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Chiarimenti su sito con pubblicità
Buonasera, da un po' di tempo sto pensando di avviare una piccola attività su internet e sto raccogliendo tutte (o quante più possibili) informazioni di carattere fiscale relative alla cosa.
Vi illustro brevemente cosa vorrei fare e quali penso siano le strade che devo seguire così che se qualcuno notasse degli errori, delle mancanze o altro e me li illustrasse gliene sarei molto grato.
Dunque vorrei creare un sito che raccoglie informazioni relative eventi fieristici che si svolgono sul territorio, quindi una specie di calendario che raccoglie le varie date più eventuali recensioni/reportage, dopo di che vado sul posto e cerco di vendere spazi pubblicitari alle attività della zona.
Dal momento che non ho alcuna certezza che la cosa possa avere successo o quasi, il mio principale punto fisso è trovare una combinazione tra agenzia delle entrate ed inps che non mi imponga di pagare tasse minime, anche perchè siamo sinceri: se i soldi non li ho, non li ho e ci mancherebbe altro che per "la bella faccia" delle istituzioni vado ad invischiarmi in prestiti o chissà quali altre porcherie solo per dare soldi a babbo morto (questo senza contare come quei soldi verrebbero spesi dai politici di turno, ma non vado oltre in quanto non è argomento del post e preferisco evitare incavolature mie ed a eventuali lettori).
Dunque dicevo "evitare tasse minime". Se non ho capito male lato agenzia delle entrate dovrebbe andare bene il regime dei minimi mentre lato inps la gestione separata per professionisti senza cassa. C'ho azzeccato ?
Queste due cose non dovrebbero comportarmi spese al di fuori di quanto dovuto, calcolato unicamente sul reddito giusto ?
Ci sono altre cose che devo considerare ad esempio, siae (non ho capito cosa c'entra, ma è come il prezzemolo) o eventuali iscrizioni ad albi del giornalismo ?Boh, al momento non mi viene in mente altro e comunque meglio andare per gradi, se qualcuno potesse darmi queste prime risposte, posso poi prendere le misure e cominciare a verificare ulteriori dettagli.
Grazie
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Ciao, devo correggerti solo per quanto riguarda l'iscrizione all'Inps. L'inquadramento corretto (che non si può scegliere pena il rischio di eventuali sanzioni) non è la gestione separata bensì la gestione commercianti, in quanto dalla tua descrizione si tratterebbe a tutti gli effetti di attività di impresa e non professionale. Come già saprai i contributi non sono proporzionali al reddito come per la getione sep., ma fino a 14.000 euro di reddito annuo esiste un fisso di circa 2.900 euro annui, dovuto anche in caso di perdita o di reddito pari a zero.
Si è esentati da tale onere nel caso di contemporaneo impiego a tempo pieno.
Spero di non averti scoraggiato, ma considera che è meglio sapere qual'è il comportamento corretto per non rischiare future contestazioni.
Saluti e in bocca al lupo per il tuo progetto.
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A dire la verità quello è proprio quello che scoraggia. Io non posso sapere quanto guadagnerò, soprattutto SE guadagnerò e questa cosa del inps è a tutti gli effetti una richiesta di pizzo, un'estorsione. Prima mi permetti di lavorare, mi permetti di guadagnare, poi a soldi incassati possiamo discutere di tutte le tasse che vogliamo.
Pagare 3000 euro senza avere neanche uno straccio di certezza ? Questa è una rapina, un invito all'evasione, altro che "esci dal nero" come recitano i poster: ti obbligano a restarci e possibilmente a scavare ancora un po'.Non riesco a capire: dove sarebbe la natura di impresa ? Quale sarebbe quindi il campo di applicazione dei professionisti senza cassa ? A leggere l'art 55 del TUIR ci rientra di tutto
Eventualmente cosa succede se una persona mette su un'attività commerciale ed alla fine dell'anno non riesce a racimolare la tang..ehm...tassa ? Cosa gli fanno ? Perchè qui siamo all'assurdo, allo sfruttamento più bieco...
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Allora, dopo la sfuriata di oggi sto girovagando un po' a cercare informazioni ed ho trovato questo post sul forum di html.it
forum.html.it/forum/showthread/t-953298.html
In mezzo a tante parole a caso ho trovato questo messaggio
Parlando in concreto, dopo attento esame di commercialista del CNA, mi hanno fatto cambiare il codice in "72220 - Altre ralizzazioni di software e consulenza software" sostenendo che con questo codice potessi fare qualsiasi cosa, compresa la pubblicazioni di annunci sui miei siti. Attenzione, non la rivendita di pubblicità su altri siti, ma solo su siti (software) che ho fatto io si.
Nello stesso senso di un editore che guadagna sulla pubblicità. Ha il codice di attività come editore, ma guadagna sulla pubblicazione di pubblicità. Così io sviluppo siti e guadagno sulla pubblicità che vi pubblico, ovvero su tutto quello che si diparte dalla creazione del software o dal suo uso (anche visione).
Con questo codice non c'è l'obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio (come molti altri codici, ad esempio quelli di ditte individuali) perché si inquadra come libero professionista.Non riesco a capire se è una scappatoia valida o no.
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NO. L'unica impostazione corretta è quella suggeritale da Trust con conseguente iscrizione alla gestione commercianti inps. Saluti
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Personalmente credo che esistano anche altre "impostazioni corrette", passando attraverso società estere ad esempio. Quello che mi chiedo semplicemente è se è logico che per aver il diritto a sopravvivere, (facendo cosa poi, spaccandosi letteralmente il deretano per mendicare, perchè alla fine cercare di vendere direttamente quattro banner su un blog non si può definire diversamente) bisogna mettere in moto un circo degno di una holding internazionale dedita al riciclaggio di decine di miliardi.
Tutto questo sistema è un fin troppo palese invito a delinquere ma a quel punto, non a vendere due banner e non pagare l'inps/studio di settore annesso, bensì puntare direttamente molto ma molto più in alto (o in basso, a seconda dei punti di vista).Tutto questo NON E' POSSIBILE. Lo spazio sul quale pensavo di operare, il territorio è composto da appena un centinaio di comuni. Quello che avevo in mente era di offrire uno spazio di informazione turistica e di conseguenza i banner che avrei potuto inserire sarebbero stati hotel, beb, ristoranti e poco altro ancora.
Supponendo che in media un comune tipo possa avere 5/6 di queste attività e che solo la metà di queste risulti interessata a comprare uno spazio sul mio sito, a circa 30 euro a banner (cifra che potrebbe anche risultare esagerata, l'ho sparata lì ma non ho garanzie che andrebbe bene), se riuscissi a racimolare un centinaio di euro a paese dovrei considerarmi fortunato. Ovviamente tutti questi calcoli avrebbero senso se parlassimo di un sito già ben avviato e conosciuto ma non è il mio caso quindi sia le prospettive di trovare clienti, che il prezzo che dovrei chiedere sono tranquillamente da abbassarsi almeno di un'altra metà. Adesso facciamoci pure due conti: praticamente arriverei a saturare della metà e forse più il mio possibile "portafoglio" clienti solo per riempire le tasche ad un ente parassita, senza contare tutte le altre imposte e le spese, finalmente materiali, vere (hosting, benzina e poi sinceramente avrò diritto a mangiarci sopra qualcosa ?), che avrei sostenuto fino a quel momento solo per andare a zero.Questo è sfruttamento e null'altro.
