• Super User

    Con Facebook stai fresco, quello è solo un imbuto che ingoia soldi e non redistribuisce niente.
    Anzi, è proprio il grosso successo di Facebook che ha fatto crollare la resa economica di molti siti e forum che hanno all'interno adsense.


  • User

    @guldarel said:

    Ci vorrebbero proprio dei concorrenti forti. Yahoo ci ha provato ma poi ha rinunciato. Niente, quì si può solo sperare che facebook e microsoft facciano qualcosa.
    Già... Ora sto provando JuiceADV, ma è davvero ridicolo rispetto ad AdSense. In 5 giorni sono arrivato a si e no 1,5 euro, mentre con AdSense in 5 giorni arrivavo tranquillamente ad oltre 15 euro... C'è una differenza abissale.

    Ma è possibile che davvero non ci sia modo? Moltissimi siti rischiano di chiudere se vengono improvvisamente bannati da adsense... Anche perché non c'è assolutamente nessuna alternativa, la concorrenza non esiste, in quanto Heyos, JuiceADV, Tradedoubler nemmeno si avvicinano ad AdSense in fatto di guadagni e qualità.

    Che fare?


  • User

    Ciao Anch'io purtroppo sono stato bannato da adsense per click fraudolenti a dir loro......
    il problema e' che negli States,in deroga alla libertà di mercato dovrebbero splittare google in 10 società differenti con management diversi come avevano fatto anni fa con AT& T colosso telefonico ed avevano costituito le 10 Baby Bell compagnie telefoniche,cosi ci sarebbe + concorrenza.
    E putroppo goole si comporta da monopolista in Italia ed all'estero.oppure far si che la loro tecnologia sia a disposzione di altri motori di ricerca.Questa sarebbe libero mercato.questo e' il mio parere.


  • User

    @healthtrainer said:

    Ciao Anch'io purtroppo sono stato bannato da adsense per click fraudolenti a dir loro......
    il problema e' che negli States,in deroga alla libertà di mercato dovrebbero splittare google in 10 società differenti con management diversi come avevano fatto anni fa con AT& T colosso telefonico ed avevano costituito le 10 Baby Bell compagnie telefoniche,cosi ci sarebbe + concorrenza.
    E putroppo goole si comporta da monopolista in Italia ed all'estero.oppure far si che la loro tecnologia sia a disposzione di altri motori di ricerca.Questa sarebbe libero mercato.questo e' il mio parere.

    Assolutamente d'accordo. Spero anche io che qualche concorrente serio riesca a bilanciare un po' le cose, altrimenti ci troviamo in una situazione di monopolio insostenibile.


  • Super User

    D'accordo quasi con tutti , ma il problema è apparente. Mi spiego.

    La concorrenza c'è ( ad AdSense ) , e anche tanta .
    Solo che la stessa non riesce ad essere "competitiva", quindi il fatto che Google sia più "brava" a conquistarsi fette di mercato non significa assolutamente che questa sia monopolista.

    Faccio un esempio , stupido, ma valido.
    Se io ho un sito di news e faccio lo 0,01 % mentre il Corriere fa il 45 % , non posso "additare" certo il noto quotidiano di essere un monopolista.
    Significa che io sono meno bravo, ho meno mezzi, e il corriere più bravo e con più mezzi, sia di risorse che di investimenti.

    Ora Google ha costruito un grande ( altro che grande ! ) motore di ricerca e ne ha fatto la fonte di guadagno per la stessa società e inoltre anche per noi publisher e che risulta essere la "miglior fonte" di guadagni proprio per questi ultimi paragonato alla concorrenza.

    Se i concorrenti di Google non hanno mezzi, risorse per essere concorrenti dello stesso, non è colpa della società di Mountain, che a mio avviso e salvo miglior parere non può essere accusata di essere monopolista.
    Difatti l'affermazione che non ha confronti dal punto di vista della convenienza basta a smentire la tesi di "monopolio".

    Programmi come Heyos, ad esempio, non riescono ad essere competitivi semplicemente perchè il loro "mercato" non è appetibile agli inserzionisti.
    E nessuno si sogna mai di interrogare Heyos, ad esempio, delle revenue che concede ai publisher rispetto a quello che pagano gli inserzionisti e quindi capire come mai i valori dei click sono quasi ridicoli.

    Critichiamo G. quando ci spara raffiche di click a 3 cent l'uno e addirittura si attivano "organismi" per interrogarlo sulla questione, ma se Heyos ci spara click a 0,5 cente o a 1 cent, nessuno si sogna di chiedere : ma scusa quanto giri al publisher di quello che ricavi dall'inserzionista.

    Io credo che Google sia un gigante e lo ringrazio di esserci e di permettere che tanti publisher usufruiscano della sua immagine e tecnologia ( a costo zero praticamente se ci riflettete ) per guadagnarci e anche bene.

    Perchè bing, yahoo non fanno altrettanto?

