• User

    Avvio distribuzione dischi vinile

    Buonasera è il mio primo post qui avrei però bisogno di un vostro cortese consiglio. Vorrei cominciare con un'attività di commercio e produzioni di dischi, quindi come operazioni dovrei importare ed esportare i dischi stessi in Europa.
    Ho sentito un commercialista il quale mi ha sconsigliato di aprire partita iva se le entrate non sono ragguardevoli perchè a detta sua secondo gli studi di settore dovrei fatturare 40.000 euro pena accertamenti, controlli ecc... Io che vorrei fare questa attività più come hobby che come lavoro non voglio avere problematiche di quel tipo, gli introiti qualora ci fossero credo non potrebbero superare i 1000-2000 euro/anno, ed avevo pensato di aderire al regime dei minimi ma leggendo ho visto che l'iva non la posso scaricare; quindi, dati i margini risicatissimi, dovendo pagare l'iva come pure le dichiarazioni intrastat il gioco non vale assolutamente la candela. Vi chiedo se ci possono essere delle soluzioni o dei consigli, sennò o mollo l'idea oppure provo a farlo da privato cittadino. Grazie mille a tutti


  • Super User

    Ciao,
    svolgere l'attività da privato è possibile se fai poche vendite nell'anno puoi rientrare nell'ambito dell'occasionalità.
    Qualunque altra soluzione per 1.000 - 2.000 euro l'anno di ricavi la vedo antieconomica per te dati i costi da sostenere.

    Fabrizio


  • User

    E' esattamente quello che mi hanno detto, ho passione per la musica ma sembra che lo stato non possa accettare il fatto che uno voglia "sbattersi" per due lire. Non faccio commercio elettronico nel senso che nel sito non si può comprare nè vendo su ebay, come possono vedere se le vendite sono occasionali o meno?
    Grazie comunque ma peccato, mi sarebbe piaciuto molto fare le cose in regola...


  • Super User

    Non ci sono limiti precisi per l'occasionalità, si deve trattare di attività sporadica e non continuativa. A mio parere già dopo 5 o 6 vendite si comincia ad allontanarsi dall'occasionalità.


  • User

    Grazie Fabrizio molto gentile.
    Ora ciò che mi chiedo è come fanno a sapere che io sto vendendo, vanno alla posta e controllano chi spedisce raccomandate e pacchi?
    Però è certo che l'iva la devo pagare quando importo dei dischi con il regime di minimi vero? iva + dichiarazione intrastat = pagare un disco più che comprarlo da consumatore finale, l'idea muore in partenza.
    Sono tristissimo 😞


  • User

    Sto pensando e ripensando... Un'idea bizzarra; dati i risicatissimi guadagni se e quando ci sono, dato che su alcuni titoli ci rimetto soldini, la creazione di una ONLUS è una cosa da scartare a priori oppure potrebbe essere attuabile? Ho letto e dovrei rientrare ne:
    promozione della cultura e dell'arte
    Possibile?


  • Lascia perdere .... vendi quello che puoi e goditi il ricavato senza tanti problemi.


  • User

    Si ma vedi Criceto, avendo già una partita iva, una figlia, una casa, vorrei evitare di avere problemi con il fisco anche perchè veramente da questa attività qualora riuscissi a ripagare solo i dischi miei sarei già contento, ne compro tanti... Rischiare e non poter fare questa cosa alla luce del sole non mi fa stare tranquillo. L'idea della Onlus non mi sembrava male, anche qualora dovessi farci un utile lo potrei (e dovrei) reinvestire che è quello che normalmente già faccio!


  • Blocca tutto!
    Hai detto che hai già una partita IVA?
    Per quale attività?


  • User

    Non c'entra nulla con questa attività e non posso "giocare" con l'iva 😞


  • A me risulta che con la stessa partita IVa si possano svolgere attività completamente diverse, eventualmente utilizzando sezionali distinti,
    Ripeto la domanda, per quale tipo di attività hai la partita IVA?


  • User

    Sì, posso avere varie attività differenti, ma come ho scritto nel primo post per lo stato se hai una partita iva devi per forza guadagnare milioni di euro o non sei congruo e coerente, non rientri nel rispetto degli studi di settore ed onestamente di controlli della finanza ne faccio volentieri a meno. Al momento ho partita iva in ambito assicurativo.


  • Prova a sentire meglio il tuo commercialista, perchè se la parte aggiuntiva è minima rispetto a quella principale risulta ininfluente per gli studi di settore.
    Sicuro sicuro che non ti abbia sconsigliato per evitare rotture?