Comunque sia grazie delle delucidazioni e se mai avrò ancora una mezza idea di fare qualcosa, farò un salto sul Monte Titano, mi cercherò un commercialista dagli ampi orizzonti e mi adeguerò all'andazzo delle cose. Nel frattempo, dal momento che li mantengono, perchè altrimenti "loro poverini sono costretti a delinquere" (ed a sto punto mi chiedo da quale cassa tirano fuori i dindi) devo trovare il modo di spacciarmi anch'io per zingaro, tunisino o qualcos'altro così mi faccio i miei bei 800/1000 euro al mese esenti tasse (ed anche se non lo fossero voglio proprio vedere chi li va a cercare a quelli per fargli pagare le cartelle esattoriali, qui sanno essere forti solo con i deboli e gli onesti), alla faccia di tutti quei disgraziati che qua ed altrove si rompono testa e schiena per mettere insieme neanche la metà di quella cifra. O forse dovrei pensare di mettermi in politica, il non plus ultra del parassitismo di stato.
Buona italia, bella italia: come prendere una persona onesta e costringerla a diventare una testa bacata... proprio una bella evoluzione...
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Guarda non vorrei andare fuori tema ma ti dico che purtroppo la nostra situazione, nostra nel senso del nostro paese, è davvero delicata.
C'è da riconoscere che l'imprenditoria viene agevolata solo alle persone che hanno già una parte di fondi messi da parte. Se inizi da zero è davvero tutto in salita e quasi impossibile.
Tanto per farti un esempio: un amico si è inserito nel mondo dell'agricoltura richiedendo anche contributi regionali. Il bando prevede che il candidato debba essere già iscritto come azienda e tutto quello che ne consegue... questo è successo circa 3 anni fa ed in questi 3 anni si è obbligati a pagare tasse etc. Del bando di finanziamento? Solo risposte che nulla hanno di certo: stanno cambiando regolamenti, stanno facendo controlli, l'ufficio è chiuso... tizio è in vacanza.
Ti capisco benissimo guarda
Purtroppo però per la tua situazione non posso che dirti che anche secondo me, secondo quanto mi è stato detto anche in altri forum dove intervengono commercialisti: per guadagnare sulla pubblicità sul proprio sito web è necessario essere iscritti alla camera di commercio e, per inps, non alla gestione separata.
E' una bella fregatura, più che altro il fatto di dover pagare quei 3000 euro così all'oscuso dei possibili guadagni, ma allo stesso tempo tempo credo che ci dovremo incavolare non solo con inps ma anche con chi fa i controlli.Si discute sempre più spesso del fatto che queste tasse sono così alte anche per colpa degli evasori...
Si dice che offrire prestazioni occasionali (senza partita iva) ed avere un sito web dove chiaramente si lascia intendere che "questo è il mio lavoro continuativo" (tanto per fare un esempio) siano tutti chiari segni di evasione fiscale.
L'altro aspetto che credo negativo del settore è quello associato a tutti quelli che ti dicono "vuoi guadagnare con la pubblicità"? metti il mio banner nel tuo sito e ti riconosco tot euro per...
Il problema è anche qui perchè anche queste aziende/attività spesso nelle loro faq non dicono che per guadagnare sulla loro pubblicità tu devi avere la partita iva. Anzi, spesso trovi proprio la domanda:Domanda: Serve la partita iva?
Risposta: No!
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Si discute sempre più spesso del fatto che queste tasse sono così alte anche per colpa degli evasori...
Capisco che l'evasione è una brutta cosa ma si deve anche capire in generale che un conto è evadere perchè si è "disonesti dentro" ed un altro è "essere costretti ad evadere" altrimenti non si porta il pane a casa.
Si dice che "se tutti pagassero, allora si pagherebbe di meno" ma purtroppo le cose non stanno così. Quando hanno pizzicato Valentino Rossi si sono accordati per un forfait ridicolo. Avrebbero dovuto come minimo sequestrargli alla fonte ogni tipo di guadagno effettuato sul suolo italiano tra corse e spot televisivi invece hanno lasciato correre: vorrei sapere a sto punto se un simile trattamento di favore esiste anche per noi altri.
E poi, se c'è tutta questa crisi, perchè i nostri politici ciucciano circa 25000 euro al mese di stipendio (di cui 5000 per portaborse inesistenti ?) più ogni tipo di benefit ? Perchè non fanno pagare loro le tasse su tutti quei soldi ?Vogliono ridurre l'evasione ? Che comincino a fare pulizia di questo scempio.
Si dice che offrire prestazioni occasionali (senza partita iva) ed avere un sito web dove chiaramente si lascia intendere che "questo è il mio lavoro continuativo" (tanto per fare un esempio) siano tutti chiari segni di evasione fiscale.
Devono solo ridurre le tasse. Se non è possibile perchè il costo di gestione dello stato è troppo elevato, si fanno tagli a quel livello. Il pozzo dal quale vogliono continuamente attingere soldi non è senza fondo, anzi si sta esaurendo e quel momento saranno guai.
Domanda: Serve la partita iva?
Risposta: No!Senza offesa ma la stragrande maggioranza del mercato degli ads è basato su calcoli percentuali. Tanta gente vede/clicca i banner, tanti soldi arrivano e tanti vengono divisi tra chi ha partecipato al circuito. Non c'è spazio per enti ladri che impongono il pagamento di pizzi fissi se le cifre sono basse o percentuali insostenibili appena si supera la soglia, oltretutto qua come nel resto del mondo vale ancora il detto "chi vuole mangiare deve lavorare". Vorrei che qualcuno spiegasse al sottoscritto quale attività lavorativa svolge lo stato per accampare pretese.
Mi mette a disposizione gente che va a cercare per me eventuali clienti ? Me ne fa avere direttamente (anche solo nella quantità sufficiente a coprire la differenza per pagare i contributi minimi) ? Mi paga la benzina ? Il treno nuovo di pneumatici che s'è consumato nelle strade di campagna ? Un esperto webmaster che manda avanti l'eventuale sito al mio posto ? Insomma cosa fa lo stato oltre a mettermi le mani in tasca e minacciarmi come un mafioso che gli devo pagare la protezione ?
Ribadisco il punto: loro costringono una persona onesta a saltare il fosso ed a cambiare radicalmente e questo vale nel caso specifico come in qualunque altro.
Una persona onesta viene costretta ad operare fuori dalla legalità ed una volta che è uscita e che inevitabilmente è riuscita a crearsi un giro a danno dei "fessi", scusate la volgarità, MA STO CA..O CHE TORNA INDIETRO !!!Voglio ricordare che secondo la nostra Costituzione è nostro diritto poter lavorare ed è DOVERE DELLO STATO garantirlo. Contributi minimi, studi di settore e put....ate varie SONO ASSOLUTAMENTE ANTICOSTITUZIONALI perchè impediscono l'attuazione di un diritto sancito dalla Costituzione.
Qui devono scegliere: o cambiano le cose o quando la massa si renderà conto che il fondamento portante dell'intera Repubblica è andato a farsi benedire, dopo succederanno molte brutte cose.
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La penso come te... credimi.
Però purtroppo devo anche riconoscere che le tue, come le mie, rimarranno solo parole senza che trovino alcun riscontro nella realtà... purtroppo.E' anche per questo che molti giovani prendono e vanno via dall'Italia, perchè qui le possibilità di impiego e di imprenditoria le si contano nelle dita di due mani... Io stesso sto valutando la possibilità di prendere e lasciare l'Italia per la Germania o Spagna...
