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BIODIVERISTA' l'uomo sta portando all'estinzione di molte specie viventi
Dal 18 ottobre è iniziata la Conferenza di Nagoya (Giappone) sulla biodiversità, la situazione è drammatica gli ecosistemi sotto l'azione umana sono stati mutati con la conseguenza che molte specie animali e vegetali sono prossime all'estinzione.
Riporto un articolo da MTV news:
"Tokyo, 18 ott. (Ap) - I Paesi firmatari della Convenzione Onu sulla diversità biologica si ritrovano da oggi a Nagoya, in Giappone, per una conferenza di due settimane che rischia l'impasse per le divisioni tra paesi ricchi e paesi poveri.
Avviata con il Summit sulla Terra di Rio de Janeiro nel 1992, questa iniziativa internazionale non è riuscita finora nel suo intento principale, quello cioè di rallentare l'estinzione delle specie e la distruzione degli ecosistemi più delicati. Nel 2002, a Johannesburg, il Summit mondiale sullo sviluppo durevole si era prefissato come obiettivo "entro il 2010, un'effettiva riduzione del ritmo di perdita della diversità biologica", da realizzare soprattutto con la lotta alla deforestazione, all'inquinamento e allo sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche.
Questo obiettivo non è stato raggiunto, riconoscono le Nazioni Unite: "Il declino globale della biodiversità si sta accelerando", dichiarava il 22 settembre il Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon.Scopo dei lavori di Nagoya, cui partecipano 8mila delegati di 193 paesi, è quello di fissare 20 obiettivi strategici per il prossimo decennio. Secondo gli scienziati, la Terra sta perdendo la propria biodiversità a un ritmo mille volte superiore della media storica.
L'entomologo Edward Wilson, professore ad Harvard, ritiene che il pianeta si stia dirigendo verso una sesta grande estinzione, la più significativa da quella dei dinosauri, risalente a 65 milioni di anni fa.
Fonte: http://www.biodiversityislife.net/?q=taxonomy/term/62"
ciao
marlomb
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Tutto ASSOLUTAMENTE condivisibile...ma possiamo chiedere, ad es. ad India, Cina, Brasile, di mettere in campo misure a maggior tutela della biodiversità ( si stima che oltre il 70% delle specie minacciate vivano o si sviluppino in questi paesi)?
Dopo secoli di sfruttamento coloniale, nel corso del quale, i paesi che attualmente si ergono a difensori della biodiversità, hanno saccheggiato risorse e vite per garantirsi prosperità e grandezza, possiamo "realmente" chiedere ai paesi emergenti, per la prima volta nella loro storia, di rinunciare a quel minimo di benessere che le loro popolazioni stanno raggiungendo?
Per la prima volta nella loro storia le varie Bophal stanno comunque producendo sviluppo, ti senti di chieder loro di rinunciare ad inquinare e ridurre la crescita economicas per tutelare...."la ghiandaia europea".
Ribadisco che il tema proposto è SERIO, IMPROCASTINABILE, UGENTE e soprattutto SERIO.
Ma proviamo a ragionare anche tenendo conto del ritardo con il quale ABBIAMO mantenuto questi paesi, nell'intento di scippare le loro risorse e garantirci "il benesserre occidentale" e della loro volontà di fregarsene per un pò dell'ambiente e dei Panda (o delle tigri del Bengala) e continuare a crescere, perchè è notorio che la fame è un pessimo consigliere e che lo sviluppo, nel mondo globalizzato che NOI abbiamo perseguito, non è più differibile.
Grazie per aver posto: LA MADRE DI TUTTE LE QUESTIONI DEL MOMENTO.
Ciao.
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@zwack said:
Tutto ASSOLUTAMENTE condivisibile...ma possiamo chiedere, ad es. ad India, Cina, Brasile, di mettere in campo misure a maggior tutela della biodiversità ( si stima che oltre il 70% delle specie minacciate vivano o si sviluppino in questi paesi)?
