• Super User

    Ciao e benvenuta, direi che sei a cavallo perchè mi sembri aver ben capito le cose principali.

    Ok impresa individale (anche se anche in questo caso la compresenza di più codici attività potrebbe portare all'obbligo di contabilità separate).... anche io prediligo quella per tali attività... con iscrizione agli artigiani.

    L'irpef (ire) è al 23% il primo scaglione, ma poi sale a seconda del reddito imponibile dichiarato (cosiddetta aliquota progressiva). In rete trovi sicuramente le aliquote applicabili al 2006 con gli scaglioni.
    Per le altre aliquote/balzelli diciamo in linea di massima ok.

    NB avrai costi deducibili dai ricavi che li diminuiranno sino ad arrivare al reddito imponibile. Spiegarteli tutti qui però è cosa impossibile.

    Paolo


  • User

    Grazie mille per la risposta e la disponibilità! Le aliquote irpef le ho trovate in internet e per i costi deducibili approfondirò a settembre con il commercialista. Visto che mi confermi che sono sulla buona strada continuo ad informarmi, al massimo ricorrerò ancora alle tue conferme.
    Buona giornata
    Barbara


  • User Attivo

    (anche se non sono un commercialista) indicandoti che l'aliquota IRE(Irpef) e del 23 % fino ai 26000 euro...

    Nel tuo caso esempio(30.000 euro) dovrai versare il 23 % di IRE sui 26000 euro + il 33 % di 4000 euro.

    Esempio: Su imponibile di 30.000 euro

    IRE 1 - 26.000*0.23 = 5980 euro.
    (Spesa di irpef relativa alla prima aliquota)

    IRE 2: 4000*0.33 = 1320 euro.

    (il 33 % della seconda aliquota si paga solo dalla differenza tra i 26.000 e i 30.000 euro)

    TOTALE SPESA IRE/IRPEF su 30.000 euro di imponibile: 5980+1320=7300 EURO.

    AGGIUNGENDO ANCHE inps e IRAP:

    Ecco il calcolo:

    30.000

    7300 (IRPEF 23%+33%)

    • INPS (18%) 5400 euro
    • IRAP (4.25 %) 1275 euro
      = 16025 EURO.

    Poi c'e' ancora il costo del commercialista e qualche altra cosuccia.
    Le spese deducibili e detraibili sono escluse...

    Ma di solito cio' che spendi durante l'anno per l'attivita' te lo ridanno e quindi sei spesso a 0
    Le spese detraibili se ci sono,non cambiano di molto la quota di GUADAGNO NETTO che sopra e' indicata...

    Io direi che potresti tenere per buono un guadagno diciamo sui 15.000 euro netti perche' qualche imprevisto succede sempre e occorre pensarci per tempo.

    A quanto ho letto credo che tuo marito non possa godere del "regime agevolato nuove imprese" perche' cio' che fara' e' un prosequio dell'attivita' da dipendente.O mi sbaglio?


  • User Attivo

    siete mitici!!!


  • User

    Siete davvero mitici!!! Grazie ancora, quindi sommando tutto si arriva al famoso 50% che avevo calcolato anche senza sapere i particolari.
    In effetti non può godere del regime agevolato per le nuove imprese, visto che c'è piena continuità nell'attività, inoltre la clientela resterà la stessa (ha fatto un accordo col suo ex datore di lavoro) quindi non c'è proprio possibilità. Solo un dubbio sul tuo calcolo (lungi da me dubitare, solo voci che ho sentito in giro), l'inps non è detraibile (o deducibile, me li confondo sempre)? Cioè intendo, per arrivare all'imponibile irpef non si toglie l'inps?
    In quel caso rimarrebbe nell'aliquota del 23%. Comunque questi sono particolari, l'importante per me è avere un quadro chiaro e grazie a voi si sta delineando sempre più la cosa.


  • Super User

    Mitici voi.... addirittura sapete che i contributi inps pagati sono deducibili dal reddito prima di calcolare su quest'ultimo l'ire.... tanto di cappello.

    Aggiungo che altre deduzioni e/o detrazioni possono ulteriormente mitigare la tassazione,

    Paolo


  • User

    Buonasera
    vorrei utilizzare l'auto che ho già nella nuova impresa individuale, come la posso valutare? E la posso ammortizzare ?
    Grazie


  • User Attivo

    @Baby2876 said:

    Siete davvero mitici!!! Grazie ancora, quindi sommando tutto si arriva al famoso 50% che avevo calcolato anche senza sapere i particolari.
    In effetti non può godere del regime agevolato per le nuove imprese, visto che c'è piena continuità nell'attività, inoltre la clientela resterà la stessa (ha fatto un accordo col suo ex datore di lavoro) quindi non c'è proprio possibilità. Solo un dubbio sul tuo calcolo (lungi da me dubitare, solo voci che ho sentito in giro), l'inps non è detraibile (o deducibile, me li confondo sempre)? Cioè intendo, per arrivare all'imponibile irpef non si toglie l'inps?
    In quel caso rimarrebbe nell'aliquota del 23%. Comunque questi sono particolari, l'importante per me è avere un quadro chiaro e grazie a voi si sta delineando sempre più la cosa.

    Hai ragione! Avete ragione...Ho sbagliato a fare il calcolo ben sapendo che la previdenza sociale va scalata prima del calcolo dell'IRE...Scusate...

    Si, resteresti(resterebbe,tuo marito) nella prima aliquota del 23 %.

    Esiste anche tra le altre cose la no tax area ma va ad annullarsi del tutto per importi superiori ai 26.000 euro.

    Comunque a parte il calcolo e' buona norma sempre inserire una voce extra(quella riguardante gli imprevisti) che non dovrai versare allo stato ma piuttosto accumulare per qualsasi problema di vario genere...

    Non si sa mai...

    Puoi fare finta che sia una tassa in piu' da versare verso lo stato anche se invece verra' semplicemente accantonata da te/lui per appunto gli eventuali imprevisti.

    Scusa ancora per l'errato calcolo...:)


  • User

    @Giava said:

    Buonasera
    vorrei utilizzare l'auto che ho già nella nuova impresa individuale, come la posso valutare? E la posso ammortizzare ?
    Grazie

    Già trovato in ItaliaOggi del 14 agosto, se vi interessa eccolo:
    *In conformità a quanto previsto dall'art.65, dpr 917/1986, l'autovettura dovrà essere iscritta: *
    a) se in contabilità ordinaria: nell'inventario e nel libro dei cespiti ammortizzabili (non più obbligatorio dal 21/2/1997);
    b) se in contabilità semplificata nel solo libro dei cespiti ammortizzabili (non più obbligatorio dal 21/2/1997) o nel registro degli acquisti.
    Come valore andrà assunto il costo sostenuto per l'acquisto, maggiorato degli oneri accessori di diretta imputazione e depurato delle quote di ammortamento dalla data di acquisto del bene a quella di immissione nell'azienda.
    Si osserva inoltre che l'ammortamento deve essere calcolato a decorrere dall'esercizio in corso alla data di iscrizione con riferimento al costo riconosciuto ai beni stessi indipendentemente dalla data della relativa acquisizione.

    Ciao e complimenti per l'ottimo sito.;)


  • User

    Grazie Xtiger, accolgo in pieno il tuo consiglio dell'inserimento della voce inprevisti! Ce ne saranno sicuramente più di quanti se ne possano immaginare! Siamo quasi pronti a partire, vediamo come andrà...
    :ciauz: