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Proviamo a "svelare" Panda ? Fattori di influenza
Dalle varie discussioni , a cucirle insieme, si potrebbe tentare di tracciare una piccola "guida" per tentare di capire ciò che veramente ora conta e ciò che è passato irrimediabilmente in secondo piano per Google.
Ovviamente l'esperienza che si va facendo , sia dei publisher che dei SEO, ritengo sia determinante : ovviamente non si pretende di mettere su una "bibbia", ma perlomeno di evidenziare e suggerire altre sperimentazioni che potrebbero portarci a qualcosa di concreto.
Questi i primi punti che mi è parso di capire siano affiorati :
- Tempo che un utente resta generalmente su un sito
- Quantità media di pagine viste per utente
- Frequenza di rimbalzo.
- Velocità
Gli elementi che invece sembrano "declassati" appaiono i link in entrata , la keyword density e , credo di aver capito, anche il "famigerato" Pr e il trust rank.
A questo punto non riesco a capire quanto sia determinante la lunghezza degli argomenti trattati, se conviene trattarli separatamente , rischiando però il "duplicato semantico e/o concettuale".
Mi spiego : dovendo trattare , ad esempio, di un vino, meglio riservare più articoli o recensioni in cui trattare i singoli aspetti, oppure condensare tutto in un unica recensione, forse più completa e più lunga , con il rischio di "schiantare" il visitatore frettoloso ?
Un altro fattore che sembra di leggere attraverso tutti i post, qui , come altrove, è che i blog pare abbiano risentito maggiormente dei nuovi algoritmi a meno di quelli, e in questo senso va la mia personale esperienza, che sono affiancati da sezioni "statiche" con numerose pagine viste proprio in queste sezioni.
Proviamo a mettere insieme tutte le sperienze e magari speigare qualche espermiento già fatto e tentarne altri?
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- Ok
- Google non può saperlo, io lo escluderei
- E' uguale al punto uno
- Sicuramente, ma non sò quanta influenza può avere nel computo totale di valore di un sito
I backlink secondo me hanno ancora grandissimo valore, il trucco è smettere di usare le anchor, o quasi...io farò dei test non linkando più con le anchor, ma mettendo solo il link alla pagina, voglio vedere che succede. Google vuole i link naturali, allora gli darò in pasto solo link naturali...o quasi
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@Marcomail said:
...io farò dei test non linkando più con le anchor, ma mettendo solo il link alla pagina, voglio vedere che succede. Google vuole i link naturali, allora gli darò in pasto solo link naturali...o quasi
Il punto due potrebbe evincerlo da sistemi come analitycs o dagli stessi cookie, non trovi?
Dimenticavo un punto : la fidelizzazione, ossia il numero di volte medio che un utente visita un sito.
Ovviamente da prendere con le pinzette, perchè mi chiedo , se mai così fosse, cosa succede con un sito di news o un quotidiano che generalmente viene visitato più volte al giorno dallo stesso utente.
Comunque probabilmente potrebbe essere che i backlink sono ancora importanti ma a certe condizioni : mi è sembrato di capire che troppi link in uscita determinano il sospetto di una link farm. Possibile che i link provenienti da questi siti, con moltissimi link in uscita, risultino "imbarazzanti" per il sito linkato?
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@bluwebmaster said:
[...]
Analytics non lo usano tutti, quindi non mi sembra un metro di giudizio.
Per i cookie mi puoi spiegare meglio? Mi stai parlando degli utenti loggati? Pensi che Google monitori tutto quello che fanno sui cookie? Secondo me è troppo sgamo.
Sul mio sito che è stato penalizzato per alcune anchor che avevo spinto, ho un tempo medio, per le visite provenienti da Google, di 6 minuti e 34 secondi....se Google, per come penso, monitora questo valore, non penso possa essere stato penalizzato per questo.
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Gestico 4 siti molto corposi (diverse migliaia di pagine), 1 con circa duecento pagine, più alcuni sitarelli per clienti (da cinquanta fino a tre pagine... per clienti con le braccine corte ;).
