• User Attivo

    Pregiudizio sui seo che portano in prima pagina

    Salve,

    apro un topic un po' "particolare": in questo forum (ma anche altrove, ovviamente) ho sempre percepito una sorta di pregiudizio verso quei seo e quelle agenzie che garantiscono un posizionamento in prima pagina su Google. Sembra quasi che siano visti come dei "taroccatori" "cartomanti" o millantatori, quando non sono proprio definiti truffatori. Ebbene, io non trovo nulla di strano in tutto ciò. Io faccio parte di questo genere di seo e penso che un contratto onesto e chiaro con il cliente si possa redigere in ogni circostanza. Basta non promettere l'impossibile né mascherare le cose (ad esempio dichiarando di ottenere un posizionamento organico quando invece si stanno semplicemente mettendo in atto delle campagne Adwords, in grado di gabbare chi di web e seo non ne capisce assolutamente nulla).

    Vero che di truffe nel mio settore ve ne sono molte, come ad esempio chi si fa pagare per posizionare un nome a dominio composto dal nome e cognome di una persona, tra l'altro poco comune. Non è, legalmente parlando, una truffa, tuttavia, a livello di etica professionale lascia un po' a desiderare.

    Il problema, in realtà, è un altro: un avvocato vi chiede cento euro solo per dirvi ciao. Andate da un medico privato, vi visita, vi prescrive una cura chiedendovi cento euro, ma se il vostro malessere persisterà, i soldi non li riavrete certamente indietro. Ecco, un seo che non riesce a posizionare è visto come un impostore. Forse siamo noi ad essere mal considerati, come categoria, da taluni clienti.

    Forse si pretende troppo da noi e, oggi come oggi, a differenza di quache anno fa, la semplice consulenza non è quasi mai richiesta, si vogliono risultati ben precisi, cosa che un libero professonista in teoria non dovrebbe garantire.

    Diverso il discorso quando il sito lo realizzo io stesso, e allora si instaura un rapporto di maggiore fiducia col cliente.


  • User Attivo

    Se il contratto è chiaro va benissimo, anzi ancora meglio di chi ti dice ''se ti potessi garantire la prima posizione sarei google'' . Chiaro che non si possono garantire le cose al 100%, ma stipulare dei paletti che vanno da x a y è anzi sinonimo di maggior trasparenza rispetto a chi mette sempre le mani avanti (ma le sue fatture sono certe).


  • User

    Bisogna pagare una persona se arriva ad un certo risultato. (es arrivi a 100 visite dalle key che voglio io, ti pago un tot di quello che ti devo)
    Se un azienda ha esperienza in settore, per le key medie ti arriva anche in top 10.

    In seo una sicurezza non esiste, esiste il fattore esperienza che puo' aiutare un sacco, ma dire ti posiziono una key in top 3, non ha senso.


  • User

    @Markian said:

    ...

    perfettamente daccordo. Chiarezza nei contratti, garanzie e nessuna promessa impossibile da mantenere.


  • Super User

    Concordo con EnzoMa e Markian ma secondo me i possibili clienti sono stati scottati da persone che di SEO non sanno nulla o quasi, hanno perso soldi ed ora vogliono spenderne ancora solamente con la certezza di vedere un ritorno (posizione X sul motore di ricerca).

    Tanti persone che sento (e che non sono miei clienti) vogliono un contratto SEO che sia pero' legato ad una posizione X sul motore di ricerca. Il problema è che per farlo in molti casi ci si deve stare dietro un po' troppo e quindi è forse meglio perdere tale possibile cliente.

    M.


  • User Attivo

    discussione interessante , mi permetto di spostare un po' la prospettiva : ma al cliente interessa "essere in top 10 per quella chiave" o "ricevere visite in target che portino conversioni".

    Perché secondo me il primo obiettivo ( a differenza del secondo ) può portare frustrazione sia al SEO che al cliente :

    1. per il SEO è difficile da garantire e se ha impostato il contratto su questo obiettivo magari se non ci si arriva neanche si prende il compenso che ci si era prefissi

    2. il cliente può accorgersi , una volta arrivato nella posizione desiderata , che non porta tante visite quanto si era previsto e/o le visite non convertono come previsto.

