- Home
- Categorie
- Impresa, Fisco e Leggi
- Consulenza Legale e Professioni Web
- Consulenza: datore di lavoro arrogante?
-
Consulenza: datore di lavoro arrogante?
Mia figlia, con tre colleghe, lavora part-time con contratto a tempo determinato (scad. inizio aprile 2012) in un negozio di abbigliamento (contratto tessili).
Alla fine di luglio, dalla sera alla mattina, senza alcun preavviso, il datore di lavoro le ha messe tutte in "ferie obbligate" in quanto dovevano iniziare i lavori di ristrutturazione del negozio, (si sapeva da mesi che si doveva ristrutturare ma mai sono stati pianificati i tempi): Riapertura del negozio prevista entro il 5/9.
Purtroppo i lavori si sono protrratti (dice il titolare che ha fatto causa al/i fornitori responabili del ritardo) fino al 5/10 allorchè, sempre dalla sera alla mattina, ha precettato le dipendenti, mai informate sull?andamento dei lavori, per il mattino seguente per tutte le incombenze atte a riaprire il negozio perchè tassativamente si doveva riaprire al pubblico venerdì 7/10.
Le dipendenti, affiancate anche da commesse di altri negozi dello stesso titolare, sono andate lavorando anche fino ad oltre la mezzanotte e, con sacrificio (mia figlia è andata nonostante il 6/10 si siano svolti i funerali del suocero (si è assentata solo qualche ora appunto per il funerale) hanno portato a termine i lavori di sistemazione consentendo la puntuale riapertura del negozio per venerdì 7/10; hanno tuttavia proseguito nel riassetto anche a negozio aperto.
Il problema per il quale chiedo un parere è questo: la proprietà ritiene di:-
Utilizzare tutta la spettanza ferie residua 2011
-
Utilizzare parte delle ferie 2012 fino a copertura dell?assenza (sono comunque una parte consistente)
-
Inoltre, sostiene per venire incontro alle dipendenti, le ore straordinarie di quei giorni (notturne ma anche festive) non intende retribuirle scomputandole (come non si sa) dalle ferie 2012 per limitare appunto il ?taglio? delle ferie stesse.
In particolare mia figlia, rispondendo ad una mail del datore di lavoro (che risiede a Como mentre il negozio è a Fidenza (PR) e scegliendo una delle soluzioni che le venivano proposte, ha dato l?ok al taglio delle ferie 2012 ma non al taglio degli straordinari..
Ora invece il datore di lavoro sostiene che non vi era libertà di scelta e che pertanto adotterà la soluzione 3 (perché non può gestire la cosa in un modo diverso per ogni dipendente ? risulta che anche le altre due colleghe abbiano indicato la medesima richiesta).
Ulteriore premessa: il datore di lavoro sembra essere un ?attaccabrighe?: ha avuto modo di ?litigare? con la Direzione del sito che ospita il negozio, ha fatto causa ai fornitori, ha recentemente licenziato su due piedi una dipendente (anche se in parte con ragione ma non si trattava di una causa gravissima e poi era la prima volta), oggi ha minacciato al telefono mia figlia (riferendosi anche alle altre) che ?se vi sta bene, diversamente andatevene a casa ? in ogni caso non vi rinnoverò il contratto).
Le tre commesse erano determinate a chiudere ed abbandonare seduta stante il negozio non accettando comportamenti incivili e offensivi (soprattutto appena dopo un tour de force); le ho rincuorate (specie mia figlia la più ?reazionaria?) dicendo di non fare colpi di testa ma chiarendo la loro posizione per un eventuale futura vertenza (anche perché sarebbe capace il tizio di chiedere chissà quali danni trattandosi come dicevo anche di tempo determinato).
Non so ora come procedere e chiedo:-
È normale che, per un intervento di ristrutturazione, che poteva fra l?altro essere programmato e preavvisato, si blocchino praticamente tutte le ferie di due anni? Che non si paghino gli straordinari? Che si sostenga che ?siamo tutti in una barca? e quindi si fa come dico io ecc.?
-
I ritardi (di fornitori) sono riconducibili a ?forza maggiore?? Se ha fatto causa per danni si faccia risarcire anche i costi del personale ?inattivo?.
-
Sarebbero possibili dimissioni per giusta causa (di tutte le dipendenti)?
Non ci sarebbe stata alcuna volontà di opporsi alle decisioni unilaterali del datore di lavoro se questi almeno avesse la ?decenza? di comportarsi in modo corretto e civile.
Mi potete dare un parere?
Grazie e cordiali saluti.
Claudio Giordani
-