Dopo secoli di sfruttamento coloniale, nel corso del quale, i paesi che attualmente si ergono a difensori della biodiversità, hanno saccheggiato risorse e vite per garantirsi prosperità e grandezza, possiamo "realmente" chiedere ai paesi emergenti, per la prima volta nella loro storia, di rinunciare a quel minimo di benessere che le loro popolazioni stanno raggiungendo?Dobbiamo chiedere!
Dobbiamo renderci conto che facciamo parte tutti di un unica razza e di un unico mondo globale, ma non solo economico soprattutto ambientale, (il cosiddetto effetto farfalla è verissimo: il battito d'ali di una farfalla in Amazzonia può provocare lo tsunami nell'Oceano Indiano).Le nazioni che hanno sfruttato le altre devono fare la loro parte restituendo almeno in parte il maltolto, ma soprattutto alimentando e fornendo aiuti per un nuovo ordine ecologico che migliori le condizioni di vita di tutti gli esseri viventi, (almeno per la sopravvivenza).
Acqua, aria e terra non inquinate debbono essere il patrimonio di tutti.
@zwack said:
Ma proviamo a ragionare anche tenendo conto del ritardo con il quale ABBIAMO mantenuto questi paesi, nell'intento di scippare le loro risorse e garantirci "il benesserre occidentale" e della loro volontà di fregarsene per un pò dell'ambiente e dei Panda (o delle tigri del Bengala) e continuare a crescere, perchè è notorio che la fame è un pessimo consigliere e che lo sviluppo, nel mondo globalizzato che NOI abbiamo perseguito, non è più differibile.
Su questo ho qualche dubbio:
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"benessere occidentale":
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quello di pochi capitalisti?
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quello di correre dietro alla nuova moda?
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quello di avere stati che c'impongono tasse alte e servizi bassi?
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"lo sviluppo nel mondo globalizzato non è più differibile" e se continuassimo lo sviluppo in una nuova direzione:
[INDENT]non più dominatori della natura, creatori di un mondo artificiale, (che doveva darci più ricchezza a tutti), ma collaboratori della natura, attenti agli ecosistemi, utilizzatori delle risorse naturali senza estinguerle.
[/INDENT]ciao
marlomb
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La Conferenza di Nagoya sulla Biodiversità si è conclusa:
"I 193 Paesi che hanno partecipato alla decima Conferenza delle Parti della Convenzione ONU sulla biodiversità si sono accordati su alcuni obiettivi comuni per i prossimi anni, approvando, in particolare, il cosiddetto Protocollo ABS (Access and Benefit Sharing).
Si trattava, in particolare, di trovare delle risposte alla continua erosione del patrimonio naturale mondiale e all'indiscriminato saccheggio di piante e animali nei Paesi piu' poveri della terra da parte di molte grandi multinazionali.
Col Protocollo ABS, **i governi si sono impegnati ad aumentare dal 12,5 al 17% la superficie totale di aree protette e parchi naturali sul pianeta. Al contempo le aree marine protette dovrebbero essere estese dall'attuale 1% al 10%. **
Il cuore del Protocollo ABS è l'impegno all'introduzione di un sistema di compensazione per l'uso industriale delle risorse genetiche in favore dei Paesi sul cui territorio sono raccolte.
L'adozione arriva a 18 anni di distanza dalla sua iniziale proposizione, dopo un'infinità di ostacoli posti da molti Stati su pressione delle società farmaceutiche e dopo una serie di modifiche dell'ultimo minuto senza le quali la sua approvazione sarebbe nuovamente slittata.
Il documento, per il suo carattere compromissorio, presenta un numero notevole di ambiguità e per poter essere implementato richiederà nuove intese sui meccanismi attuativi e sui sistemi di controllo internazionale.
Se nei prossimi due-tre anni, i governi non riusciranno a trovare un'intesa chiarificatrice in merito a modalità attuative, finanziamento, tempistica e vigilanza sugli obiettivi del Protocollo, è probabile che essi non saranno raggiunti esattamente come accaduto nel recente passato."
[http://sostenibile.blogosfere.it/]Per ulteriori informazioni potete consultare il sito:
http://www.biodiversityislife.net/?q=node/393
Un applauso agli intenti, ma vigiliamo sull'esecuzione.
ciao
marlomb