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Associazione no profit
Ho un'associazione no profit, l'attività commerciale oramai diventa prevalente per cui perdo i requisiti per i benefici degli enti no profit, come mi comporto?
Posso d'ora in poi operare con una contabilità semplificata (come una qualsiasi altra piccola impresa commerciale sas o snc) sempre sotto il nome della mia associazione?
Oppure devo obbligaotriamente trasformare l'associazione?
Oppure ancora devo chiudere l'associazione e aprire un'attività commerciale da zero?
Sono 3 opzioni possibili (credo), non so quale sia giusto scegliere.
Grazie
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Ciao,
le alterntaive sono o la trasformazione dell'associazione o la sua chiusura e apertura di società o ditta individuale.
La scelta tra le due soluzioni dipende da vari fattori, in particolare con la trasformazione c'è una continuità di tutti i rapporti esistenti (fornitori, clienti, ecc..).Fabrizio
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Buongiorno,
la scelta dipende soprattutto dalla tipologia di ente di cui stiamo parlando (asd, culturale, ecc....) e dalla tipologia di attività commerciale svolta (utilizzate la 398/1991?).
Vi faccio un esempio:associazione sportiva dilettantistica (es fitness) che all'interno dei locali vende anche gadget, abbigliamento, svolge attività a volte rivolte a terzi non soci, ecc....
Potete valutare la possibilità di costituire un ente commerciale che si occupi delle attività commerciali sollevando l'associazione da questo, con un contratto di locazione tra le parti.
Questo però è solo un esempio. Come già detto dipende dalla Vostra realtà.
Se volete approfondire la questione sono a disposizione.I migliori saluti,
Gabriele Aprile
Consulente enti non profit
Gruppo di studio MOVIDA