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Limiti prestazione occasionale
Per effettuare lezioni private a studenti, sto pensando di iniziare con delle prestazioni occasionali:
- Trovo il cliente A
- Effettuo la prestazione lavorativa e devo rilasciargli la ritenuta d'acconto? il 20% di tasse sul prezzo pattuito spetta a chi effettua la prestazione, cioè io oppure al beneficiario? E c'è qualche differenza se il beneficiario è un soggetto con partita IVA?
3)Il documento per la ritenuta d'acconto deve essere in formato standard da reperire da qualche parte o posso elaborarlo da solo?
4)il limite del lavoro occasionale e il tetto dei 5000 euro all'anno, più la natura occasionale della prestazione. Non ci sono altre limitazioni, giusto?
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Buonasera Shoryhua
Dopo che avrai trovato il cliente A (committente):
-Se è un privato devi rilasciare una semplice ricevuta a lui intestata.
-Se è un soggetto con P. Iva devi rilasciare la stessa ricevuta con l’indicazione che la stessa è soggetta a ritenuta d’acconto. Il committente pagherà l’importo al netto della ritenuta (l’adempimento è a suo carico).
Il documento (ricevuta) non ha un formato prestabilito ma è di forma libera (indicazione del prestatore e del committente, descrizione della prestazione, data e importo, eventuale indicazione della ritenuta, prestazione svolta in modo occasionale).
Il limite di € 5000 è solo previdenziale (oltre questo importo si pagano i contributi) e non anche fiscale. Il superamento di questo importo, entro certi limiti, non incide sulla sua natura di “occasionale”.
Spero do essere stato chiaro.
Saluti
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Okay, quindi, nell'ipotesi che l'ammontare della prestazione occasionale non superi la cifra di 5000 euro, gli unici adempimenti sono quelli di natura fiscale.
Se faccio una lezione privata a uno studente, ad una tariffa di 10 euro/ora, per un totale di 10 ore, la base imponibile sarà di 100 euro.
Se ho ben capito, di queste 100 euro, 80 sono quelle che il committente (cioè lo studente) deve corrispondermi, il restante 20%, cioè 20 euro, deve versarle allo stato. E' giusto?Io devo però rilasciargli una ricevuta che certifica il pagamento.
Lo studente può detrarre l'aliquota del 20% con il 730?
Io potrò invece detrarre le spese per produrre il reddito, giusto?
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Buonasera Shoryhua
Rispondo, chiarendo alcuni punti.
-Se fai una prestazione ad un privato (studente), non possessore di partita IVA, il tuo cliente non può fare la ritenuta d’acconto perché non riveste la qualifica di sostituto d’imposta. Il tuo compenso è pagato per intero.
-Se invece fai una prestazione ad un lavoratore autonomo (professionista) o una impresa (scuola serale, ecc.) o una associazione, gli stessi ti devono trattenere una acconto di imposta (ritenuta d’acconto del 20%) sul tuo compenso, come hai descritto nell’esempio.
-Devi rilasciare una ricevuta al tuo committente per il compenso pagato come hai descritto, ma, se viene effettuata una ritenuta, è il committente che ti deve rilasciare una dichiarazione entro il 28/2 dell’anno successivo dell’avvenuto versamento allo Stato della ritenuta.
-Lo studente non deve fare nulla.
Chi ha fatto e versato la ritenuta non deve recuperare nulla perché invece di 100 (lordo) ti ha pagato 80 (netto) e quindi per lui non cambia nulla.
-La ritenuta che hai subito devi scomputarla dal saldo delle imposte che paghi con il 730 o UNICO, perché si tratta, appunto, di un acconto di imposta.
-Dal reddito occasionale puoi detrarre le spese inerenti la sua produzione.
Se hai dubbi riscrivi.
Saluti
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Okay, ora mi è più chiaro.
Permettimi questi ulteriori interrogativi:
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Se non possiedo partita IVA ed effettuo prestazioni occasionali a un committente privato (senza partita IVA), devo rilasciargli una ricevuta di pagamento. La dichiarazione dei redditi in tal caso è per me obbligatoria o facoltativa? Se la effettuo devo presentare una copia di tutte le ricevute rilasciate agli studenti? E in sede di dichiarazione dei redditi, in tal caso mi saranno applicate imposte sul reddito prodotto con le lezioni private?
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Oltre quale ammontare la ricevuta allo studente richiede una marca da bollo?
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Nel caso specifico delle lezioni private, qualore volessi esercitare una attività continuativa e non occasionale, sono obbligato all'apertura della partita IVA? In ogni caso sono previste agevolazioni di natura fiscale se l'attività lavorativa consiste in lezioni e corsi di formazione (sia a soggetti con p.iva che non)?
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Buonasera Shoryhua
1)Ai clienti privati rilasci la sola ricevuta per i compensi incassati.
La dichiarazione dei redditi non è obbligatoria con redditi solamente occasionali fino € 4800.
Se hai avuto delle ritenute d’acconto (clienti con partita Iva o associazioni) puoi fare la dichiarazione per recuperare l’eventuale credito delle ritenute d’acconto.
Alla dichiarazione non deve essere allegata documentazione.
Se fai la dichiarazione i tuoi redditi verranno tassati (lezioni a privati e lezioni a soggetti Iva) e se hai altri redditi da cumulare ti verrà applicata l’imposta marginale IRPEF più elevata.
Tieni conto che le ritenute d’acconto che ti verranno eventualmente detratte sono comunicate all’Agenzia delle Entrate dal committente (con partita Iva) con modulo 770.
2) La marca da bollo si applica su ricevute superiori a € 77,46.
3) Se la tua attività di lezioni private non è più occasionale devi aprire la Partita Iva con tutte le conseguenze che comporta. Il carattere distintivo che impone l’apertura della partita Iva è l’abitualità dell’attività professionale. Per quanto a mia conoscenza non ci sono agevolazioni.
Cordiali saluti
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Mi riaggancio a questa discussione perché il mio caso è simile ma con alcune differenze.
Attualmente posseggo ancora la partita iva per l'attività di docenza presso vari corsi di formazioni che in passato tenevo con una certa assiduità; da circa due anni invece svolgo principalmente attività da dipendente in settore diverso e ogni tanto svolgo ancora queste lezioni.
Devo continuare a tenere aperta la p. iva?! Il fatturato annuo di queste lezioni è sotto i 5000 euro e impegnano per 1 giorno la settimana spalmato però su periodi anche lunghi.
Lo dico perché qualcuno parlava di limite dei 30 giorni di attività per essere considerata saltuaria. ma forse in questo caso andrebbero conteggiati i giorni effettivi piuttosto che l'inzio e fine quando in mezzo ci sono periodi di non attività.un commercialista mi ha espresso dubbi in merito alla chiusura... forse perché in passato questa attività era effettivamente la principale...
grazie!
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Mi aggancio a questa discussione per chiedere delucidazioni sul quesito da me postato e cioè quali adempimento ci sono a mio carico per prestazioni over 5.000 a privato? Chi e come si versano le ritenute previdenziali e su quale importo si calcolano?? grazie..