    Virgilio banner ad esempio è un buon concorrente : paga per impression ( i cui dati chissà perchè sono sempre inferiori a quelli di analytics di almeno un 30 % ! ) . Il mercato c'è e lo si può sfruttare .

    Resta la convenienza di una società che ha saputo creare negli anni un gigante che redistribuisce reddito e che non mi sento di accusare di essere monopolista solo perchè è stata più brava di tanti altri che potrebbero esserlo ugualmente.

    Gli inserzionisti trovano la loro convenienza e preferiscono il sistema AdSense rispetto a tanti altri in regime di libero mercato.
    Ora che i "concorrenti" spingano sull'idea del monopolio e , qualche volta, tirano in ballo antitrust e bazzecole varie , per osteggiare chi è stato , e continua ad essere, più bravo lo capisco pure ma non è giusto .

    Ad esempio AdSense è puntualissimo nei pagamenti cosa che pare non succeda ad altri che pure introitano prima dagli inserzionisti : ma nessuno si sogna mai di chiedere a questi signori concorrenti come mai , pur incassando prima i soldi dagli inserzionisti , poi differiscano nei pagamenti .
    E non per questo a qualcuno viene in mente di accusarli di disonestà.

    E non parliamo delle "affiliazioni" : anche Google con i referall ci tentò e io , nel periodo di prova, solo con quelli realizzavo bei gruzzoletti rispetto a tante altre affiliazioni. Come mai secondo voi?

    L'unica critica che penso si possa rivolgere a G. è di essere spesso troppo rigida e di avere poche risorse per rispondere ai publisher .

    Ma proviamo a immaginare quanti publisher ci sono solo in Italia : piccolissimi piccoli, medi, grandi , grandissimi.
    Mi rendo conto che gestire tanta gente , tante transazioni non è una delle cose più facili.

    Sarebbe auspicabile un miglioramento nella "comunicabilità" come sarebbe auspicabile una maggiore "trasparenza" che si tradurrebbe, in termini pratici, in una maggiore visibilità e controllo dei click e delle fonti dei click.
    Questo si.

    Ma si da il caso che poi il 70 % dei Bannati risconosca e ammetta di aver fatto autoclick o di essere venuto meno a qualche norma del regolamento.
    E a Google piace chi gioca pulito e onesto perchè alla fine , oltre ad essere il miglior sistema in circolazione di pay per click, quelli che ci manda sono soldi veri che a fine mese arrivano puntuali e che qualche altro ( gli inserzionisti ) pagano.

    E G. sa bene che se la fonte primaria ( inserzionisti ) viene meno perchè si fida poco del sistema , non guadagna lui e non guadagnamo noi.

    E vogliamo dargli torto?


  • User

    Bluewebmaster,su alcuni punti ti do' ragionissima.Certo che sono è avanzati di tutti.se non sbaglio la loro tecnologia e' avanti 6 anni rispetto a yahoo!Ma il punto e' che come FAcebook rimane de facto un monopolista ed i dati parlano chiaro.Conseguenza vuole che applichino militarmente il loro regolamento.Potebbe andar anche bene,ma nel 70% di bannati c'e' una buona percentuale ,che non sa neanche perche e' stata bannata (io in primis).C'e' qualche invidioso ed allora e' colpa mia se mi vano a cliccakre ? o e' forse l'azienda G che dovrebbe proteggere si i suoi inserzionisti ma anche i publisher? o e' un sistema comodo anche per non pagare commissioni A pensare male si fa peccato ma a volte ci si becca.ed a quanto ammontavano per il 70% di bannati (quanti migliaia di persone o societa') le commissioni? se provassimo a fare i conti.....Vedo che in USA han comunque dovuto pagare in tribunale un soggetto che li ha denunciati e lui ha vinto!quindi non mi sembra tutta questa gran trasparenza.
    E se volessimo parlare di leggi allora siccome presumono che tu publisher non hai protetto gli inserzionisti allora paghi subito,vieni bannato.Senza neanche 1 avvertimento 1 o che so io un cartellino giallo.E se volessimo rimanere sul legale allora nel codice civile Italiano art.1147 "la buona fede si presume" e Big G dimostra di non applicarla,per niente.Per quanto riguarda le risorse dei publisher sono poche e straincasinate,prova a vedere ADwords come sono ben schematizzate,con un clik trovi lo scibile di AD Words.Quindi se anche sono i piu bravi (per le loro convenienze) non sono altrettanto trasparenti.
    saluti.


  • Super User

    Ammetto che ho fatto un po di fatica , non tanto nel cercare di capire le tue ragioni che mi sono chiarissime, quanto cucire insieme ragioni dell'uno e dell'altro.

    Il problema, però a mio avviso , è un altro : anche se G. negli States ha dovuto pagare quanto il publisher aveva maturato ( perchè di questo si tratta ) fino a quel momento, il problema che Google è un soggetto libero, nel senso che è libero di accettare la tua affiliazione o meno, di rescinderla e di conseguenza il rimborso a quel publisher americano è ben poca cosa rispetto al fatto che a quel publisher il contratto non sarà mai più rinnovato, come al 100 % dei "bannati".