    Per esperienza personale in diversi casi mi sono trovato in 1° posizione per key MOLTO competitive ed ho scoperto con rammarico che portava molte meno visite di tante long tails che invece erano posizionabili con molta meno fatica ( e convertivano molto meglio ).

    Ora non essendo un SEO di professione , ma limitandomi ad ottimizzare i miei siti , sono "il cliente di me stesso" e posso pure farmi una grassa risata su questa situazione paradossale , ma mi immagino se la stessa ottimizzazione fosse stata fatta sotto contratto per un cliente esterno quali casini avrebbe potuto portare.


  • Super User

    Ciao oronzo_canà, il problema è che molti clienti non capiscono la diversità tra le cose: loro sono convinti che più sei in alto e più converti, ed essendo stati scottati precedentemente è difficile fargli capire che è importante essere in alto nelle ricerche, ma che la prima posizione non è sempre la migliore (io moltissime volte parto dalla 3rza prima di cliccare).

    M.

    PS: usi ancora la bzona o la 5-5-5 ?


  • User

    @ziobudda said:

    ma che la prima posizione non è sempre la migliore (io moltissime volte parto dalla 3rza prima di cliccare).

    Che la prima posizione sia la migliore non è in discussione.....qualsiasi test ti dimostrerà che avrai una bella differenza tra essere terzo e essere primo.
    Poi qualcuno parte magari dalla seconda pagina a guardare i risultati ma sono eccezioni.....


  • Super User

    scusate io intendevo dalla 3rz posizione, non dalla 3rza pagina. Giusto per chiarezza. E 1ma, 2nda e 3rza (posizione) secondo me si equivalgono. Fa solo prestigio per il seo portare un sito in 1ma posizione.

    M.


  • User

    Ti assicuro che non si equivalgono
    Per decine di chiavi in settori diversi ho sempre riscontrato una differenza enorme tra la prima e la terza posizione.
    Adirittura la prima posizione arriva a portarti il triplo delle visite.
    Mi riferisco principalmente al mercato americano ma sicuramente è uguale dapertutto.


  • Super User

    Mah, per come sono fatto io, i prime 3 link li clicco sempre.
    Saro' un caso a parte, ma anche osservando altre persone vedo che i primi 3 sono quelli che vanno per la maggiore.

    Certo, il primo ha più click e su questo non ci piove.

    Per la questione mercato: mbo', non saprei, ma sarebbe bello scoprire se è veramente come dici tu.

    M.


  • User Attivo

    @oronzo_canà said:

    discussione interessante , mi permetto di spostare un po' la prospettiva : ma al cliente interessa "essere in top 10 per quella chiave" o "ricevere visite in target che portino conversioni".

    per me nella maggior parte dei casi le chiavi più redditizie sono anche quelle più cercate.
    Quello della long tail è un concetto un po' da prendere con le pinze secondo me, tra l'altro nella maggioranza dei casi il posizionamento da long tail è quasi spontaneo proprio perchè non c'è molta concorrenza ci si posiziona bene senza fare molto, quindi è logico concentrarsi su chiavi dove serve lavoro in più.

    @ziobudda: Le prime 3 posizioni sono importanti, ma per me ha ragione maninblack, la maggioranza degli utenti non vuole perdere molto tempo a cercare e clikka il primo.


  • Super User

    @skyluke21: io volevo solo dire che le prime 3 posizioni sono importanti, solo che mi sono ingarbugliato nel discorso. Rimane che spesso in prima posizione c'è un link che non mi interessa, ma non è sempre così.

    M.


  • Moderatore

    Salve 🙂

    sul discorso tra prima e terza posizione, statisticamente è un dato di fatto ormai certo che la prima posizione porta maggiori visite.

