• User

    Si ma vedi Criceto, avendo già una partita iva, una figlia, una casa, vorrei evitare di avere problemi con il fisco anche perchè veramente da questa attività qualora riuscissi a ripagare solo i dischi miei sarei già contento, ne compro tanti... Rischiare e non poter fare questa cosa alla luce del sole non mi fa stare tranquillo. L'idea della Onlus non mi sembrava male, anche qualora dovessi farci un utile lo potrei (e dovrei) reinvestire che è quello che normalmente già faccio!


  • User

    Non c'entra nulla con questa attività e non posso "giocare" con l'iva 😞


  • User

    Sì, posso avere varie attività differenti, ma come ho scritto nel primo post per lo stato se hai una partita iva devi per forza guadagnare milioni di euro o non sei congruo e coerente, non rientri nel rispetto degli studi di settore ed onestamente di controlli della finanza ne faccio volentieri a meno. Al momento ho partita iva in ambito assicurativo.


  • User

    No 😄 Non ne sono affatto sicuro ed anzi il pensiero c'è stato e c'è ancora per quello sono qui 🙂 Qualsiasi tipo di consiglio è veramente ben accetto, ti ringrazio Criceto mi hai dato uno spunto nuovo per passare altre ore a caccia di informazioni.
    Tornando alla mia idea pomeridiana sta benedetta onlus è praticabile o no? E' brutto, mi sembra di essere tornato bimbo, magari qualche commercialista si sta facendo delle gran risate, di ciò ne sono felice ma nel caso stroncatemi il sogno ridacchiando oppure se fosse una via praticabile beh, sono in attesa di info 😉

    PS: Io non capisco; il commercialista lo pago, pago quanto mi ha chiesto lui e, nel caso, gli potrei pure pagare le "rotture" extra che gli creo, perchè non darmi buoni consigli e/o giuste delucidazioni?


  • User

    Ma tu sei un tapino o un bue? 😄
    Lo capisco benissimo, dall'altra parte però lui sta fortemente rischiando di perdere un cliente che gli porterà pochissimi introiti ma che pensa di avere a che fare con un professionista e pretende che come tale si comporti. Io nel mio lavoro riesco per fortuna a scindere la relazione tempo/denaro e cerco di consigliare al meglio i miei clienti, sono quasi sicuramente una mosca bianca, non vado orgoglioso del mio fatturato ma della mia etica di sicuro. Quello che ora mi lascia molto perplesso è se "non sa" oppure se "non risponde", in questo specifico caso un commercialista "ignorante" in materia non mi da sicurezza. Sto perdendo soldi pagando diverse centinaia di euro di iva e sto perdendo tempo a cercare una soluzione che magari lui sa già e che non mi vuole dire per non crearsi rogne.


  • Super User

    E' andata avanti un bel po' la discussione:D

    Se hai già una partita iva è sufficiente che aggiungi un codice attività e puoi vendere tranquillamente i tuoi dischi. Con un fatturato di 1.000 - 2.000 euro non dovrai compilare lo studio di settore per la vendita dischi perchè compilerai solo quello per l'attività assicurativa.
    Ti consiglierei di riparlare con il tuo commercialista prospettandogli questa soluzione lui ha sicuramente più dati di noi per consigliarti al meglio.


  • User

    Siete stati davvero gentilissimi, stamani ho telefonato al commercialista, pessimista al massimo ma quando gli ho prospettato la onlus la soluzione da voi proposta gli è subito sembrata la migliore 😄

    Martedì vado lo stesso all'agenzia delle entrate, oltre agli studi di settore mi ha detto il doc ci sono tante altre cose a cui potresti andare incontro, vorrei capire meglio quali problemi potrei avere. In realtà non è il fatturato di 1000 o 2000 ma l'utile. Non voglio evadere nulla voglio fare tutto in regola ma non voglio avere rompimenti di scatole con il fisco. In fondo il commercialista mio è bravo, ma ha paura un po' di tutto 🙂