato dall'anno prossimo il requisito della novità sarà condizioni indispensabile per accedere a qualsiasi regime agevolato: sia per i nuovi minimi al 5% che per le nuove iniziative produttive regime (10%) quest'ultimo che, ripeto, non è stato formalmente abrogato.
Quindi se la questione che ti preoccupa è la "novita" dell'attività che andrai svolgere sappi che dal 2012 non avrai via di "scampo".
D'altra parte se decidessi di cominciare nel 2011 hai comunque due strade a senso unico:- nuove iniziative, per il quale il requisito della novità è comunque richiesto;
- regime attuale dei minimi al 20% con il rischio di doverne comunque uscire dal 1 ° gennaio in quanto tale regime cesserà e non avrai i requisiti per aderire al regime dei nuovi minimi al 5%.
P.S. un consiglio spassionato: capisco che la situazione è a dir poco ingarbugliata ma quello che mi riporti esser stato detto dai consulenti che hai interpellato mi pare sostanzialmente corretto (a parte forse qualche equivoco sulle definizioni) incluso il consiglio di attendere il 2012 visto che come ti ho detto, non hai molte alternative. Fossi in te cercheri di "sfruttare" la consulenza dei professionisti per cercare di capire esattamente con il oro aiuto se e in che termini l'attività che andrai a svolgere può dirsi una prosecuzione dell'attività precedente. Quersto è il punto cruciale, a mio parere. Con un minimo di documentazione alla mano non sarà difficile ottenere da qualunque professionista preparato un parere chiairifcatore.
Ciao!
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Ho aperto p.iva la settimana scorsa. premetto che sono dipendente di una società di servizi e mi occupo di dare assistenza ad aziende in tema di energia. Vengo al dunque: ho aperto p.iva in quanto, grazie alla mia curiosità e alla mia voglia di imparare, sono diventato molto bravo, al punto da non dre solo assistenza ma vera e propria consulenza. Per questo motivo ho aperto p.iva e volevo aderire al regime dei minimi...ero convinto che non ci fosse nessun problema ma ora leggendo questo post mi avete fatto venire dei dubbi.. La mia attività da lavoro dipendente non è scritta da nessuna parte, nel senso che io sono inquadrato come 5 livello metalmeccanico e quindi do semplicemente assistenza...mentre alle aziende mie clienti, da lavoratore professionista, voglio dare consulenza vera e propria sul risparmio energetico e anche analisi fatture elettriche, ecc. Come devo fare ad essere sicuto che il mio regime sarà qullo dei minimi? (cioè 5% ritenuta irpef..ecc).Grazie.
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@Mumble said:
Il settore di pertinenza della società per cui sei dipendente è uguale a quello della tua attività autonoma? se il lavoro che svolgi come autonomo è uguale a quello svolto come dipendente si rientrerebbe nel caso di prosecuzione di attività
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non lo so se è uguale...come faccio a sapere settore della mia società?è una società di servizi...io ho aperto p.iva con codice 74.90.93 (Altre attività di consulenza tecnica nca)..la mia è una società di servizi (in generale affitta sale per convegni, partecipa a qualche bando..ecc.).Come posso informarmi del codice ateco della mia società?
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e nel caso lo scoprissi uguale potrei variare il mio codice attività...ho appena aperto e non ho nemmeno fatto una fattura
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Verifica in concreto l'attività che svolgi e se i clienti sono gli stessi o meno. Se l'attività è diversa (ad es. si tratta di consulenza e non di mera assistenza) e la svolgi per clienti che non sono gli stessi della soacietà tua datrice di lavoro, allora non vi sono problemi.
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Ho verificato...non ci sono problemi in quanto non c'è mera prosecuzione quando un lavoro dipendente viene mantenuto..la norma si riferisce a chi perde il lavoro.
Nel caso in cui un dipendente apre altra attività non c'è mera prosecuzione (logicamente).
Fonti
La lente sul fisco.it
PMI.it
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@Mumble said:
Ho verificato...non ci sono problemi in quanto non c'è mera prosecuzione quando un lavoro dipendente viene mantenuto..la norma si riferisce a chi perde il lavoro.
Nel caso in cui un dipendente apre altra attività non c'è mera prosecuzione (logicamente).