3 siti (2 tra quelli con migliaia di pagine e quello con duecento) sono stati ottimizzati all'esasperazione: 100% con pagespeed, che cala al 96% con gli script di google (adsense, analitycs, google plus) e tempi di caricamento che difficilmente superano il secondo (che crollano 2,5 per gli script google, che paradosso, strumenti per webmaster mi dice di ottimizzare!), ed in più sono curati in ogni minimo dettaglio seo.
In NESSUNO dei miei siti google panda ha avuto la benché minima influenza, né in negativo né in positivo, almeno se controllo solo le date conclamate (ad agosto e a ottobre).
Però, se guardo a lungo termine ecco cosa è successo rispetto all'anno scorso:
Il sito che curo di più, che è anche quello più valido oltre ad essere quello che mi da il 90% del pane, ha avuto un calo del 20%. L'aggiornamento completo del sito, con tutte le ottimizzazioni di cui ho parlato, è stato fatto a marzo, periodo in cui era in calo del 30%. A maggio era tornato ai livelli dell'anno precedente, ma poi è tornato ad un -20%, il tutto con movimenti assolutamente lineari.
Gli altri 2 siti ottimizzati hanno avuto rispettivamente un calo del 50%, l'altro nessun movimento.
2 siti né ottimizzati e né da contenuti particolarmente validi (sono mediocri e poco aggiornati) hanno anche loro avuto un calo attorno al 50%.
I siti dei miei clienti, né ottimizzati, né aggiornati ormai da anni, se non con piccolissime modifiche, sono saliti del 30% (da qui la mia teoria che google abbia premiato i siti aziendali a discapito delle guide/aggregatori). Uno di questi in particolare, avendo solo 3 pagine + 2 per l'inglese, ha per forza di cose una frequenza di rimbalzo alta (oltre 50%), ma a quanto pare non è stato assolutamente penalizzato, anzi.
A questo punto credo che solo il punto 1) scritto da bluwebmaster abbia un reale peso.
PS: per fortuna conosco come funziona male la risposta in questo forum, altrimenti mi sarei fumato tutto il testo scritto (copio sempre il testo prima di fare click su invia risposta...)
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Poi c'è da considerare una cosa, mettiamo che un sito di un'azienda, all'inizio, la gente ci arrivi digitando il nome su google, quindi si presuppone la gente ci resti un pò sul sito...adesso google vede dalla sua serp che il tempo di permanenza è molto alto, magari c'è anche qualche backlink, quindi diciamo che lo premia facendo salire in serp alcune chiavi. Adesso che il sito è salito google incomincia ad analizzare il comportamento degli utenti, se vede che il tempo di permanenza diventa basso, lo ributta giù per quelle chiavi...altrimenti lo mantiene li, facendo un raffronto magari con i competitor. Poi sicuramente il numero dei link e le altre ottimizzazione faranno la differenza....però credo che, come evidenziato, il punto uno conti molto.
Considerate queste cose diventa un punto fondamentale la nicchia, un sito di nicchia catturerà di più l'attenzione del visitatore, che magari andrà a leggere altre pagine del sito....in un sito troppo generalista invece, una volta che viene letto l'articolo, la persona esce, perchè gli altri argomenti non gli interessano.
Quindi secondo me bisognerà focalizzarsi in futuro su queste cose:
- Siti di nicchia ben costruiti focalizzati su poche parole chiave
- Cercare di catturare l'attenzione del visitatore, per portarlo a visitare e a girare un pò il sito
- Link building, social e altre amenità, facendo attenzione a farlo nella maniera più naturale possibile
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Io per ora condivido tutti i 4 punti di bluwebmaster ed aggiungo:
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Titoli originali (ho notato che non gli piacciono quelli che iniziano con parole molto usate come "come fare, come creare, come scaricare ecc")
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Tematizzazione - E' importante parlare solo di un argomento. Hubpages si è ripreso dal panda dopo che ha creato un sottodominio per ogni utente.