Ho avuto modo di prestare le mie conoscenze a realtà di questi due paesi e devo riconoscere che i loro trattamenti sono di gran lunga molto migliori rispetto a quanto l'Italia offre.
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Salve a tutti,
perdonatemi se la non la penso come voi.
Non capisco perchè da parte di molte persone che frequentano questo forum per il solo fatto di aprire un'attività online debba essere previsto un regime fiscale di favore.
Io credo che se in un anno non hai la possibilità di pagare le tasse e le 3000 euro di inps probabilmente non hai studiato bene l'attività dal punto di vista del business.Lo stesso problema lo hanno tutti: imprenditori, artigiani, commercianti, professionisti, online e offline; e tutti si trovano all'inizio a dover aprire partita iva con tutti i rischi correlati.
Piangere "piove governo ladro" credo non serva a nulla.
Un'attività che preveda di gudagnare 100 euro al mese tramite adsense o banner non è un'attività e la partita iva è fallimentare fin dall'inizio.
Forse è il caso di pensare ad un'attività con più rosee previsioni di guadagno.
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Salve lorenzo,
purtroppo non la vedo come dici tu.
E' vero che qui si parla in particolar modo di pubblicità su siti web ma se il problema lo guardiamo in modo più generale?Uno vuole avviare una attività da zero.
Cosa ha a disposizione?Pur avevo una attività che bene o male mi permette di andare avanti, devo però ricordare che prima di questa attività ero un ragazzo senza un soldo e sicuramente poco invogliato da chi ci governa e controlla (non parlo solo di Governo) a mettersi in proprio.
Seguo il forum GT da quando è nato... e pur essendoci chiari esempi di imprenditoria di successo non si può di certo trascurare che molti di più lamentano difficoltà di crescita nel mercato italiano.Vedi, a volte mi sorprende quando si sente dire che tutto va bene perchè ci sono casi di evidente successo imprenditoriale. Ma allora mi chiedo: perchè anche oggi in un Tg hanno detto che una famiglia su quattro è meglio inseribile nelle famiglie povere?
E poi viene anche detto che la colpa è nostra perchè non riusciamo ad amministrare i nostri soldi...Scusa lorenzo, ma non la vedo proprio come dici tu.
E' vero che ancor prima di avviare una attività si deve studiare in modo ottimale l'intero business che ne potrebbe nascere e come fare per incrementare i guadagni utili. Ma c'è anche da riconoscere, ed anche tu lo dovresti ammettere anche visto il tuo ruolo di moderatore di sezione fiscale e partita iva, che anche per avviare solamente una attività le spese non sono sicuramente indifferenti.
C'è chi dicide di fare "fai da te", magari senza affidarsi ad un commercialista o chiedere pareri a consulenti legali o aziendali... magari fanno benen per risparmiare (non me ne voglia chi del settore) però poi si legge che queste persone un giorno hanno ricevuto una lettera con multa per mancata dichiarazione redditi o altro.
E qui mi chiedo: perchè?
La risposta non credo sia nè in una colpa dei commercialisti o altri consulenti ma proprio nel fatto che pur avendo certezze sui possibili guadagni le spese iniziali comunque sono alte.E sai perchè ti dico questo? Perchè mi trovo a lavorare sia come programmatore che in una azienda di allevamento suini (Sempre come consulente informatico) però ti posso assicurare che anche per queste realtà, pur avendo un fatturato sicuramente certo e non trascurabile, le loro spese sono a dir poco elevate... e non è rara la volta che "un mese si ritorna a casa senza un euro in tasca".
Perchè questo?
Perchè fare il pieno di carburante sta diventando tanto costoso "quanto comprare un grammo di platino" e questo porta ad un aumento spropositato dei prezzi dei mangimi e dei costi di trasporto etc. Perchè ci sono migliaia di normative per un SUAP o DUAP che anche un geometra o altro professionista, giustamente, impiegandoci più tempo deve rivalersi sul cliente etc. etc.Come spieghi tutto questo?
Non mi metto a piangere "piove governo ladro", sicuramente però - viste le mie esperienze passate - non posso sicuramente dire che il Governo e le varie autorità sono dalla nostra parte.Sarò uno senza peli sulla lingua, me lo dicono in molti... (anche con te tempo fa ho avuto una discussione che mi ha portato il ban dal forum etc... sicuramente te la ricorderai e li mi hai fatto capire che spesso è molto meglio dare ragione anche a chi non la ha... non mi riferisco a te eh... ma a chi ti avevo segnalato a suo tempo) però sai una cosa?
Conosco persone che pur essendo obbligate dalla propria deontologia nella realtà la loro deontologia rimane solo un pezzo di carta senza per loro alcun valore. E perchè anche questo? Perchè il mercato italiano non offre così tante garanzie di quante uno può consigliare o lasciare intendere anche come tu hai fatto nel tuo post.
Per quanto riguarda adsense, anche qui ti dico che ti sbagli.
Per un motivo molto semplice: ci sono persone al mondo che grazie ad adsense riescono a pagarsi gli studi o che magari riescono a comprare i pannolini ai propri figli... cosa che altrimenti non riuscirebbero a fare perchè non esiste imprenditore disposto ad assumere queste persone nella propria azienda pur essendo persone che magari riuscirebbero a coprire anche in maniera di gran lunga migliore il posto del proprietario d'azienda o capo reparto. Ed invece stanno a casa senza lavoro e senza uno stipendio.E non sto parlando a vanvera... basta farsi un giro nei maggiori portarli dove è possibile inserire annunci e vedrai quante pagine si trovano con persone disposte a lavorare anche per 300 euro al mese.
Ci siamo mai chiesti perchè una persona dovrebbe ridursi a tanto?
Tanto per chiudere in bellezza, tornando al tema della pubblicità, mesi fa ho conosciuto una persona che prima qui in Italia aveva una attività proprio nel settore internet, specializzata in internet marketing e non solo, ora trasferitasi in Spagna dove ha una sua azienda che sicuramente invidio...
Ad ogni modo: il suo fatturato annuo, in media, superava i 200.000 euro
Però rimane il fatto che ha deciso di chiudere battenti in Italia e trasferirsi all'estero.Forse il motivo è stato che: in Italia vieni soffocato... sempre più spesso e sempre più facilmente.
Credo sia questo il messaggio che molti vogliono lanciare... pur essendo ben disponibili a pagare tutte le tasse, pur volendo avviare una attività imprenditoriale anche solo per poter curarsi della famiglia e creare un futuro aipropri figli, le difficoltà sono tante... oserei dire troppe. E spesso ti obbligano a scegliere una seconda strada molto spesso tutta percorsa con intorno a te solo il colore nero (per dirla simpaticamente).
Conosco persone che vengono viste come il peggior insetto da schiacciare solo perchè non hanno una laurea e che invece poi risultano essere uno dei tanti talenti italiani in design, in programmazione, in costruzione case etc... persone che invece continuano ad essere disoccupate e magari per una volta che hanno fatto un lavoretto in nero si sono trovati con una multa da pagare... quando il loro capo magari non assume regolarmente i suoi dipendenti o usa cemento e materiali che anche la più piccola goccia deteriora come fosse il peggiore acido. Ed invece poi questi "big" la passano liscia con un "invitami al bar che il verbale lo usiamo per pulirci il di dietro".
Qui nascono le persone che giustamente (giustamente viste spesso le loro reali motivazioni) i primi tempi lavorano tutto in nero, che magari hanno un sito web strapieno di adsense e non hanno partita iva, che hanno un sito web dove dicono di essere liberi professionisti a tempo pieno ma che poi vai a scoprire che non hanno partita iva...
