• User Attivo

    ritenuta d'acconto + ricevute a privati

    Scusa te la domanda, ma non mi è ancora chiara una cosa.
    Sto svolgendo delle attività legate al turismo per proprietari privati (servizi legati ai loro appartamenti per vacanze). Dovrei quindi emettere delle ricevute per privati. Mettiamo il compenso sia 4000-5000 euro.
    Sto collaborando anche con un tour operator locale, servizi totalmente diversi, e dovrei emettere una ritenuta d'acconto inferiore ai 5000.

    la mia domanda è: è possibile fare una ritenuta d'acconto sui 4000 euro e ricevute a privati per un totale di 4000 o 5000 o anche 6000 euro? Influiscono sulla ricevuta d'acconto?
    Cosa comporterebbe ciò? inps? tasse?

    Non avrebbe senso in questi casi aprire una partita iva perchè trattasi di reddito basso e soprattutto perchè la partita iva mi "coprirebbe" come tipologia soltanto uno dei 2-3 diversi servizi che ricopro.

    E qui sorge l'altra domanda: ma è possibile effettuare 3-4 tipologie di lavoro diverse con le leggi attuali senza inserirsi all'interno di una "catalogazione" iva? E se sì, come bisognerebbe comportarsi?

    Scusate se ho scritto delle cavol... 😄

    grazie..


  • Consiglio Direttivo

    Ciao matadero;
    le prestazioni occasionali hanno senso se sono realmente sporadiche, due, tre l'anno.
    Da quanto scrivi la tua attività è ben più consolidata e quindi richiederebbe l'apertura della partita iva, con più codici attività se svolgi naturalmente più attività.
    Premesso questo, da 5000 euro in poi devi iscriverti alla gestione separata e versare i contributi inps, di cui devi far partecipi i tuoi committenti.
    La ritenuta d'acconto non devi inserirla per ricevute indirizzate a privati.


  • User Attivo

    grazie mille Lorenzo, quindi mi dici che esiste la possibilità di inserire più codici attività, anche se molto diverse tra di loro, qualora facessi la mattina un tipo di servizi ed il pomeriggio un altro, per esempio?

    Cosa intendi "far partecipi i tuoi committenti"? Considerare quella spessa che dovrò affrontare e calcolarlo come mio costo oppure proprio inserirlo in fattura?
    La gestione separata prevede un versamento minimo di 2400 euro circa l'anno (come è di solito il minimo inps) anche se una persona dischiara 6000 euro? oppure si calcola diversamente?

    grazie mille!!
    Andrea


  • User Attivo

    @matadero said:

    esiste la possibilità di inserire più codici attività, anche se molto diverse tra di loro, qualora facessi la mattina un tipo di servizi ed il pomeriggio un altro, per esempio?

    La risposta è sì

    @matadero said:

    Cosa intendi "far partecipi i tuoi committenti"? Considerare quella spessa che dovrò affrontare e calcolarlo come mio costo oppure proprio inserirlo in fattura?

    Lorenzo-74 si riferiva al fatto che in fattura va indicata la quota di contributi a carico del committente

    @matadero said:

    La gestione separata prevede un versamento minimo di 2400 euro circa l'anno (come è di solito il minimo inps) anche se una persona dischiara 6000 euro? oppure si calcola diversamente?

    I contributi alla gestione separata Inps non prevedono importi minimi ma sono proporzionali al reddito

    Saluti


  • User Attivo

    grazie ad entrambi...
    quindi una volta che con ricevute a privati e ritenuta d'acconto lorda raggiungo i 5000 da quel momento devo andare all'inps. (anche se non ho la partita iva)

    Quindi mi chiedo anche...qual'è il limite per cui una persona deve necessariamente prendere partita iva? cioè...se io lavorassi sempre per privati basterebbe una ricevuta...cioè potrei arrivare a 30.000 euro di ricevute?

    la risposta ha per caso a che fare con il concetto di continuità? cioè se io faccio quello con continuità sono obbligato ad aprire partita iva?

    scusate per le domande basilari, spesso possano servire in futuro anche ad altri..


  • User Attivo

    Quello che ha detto è corretto.
    L'apertura della partita Iva diventa obbligatoria quando una determinata attività viene svolta in maniera continuativa ed abituale, perdendo la caratteristica della occasionalità e della sporadicità. A rigor di legge queste ultime caratteristiche dovrebbero essere intese in maniera molto restrittiva, in quanto vanno ad individuare attività che un soggetto svolge in maniera realmente marginale, in termini di tempo dedicato e di mancanza di una sia pur minima struttura organizzativa, ed ovviamente devono essere dimostrate in caso di eventuali controlli.

    Saluti