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Diversità degli anchor text - Ma questo già si sapeva
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Qualità dei backlinks (basta vedere il primo sito su google per la key prestiti, pochissimi backlinks.. ma è primo)
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Quanti google + ha ogni singola pagina. I like di facebook secondo me google non li tiene in considerazione
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Frequenza di aggiornamento del sito
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Lunghezza del testo di ogni pagina (rispetto allo spazio occupato dalla pubblicità)
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Link interni - Più ci sono meglio è, ma sicuramente conviene linkare pagine con anchor text stupidi
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Più video e più foto nelle pagine - Sopratutto i video, ultimamente son molto amati da google
Per ora mi vengono in mente questi fattori panda.. penso anche che c'è un falso mito: se hai tanta pubblicità above the fold google ti distrugge. Non credo, io ne ho tanta eppure non mi ha colpito panda.
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Devo ammettere che lo spirito d'osservazione e studio di Final Player è davvero eccezionale e a dir poco acuto.
@Final_Player said:
- Titoli originali (ho notato che non gli piacciono quelli che iniziano con parole molto usate come "come fare, come creare, come scaricare ecc")
Non l'avevo notato e dopo un po di verifiche devo ammettere che hai ragione.
@Final_Player said:
- Tematizzazione - E' importante parlare solo di un argomento. Hubpages si è ripreso dal panda dopo che ha creato un sottodominio per ogni utente.
Concordo la mia esperienza va in tal senso : i miei siti "blog" che non hanno sottosezioni ( quello che io chiamavo "statiche" ) sono andati abbastanza giù, quelli in cui ci sono sezioni ognuno per uno specifico argomento trattato sono schizzati...in alto.
@Final_Player said:
- Qualità dei backlinks (basta vedere il primo sito su google per la key prestiti, pochissimi backlinks.. ma è primo)
Questo confermerebbe la mia idea, intendiamoci del tutto personale, che troppi link in entrata possono indurre l'atroce sospetto che li abbia acquistati o siano frutto di attivà quantomeno di "sollecito" se non di spam.
@Final_Player said:
- Link interni - Più ci sono meglio è, ma sicuramente conviene linkare pagine con anchor text stupidi
Confermo in pieno anche se , a mio avviso , non conviene esagerare ma solo rimandare non tanto a pagine che si vogliono valorizzare ma a pagine che esplicano meglio i contenuti , soprattutto se sono frazionati.
Da questa primissima analisi, sperando che ci confortino specialisti SEO con le loro opinioni e la loro esperienza oltre che professionalità, sembra che i tanto amati "backlink" e le conseguenti attività di link building siano "ammarati" , quanto meno hanno perso l'importanza iniziale e, aggiungo io, ma ripeto è e resta soltanto una mia opinione, meglio 5 backlink di "qualità" che 50 con qualcuno di buona e altri di media qualità.
Insomma credo che non sia più quel parametro predominante di cui andare alla spasmodica ricerca.Riusciranno i nostri "eroi" a mettere su una bozza di vademecum di Panda? Ai posteri l'ardua sentenza.
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@Final_Player said:
Io per ora condivido tutti i 4 punti di bluwebmaster ed aggiungo:
- Titoli originali (ho notato che non gli piacciono quelli che iniziano con parole molto usate come "come fare, come creare, come scaricare ecc")
Secondo me è tutta qui l' essenza del Panda. Se dovete parlare dell'ottima annata di vino non usate titoli come "ottima annata di vino". Cercate di utilizzare un titolo composto da parole molto più rare. Idem nel testo della pagina. I contenuti duplicati sono il primo punto colpito dal Panda. Se infatti vi fate un giro sul forum di Google noterete che molti di quelli che si lamentano, anche di testate autorevoli, sono stati o hanno copiato.
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la presenza di pubblicità nella parte alta sembra essere un fattore chiave di penalizzazione di Panda, anche hubpages, ehow e altri siti famosi l'hanno diminuita.
In Italia vedo ancora esposizioni aggressive di banner su molti siti grossi che forse proprio perchè grossi non soffrono per eventuali cali oppure perchè il google.it non è raffinato come il google.com
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Sui backlinks io non sono d'accordo, secondo me contano ancora, soprattutto in serp piuttosto competitive, c'è troppa concorrenza, a parità di contenuti secondo me google può solo verificare la popolarità sul web per far salire un sito piuttosto che un altro.
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@pomhey said:
la presenza di pubblicità nella parte alta sembra essere un fattore chiave di penalizzazione di Panda, anche hubpages, ehow e altri siti famosi l'hanno diminuita.
