• Super User

    Ciao ragazzi, eccomi di ritorno. Scusate la mia latitanza ma ho avuto seri problemi di salute.

    Allora... esempi del CHIEDI QUANDO?


  • ModSenior

    Valentina... riposati! Perchè non prendi in mano qualche rivista per sfogliarla comodamente a letto? Mi raccomando, non affaticare la schiena! 😉

    Io intanto cerco, oggi ho navigato poco, ma spero di rimettermi all'opera quanto prima!


  • ModSenior

    Ammetto di aver visto poco la tv, tuttavia mi sembra che la maggior parte degli spot tv siano, diciamo, assertivi nella loro comunicazione e pochi propongono una vera call to action.
    O forse è implicita? Anche da qui si può intavolare un bel dibattito.

    Comunque penso di aver individuato uno spot di un prodotto cosmetico per donne (un rimmel forse) che mi sembra proprio fatto bene, solo che non ho fatto in tempo a prendere il block notes che mi ero scordato il suo nome.

    Chiara, Valentina, ma mi rivolgo anche agli altri, secondo me è importante individuare degli esempi concreti per capire bene e non lasciare che rimanga solo teoria.
    Che ne dite di prolungare ancora per un giorno o due la ricerca di questi esempi?

    Valerio Notarfrancesco


  • Super User

    Ciao Valerio,
    a che pubblicità ti riferivi, te lo ricordi?

    In questi ultimi giorni mi incanto ogni volta di fronte a quella della Telecom. L'emozionale funziona (quasi) sempre. Soprattutto se in mezzo ci metti anche i benefits. Che ne dite voi?

    L'avete vista quella pubblicità?


  • ModSenior

    (OT: Ma solo io non guardo la TV???)


  • ModSenior

    Io non ho avuto la tv negli ultimi 2 anni, me "l'hanno" fatta comprare questo Natale. Oramai per me è un oggetto davvero strano che resta per la maggior parte del tempo coperta dal cellofan.
    [/OT]

    Buongiorno maestra, buongiorno Chiara.
    Ieri mi sono messo d'impegno a guardare gli spot tv.
    In generale come dicevo qualche post sopra, i copy degli spot sono per lo più affermativi.

    Per quanto riguarda la frase d'apertura, corrispodente nel web al titolo, ho trovato un ottimo esempio di domanda aperta in uno spot Garnier (di cui però mi è sfuggito il nome del prodotto e a cosa serve):

    Perché migliaia di donne l'hanno eletto prodotto dell'anno?
    Sono curioso anche io.

    Un altro ottimo esempio è uno spot Toyota.
    E' quello composto da mini episodi/esempi in cui la domanda iniziale è trasformata in un'affermazione.
    Provo a cercare il video e se lo trovo lo inserisco in giornata.

    Tra gli esempi assolutamente negativi invece quello della ISYCAM (prodotto di medicazione).
    L'inizio dello spot chiede al pubblico se ha una serie di problemi di salute alla bocca, domande dirette tipo:
    hai irritazioni alla bocca ... hai questo ... ecc. ecc. (alcune anche non piacevoli da ascoltare dopo cena)
    Mi è venuto spontaneo rispondere mentalmente subito un categorico no.

    Valerio Notarfrancesco


  • ModSenior

    E tornando agli esempi del CHIEDI QUANDO...
    Giusto ieri stavo cercando alcune offerte di viaggi per i miei genitori, e nella mia inesperienza in questo ambito, mi è sembrato che quasi sempre nelle pubblicità di vacanze e viaggi venga proposto più il QUANDO che il SE.

    image

    Oppure:
    "Vacanza Intelligente? Parti quando gli altri tornano e spendi meno"
    è praticamente scontato che tu parta, devi solo scegliere di farlo nel momento giusto!


  • ModSenior

    @chiarastorti said:

    è praticamente scontato che tu parta, devi solo scegliere di farlo nel momento giusto!
    Si Chiara, hai espresso molto meglio quello che volevo intendere con il mio "sono affermative o assertive"

    Alcuni esempi dal mondo della tv:

    • Scopri Ricola all'Eucaliptolo
    • Visitate il museo nazionale Giuseppe verdi (ad inizio spot). Vi aspettiamo. Il museo nazionale Giuseppe Verdi (chiusura)
    • Paola (o altro nome) la vuole per andare in giro consumando poco (spot Toyota)

    Quali sono i capitoli da studiare per la prossima settimana? Oppure restiamo ancora su questi concetti?

    Valerio Notarfrancesco


  • ModSenior

    Io mi fermerei ancora un po' se Vale è d'accordo, vorrei provare a trovare altri tipi di comunicazione di questo tipo, anche su altri canali... guardare ancora un po' il web e i giornali stampati, che ne dite?


  • ModSenior

    Meraviglioso, ci sto 😉


  • Super User

    Buongiorno ragazzi.
    Ottime considerazioni le vostre.

    Andiamo in ordine.

    La domanda è un'ottima esca per catturare l'attenzione dell'utente. Come abbiamo già visto, è utile per creare un "positive environment". Viene usata con successo anche nel direct marketing. In un libro che ho letto vengono forniti degli esempi. Una ditta di prodotti cosmetici giapponesi ha inviato migliaia di e-mail con oggetto: "Perché le donne giapponesi hanno una pelle così setosa?". Un effetto simile, anche se inferiore, l'avrebbe sortito una domanda come: "Vuoi avere una pelle setosa come le donne giapponesi?". Tutte le donne risponderebbero sì. Però, nel primo caso, si fa leva sulla curiosità. Quell'aspetto di cui parla Valerio.