  • User

    No 😄 Non ne sono affatto sicuro ed anzi il pensiero c'è stato e c'è ancora per quello sono qui 🙂 Qualsiasi tipo di consiglio è veramente ben accetto, ti ringrazio Criceto mi hai dato uno spunto nuovo per passare altre ore a caccia di informazioni.
    Tornando alla mia idea pomeridiana sta benedetta onlus è praticabile o no? E' brutto, mi sembra di essere tornato bimbo, magari qualche commercialista si sta facendo delle gran risate, di ciò ne sono felice ma nel caso stroncatemi il sogno ridacchiando oppure se fosse una via praticabile beh, sono in attesa di info 😉

    PS: Io non capisco; il commercialista lo pago, pago quanto mi ha chiesto lui e, nel caso, gli potrei pure pagare le "rotture" extra che gli creo, perchè non darmi buoni consigli e/o giuste delucidazioni?


  • Non gettare la croce .... premesso che probabilmente ha ragione lui vedila così ...
    Un tapino (il commercialista) ha il suo parco buoi (in senso metaforico e non offensivo) che gestisce ormai da anni in modo praticamente automatico e senza rogne ....
    Ora uno di questi buoi (in senso metaforico e senza offesa) lo pone davanti al fatto di dover ragionare e studiare qualche cosa che magari gli si para di fronte per la prima (e probabilmente unica) volta ...
    Cosa avrebbe da guadagnare e cosa da perdere ad assecondare il bue (sempre senza offesa) in questione?
    Fai un esame di coscienza e pensa a cosa diresti tu in una occasione simile ...


  • User

    Ma tu sei un tapino o un bue? 😄
    Lo capisco benissimo, dall'altra parte però lui sta fortemente rischiando di perdere un cliente che gli porterà pochissimi introiti ma che pensa di avere a che fare con un professionista e pretende che come tale si comporti. Io nel mio lavoro riesco per fortuna a scindere la relazione tempo/denaro e cerco di consigliare al meglio i miei clienti, sono quasi sicuramente una mosca bianca, non vado orgoglioso del mio fatturato ma della mia etica di sicuro. Quello che ora mi lascia molto perplesso è se "non sa" oppure se "non risponde", in questo specifico caso un commercialista "ignorante" in materia non mi da sicurezza. Sto perdendo soldi pagando diverse centinaia di euro di iva e sto perdendo tempo a cercare una soluzione che magari lui sa già e che non mi vuole dire per non crearsi rogne.


  • Sono un Tapino/Bue nel senso che preferisco sbagliare da solo.
    Non interpretare male le mie parole (livevemente sarcastiche lo ammetto) non ti sto dicendo che chi ti segue non sia persona capace e neppure che non voglia fare quello che ti potrebbe giovare, ti suggerisco soltanto di non fermarti al primo ostacolo.
    Per esempio hai provato a fare un giretto presso una sede dell'ADE a scambiare quattro chiacchere con un loro incaricato? magari possono darti qualche utile informazione o suggerimento o anche dirti di rivolgerti ad un professionista come spesso avviene (grazie al c ....!).
    Se poi ti diranno che la cosa è impossibile o totalmente antieconomica ti sentirai rassicurato nei confronti del tuo consulente e non avrai più quel bacarozzo che ti rode il cranio instillandoti dubbi sul suo operato.

    PS:Se decidi di andare sarebbe bello che poi riferissi sul risultato.


  • Super User

    E' andata avanti un bel po' la discussione:D

    Se hai già una partita iva è sufficiente che aggiungi un codice attività e puoi vendere tranquillamente i tuoi dischi. Con un fatturato di 1.000 - 2.000 euro non dovrai compilare lo studio di settore per la vendita dischi perchè compilerai solo quello per l'attività assicurativa.
    Ti consiglierei di riparlare con il tuo commercialista prospettandogli questa soluzione lui ha sicuramente più dati di noi per consigliarti al meglio.


  • User

    Siete stati davvero gentilissimi, stamani ho telefonato al commercialista, pessimista al massimo ma quando gli ho prospettato la onlus la soluzione da voi proposta gli è subito sembrata la migliore 😄

    Martedì vado lo stesso all'agenzia delle entrate, oltre agli studi di settore mi ha detto il doc ci sono tante altre cose a cui potresti andare incontro, vorrei capire meglio quali problemi potrei avere. In realtà non è il fatturato di 1000 o 2000 ma l'utile. Non voglio evadere nulla voglio fare tutto in regola ma non voglio avere rompimenti di scatole con il fisco. In fondo il commercialista mio è bravo, ma ha paura un po' di tutto 🙂