Anch'io avevo pensato la stessa cosa e qualche modifica l'apporterò anch'io in tal senso.
L'unica cosa è che mi sa che proprio i grossi "portaloni" stanno soffrendo di più di questa Pande...mia.
Perchè, per quanto si voglia stigmatizzare, questi "portaloni", a meno degli utenti fidelizzati, stanno perdendo "unici" in modo abbastanza evidente.
E parafrasando la pubblicità di una nota Banca direi che ...alla fine sono gli "unici" che contano ( economicamente parlando ) e non i volumi di accessi in generale.
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Quindi dalla discussione si evince che ci hanno preso in giro sia nei webinar adsense, dove si insisteva proprio a mettere la pubblicità above the fold, ma soprattutto Matt Cutts sul puntare alla qualità (che comunque è un concetto alquanto ambiguo ed estremamente difficile da delegare ad un robot).
Quello che è certo è che ultimamente sta diventando veramente assillante la consultazione di pagine di vari quotidiani nazionali, i vari meteo, qualunque cosa rai o mediaset, e tanti altri. Io personalmente sarei felice che realmente venissero bloccati tutti quei portali che aprono la pubblicità con un video molto ingombrante, sovente in contesti assolutamente fuori luogo (come ad esempio nella cronaca nera) ma non mi sembra stia accadendo.
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@dirioz said:
Quindi dalla discussione si evince che ci hanno preso in giro sia nei webinar adsense, dove si insisteva proprio a mettere la pubblicità above the fold...
Io personalmente sarei felice che realmente venissero bloccati tutti quei portali che aprono la pubblicità con un video molto ingombrante, sovente in contesti assolutamente fuori luogo (come ad esempio nella cronaca nera) ma non mi sembra stia accadendo.
Secondo me il problema sta nel fatto che una pubblicità " above the fold " con scarsi o contenuti scadenti nel resto della pagina, soprattutto se questa si ripete su più o tutte le pagine, fa "declassare" enormemente il sito.
Del resto mai come adesso il concetto di MFA (Made For Adsense ) è importante ai fini del nuovo comportamento che assume Google con Panda.Per quanto riguarda la pubblicità "invasiva" sono d'accordo, anzi la strategia di "approfittare" di certe tecniche per propinare pubblicità invasiva , soprattutto in contesti "delicati" , la silurerei di colpo.
E' come se io aprissi un quotidiano e mi saltasse in faccia uno di quei pupazzi a molle che escono dalle scatoline , tipo giullare, con tra le mani un banner di qualcuno che mi vuole vendere qualcosa.
Non credo che il quotidiano dopo una settimana venderebbe molte copie.E speriamo che nessun quotidiano mi prenda sul serio : metto il copyright sull'idea.
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Tutte le considerazioni sono molto interessanti.
Io non posso fare altro che applicarle al mio sito principale e vedere se combaciano.
Allora posso dire che, almeno per quanto mi riguarda, essendo uno tra quelli che ha visto il calo del 14, il bounce rate non può avere avuto influenza. (0,4%).
Le pagine viste dipendono troppo, a mio avviso, dal tipo di sito e per questo tenderei a non considerarle come un fattore determinante.
Anche sulla velocità nutro qualche dubbio pur considerando che siti manifestamente lenti possano essere svantaggiati ( ma lo sarebbero di per sè indipendentemente da Google).
Mi riconosco nei titoli che cominciano con "come". Avendo un sito sul fai fa te moltissimi titoli sono del tipo "come fare una cosa". E' curioso che Google abbia deciso di penalizzare dei titoli corrispondenti a un trend di ricerca sempre in crescita. Moltissima gente utilizza il motore proprio per sapere come si fa una cosa. E comunque sia il titolo scritto in quel modo rispecchia perfettamente il contenuto degli articoli, perchè dovrei scriverlo diversamente?