    Chiara, invece, tu ci mostri esempi basati sull'aspetto temporale.
    I viaggi sono una categoria che fa ampissimo uso del QUANDO. Molto meno del SE. Motivo? Tutti partiamo. Nessuno rinuncia a un viaggio. Di conseguenza non ci si pone (quasi) mai con incipit del tipo "Se hai voglia di partire" ma con domande come "Quando hai deciso di partire?". Dando per scontata la partenza.

    Edit: Va benissimo, troviamo altri esempi.


  • Super User

    Qui un esempio ben riuscito di comunicazione.

    C'è il testimonial. Una ragazza che ha sempre avuto un'immagine acqua e sapone.

    C'è un soggetto, una prima persona. "IO".

    C'è un verbo attivo, che esclude qualunque tipo di passività. "Ho scelto".

    C'è un interesse per se stessi. "La MIA pelle".

    C'è un sottile gioco. "Sette trattamenti" che diventano uno.

    Ci sono i benefit impliciti, non dichiarati ma comunque palesi: un solo prodotto racchiude i benefici di 7. Risparmio spazio, risparmio denaro, ottengo il meglio.


  • ModSenior

    Un esempio da non imitare preso dal supplemento settimanale di un quotidiano nazionale.

    Hai un immobile pignorato?
    Evita la vendita
    all'asta!!
    L'affitto-riscatto
    o la vendita
    al meglio

    Anche se ad una prima analisi può sembrare ben fatto, la prima domanda iniziale è troppo netta, basta che il lettore risponda mentalmente no e si chiude il dialogo con lui.
    Si perde in questo modo l'occasione di rivolgersi a tutti quelli che versano in cattive condizioni ma che ancora non hanno l'immobile pignorato e a tutti quelli che oggi non hanno queste necessità, ma che potrebbero averle in futuro o potrebbero conoscere qualcuno interessato.

    Quindi è vero l'insegnamento che si devono evitare le domande a cui il lettore possa rispondere con un SI o con un NO.

    Valerio Notarfrancesco


  • Super User

    Potrebbe, viceversa, essere una tecnica per catturare l'attenzione solo di un certo profilo. Una domanda come questa esclude il sì di diverse persone, magari volutamente.


  • User

    Sono daccordo con Valentina. Per certi prodotti si cerca volutamente di limitare il target ad una categoria ben specifica di consumatori.

    Appoggio l'idea di Valerio sulle domande chiuse: porre all'inizio del testo una domanda così secca è una scelta perlomeno discutibile (io non lo farei).
    E' vero che si limita il target alla nicchia di persone con "la casa pignorata", ma si perde, ad esempio, la categoria di lettori che non hanno la casa pignorata, ma rischiano un pignoramento nel medio-lungo periodo.


  • ModSenior

    Oggi ascoltavo la radio, e una pubblicità mi ha colpita.
    Pubblicizza smartphone e vodafone (se ricordo bene la compagnia)... da quando seguo questo form analizzo le pubblicità più che ascoltarle veramente... 😊

    La voce narrante è di un bambino: la mamma è una libera professionista che da quando ha lo smartphone con il navigatore satellitare è sempre lì che lo aspetta puntuale all'uscita dalla scuola. Può usare il telefono per navigare in internet, telefonare, leggere le mail...

    Praticamente risponde alle esigenze fondamentali di una mamma che lavora: puoi conciliare il lavoro con la famiglia.
    Lo dimostra in modo pratico la voce narrante del bambino, sembra sereno e soddisfatto per questa soluzione, cosa che non può non riflettersi sulla mamma, giusto?

    Qui non c'è la domanda "quando" esplicita, ma mi è piaciuta come pubblicità!


  • ModSenior

    Anche io ho notato questa cosa sia in tv sia in radio, ovvero la "domanda" o forse sarebbe meglio dire "l'apertura" in grado di spezzare la monotonia e attrarre l'attenzione del pubblico, spesso è implicita e sapientemente amalgamata nel dialogo.

    E' molto più elegante e sicuramente più efficace che frasi come quella che riportato ad esempio.

    Valerio Notarfrancesco


  • Super User

    Ragazzi, in Spagna ho fatto delle foto a una campagna di sensibilizzazione per una malattia respiratoria. Tutte domande in apertura.

    Domani posto le foto così le esaminiamo assieme.

    Nel viaggio per Barcellona ho letto un libro. Si parla di tecniche di copywriting ovviamente e una delle tante è il COINVOLGIMENTO. Le domande rientrano senza dubbio in quest'area.


  • ModSenior

    Bellissimo Valentina!
    Io ho appena visto invece un'altra pubblicità di viaggi, il messaggio mi piace, come'è fatta un po' meno:
    Primo messaggio "Il pieno di benzina?"
    Secondo "O un viaggio senza neanche guidare?"
    Conclusione "PARTI! subito con ..."
    Le immagini mi sono piaciute poco, ma il messaggio per me è forte, soprattutto penso per chi come me si snocciola un bel po' di chilometri in giro in auto, la contrapposizione tra la necessità/obbligo di guidare e stancarsi per andare al lavoro... ed il piacere di godersi una meritata vacanza!


  • Super User

    Ho continuato un po' la lettura. Alla fine di pag. 38 c'è un passo che riassume quanto letto fino a ora.

    Elenchiamo i sizzle, ma facciamolo usando i "fiori"; usiamo un linguaggio telegrafico inserendo risposte alle domande "chi", "come", "dove", "perché"? Poi studiamo il tono usato. E' convincente, onesto, sincero?

    Altro elemento chiave della comunicazione pubblicitaria lo troviamo a pag. 44.

    Non usare mai la parola "se"; usa piuttosto "quando".

    Per esempio (come riporta il libro), è sbagliato dire "Se deciderai di acquistare" ma "Quando deciderai di acquistare".