• User Attivo

    Chiedi al tuo commercialista, comunque credo il 50%


  • Moderatore

    Bisogna sempre stare attenti su queste voci di costo.
    In ogni caso, credo possano considerarsi deducibili al 50% qualora la sede dell'attività coincida con l'abitazione.


  • User Newbie

    @michelini said:

    Bisogna sempre stare attenti su queste voci di costo.
    In ogni caso, credo possano considerarsi deducibili al 50% qualora la sede dell'attività coincida con l'abitazione.

    Salve a tutti :ciauz:

    due domande:

    1-queste spese energetiche ricadono nei limiti di spesa per "beni strumentali" (max 15000 complessivi nel triennio precedente) ?

    2-sempre riguardo all'uso promiscuo della propria abitazione per esercitare la propria attivita: si possono scaricare anche spese condominiali? :mmm:


  • User Attivo

    **A condizione che il professionista non disponga nel medesimo comune di altro immobile adibito esclusivamente all'esercizio dell'attività (articolo 54, comma 3 del Tuir) , i professionisti che utilizzano promiscuamente un immobile posseduto a titolo di proprietà, di usufrutto o di altro diritto reale, hanno il diritto di dedurre una somma pari al 50% della rendita catastale; la stessa rendita (nella misura del 100%) va dichiarata tra i redditi di fabbricati.
    **

    Se l'immobile è posseduto in base a un contratto di locazione, anche finanziaria, i professionisti hanno il diritto di dedurre, in base al criterio di cassa, una somma pari al 50% del relativo canone.

    **Le spese legate all'immobile quali condominio, luce, acqua, gas sono deducibili per cassa nella misura del 50 per cento. **


  • User Attivo

    @cygnus said:

    Salve a tutti :ciauz:

    due domande:

    1-queste spese energetiche ricadono nei limiti di spesa per "beni strumentali" (max 15000 complessivi nel triennio precedente) ?

    2-sempre riguardo all'uso promiscuo della propria abitazione per esercitare la propria attivita: si possono scaricare anche spese condominiali? :mmm:

    1. No

    2. Si, al 50%.


  • User

    @trust said:

    **A condizione che il professionista non disponga nel medesimo comune di altro immobile adibito esclusivamente all'esercizio dell'attività (articolo 54, comma 3 del Tuir) , i professionisti che utilizzano promiscuamente un immobile posseduto a titolo di proprietà, di usufrutto o di altro diritto reale, hanno il diritto di dedurre una somma pari al 50% della rendita catastale; la stessa rendita (nella misura del 100%) va dichiarata tra i redditi di fabbricati.
    **

    Ciao a tutti, questo è il mio primo post :ciauz: in questo magnifico forum, che è stato fondamentale in questi giorni per chiarirmi molte idee.

    Sono un neopensionato; mi accingo ad aprire partita IVA come professionista ed operare in regime di contribuente minimo.

    Leggo sopra che, in caso di proprietà dell'immobile nel quale si opera (nel mio caso ad uso promiscuo), si ha diritto a dedurre il 50% della rendita catastale. Il commercialista al quale mi sono rivolto per le operazioni preliminari esclude invece tale possibilità. Potresti inviarmi il riferimento di dettaglio alla normativa che lo prevede? Per quanto riguarda invece la dichiarazione di tale rendita, immagino che faccia cumulo con il reddito da pensione e non rientri nei calcoli dell'attività a partita IVA; vero o falso?

    E ancora, ove l'immobile sia in comproprietà al 50% col coniuge, quale percentuale sarebbe deducibile, il 50% del totale oppure il 50% della quota di mia proprietà?

    Grazie anticipatamente,


  • User Attivo

    I professionisti che utilizzano promiscuamente un immobile posseduto a titolo di proprietà, di usufrutto o di altro diritto reale, hanno il diritto di dedurre una somma pari al 50% della rendita catastale; stessa deduzione per gli imprenditori individuali. A condizione che il professionista non disponga nel medesimo comune di altro immobile adibito esclusivamente all'esercizio dell'attività. Il riferimento di legge è il Testo Unico delle Imposte Dirette (***articolo 54, comma 3 del *D.P.R. 917 del 1986).

    Bisognerebbe sapere se c'è qualche motivo particolare per il quale il commercialista cui si è rivolto ritiene che non sia possibile dedurre tale costo. :bho:

    Inoltre anche le spese legate all'immobile quali condominio, luce, acqua, gas, telefono, spese di ammodernamento, ristrutturazione, manutenzione, sono deducibili per cassa nella misura del 50 per cento.

    Se l'immobile è in comproprietà al 50% con il coniuge, ritengo che le percentuali di deducibilità vadano rapportate alla quota di proprietà, quindi in questo caso la percentuale di deducibilità sarebbe del 25%.

    I professionisti devono continuare a dichiarare l'intero importo della rendita relativa alla propria quota in dichiarazione dei redditi tra i redditi di fabbricati. Quindi non rientra nella determinazione del reddito dell'attività.

    Su questo argomento c'è un articolo molto chiaro al seguente indirizzo (preceduto da www):
    casa24.ilsole24ore.com/affitto-locazione/news/2007/04/18/1_C.php?uuid=2ce52d36-ed6f-11db-9947-00000e251029&DocRulesView=Libero

    Spero di essere stato d'aiuto. Se ha ancora bisogno mi contatti pure tranquillamente. Saluti :ciauz:


  • User Attivo

    @trust said:

    Se l'immobile è in comproprietà al 50% con il coniuge, ritengo che le percentuali di deducibilità vadano rapportate alla quota di proprietà, quindi in questo caso la percentuale di deducibilità sarebbe del 25%.

    Confermate tutti questo passaggio ?
    Oppure è una interpretazione più o meno logica ?
    Che io sappia le percentuali di deduzione per i minimi rimangono al 50% e/o 100%..stop.
    Fermo restando che, a parte la comproprietà al 50% dell'immobile, tutte le bollette, spese condominaili & company siano intestate al lavoratore che ha aderito al regime dei contribuenti minimi.
    Altrimenti altro che semplificazione..così come nel regime ordinario dovremo anche stabilire la percentuale di utilizzo promiscuo dell'immobile in base alla superficie.


  • User

    @trust said:

    I professionisti che utilizzano promiscuamente un immobile posseduto a titolo di proprietà, di usufrutto o di altro diritto reale, hanno il diritto di dedurre una somma pari al 50% della rendita catastale; stessa deduzione per gli imprenditori individuali. A condizione che il professionista non disponga nel medesimo comune di altro immobile adibito esclusivamente all'esercizio dell'attività. Il riferimento di legge è il Testo Unico delle Imposte Dirette (***articolo 54, comma 3 del *D.P.R. 917 del 1986).

    Se l'immobile è in comproprietà al 50% con il coniuge, ritengo che le percentuali di deducibilità vadano rapportate alla quota di proprietà, quindi in questo caso la percentuale di deducibilità sarebbe del 25%.

    Grazie per la pronta risposta.
    Per la deduzione della rendita catastale mi hai fornito elementi sufficienti a sostenere la tesi col mio commercialista.

    Ritengo invece che la quota di deducibilità sia comunque del 50% anche se l'immobile è in comproprietà, o almeno non trovo elementi nella normativa che asseriscano diversamente.
    Concordo quindi con le considerazioni di Simo.
    Cosa ne pensi?


  • User Newbie

    Salve! Mi sono appena registrata ma consulto spesso il forum e lo trovo molto utile.
    Vorrei sapere: per aprire P.I. col regime dei minimi non bisogna aver acquistato beni strumentali, nel triennio precedente, per una somma superiore a 15000 euro, l'acquisto di una casa, può essere considerato un "bene strumentale"?
    Grazie a chi saprà darmi chiarimenti, il commercialista che ho consultato non è riuscito nell'intento! 😞


  • User Attivo

    Non rientra nel calcolo dei beni strumentali, perchè acquistato come privato.


