• User Newbie

    Chiarimenti calcoli regime minimi

    Salve,

    intanto un complimento per il forum, molto ricco di info utili in diverse sezioni, veramente prezioso alle volte.

    Sono passato da quest'anno al regime dei minimi (ho partita iva e non ho nessuna cassa pareticolare), anche su consiglio del commercialista, ma ho ancora qualche dubbio sulla correttezza dei calcoli da fare in fattura, spero qualsuno esperto mi aiuti a capire bene.

    Ad esempio, ammettiamo che gli anni passati, dovevo fatturare 100, aggiungevo l'iva ed il cliente aveva da pagare 120.
    Ora, volessi far pagare la stessa cifra al cliente (consideriamolo un abbonamento annuale ed un cliente con p.iva a sua volta), vediamo se faccio i passaggi giusti:
    1- segno come costo del servizio 100;
    2- aggiungo 4 di rivalsa inps al 4%; totale 104;
    3- tolgo il 20% di rit.acc. quindi 20,80;
    4- il cliente avra' da versarmi 83,20;
    5- entro il 16 del mese successivo alla data della fattura, il cliente dovra' versare all'erario 20,80 per conto mio.

    Quindi rispetto a prima, e' quasi la stessa cosa, nel senso:
    a- il cliente paga in totale la stessa cifra, unica differenza e' che se prima poteva avere in bilancio un costo di 120 da scaricare, ora lo ha solo di 83,20, giusto?
    b- io ho un guadagno leggermente superiore dovuto, similarmente, al pagare le tasse del 26,72% su un guadagno di 83,20 anziche di 100, corretto?


  • User

    Sulla differenza per il cliente non ho esperienza specifica, ma mi pare che il tuo ragionamento sia corretto (se nel costo da te fatturato non hai tenuto conto dell'IVA per il cliente non cambia nulla -anzi meglio- perchè prima avrebbe pagato l'IVA per poi recuperarla mentre ora non la paga e quindi non la recupera).
    Per il punto b sei in errore, perchè tu paghi le ritenute previdenziali (26,67%) sul fatturato detratte le spese, ma non l'imposta sostitutiva del 20%.
    In altri termini paghi il 26,67% di contributi sui 104 euro (meno le eventuali spese deducibili), poi sui 104 euro (meno le ev. spese) meno il tributo INPS (nel caso 26,67 euro) paghi l'imposta sistitutiva del 20%.


  • User Newbie

    @Marc77 said:

    Per il punto b sei in errore, perchè tu paghi le ritenute previdenziali (26,67%) sul fatturato detratte le spese, ma non l'imposta sostitutiva del 20%.
    In altri termini paghi il 26,67% di contributi sui 104 euro (meno le eventuali spese deducibili), poi sui 104 euro (meno le ev. spese) meno il tributo INPS (nel caso 26,67 euro) paghi l'imposta sistitutiva del 20%.

    Ok, vero, non avevo tenuto conto dell'imposta sostitutiva.
    Ti ringrazio per la risposta.


  • User Newbie

    Volevo riportare un'altro esempio sempre per vedere se ho capito i calcoli.

    Ammettiamo di fare una fattura per avere un netto di 100. (non considerando inps e imposta sost. ovviamente).

    imponibile = 100
    rivalsa inps 4% = 4
    totale imponibile = 104
    totale lordo = 104*1,20 = 124,80
    ritenuta acc. 20% = 20,80 (calcolata sul totale imponibile)
    netto da pagare in fattura = 124,80-20,80 = 104

    E' giusto il calcolo per lordizzare l'imponibile?
    Un dubbio che avevo anche per l'esempio del primo post, la rit.acc va calcolata sull'imponibile totale (quindi con rivalsa inps) netto vero ?

    grazie


  • User Attivo

    Chiedo scusa, mi introemtto anch'io 🙂 Ma che è iscritto alla gestione separata (contribuente minimo) paga i contributi solo se supera 5000 euro? Deve fare la rivalsa INPS? (dovrebbe essere facoltativa, giusto?).


  • User

    A "Sclerato": premesso che il 4% di rivalsa INPS è facoltativo, se lo si indica in fattura va ad aumentare l'imponibile (sia per la ritenuta INPS che per l'imposta sostitutiva del 20%).
    Per quanto riguarda il calcolo che hai fatto, se in fattura indichi complessivamente 124,80 euro (hai moltiplicato per 1,20 per conteggiare l'IVA, ma non capisco perchè la conteggi - visto che nei minimi non la devi versare- ma comunque non c'entrano i 4 euro) la ritenuta d'acconto va fatta sul totale di 124,80 (cioè 24,96 euro) e non su 104 (che in fattura non compaiono).
    Mi sto riferendo a chi esercita la libera professione (per il commercio potrebbe essere differente), in tal caso non vi è il minimo di 5000 euro per i contributi INPS. I contributi si versano sul netto effettivo, qualunque esso sia (per linoma).


  • User Attivo

    Iscritto alla getione separata? nn ce un limite entro il quale nn versare contributi? E quando si versano?


  • User Newbie

    Ammetto di essermi gia' perso un pochino.....

    Io cercavo di fare due casi, il primo post facevo pagare (negli anni precenti) 100 ad un ipotetico cliente, e abbiamo fatto i calcoli per fare pagare la stessa cifra con il nuovo tipo di fatturazione, e fin qui ci sono.

    Nel secondo caso, nuovo cliente, questa volta voglio che mi entri 100 netti, e vorrei capire come calcolare i valori da inserire in fattura.
    Per quella moltiplicazione non la intendevo come iva, ma un modo per lordizzare il costo del servizio, così da avere alla fine, dopo i dovuti calcoli per la ritenuta (ed eventuale rivalsa inps), in tasca 100.

