• User Attivo

    Google: behind the screen

    Ciao ragazzacci,
    ho appena visto il film/documentario realizzato su GG,e onestamente l'idea che viene trasmessa sa molto di 9/11,ovvero una grande potenza che promuove qualsiasi cosa ,cataloga miliardi di informazioni e archivia,mangia e tiene per se al fine di trasformarsi in un grande Big Brother.
    Voi cosa ne pensate a riguardo?

    P.s.il documentario è carino,anche se secondo me dura poco e alcuni temi si potevano approfondire


  • Super User

    Penso che quello che paventavano gli scrittori di fantascienza, un mondo dove ogni individuo e tutte le sue azioni vengono catalogate in un enorme database è vicino.

    Catastrofismo? No! Basta leggersi il giornale ogni mattina. Oggi leggo che è probabile che anche Skype venga monitorato.

    E quindi, credo, che l'unica nostra salvezza possa essere l'open source oppure inventare un nuovo tipo di comunicazione.


  • User Attivo

    Su questo tema vi consiglio un filmato visionario ma verosimile di Robin Sloan, dato alla luce oltre un anno e mezzo fa (fine 2004) - http://www.robinsloan.com/epic/

    Ecco la trascrizione in italiano - http://nextmedia.blogspot.com/2004/12/le-mie-previsioni-per-i-prossimi-10.html

    Che ne pensate? ()


  • Super User

    A me sembra propaganda onestamente. 🙂
    Mancano parecchi interlocutori, Skype, Ebay, Yahoo, Sun e altri e vince sempre Google. E poi è troppo ottimistica, non tiene conto del controllo dei governi verso il flusso di dati e informazioni.


  • Super User

    Nessuno sembra più porsi il problema della sterminata mole di informazioni che venivano raccolte da Aziende e governi prima dell'avvento di Google e che hanno continuato ad essere raccolte dopo la nascita del motore di Mountain View.

    Google va visto come un ulteriore player, che si aggiunge alla già nutrita lista di soggetti che accumulano informazioni sugli utenti. Un player indubbiamente potente e con grandi capacità tecniche dedicate all'acquisizione di informazioni.

    Tuttavia la pericolosità di un player, in termini di minacce alla riservatezza e alla privacy, non dovrebbe essere analizzata esclusivamente in funzione della sua potenza e della quantità delle informazioni raccolte e potenzialmente raccoglibili, ma anche in funzione di come il player si rapporta con i governi.

    Di fatto, quando alcuni mesi fa il governo USA ha chiesto ai principali motori di ricerca informazioni sulle ricerche degli utenti (sotto forma di query e di URL dei siti indicizzati) ha ricevuto una pronta collaborazione da parte di Yahoo! e MSN, ma non da parte di Google.

    Google è stato l'unico dei motori a mettere in campo gli avvocati e a rifiutarsi di consegnare le informazioni. Il risultato è che il giudice ha [url=http://cbs5.com/topstories/local_story_076215148.html]parzialmente accolto la richiesta di Google, riducendo la quantità di informazioni da fornire al governo.

    Pertanto ci sarebbe da chiedersi se il male minore è costituito da un motore che possiede meno informazioni ma che è disposto a fornirle tutte senza nemmeno battagliare in tribunale oppure un motore che possiede internamente molte più informazioni ma che è anche quello che ne fornisce meno di tutti al governo di turno.

    Questo approccio di Google va interpretato come un atto di bontà da parte del motore di ricerca? Ovviamente no. Google ha rifiutato di fornire le informazioni in nome della privacy ma è altrettanto ovvio che nessuna azienda ha interesse a divulgare le informazioni che possiede. Nell'era dell'informazione, le informazioni equivalgono a denaro e potere.

    Io cerco di costruirmi un'opinione il più possibile obiettiva sui comportamenti dei vari player. E per costruirsi un'opinione obiettiva è importante possedere (ironicamente 😉 ) il maggior numero di informazioni sul modo in cui i vari player si comportano.

    E' per questo che sto bene alla larga da tutti i documentari realizzati in stile "conspiracy" (9/11, Area 51, la falsa morte di Elvis, ecc.). E' molto facile ed economicamente vantaggioso (in termini più o meno diretti) cavalcare l'onda di coloro che danno contro al big player di turno. Quindi il risultato è che in quei documentari ci si guarda bene dal fornire un'analisi equilibrata e informazioni positive nei confronti del target che si vuole colpire.


  • Super User

    Concordo Low. Io infatti mi riferisco alla raccolta di dati in se, Google, come giustamente dici, è solo uno dei player. Leggevo solo ieri che sembrerebbe che il governo degli usa abbia chiesto ad ebay di monitorare tutto il traffico Skype...

    Però, sei ti conosco, l'avrai già prevista questa affermazione, google in Cina ha ceduto e poco importa se poi Brin e Page se ne sono rammaricati.


  • Super User

    @Catone said:

    Però, sei ti conosco, l'avrai già prevista questa affermazione, google in Cina ha ceduto e poco importa se poi Brin e Page se ne sono rammaricati.

    No che non l'avevo prevista. 🙂 L'avrei prevista se fossi stato un difensore di Google e se fossi abituato a controbattere alle critiche che gli vengono mosse.

    Non è così. Google in Cina si è comportato come tutti gli altri motori ed ha ceduto. Questa è una semplice constatazione.

    Poi si potrebbero fornire informazioni sul parapiglia successo in Google per arrivare a questa scelta, ma se le fornissi sembrerebbe che io volessi creare attenuanti. E non voglio. 🙂