  • User Attivo

    Salve Sarissima, non capisco bene la domanda. Lei deve ancora aprire la partita iva oppure deve modificare una esistente? E' evidente comunque che un imprenditore/professionista nel regime dei minimi non può neanche pensare di acquistare un bene importante come una abitazione. Se ha comunque acquistato un abitazione che userà anche come sede della sua attività questo non le impedisce di iniziare una nuova attività aderendo al regime dei minimi. saluti


  • User Newbie

    Vi ringrazio per la rapidissima risposta!
    Per StudioCommercialista: in realtà io ho aperto la P.I. ad Aprile, ed ho aderito al regime dei minimi, convinta che la casa non rientrasse nei beni strumentali. E' evidente, che non mi posso permettere l'acquisto della casa, che però è stato fatto dai miei genitori a nome dei figli quando ancora non pensavo di iniziare a lavorare come libero professionista; da ciò nasceva il mio dubbio! Vista la risposta immediata vorrei togliermi un'altro dubbio: P.I. aperta il 29/04/2010, inizio attività il 01/04/2010, posso scaricare le spese sostenute per un corso di abilitazione che ho frequentato dal 7 al 10? Grazie!


  • Moderatore

    Per le imprese individuali c'è il problema dell'applicabilità dell'art.65 Tuir che prevede che gli acquisti di beni strumentali all'attività d'impresa effettuati dopo l'inizio dell'attività, siano attratti necessariamente dalla sfera imprenditoriale e quindi non si può scegliere se l'acquisto è da intendersi come privato o come "p.iva".
    Diverso sarebbe per i lavoratori autonomi.

    Detto questo, se l'abitazione è sede dell'attività, potrebbero sorgere problemi per i motivi di cui sopra.
    In ogni caso l'immobile se acquistato dall'impresa è evidentemente incluso nel limite dei 15.000 euro.


  • User Newbie

    Salve a tutti.
    Mi ricollego alla questione della deducibilità della rendita catastale e delle spese inerenti l'immobile utilizzato promiscuamente.
    Alla fine non mi è ancora chiaro se, nel caso di comproprietà, la quota deducibile sia il 50% della quota di comproprietà.
    Inoltre, nell'articolo sopra citato del Sole 24 Ore, viene anche specificato che "Per le spese di riscaldamento, luce o conodminio, si ritiene che la deducibilità sia ammissibile con un criterio proporzionale, cioè in base allo spazio effettivamente adibito a ufficio rispetto allo spazio totale dell'immobile (vedere anche la risoluzione 9/50091, 7 novembre 1975)". Questo è valido anche per il regime dei minimi?
    Nel mio caso, poi, le bollette sono intestate al cointestatario, pur essendo l'immobile di mia proprietà al 50%; posso comunque dedurle?
    Grazie a tutti.


  • User

    ciao, regime dei minimi.

    utenza telefonica per mio ufficio, contratto no business, posso scaricarla?


  • User Newbie

    Salve, sono nuova del forum...
    a febbraio 2011 ho aperto la Partita Iva svolgendo presso la mia abitazione di proprietà la professione
    di CONSULENZA INFORMATICA (cod. ATECO 620200). Avrei alcuni dubbi relativi alle spese deducibili:

    •       UTENZE (Telefono, gas, luce ecc.)  %=?
      
    •       SCHEDA CARBURANTE  %=?
      
    •       ACQUISTO MATERIALE INFORMATICO  (STAMPANTE, MONITOR..) %=?
      
    •       RICARICHE TELEFONICHE  %=?
      
    •       ASSICURAZIONE AUTO/MOTO  %=?
      
    •       BOLLO AUTO/MOTO  %=?
      
    •       MATERIALE CANCELLERIA  %=?
      
    •       SPESE PER PRANZI (CON FATTURA PER  CONSULENZE PRESSO CLIENTI) %=?
      

    Inoltre, vorrei chiedere non avendo l?obbligo di tenere una contabilità ordinaria, in sede di dichiarazione
    Dei redditi quali documenti devo produrre per dimostrare i redditi da me percepiti? E di conseguenza
    Pagare i contributi INPS?


  • User Newbie

    ciao, regime dei minimi.

    utenza telefonica per mio ufficio, contratto no business, posso scaricarla?