    Pero' mi si attorciglia il cervello con i conti -.-


  • User

    @sclerato said:

    Ammetto di essermi gia' perso un pochino.....

    Io cercavo di fare due casi, il primo post facevo pagare (negli anni precenti) 100 ad un ipotetico cliente, e abbiamo fatto i calcoli per fare pagare la stessa cifra con il nuovo tipo di fatturazione, e fin qui ci sono.

    Nel secondo caso, nuovo cliente, questa volta voglio che mi entri 100 netti, e vorrei capire come calcolare i valori da inserire in fattura.
    Per quella moltiplicazione non la intendevo come iva, ma un modo per lordizzare il costo del servizio, così da avere alla fine, dopo i dovuti calcoli per la ritenuta (ed eventuale rivalsa inps), in tasca 100.

    Pero' mi si attorciglia il cervello con i conti -.-

    O.K. per avere 100 euro netti in tasca devi fatturare (senza considerare- per semplicità- le deduzioni per le spese deducibili) una somma X che detratte le ritenute INPS (26,67%) e l'imposta sostitutiva del 20% sia appunto uguale a 100 euro.
    Se mastichi un pochino di matematica è un'equazione semplice:
    100= X * 0,7333 *0,80 cioè la somma X che devi fatturare si ottiene dividendo 100 (o ciò che vuoi ottenere) per 0,5866 vale a dire 170,46 euro.

    Per essere più precisi dovresti tenere conto, come detto, delle spese deducibili, in questo caso il discorso si complica un po' (non tanto sul piano del calcolo che rimane abbastanza semplice), ma per la difficoltà di calcolarle a priori e di valutare la misura effettiva con cui incidono sulla produzione del reddito (potresti però fare una valutazione approssimativa).

    Ultima considerazione: va tenuto conto che la spesa per contributi INPS è vero che limita il netto che uno mette in tasca, ma, a differenza dell'imposta sostitutiva, va ad aumentare l'ammontare contributivo individuale con cui in futuro (si spera:D) verrà calcolata la pensione.


  • User Newbie

    Grazie Marc, sia per l'ultima che per le altre risposte, mi hai aiutato a chiarire il tutto.

    Riguardo l'ultima risposta non era quello che intendevo, ma mi tornera' sicuramente utile anche quel calcolo.

    Io intendevo solo al netto di ritenuta d'acconto e rivalsa 4%, e non delle successive imposte (inps+sostitutiva), ma credo di esserci arrivato malgrado la mia repulsione viscerale per la matematica 🙂

    netto (al netto di rit.acc. e rivalsa 4%) = 50 (quello che voglio in tasca imposte escluse)
    "lordo" (il valore da riportare in fattura) = (50*100)/80 = 62,50

    poi su questo valore calcolo:

    • rit.acc 20% = 12,50
    • rivalsa 4% = 2,50

    e in fattura riporto soltanto le voci:

    • costo dei servizi (il valore "lordo" trovate meno valore della rivalsa 4%) = 60,00
    • rivalsa inps = 2,50
    • rit.acc. = 12,50
    • netto a pagare = 62,50 - 12,50 + 2,50 = 52,50

    E' corretto come ho fatto Marc ?
    grazie di nuovo


  • User

    @sclerato said:

    Grazie Marc, sia per l'ultima che per le altre risposte, mi hai aiutato a chiarire il tutto.

    Riguardo l'ultima risposta non era quello che intendevo, ma mi tornera' sicuramente utile anche quel calcolo.

    Io intendevo solo al netto di ritenuta d'acconto e rivalsa 4%, e non delle successive imposte (inps+sostitutiva), ma credo di esserci arrivato malgrado la mia repulsione viscerale per la matematica 🙂

    netto (al netto di rit.acc. e rivalsa 4%) = 50 (quello che voglio in tasca imposte escluse)
    "lordo" (il valore da riportare in fattura) = (50*100)/80 = 62,50

    poi su questo valore calcolo:

    • rit.acc 20% = 12,50
    • rivalsa 4% = 2,50

    e in fattura riporto soltanto le voci:

    • costo dei servizi (il valore "lordo" trovate meno valore della rivalsa 4%) = 60,00
    • rivalsa inps = 2,50
    • rit.acc. = 12,50
      -** netto a pagare = 62,50 - 12,50 + 2,50 = 52,50**

    E' corretto come ho fatto Marc ?
    grazie di nuovo

     	 Si, salvo l'ultima riga (in grassetto).
    

    Come hai giustamente indicato, in fattura dovresti esporre:
    Servizio 60,00 ?
    rivalsa INPS 2,50 ?
    R.A. 12,50 ?
    Netto a pagare 50,00 ? Cioè quello che ti eri proposto


  • User Newbie

    Scusa se rispondo solo ora, sono stato un po' preso.

    Penso che sia tutto chiaro fin qui.

    Solo un dubbio da una necessità di questi giorni, nel caso dovessi fatturare ad un privato, per cui senza piva, e' sufficente non inserire in fattura la R.A., giusto? Il resto rimane tutto uguale no?

    Di nuovo grazie dei tuoi interventi Marc e del tempo che hai dedicato a rispondermi.


  • User

    @sclerato said:

    Scusa se rispondo solo ora, sono stato un po' preso.

    Penso che sia tutto chiaro fin qui.

    Solo un dubbio da una necessità di questi giorni, nel caso dovessi fatturare ad un privato, per cui senza piva, e' sufficente non inserire in fattura la R.A., giusto? Il resto rimane tutto uguale no?

    Di nuovo grazie dei tuoi interventi Marc e del tempo che hai dedicato a rispondermi.

    Sì, per quanto ne so è così.
    Buon lavoro.