Fonti
La lente sul fisco.it
PMI.it
Io mi atterrei al post di marco.commercialista più che a questo approfondimento, perchè a mio avviso, continuità del rapporto di lavoro o meno, potrebbe essere visto con caratteri elusivi dall'Agenzia delle Entrate il prestare gli stessi servizi agli stessi clienti della società per cui lavori, ma se come credo nel tuo caso i clienti e l'attività dovessero essere in qualche modo diversi non ci sarebbe alcun problema.
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No, non c'è continuità se uno avvia un'altra attività e rimane dipendente...è riportato anche su altri siti...La lente sul fisco...Pmi.it..Ecc.
D'altronde se uno prosegue ad essere dipendente..e apre anche attività di consulente...non si può parlare di prosecuzione di attività, in quanto è un'altra attività a prescindere, in quanto ci sono appunto due attività (che devono per forza essere diverse).
Inoltre la mia attività con p.iva è come consulente...mentre quella da dipendente è più di assistenza (in ogni caso non conosco il codice di attivtà della mia società)...
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Intanto ho visto nel manuale di qualità della mia società...ed è riportato questo:
............la società ......effettua attività di: Servizi di promozione, progettazione ed erogazione di attività per
l?innovazione tecnologica, l?organizzazione d?impresa ed eventi. Servizi di intermediazione di manodopera e di assistenza alle imprese nel settore energia...
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Ho controllato sul manuale dei codici ateco. il mio codice 74.90.93 si riferisce ad:
Altre attività di consulenza tecnica n.c.a.
- consulenza ambientale
- consulenza tecnica per l?ottenimento dei brevetti industriali
- consulenza risparmio energetico
All'ultimo punto è riportato cio' che io farei.
Credo proprio che la società per cui sono dipendente non ha assolutamente questo codice, in quanto, come riportato anche dal manuale della qualità, ha un range molto più ampio e non cosi' preciso e specifico per l'energia. Attendo un vostro parere.
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Ritengo che non ci dovrebbero essere problemi, faccia anche attenzione alla clientela (che non siano gli stessi clienti della sua società).
Saluti
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Grazie dell'aiuto..:)
Per quanto riguarda i clienti...credo che solamente uno potrebbe essere anche mio cliente (io al massimo avrò 5-6 clienti...mentre la società per cui lavoro ovviamente centinaia.)
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COdice attività:
Per mia info ho preso il certificato di iscrizione alla CCIAA, ma sul quale non ho trovato il codice attività. Inoltre, vengono riportate tutta una serie di attività, quali:- Promozione di programmi di investimento;
- Assistenza per ottenere finanziamenti
- Realizzazione di informazioni concernenti i mercati nazionali ed esteri
- promozione e gesitone di iniziative (convegni, congressi, ecc)
avvio e realizzazione di incarichi di sistemi di gestione aziendale, quali quallie di qualità, dell'ambiente aziendale, della sicurezza del lavoro, privacy. - assistenza progettuale ed operativa per rendere utile l'accesso al libero mercato dell'eenrgiam all'ottimizzazione dell'approvvigionamento eenergetico, audit impiantistici e di rete, monitorare e fatturare la fornitura, prestare consulenza legale ed amministrativa nell'applicazione dei contratti di fornitura e formazione informazione al personale su problematiche energetiche.
- ecc
C'è una mare di attività...ma che significa?
In ogni caso , come si vede chiaramente, non c'è una consulenza vera e propria e specifica per l'energia (redazione di piani energetici, analisi delle offerte ecc..).
Inoltre la società è cambiata nel 2011, con un amministratore unico e con la seguente attività:
Servizi in gestione e organizzazione aziendale.Attendo vostri commenti...grazie.
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buongiorno a tutti
da giorni sto valutando la possibilità di aprire la p.iva ed entrare quindi nel nuovo regime dei contribuenti minimi. Dato per certo che non ho alcun vincolo di età o di ricavi/compensi derivanti da attività svolte nei 3 anni precedenti, il mio problema potrebbe essere rappresentato dalla " mera prosecuzione dell'attività precedentemente svolta": ho lavorato x 6 mesi con contratto a progetto (che in realtà era una sorta di formazione) con la stessa società che adesso mi propone il nuovo contratto....è possibile superare questo problema cambiando, ad esempio, la mansione a me attribuita in modo da renderla diversa da quella del contratto a progetto??
ad esempio
società di ingegneria che lavora su diversi fronti- contratto a progetto - mansione: consulenza ambientale;
- **partita iva - **mansione: progettazione impianti.
così facendo, il mio lavoro viene definito come " mera prosecuzione dell'attività precedentemente svolta"??????
grazie