Ditemi: secondo voi sto dicendo tutte cavolate?
Allora rispondo: per un'ora lasciate il vostro lavoro e cercate sul web... girate un po' trascurando i siti per vedere come vanno le vostre azioni e titoli bancari, lasciate perdere un attimo i tg... e guardate cosa c'è davvero dietro tutto questo che sembra rose e fiori...Vi siete mai chiesti come mai i più grandi sogni di imprenditoria italiana che vedevano internet al centro di tutto sono stati avviati all'estero, dall'estero pur rivolgendosi all'utenza italiana?
Anche qui non parlo al vento... anche qui basta farsi un giro per il web e non limitarsi a vedere l'homepage del portale... basta cercare e si capisce molto più di quanto si possa credere.Purtroppo la realtà è questa.
Oggi non basta più quello che tu definisci "studiare bene l'attività dal punto di vista del business.".
Una cosa è studiare, una cosa è mettersi dentro la cruda realtà. Lo studio è una cosa, la realtà però, solo una volta che ci sei dentro, ti insegna che "quello che tu definisci come buon piano di sviluppo e crescita raramente trova riscontro nella realtà".
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Ciao one-to-one;
comprendo perfettamente le tue ragioni; anche io ho iniziato allo stesso modo, non in nero ma con un contratto co.co.co, dove hai tutti i doveri e zero diritti. Dopo tre anni di co.co.co ho pensato che i tempi erano maturi per aprire partita iva. Ho aperto partita iva e proprio per evitare la spesa del commercialista mi sono messo a studiare anche queste tematiche che non c'entrano nulla con la mia professione (come potrai vedere nella mia firma sono Architetto, ma sono felice di aver avuto dei riconoscimenti in questo forum, inizialmente come moderatore di consulenza fiscale... ciò vuol dire che volere è potere, basta impegnarsi e prima o poi i risultati arrivano); posso dirti che dopo una decina di anni dall'apertura della partita iva ho passato periodi di vacche magre e periodi di vacche grasse, come succede a tutti che è imprenditore di se stesso e non ha uno stipendio fisso o una famiglia ricca sulle spalle.Detto questo, come non essere favorevole ad una diminuizione del carico fiscale?
Ma qui si parla nello specifico di "annullamento dei versamenti contributivi obbligatori" per permettere di eseguire un lavoretto.
Mi chiedo: ai miei tempi tali lavoretti consistevano nel fare volantinaggio, fare il cameriere al ristorante o al pub; il tutto spesso avveniva anche a nero ma non per colpa di chi faceva questi lavori, ma per colpa dei datori di lavoro.
Qui stiamo parlando di lavori in apparenza di poco conto, ma di fatto rappresentano vere e proprie attività commerciali online per cui è necessaria la partita iva.
Ci sono molti che sfidano la sorte aprendo siti su siti per sfruttare il circuito adsense; c'è chi apre la sua attività online di creazione siti senza avere una partita iva; c'è chi fa il copywriter accontentandosi di scrivere articoli per 50 centesimi (e parlo dei mestieri web perchè siamo in un forum per webmaster). Ma le regole sono regole e per come la penso io vanno rispettate.
Siamo sicuri inoltre che all'estero siano tutte rose e fiori? Li i contributi previdenziali non si pagano?
Infine, ripeto, stiamo parlando di contributi previdenziali che ci serviranno (o almeno me lo auguro) per avere una pensione in futuro; niente contributi previdenziali = niente pensione.A proposito concludo con questo e chiedo perdono per l'OT:
(anche con te tempo fa ho avuto una discussione che mi ha portato il ban dal forum etc... sicuramente te la ricorderai e li mi hai fatto capire che spesso è molto meglio dare ragione anche a chi non la ha... non mi riferisco a te eh... ma a chi ti avevo segnalato a suo tempo
Francamente non ricordo nè la discussione nè la causa del tuo ban, e nemmeno se ti ho bannato io (sai, non sono il solo a moderare e bannare in questo forum).
Mi sento tranquillamente di dire che un confronto civile anche con opinioni contrapposte non porta mai al ban; in questo forum uno scambio di opinioni civile che non può che arricchire; diverso è quando si passa dal civile al flame, ma è un altro paio di maniche.Per concludere: comprendo benissimo e rispetto il tuo punto di vista, anche se non lo condivido in toto.
Se poi il governo decidesse incentivi ai lavoratori autonomi (ma non ci spererei) io sarei il primo a plaudire all'iniziativa.
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non in nero ma con un contratto co.co.co
è lo stesso contratto che andai anche io a sottoscrivere come guardiano notturno anni fa. Il mio primo lavoro... molto interessante, ti fa crescere molto specialmente sotto l'aspetto delle responsabilità personali, dove arrivi a dare massime attenzioni anche ad un pezzetto di legno che così a prima vista può essere totalmente inutile.La mia attuale attività la iniziai prima alle dipendenze di una azienda tedesca... oggi però diventata mia attività imprenditoriale autonoma senza vincoli dopo aver visto il documentario "The Secret".
Non ci credo a quanto si dice in quel documentario... "il segreto è la forza di attrazione". Credo però una cosa: quello che si fa dipenderà prima di tutto da noi stessi, ma in percentuale maggiore anche da ciò che ci circonda.
Le possibilità ci sono, ma prima di raggiungerle c'è da sudare... e rispetto a diversi e diversi anni fa si deve sudare e non poco. E quelli che arrivano alla fine sono davvero pochi (e lo dicono anhe sondaggi avanzati da noti istituti di statistica e ricerche di mercato).ciò vuol dire che volere è potere, basta impegnarsi e prima o poi i risultati arrivano si è vero che basta impegnarsi, aggiungerei anche "crederci"... però... di seguito di spiego il mio però:
Ma qui si parla nello specifico di "annullamento dei versamenti contributivi obbligatori" per permettere di eseguire un lavoretto.non credo sia esatto. Credo piattosto che il messaggio che molti lanciano, che io stesso lancio, è quello che in molti vorrebbero maggiore comprensione e pari trattamenti.
Cosa significa?Torniamo a chi avvia una impresa ex-novo partendo da zero e chiedendo finanziamenti statali (caso poi facilmente proiettabile nel resto delle attività imprenditoriali grandi o piccole)...
Un bando dice: devi essere iscritto al registro commercianti etc. etc.
Quindi: iscritto alla camera di commercio (3000 euro di fisso all'anno), spese gestione contabilità, gestione pratiche e quant'altro di necessario.Il bando viene poi annullato (caso estremo), a questo punto tutte le speranze del neo imprenditore muoiono insieme al bando.
Mettiamo che il bando impieghi anni e che l'ente erogatore dei finanziamenti altri anni per riconoscere i fondi garantiti. In tutti questi anni come si pensa di poter andare avanti se non con incubi dovuti ad interrogativi "chissà se domani la mia azienda, il mio sogno, sarà ancora nel mercato italiano o dovrò dichiarare fallimento".Questo credo sia ciò che molti chiedono.
Non dico di azzerare i contributi perchè sarebbe ingiusto proprio perchè determineranno la futura pensione... però non credo che la richiesta di rivedere un attimo i costi di partenza sia una cosa che non trova fondamento nè in cielo nè in terra.Azzarderei un'altra cosa: le tasse inps sono obbligatorie e spesso molto soffocanti. Però in quanti sanno che esistono anche assicurazioni personali dove ogni mese vai a pagare un tot per poi garantirti una pensione alla fine? Il problema è che comunque l'INPS è obbligatorio, direi monopolista in questo caso. Se vuoi lavorare devi pagare l'INPS etc.