    Sicuramente però sono da tenere in considerazione alcuni fattori, quali ad esempio un title accattivante che magari anche in posizioni inferiori porta l'utente a cliccare maggiormente, e sopratutto avere un sito strutturato in modo da tale da convertire e produrre risultati tangibili.

    Per non andare fuori tema rispetto all'argomento principale del thread, secondo me, un buon SEO non può prescindere dall'analizzare e proporre al cliente soluzioni che gli garantiscono risultati concreti.

    Quindi al cliente più che promettere prime posizioni (che lasciano il tempo che trovano, se poi magari una volta che l'utente arriva sul sito non converte e se ne va dopo 3 secondi) bisognerebbe chiedere: cosa vuole ottenere? che risultati vuole raggiungere?

    Mi rendo conto che "educare" il cliente a volte è difficile e che molto spesso è più semplice far arrivare un sito ai primi posti in serp e basta.

    Oggi però un SEO, non si deve limitare secondo me, ad essere solo una scalatore di vette, ma deve avere basi e competenze oltre che informatiche, anche e sopratutto in marketing.

    Fare quindi contratti che si basino oltre che su un incremento delle visite (dovute a prime posizioni in serp), ma anche e sopratutto sui risultati concreti per il cliente finale.


  • Super User

    Concordando con @pacoweb (ho gia' detto che mi ero espresso male e che la prima posizione è sicuramente e sempre meglio della terza, ma che comunque non essere in prima non è "una morte") secondo pero' il SEO di informatica puo' anche saperne poco e nulla, se per informatica intendiamo la programmazione, la creazione di temi e template e tutto quello che riguarda la creazione di un sito o portale.

    Al contrario un programmatore freelance che realizza siti web deve avere una minima (solo??) infarinatura di SEO/marketing, perché il sito che deve andare a creare deve essere creato anche in una ottica SEO/marketing (che non venga fuori con "gli url senza il ? non si possono fare", per capirci).

    M.


  • Moderatore

    Beh :), che un SEO per lavorare, possa anche non sapere poco o nulla di informatica (intesa come programmazione o conoscenza almeno dell' html) non sono molto d'accordo.

    Forse ci sarà qualcuno che si propone anche in questo modo, ma io sinceramente non mi sentirei molto sicuro se non sapessi proprio nulla in merito al codice di una pagina.

    E' vero che i fattori onpage oggi in ambito seo contano relativamente, ma la totale incompetenza rende a mio avviso uno che fa questo lavoro, incompleto professionalmente.

    :ciauz:


  • Super User

    Scusa, ma perchè un SEO dovrebbe sapere come costruire un template nel CMS X ? Oppure la programmazione in PHP ? Oppure come passare da PSD ad HTML ?

    Non ne vedo il motivo. Neppure un programmatore deve conoscere per forza, per fare il suo lavoro, come costruire un CSS che sia visibile su tutti i browser moderni. Che poi lo sappia è un'altro conto, ma se vale per il programmatore allora deve valere anche per il grafico che costruisce il PSD e per l'htmlista che trasforma il PSD in HTML/CSS.

    Quindi: il SEO deve sapere quali sono i TAG HTML che interessano il lato SEO, deve sapere dove questi devono essere posizionati all'interno della pagina HTML finale, ma non vedo il motivo perché sappia come inserire questi TAG nel template fatto con il linguaggio X o tramite l'uso del CMS Y.

    M.


  • Moderatore

    Beh :),

    ora non passiamo da un opposto all'altro. Nessuno ha mai detto che si deve saper costruire un template per un Cms o essere un esperto programmatore. Io parlato di sapere almeno le basi dell'html.

    Solo a titolo di esempio però, nel caso ti si presentasse un cliente con un sito in php, dove hai bisogno di fare un url rewrite, da Seo cosa gli dici?

    Comunque, io ho solo indicato quella che è la mia personale visione per poter lavorare e fare il seo in maniera professionale.

    Poi rispetto ovviamente le opinioni di chi pensa che per fare il nostro lavoro sia importante conoscere il tag title, l'alt, o il meta description e prende solo 2 link :).