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possibile abuso avvocato
Salve ho bisogno di un aiuto professionale in quanto credo di essere stato aggirato da un legale che ha approfittato della mia ignoranza e ingenuità in materia. Io insieme ad altri operai del Consorzio di bonifica per cui lavoro abbiamo aperto una causa contro l ente per il rimborso delle spese per i chilometri sostenuti con le nostre macchine private a scopo lavorativo prima dell'assegnazione di macchine aziendali. Parlando con il legale da noi scelto ci era stato detto che alla fine della causa avremmo dovuto corrispondere a Lei il 20% del capitale ricevuto. Non abbiamo firmato nessun tipo di contratto, ma l accordo è stato solo verbale. Ora,conclusasi la causa positivamente, il nostro legale ci ha chiesto anche il 20% sugli interessi che in questi anni sono maturati, in pratica il 20% dell intero capitale aggiungendo che è la legge che stabilisce questo tipo di remunerazione e che non possiamo opporci in nessun modo? è vero questo anche se approfittando della nostra buona fede ci era stato detto altro? inoltre ci è stato detto che non è obbligata a rilasciare una fattura fiscale al momento del pagamento ma al massimo una ricevuta. Anche questa stranezza è vera? scusate se mi sono dilungato...grazie per la cortese attenzione di chi vorrà rispondere.
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Gentile utente,
L'attuale Codice di Deontologia professionale forense, nonchè il Codice Civile, così come modificati dal famoso Decreto Bersani del 2006 rende possibile all'Avv.to stipulare accordi con il proprio cliente circa il compenso per l'attività svolta derogando al Tariffario.
Una di queste forme è il Patto di quota Lite ovvero un accordo in base al quale il professionista viene pagato in proporzione al risultato raggiunto in una misura prestabilita in accordo tra le parti.Sta di fatto, però, che affinchè tale accordo possa essere ritenuto esistente è necessaria la forma scritto non potendo valere il mero accordo verbale.
Dunque, se non c'è accordo scritto (contratto) non c'è patto di quota lite e quindi il professionista non può pretendere alcuna percentuale ma andrà remunerato in base al tariffario.
Spero di essere stato chiaro.
Saluti.
Avv. Luciano Castaldi
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Grazie mille è stato molto chiaro, posso chiederle se c'è un obbligo ad emettere la fattura su richiesta del cliente?
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Ciao Soleluna88 e Benvenuta nel Forum GT.
Un professionista ha SEMPRE l'obbligo di emettere fattura contestualmente al pagamento, senza attendere che il cliente gliela richieda.
Altrimenti si parlerebbe di evasione fiscale.
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Grazie per l' attenzione e scusate se sento il bisogno di ricapitalora, domani ho un nuovo incontro col mio avvocato e vorrei questa volta non essere sprovveduto. In pratica per legge non avendo firmato niente dobbiamo pagare al legale solo la parcella prevista dal tariffario e nient'altro? Se non sono troppo insistente potreste darmi qualche riferimento legale in tal senso cosi da potermi mostrare adeguatamente documentato? Se sto chiedendo troppa pazienza non importa siete stati già molto cortesi
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I riferimenti normativi sono i seguenti:
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Codice di deontologia professionale forense attualmente in vigore a seguito delle modifiche del 2006;
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art. 2233, comma terzo, del Codice Civile circa la forma scritta dell'accordo;
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Decreto Bersani convertito in Legge 248/2006 che ha abolito i minimi tariffari ed il divieto di patto di quota lite;
Concordo su quanto detto circa la fatturazione che non è una facoltà bensì un obbligo di qualsiasi professionista verso il fisco.
Saluti.
Avv. Luciano Castaldi
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