Sarebbe invece molto più interessante se ci fossero diverse soluzioni previdenziali e non solo gestite da un unico Ente/Istituto.
Libertà di scelta insomma... e non un "ti obbligo a pagarmi e se non paghi... sono cavoli amari".Siamo sicuri inoltre che all'estero siano tutte rose e fiori? Li i contributi previdenziali non si pagano? Da quello che ho potuto vedere, da quello che sento dai miei conoscenti (chi è dipendente, chi è imprenditore) posso dire con certezza che rispetto all'Italia si respira molto di più. Ci sarà un "caro vita", ma questo è proporzionato a quanto il paese ti offre.
Sicuramente non dico che vai li e diventi ricco, o vai nel paese X e non paghi tasse. Ovunque ci sono... ovunque bisogna pagarle. Ma rimane il fatto che, lo ripeto da quello che mi sento raccontare, fuori hai più possibilità di crescita pur dovendo pagare le tasse.
Forse è anche dovuto alla mentalità dell'uomo non Italiano, quest'ultimo oggi ancora molto arretrato rispetto al resto dei paesi già industrializzati... specialmente sotto l'aspetto dell'uso delle tecnologie e canali di comunicazione come internet.Infine, ripeto, stiamo parlando di contributi previdenziali che ci serviranno (o almeno me lo auguro) per avere una pensione in futuro; niente contributi previdenziali = niente pensione.Qui mi trovi totalmente a favore, ma con una piccola eccezione.
Paghi contributi... ti devono garantire una pensione adeguata e non 500 euro al mese. Perchèse le cose continuano così, sulla strada che percorriamo tutti oggi... con 500 euro non ci fai proprio nulla.C'è però da riconoscere che i contributi non sono fissi, variano come varierà anche la pensione.
So che si tratta di un sogno e che rimarrà come tale, ma quando parlo di maggiori attenzioni intendo dire: si sono fatte le leggi per rendere l'avvio di una azienda molto più veloce e quasi immediato? Bene... però mettiamolo in pratica.
Si fanno campagne elettorali basate sul "garantiamo lavoro e possibilità di sviluppo ai laureati ed a tutti coloro i quali vogliono lavorare e diventare imprenditori"? Bene facciamolo... però realmente... Abbiamo leggi per far si che un edificio o una struttura di una azienda possa essere approvata ed il progetto concesso in breve tempo? Bene...
Oggi però tutte queste risposte, almeno da me e sicuramente in molti altri paesi e città, trovano una sola risposta: presa per i fondelli.
Nella nostra zona una azienda ci ha messo 9 mesi per trovarsi approvato il progetto perchè nel Comune rimandava tutto indietro perchè diceva di non conoscere cosa era e cosa comportava il SUAP. Che c'erano troppi documenti da compilare e che dovevano documentarsi prima di mettere la firma... poi scopri che l'amico dell'ufficio tecnico ha ricevuto l'ok dopo qualche giorno. Da noi ci sono persone laureate in informatica, in medicina e legge che ora si trovano a zappare la terra o a fare da magazzinieri.Non credo che tutto questo sia giusto.
E' bene che ci siano le leggi per regolare un paese andato alla deriva, ma credo che una legge, se fatta, debba essere applicata ovunque ED A FAVORE DEL CITTADINO.Ricordiamoci una cosa: siamo in Italia ma le persone non sono stupide.
Da noi in Sardegna prima esistevano due paesi (almeno così li avevo conosciuti) pieni di famiglie, bambini e bambine... ragazzi di 30 anni... tutte persone felici e fiere di stare li. Oggi quei due paesi sono diventita un piccolo buco dove solo gli anziani sono rimasti... dove le case stanno andando in rovina e dove per comprarti il pane devi fare almeno 30 km.Nel mio paese, un altro esempio che ritengo :o, trovi circa 7000 abitanti (ora non ricordo a quando risale l'ultimo censimento ma mi pare una cifra simile) e nel paese trovi: un quantità spropositata di macellerie, di panifici, di bar e di studi legali, quattro supermercati...
Io dico: quanto spreco di denaro e risorse.
Perchè dico tutto questo? Perchè secondo me, magari ragiono in un'unica via, ci sono troppe leggi e la maggior parte di queste non viene applicata o applicata male.
E poi si riesce anche a parlare di centrali nucleari che daranno lavoro a migliaia di persone... però poi si vuole privatizzare l'acqua etc...
Che serve dare lavoro ad una persona se poi andrà a pagare più tasse per l'acqua, il gas, la luce che non diminuisce, il carburante delle auto che non fa altro che salire etc?Ecco perchè molte persone scappano dall'Italia certe del fatto che "peggio di così non può succedere"...
Per l'OT, lasciamo perdere... ho già messo tutto nel cassonetto.
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Guarda, se la mettiamo sulle scarse politiche di incentivazione del lavoro sono d'accordissimo con te. Allo stato attuale non mi risultano che esistano agevolazioni a livello statale (non so ovviamente se ce ne sono a livello delle singole regioni e comuni).
Per un giovane che intende intraprendere un'attività avere inizialmente delle agevolazioni, che possono spaziare da un "prestito d'onore" a sgravi fiscali vari, e, perchè no, a sgravi contributivi, sarebbe certamente di grande aiuto.
Una cosa sola; in genere per poter accedere alle agevolazioni richiedono la presentazione di un progettino in cui sia descritta l'attività che si intende intraprendere più alcuni parametri.
Facendo riferimento all'attività di Security cui facevi riferimento, molto probabilmente il progetto può risultare agli occhi del funzionario come un progetto interessante.
Non so quanto possa passare la proposta di un'attività legata al mondo del web e finalizzata a vendere banner o trarre ricavi tramite adsense. Forse inquadrarsi come Web Agency potrebbe risultare più vantaggioso.Questo per dire che comunque, anche vi fossero agevolazioni, il progetto deve essere solido e credibile, con una certa garanzia di risultati.
Per questo io continuo a dire di fare distinzione tra un'attività di lavoro finalizzata ad essere la propria attività principale, e un'attività finalizzata a raccimolare qualcosa al fine di pagarsi la pizza il sabato sera.
Sia inteso (non voglio con questo dire che è il caso dell'autore del thread, ci mancherebbe... sto solo ragionando in base ad un tipo di utenza che si trova frequentemente in questo forum).Per quanto riguarda il peso fiscale e contributivo per ora sono quelli, quindi inutile farsi illusioni; se uno apre attività adesso le spese sono quelle, purtroppo.
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Però purtroppo devo anche riconoscere che le tue, come le mie, rimarranno solo parole senza che trovino alcun riscontro nella realtà... purtroppo.
Sul fronte rivoluzionario forse (anche se quanto successo oggi a Castellamare dovrebbe far riflettere) ma sul resto ho i miei dubbi...
sto valutando la possibilità di prendere e lasciare l'Italia per la Germania o Spagna...
Col cavolo: qui si vive bene, l'aria è buona e si mangia da Dio. L'unica cosa che deve oltrepassare i confini è la gestione fiscale delle cose.
Certo, come ho già detto, fa specie che uno debba mettersi a fare simili ragionamenti solo per poter sopravvivere ma se le cose funzionano così, si balla con le scarpe che ci si ritrova.Io credo che se in un anno non hai la possibilità di pagare le tasse e le 3000 euro di inps probabilmente non hai studiato bene l'attività dal punto di vista del business.