    Quindi il danno peggiore è "l'espulsione" di fatto dal circuito AdSense .

    Capisco che dalla parte tua c'è onestà : ma su quanti publisher bannati si può giurare allo stesso modo?
    Tutti dicono di essere vittime "inconsapevoli" di misteriosi e folli "cliccatori" invidiosi : poi per una buona parte, molto lentamente, si scopre, e ammettono, di aver commesso l'errore di aver fatto click sui loro annunci.

    Non sarà sicuramente il caso tuo , ma in un buon numero di casi accade.

    Il problema è casomai nella "trasparenza" di documentare a sufficienza il publisher e di doverlo rendere edotto di eventuali "anomalie" .
    Il problema è che non esiste solo la dicitura di click fraudolenti ottenuti per autoclick , ma anche quella dei cliccatori "invidiosi" per la qual cosa G. ti invia una laconica email asserendo che il tuo account è diventato pericoloso per gli inserzionisti.

    Ovviamente qui c'è una certa diversità di comportamento con publisher che fanno 100 mila pagine viste al mese e chi ne fa , che so, 2 milioni e oltre.
    Perchè, credo ma non ne sono sicuro , che G. consideri anche che un publisher da 100 k di pagine viste al mese lo trova ad occhi chiusi, ma uno , che so , da 4 milione di pagine lo trova con difficoltà , per cui è disposto a chiudere un occhi ( nel caso di click di persone invidiose ) in questi casi.

    Gli strumenti per desumere situazioni "anomale" sono davvero pochissime e limitate per il publisher, questo mi duole ammetterlo, ma è così.
    Puoi monitorare i canali quotidinamento e anche a intervalli di ore in modo da "neutralizzare" eventuali attacchi, ma è ben poca cosa.

    L'unico consiglio è quello di crescere , crescere e crescere quanto più rapidamente e naturalmente possibile.
    Solo in questo modo G. acquisisce l'eleasticità mentale adatta .

    Comunque legalmente è in una botte di ferro G., tranne per una piccolissima cosa : che il publisher non può essere ritenuto , nel modo più assoluto, responsabile del comportamento del suo visitatore, quindi se questo clicca follemente tu publisher, legalmente , non sei responsabile.

    Ma resta il fatto che G. non è "costretto" ad accettarti tra i suoi publisher : è un libero mercato per cui un fornitore di spazi pubblicitari ( perchè di questo si tratta in ultima analisi ) può essere giudicato "non conveniente" e quindi espulso.

    Un po come le assicurazioni che difficilmente ti accettano se fai , che so, 10 incidenti in due anni e che in questo caso ti disdicono il contratto.
    Oppure come basta aver saltato tre rate di un finanziamento affinchè tu finisca nella banca dati del Crif e da quel momento nessuno più ti farà credito.

    E' la legge del libero mercato : dura quanto vuoi, ma è la legge.


  • User

    SI il tuo ragionamento non fa una grinza.Il mio rammarico e' solo di non aver avuto un cartellino giallo o quant'altro.Magari quello ed uno strumento reale di Google nel controllo dei click fraudolenti nn sarebbe male anche per loro ,per auemntare i fatturati (che sono gia stratosferici) e rendere contenti publisher ed inserzionisti.
    grazie e slt.


  • Super User

    @healthtrainer said:

    .Il mio rammarico e' solo di non aver avuto un cartellino giallo o quant'altro.

    Servirebbe a niente?
    Mi spiego : se uno è in buona fede come fa a rimediare così in fretta a "cliccatori folli" ?
    E se non lo è ( autoclick ) smettere improvvisamente equivarrebbe ad ammettere il fraud e, a mio avviso, non lo farebbe mai.

    @healthtrainer said:

    per auemntare i fatturati (che sono gia stratosferici) e rendere contenti publisher ed inserzionisti.
    grazie e slt.

    Propio perchè sono già stratosferici non hanno bisogno di chi li "frega" o gli può creare qualche problema, e sono stratosferici anche perchè combattono i fraud e gli inserzionisti sanno che lo fanno e ne sono contenti.

    E sono gli inserzionisti che portano denaro nelle loro casse, quindi preferiscono "accudire" ( 😄 ) questi e ...quei pochi inserzionisti di "provata e robusta" sicurezza che. magari , con qualche migliaio di click al giorno non hanno bisogno certo di farne qualcuno da soli .
    E se ne fai tanti ti assicuro che a fare autoclik non ci pensi nemmeno.

    Anche perchè non dimenticare che i maggiori introiti gli vengono dalla rete di ricerca ( motore ) e molto meno da quella dei contenuti ( i publisher ) .

    Mi spiace che ti abbiano bannato e senza colpa tua e so che l'amarezza che si può provare è tanta : mi spiace davvero.


  • User

    ok grazie.