Neppure la pubblicità above the fold sembra essere attinente al mio caso. Ricordo che era Adsense stesso a consigliare di mettere la pubblicità nella parte alta degli articoli. Io proprio per evitare problemi la inserisco internamente all'articolo, indipendentemente che risulti above the fold oppure no. Diverso il caso dei siti che piazzano la pubblicità appena sotto il titolo o addirittura sopra. Ma sappiamo bene come la percentuale di click aumenti vistosamente facendo così e come dice giustamente Robin Good bisogna vedere quanto conviene spostarla vedendosi magari dimezzare i guadagni o tenerla com'è vedendosi dimezzare le visite...:D
In ogni caso noto quanto sia incongruente Adsense. Ho un sitarello sul quale, proprio per la scarsità di contenuti, ho deciso di inserire una sola unità pubblicitaria e regolarmente vengo bombardato dalle mail di Adsense che mi avvisa di come stia sottoutilizzando la pubblicità e di come , così facendo, limito i miei guadagni.
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Salve a tutti :),
l'eccessivo utilizzo di strumenti di advertising in modo predominante ed in proporzione maggiore rispetto ai contenuti credo sia una delle cause principali di penalizzazione.
Numerosi blog e siti americani hanno subito pesanti penalizzazioni appunto, proprio per un uso eccessivo di pubblicità (tra cui anche un importante sito a carattere scientifico che aveva Pr 8 ).
Poi sul fatto che alcuni siti son stati colpiti ed altri no... io credo che alla fine l'algoritmo non sia solo ed esclusivamente software ma vi sia anche una componente umana.
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Adsense dice X, Google Panda dice Y, le due entità non si parlano; ho scartabellato un sacco di casi segnalati e, per come la vedo io, non centra la frequenza di rimbalzo ma vale la percentuale di presenza pubblicitaria su uno schermo a risoluzione 1024x768.
Sotto puoi mettere tutta la pubblicità che vuoi invece.
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Se ne parla infatti qui
dove l'Adwords Quality Team ha spiegato ad un marketer che un sito è considerato a norma se, portando la risoluzione dello schermo a 1024 x 768 e scrollando verso l'alto, vedendo un sito, la percentuale di pubblicità è minore o uguale a quella dei contenuti.
Mi permetto di aggiungere una cosa in merito alla valenza e del presunto declassamento dei backlinks che ho letto in alcuni post.
Io credo che in ambiti fortemente competitivi, ricevere buoni link sia ancora oggi un fattore determinante a prescindere da Panda.
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@wolf_cub said:
Mi riconosco nei titoli che cominciano con "come". Avendo un sito sul fai fa te moltissimi titoli sono del tipo "come fare una cosa". E' curioso che Google abbia deciso di penalizzare dei titoli corrispondenti a un trend di ricerca sempre in crescita. Moltissima gente utilizza il motore proprio per sapere come si fa una cosa. E comunque sia il titolo scritto in quel modo rispecchia perfettamente il contenuto degli articoli, perchè dovrei scriverlo diversamente?
Posso smentire questa teoria e varie altre.
Ho una pagina non con titolo "come fare ....", ma "fare ...".
La pagina appare prima in centinaia di ricerche, la ricerca più effettuata è proprio "come fare ...".
In 16 mesi la pagina ha ottenuto:
84.500 visualizzazioni di pagina e 58.000 visualizzazioni di pagina uniche secondo il report che analitycs definisce "origini dell'accesso" (dove google rapprensenta naturalmente la stragrande maggioranza.
La media mensile è di circa 5.300, nell'ultimo mese 7.300 quindi con trend in crescita. Notare che parlo di una singola pagina, non di un sito.
La pagina attualmente ha un tempo medio di permanenza di 2:20 ed una frequenza di rimbalzo del 64%.
Sicuramte interessante notare che:
- la pagina si trova in una sottodirectory di un dominio che tratta tutt'altro argomento
- sia il nome del dominio che la directory hanno nomi senza nessuna analogia con le chiavi di ricerca
- la pagina ha pochi backlink, nessuno di valore particolare, e comunque tutti spontanei
- la pagina tratta l'argomento in modo abbastanza esaustivo, il tutto arricchito con circa 20 fotografie
- la pagina ha una pagina facebook associata, con circa 600 fan, tutti spontanei, nessuno tra i miei amici, ma quast'ultima fornisce praticamente nessun risultato (5 visite al mese!)
Di esempi posso farle a decine, valgono tutte le teorie del mondo, ed allo stesso tempo nessuna.