Io credo che sia profondamente sbagliato, immorale e pure ladro pretendere delle tasse a prescindere. Non è questione dei 3000 euro in se, potrebbero anche essere 10 euro ma quei 10 euro devono uscire dai soldi prodotti col lavoro e non altrove, da fondi esterni.
Se una persona deve impegnare dei fondi esterni, questi devono essere destinati unicamente all'avviamento pratico, reale ed alla crescita, all'ingresso nel mercato dell'attività. Per assurdo io non posso, non devo trovarmi nella situazione che o pago le tasse o rinuncio, che so, alla benzina per potermi spostare a cercare i clienti e nessuno può venirmi a dire "fatti fare un prestito o un finanziamento". E' assolutamente fuori di ogni logica che una persona per poter cominciare a lavorare debba mettersi da subito nelle mani degli usurai perchè da qualche parte, oscuri individui non hanno il senso della misura.A conti fatti, avere un sito e vendere due banner equivale come tasse ad avere un negozio di computer fisico e reale ma con differenze in termini di mercato e possibilità di business a dir poco abissali. Qualcuno allora potrà dire "perchè non ti apri il negozio ?" ma a quel punto devo rispondere: "dove li tiro fuori minimo 30000 euro da sperperare in certificazioni per ogni peto che faccio, tranne che per mettere in piedi realmente l'attività ?".
Ricordo che qui non siamo tutti figli di Berlusconi che possiamo permetterci di spendere miliardi e restare in perdita per anni fino a quando non sono stati soddisfatti tutti i capricci del fisco, dell'inps e di ogni sanguisuga aggiunta.
E poi viene anche detto che la colpa è nostra perchè non riusciamo ad amministrare i nostri soldi...
E certo: è colpa nostra che non seguiamo gli esempi di certa gente che prende residenza all'estero, intesta tutte le proprietà a società fittizie in Lussemburgo, gira su Maserati intestate a prestanome mentre si spaccia per nullatenente facendosi addirittura passare l'assegno sociale.
Ok, adesso che abbiamo capito in cosa abbiamo sbagliato finora, siamo sempre in tempo per sistemare in fin dei conti finchè c'è vita (ed un paradiso fiscale dove passarla) c'è speranza.E' vero che ancor prima di avviare una attività si deve studiare in modo ottimale l'intero business che ne potrebbe nascere e come fare per incrementare i guadagni utili.
Allora, io sono anni che mi spacco la testa per trovare un piano ottimale in campo reale o semplicemente virtuale e non scherzo che pur arrivando a considerare l'ipotesi di tirare avanti a pane e cipolla, alla fine, non riuscivo a chiudere il cerchio, altro che incrementare gli utili. Ovviamente sempre restando nei ristretti ambiti previsti dalla legge perchè appena ho cominciato a fare ipotesi borderline le cose cambiavano radicalmente.
C'è chi dicide di fare "fai da te", magari senza affidarsi ad un commercialista
Se lo stato volesse meritarsi almeno parte di tutte le tasse che pretende dovrebbe organizzare corsi seri gratuiti per permettere ai nuovi arrivati di capire come funzionano veramente le cose e tentare di arrangiarsi, invece pretende che uno si butti nelle fauci di un commercialista come se fino a quel momento non facesse altro che ca..re soldi.
Vi siete mai chiesti come mai i più grandi sogni di imprenditoria italiana che vedevano internet al centro di tutto sono stati avviati all'estero, dall'estero pur rivolgendosi all'utenza italiana?
E se mai farò qualcosa nel settore, guarda caso, rientrerà proprio in questa categoria.
Sinceramente mi riconosco sempre più nella figura di Celentano nel film l'Emigrante: sulla nave a salutare chi rimane con il gesto dell'ombrello.
comprendo perfettamente le tue ragioni; anche io ho iniziato allo stesso modo, non in nero ma con un contratto co.co.co, dove hai tutti i doveri e zero diritti. Dopo tre anni di co.co.co ho pensato che i tempi erano maturi per aprire partita iva.
Con la crisi che c'è adesso un contratto co.co.co è un LUSSO ! Adesso, anzi già da parecchio tempo, va di moda il metodo MW (non faccio nomi ma ci vuole poca fantasia a capire a chi si riferisce): si cercano ragazzi per stage da 8 ore (e più) ore al giorno 7 giorni su 7, 6 mesi di "contratto". Retribuzione o anche solo rimborso spese: NU CZZ, solo la promessa verbale che potresti essere riconfermato ed eventualmente assunto (con quale contratto però non si sa, potrebbe essere benissimo qualcosa del tipo "fisso minimo che non sopravvivi+provvigioni"). Ovviamente, tipico, a cinque mesi e tre settimane ti spediscono ed avanti un altro.
Quindi vorrei capire: con queste premesse, per noi altri quando sarebbero maturi i tempi ?
Ma qui si parla nello specifico di "annullamento dei versamenti contributivi obbligatori" per permettere di eseguire un lavoretto.
No, si chiedono anzi no si pretendono delle tasse realmente commisurate sui soldi guadagnati. Per lo stato, non esiste che una persona cominci qualcosa e cresca: oggi sei 0 e domani devi aver tirato fuori dal cilindro l'ipermercato con migliaia di clienti. Volessi aprire un cinema (esempio stupido ma indicativo), non esiste che posso cominciare con un proiettore in un campo stile drive in ma devo avere da subito il multisala 3D e non per soddisfare logiche di mercato e di concorrenza ma solo per riempire le tasche a gentaglia che ruba 50 milioni di lire al mese per fare rissa da stadio alle camere ed è convinta di essere così indispensabile da non rinunciare ad un euro.
c'è chi fa il copywriter accontentandosi di scrivere articoli per 50 centesim
Mi fai un rapido calcolo di quanti articoli da 50 centesimi bisogna scrivere per dare 3000 euro all'anno all'inps + iva + irpef e poi finalmente, dopo che tutti hanno mangiato come porci, comprarti per te una bottiglia d'acqua (sempre che la regola non stabilisca che devi vivere d'aria) ?
Ma le regole sono regole e per come la penso io vanno rispettate
Le regole si rispettano fino a quando sono giuste.
Quando non lo sono più si cerca di farle cambiare e quando ci si accorge che non si riesce allora si mandano tutti a prender aria alle chiappe.
Ricordo ancora una volta che la nostra Costituzione stabilisce che il lavoro è un diritto e lo stato ha il dovere di garantirlo.
Non è garantire il diritto a lavorare, l'imposizione di troppe ed inique tasse.Siamo sicuri inoltre che all'estero siano tutte rose e fiori? Li i contributi previdenziali non si pagano?
In Francia ti apri le SARL (l'equivalente delle nostre SRL) con 1 Euro di capitale sociale. In Ungheria la pressione fiscale è quasi 4 volte inferiore alla nostra eppure hanno l'euro come noi. Forse hanno meno auto blu a cui fare il pieno...
Un bando dice:
Non mi riferisco ai bandi statali, la mia visione è molto più semplice: appena apro ho per definizione zero clienti e devo farmeli. Prima che ne avrò una base minima sufficiente a poter tirare avanti saranno passati mesi forse qualche anno ma nel frattempo sarò costretto a pagare un quantitativo di tasse tale come se tutti questi clienti ed oltre fossero già passati da me. Lungo quel periodo dovrò tamponare le perdite con altri soldi, miei soldi o mie proprietà se metto di mezzo banche o usurai.
Io a questo gioco al massacro non ci sto.
Sono consapevole che qualcosa va rischiato ma quel qualcosa è giusto rischiarlo per far crescere l'attività non per tenerla a galla contro eventi scatenati dal fisco, tarato su misura di parassiti senza contegno.Azzarderei un'altra cosa: le tasse inps sono obbligatorie e spesso molto soffocanti.
Allora, non molto tempo fa ero in coda per farmi dare delle informazioni proprio all'inps. Tralasciamo per un momento che, come poi ho scoperto qua, mi avevano pure dato le informazioni sbagliate e veniamo al punto importante. Davanti a me in coda c'era una ragazza madre che era andata a chiedere informazioni riguardo all'essere in regola per pulire le scale del suo condominio. Praticamente lavorava per poco più di 100 euro al mese (lavoro ad ore, 7 euro all'ora, 4/5 ore a settimana), probabilmente sperava, tolte le tasse, di avanzare i soldi almeno per un cambio di pannolini per la bambina che aveva portato con se in carrozzina. Alla risposta che avrebbe dovuto cacciare fuori 3000 euro all'anno se n'è andata talmente delusa che temevo che di lì a poco avrebbe fatto qualche pazzia. Praticamente sta poveretta per avere un diritto sancito dalla costituzione doveva pulire gratis almeno 3 condomini (ma stiamo pur tranquilli che con tutte le altre tasse, i palazzi salivano almeno a 5, più ovviamente quello che serviva a lei). Come ho detto prima, vuoi cominciare con una scopa e finisci che devi avere da subito un'impresa di pulizie.
Però in quanti sanno che esistono anche assicurazioni personali dove ogni mese vai a pagare un tot per poi garantirti una pensione alla fine? Il problema è che comunque l'INPS è obbligatorio, direi monopolista in questo caso. Se vuoi lavorare devi pagare l'INPS etc.
Ladri. Non ci sono altre parole. Uno potrebbe anche pensare di farsi una pensione privata ma non può, non gli è concesso.
Infine, ripeto, stiamo parlando di contributi previdenziali che ci serviranno (o almeno me lo auguro) per avere una pensione in futuro; niente contributi previdenziali = niente pensione.
Ceeerto. Quando sarà il nostro turno l'inps sarà fallita come minimo da un trentennio e non ci vuole molto a capire perchè: stanno facendo di tutto per rompere il circolo virtuoso a cominciare dal fatto che pagano tutti meno gli aventi diritto.
Scommettiamo che a tempo debito daranno la pensione ai "profughi" (anzi no chiamiamoli con il loro vero nome, invasori) che non hanno mai versato una lira ?
Mia madre ha lavorato per più di 30 anni, doveva ricevere la pensione già parecchio tempo fa ed invece ciccia: sempre a rimandare. Ma rimandare per chi ? Per cosa ? Che fine hanno fatto quei soldi che le erano e le sono dovuti ? Cos'hanno pagato che non meritava di esserlo ? E come mia madre chissà quanta gente è alla porta ad aspettare... Con queste premesse si pretende che i figli corrano a fare le cose in regola ? Se tanto ci da tanto, noi non vedremo nessuna pensione per quanto pagheremo le marche.
Visto che il nostro stato è convinto che i soldi si fanno di sera in bagno, che cominci a mettere al lavoro tutte le sue sanguisughe, magari un tanto al quintale (non è difficile farne così tanta soprattutto per i nostri politici) riescono a recuperarlo.Per un giovane che intende intraprendere un'attività avere inizialmente delle agevolazioni, che possono spaziare da un "prestito d'onore" a sgravi fiscali vari, e, perchè no, a sgravi contributivi, sarebbe certamente di grande aiuto.
E' la stessa storia dei bandi: tutte balle. Avevo chiesto informazioni anche per quello ed è risultato che prima dovevo anticipare tutti i soldi (e tanti dovevo anticiparne, decine di migliaia), poi loro, con tanta calma, spulciavano fattura per fattura e più della metà non te le pagavano fuori. Anzi no "pagavano" non è la parola esatta, ti "prestavano" i soldi quindi te li dovevi ancora restituire ma forse avrebbero dovuto prestarli un po' prima...
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Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione
I nostri governanti sono parte del popolo italiano ? Sì quindi sono tenuti a rispettare la Costituzione. Per diventare nostri governanti hanno giurato sulla Costituzione ? Sì quindi a maggior ragione devono rispettarne i principi.Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.Obbligare il pagamento di contributi minimi completamente slegati dalle logiche di mercato viola questo articolo in quanto impedisce l'esercitazione da parte dei cittadini non solo di un loro diritto ma pure di un loro dovere.
Art. 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.Porcherie come la legge Biagi che di fatto ha legalizzato il caporalato sarebbe "tutelare il lavoro" ? E poi dove sarebbe la cura della formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori ? Se ci fosse veramente questa cura, non esisterebbero forum come questo.
Art. 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.Vogliamo parlare del sistema MW di prima ? Vogliamo parlare di tutti quei contratti di lavoro dove le ferie e la mutua non sono previste ? Vogliamo parlare di che fine ha fatto l'esistenza libera e dignitosa ? C'è gente che va a scavare nei bidoni dell'immondizia la sera e magari prende pure la pensione !!! Quando sarà il nostro turno, a ottant'anni, letteralmente ci ammazzeremo per scavare dentro quei bidoni !!!
Visto e considerato che fior fiore di articoli della Costituzione non vengono rispettati direttamente alla fonte, articoli a dir poco fondanti dell'esistenza stessa dello stato cosa impedisce alla gente di darci un taglio e buttare nel cesso qualche articolo a caso tipo
Art. 17
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.E' tutta una proforma no ? Sono solo parole giusto ?
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Purtroppo si, molte delle garanzie rimangano solo parole nel nostro paese.
Le prove sono davanti a tutti noi: se un principale ti dice di fare uno straordinario senza essere pagato, se lui ti dice che in busta paga ti dichiara 500 euro anzi che 800 etc... se tu provi solo a dire di no il giorno dopo sei licenziato.
Puoi ricorrere ai vari garanti ed autorità competenti, ma anche qui sono tutte spese che dovresti tu anticipare.
Purtroppo è questa la nostra situazione e fino a che non ci sarà una vera rivoluzione nei piani alti, tutto rimarrà così.
Per arrivare a fine mese devi sudare, e non sudare normale ma sudare sangue.
Non è colpa del solo Governo, non è colpa del solo Presidente della Repubblica nè dei singoli partiti dell'opposizione. E' colpa del modo in cui ci siamo evoluti... ci si limita a guardare avanti entro il primo metro dal proprio naso (distanza giusta che si ferma all'altezza del proprio portafogli) ... oltre non si va.
In Italia si fa principalmente questo, all'estero si fa anche questo ma non non principalmente ed è per questo che dico che fuori si respira meglio.
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fino a che non ci sarà una vera rivoluzione nei piani alti
Quando si arriva ai piani alti si è già corrotti e si ha tutto l'interesse a mantenere lo status quo.
Certe cose devono partire dal basso: gli indignados devono diventare incazados e magari pure armati ma lì manca la materia prima, le OO.non è colpa del solo Presidente della Repubblica
L'unica colpa che gli si può attribuire è di non contare molto ma mangiare come tanti altri. Alla fine è più utile il milite ignoto e questo dice tutto.
nè dei singoli partiti dell'opposizione
Perchè parli di governo e opposizione ? Credi che farebbero meglio gli altri ? Sono tutti uguali, stessa fogna, stesso letame...
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Certe cose devono partire dal basso: gli indignados devono diventare incazados e magari pure armati ma lì manca la materia prima, le OO.
Sarò banale, sarò uno che crede in Dio... ma anche lasciando da parte la religione, per un attimo, ti dico che con le OO e con le armi non risolvi proprio un bel nulla.
Guarda tutto ciò che si è cercato di risolvere con le sopracitate OO e con le armi.
E dimmi: dove siamo arrivati? Cosa si è ottenuto?
Proprio nulla...Parlando un attimo di politica, aprendo un piccolissimo OT, dico solo una cosa: da quando ho 18 anni non ho mai votato se non con l'eccezione di quest'anno per il SI contro il nucleare etc...
Per il resto, perchè non voto? Perchè pur non capendone molto di politica credo che l'attuale offerta politica, se così la vogliamo chiamare, ritengo non sia all'altezza delle mie aspettative. Non ritengo vi sia una classe politica che possa rappresentarmi.
Non dico che la destra è meglio della sinistra, o il centro sia sopra davvero forte... dico che per me nessuno, ad oggi, può rappresentarmi.
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Angel84
Direi: come con condividere parola per parola quello che riporti?
Chiunque auspicherebbe di vivere in un mondo perfetto, o per lo meno decente.
La cosa che non condivido però è l'attitudine di molti ad aggirare gli ostacoli lavorando non proprio regolarmente (borderline, come hai detto).
E proprio questo il problema, che in Italia è più forte rispetto ad altri paesi: è che le tasse le pagano in pochi, e chi le paga è costretto a versare aliquote esagerate.Per quanto riguarda l'argomento-contributi, il minimale è stato definito per assicurare comunque un minimo importo di pensione futura; è vero, esiste la gestione separata, ma, da quanto mi risulta non ti garantisce una copertura pensionistica decente.
Parlando di macrosistemi, e non del caso particolare, mi chiedo: se si togliesse questo limite (3000 euro) cosa succederà ai tanti "contribuenti" che si affacceranno all'età pensionistica senza aver maturato un minimo di pensione? Percepiranno la pensione sociale? A spese di chi? Di chi i contributi li ha sempre versati?Io non sono d'accordo sullo sgravare il pagamento dei contributi; credo sia utile però garantire delle agevolazioni per i primi anni, richiedendo il pagamento di contributi in misura ridotta. Potrebbero ad esempio per i primi tre anni richiedere 1000 euro invece di 3000.
Detto questo, siamo sicuri che non ci sarà qualcuno che si lamenterà anche di quei 1000 euro?@Angel84 said:
Col cavolo: qui si vive bene, l'aria è buona e si mangia da Dio. L'unica cosa che deve oltrepassare i confini è la gestione fiscale delle cose.
Certo, come ho già detto, fa specie che uno debba mettersi a fare simili ragionamenti solo per poter sopravvivere ma se le cose funzionano così, si balla con le scarpe che ci si ritrova.Francamente non condivido; per carità, ognuno è padrone di fare come vuole; ma non legittimo comportamenti che vanno comunque a danno di tutta la collettività onesta.
@Angel84 said:
Io credo che sia profondamente sbagliato, immorale e pure ladro pretendere delle tasse a prescindere. Non è questione dei 3000 euro in se, potrebbero anche essere 10 euro ma quei 10 euro devono uscire dai soldi prodotti col lavoro e non altrove, da fondi esterni.
Sono contributi, e non tasse; c'è una bella differenza.
Le tasse sono proporzionali al reddito, e se dichiari zero verserai zero di tasse.@Angel84 said:
Ricordo che qui non siamo tutti figli di Berlusconi che possiamo permetterci di spendere miliardi e restare in perdita per anni fino a quando non sono stati soddisfatti tutti i capricci del fisco, dell'inps e di ogni sanguisuga aggiunta.
Anche io non sono figlio di Berlusconi, ed infatti non spendo miliardi e non resto in perdita. L'unica cosa che continuo a ripetere è che l'apertura di un'attivtà è un passo da compiere con molta accortezza e solo quando ne sussistono i requisiti. Con tutta la simpatia aprire partita iva per un sito web e qualche banner, almeno che siano pagati a peso d'oro, lo vedo comunque come un passo molto azzardato; qui non c'entrano nulla i contributi o le tasse, quanto la sostenibilità della scelta.
@Angel84 said:
Se lo stato volesse meritarsi almeno parte di tutte le tasse che pretende dovrebbe organizzare corsi seri gratuiti per permettere ai nuovi arrivati di capire come funzionano veramente le cose e tentare di arrangiarsi, invece pretende che uno si butti nelle fauci di un commercialista come se fino a quel momento non facesse altro che ca..re soldi.
Sono d'accordo per la prima parte; ben vengano dei corsi statali di avviamento per neo-imprenditori.
Non sono d'accordo in merito alla critica dei commercialisti; sono dei professionisti ed hanno il diritto di essere pagati se gli si richiede una prestazione. Nessuno obbliga a prendersi un commercialista.@Angel84 said:
Con la crisi che c'è adesso un contratto co.co.co è un LUSSO ! Adesso, anzi già da parecchio tempo, va di moda il metodo MW
Quindi vorrei capire: con queste premesse, per noi altri quando sarebbero maturi i tempi ?Mi dispiace ma non sono d'accordo; non credere che quindici anni fa le cose andassero diversamente. Anche allora esistevano settori in profonda - o meglio cronica - crisi.
Posso dirti che dopo tredici anni di attività, e quindi di esperienza accumulata dopo tanta gavetta, continuo ad avere i soliti periodi di alti e bassi, come accade a tutti quelli che non sono "figli di Berlusconi" e affrontano il rischio di impresa. Parli di crisi... francamente per quanto mi riguarda la crisi c'è sempre stata, come gli stessi problemi che sollevi ora esistevano anche quindici anni fa.@Angel84 said:
Mi fai un rapido calcolo di quanti articoli da 50 centesimi bisogna scrivere per dare 3000 euro all'anno all'inps + iva + irpef e poi finalmente, dopo che tutti hanno mangiato come porci, comprarti per te una bottiglia d'acqua (sempre che la regola non stabilisca che devi vivere d'aria) ?
Francamente io un articolo lo scriverei per 50 euro, e non certo per 50 centesimi. Ovvio che se ci si svende nessun tipo di attività può essere alla lunga sostenibile.
@Angel84 said:
Davanti a me in coda c'era una ragazza madre che era andata a chiedere informazioni riguardo all'essere in regola per pulire le scale del suo condominio. Praticamente lavorava per poco più di 100 euro al mese (lavoro ad ore, 7 euro all'ora, 4/5 ore a settimana), probabilmente sperava, tolte le tasse, di avanzare i soldi almeno per un cambio di pannolini per la bambina che aveva portato con se in carrozzina. Alla risposta che avrebbe dovuto cacciare fuori 3000 euro all'anno se n'è andata talmente delusa che temevo che di lì a poco avrebbe fatto qualche pazzia.
Ma dai! E' andata all'inps per chiedere di aprire un'attività di "impresa di pulizie", è ovvio che le sia richiesto il pagamento di contributi.
In questo caso è ovvio che è sbagliato il tipo di inquadramento; dovrebbe essere il condominio a versarle i contributi previdenziali, e non lei a fare impresa per una scala! Come se alle colf si richiedesse l'apertura della partita iva!