• User Attivo

    Non avendo oneri detraibili e prevedendo di sostenere poche spese, ti consiglo il regime dei minimi.
    L'inps è al 26,72%.


  • User Attivo

    Magari con i minimi non risparmierai chissà cosa rispetto al regime ordinario (anzi..se in possesso di mutuo, spese sanitarie, ristrutturazione edilizia, familiari a carico e così via)..ma è nato per la semplificazione.
    Già non essere sottoposti agli studi di settore (fra le altre cose) a parer mio vale l'adesione in presenza dei requisiti richiesti per aderire al regime.


  • User

    Cavolo, 26,72% è tantissimo... Alla faccia... Insomma, io voglio solo assicurarmi di portare a casa non meno dei miei miseri 800 euro che guadagno attualmente... Ho fatto due calcoli, e mi risulta che dovrei mettergli in fattura un'importo di 1.500 euro per arrivare al pelo agli 800 che prendo ora!!

    Importo: **1.500,00 ?**Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.500,00: -300,00 ?Totale da corrispondere: 1.200,00 ?
    26,72% di 1.500 =
    400,3 ?

    1.200 - 400,3 = 799,2 ? puliti puliti che mi intasco...

    Il calcolo è esatto??? Spero di avere sbagliato qualcosa...


  • Super User

    L'aliquota varia con gli anni e a seconda delle situazioni... questo forse spiega le tue difficoltà.
    Ti raccomando, quando fai ricerche su Internet, di controllare sempre la data delle informazioni... magari non sono più aggiornate.
    Inoltre, la soluzione migliore è sempre controllare sui siti ufficiali, in questo caso quello dell'INPS. Riconosco, però, che questi siti sono una babele in cui non è facile orientarsi.

    Fatta tutta questa pappardella di premessa, l'aliquota per la gestione separata per il 2010 è pari al 26,72%, che si riduce al 17% per chi, oltre all'attività da partita IVA, è anche dipendente o comunque è iscritto ad altre gestioni previdenziali obbligatorie.

    EDIT: Mi accorgo che avevano già risposto altri da un pezzo!


  • User

    @OEJ said:

    EDIT: Mi accorgo che avevano già risposto altri da un pezzo!

    Sì, hanno già risposto altri prima di te, ma tutti allo stesso modo... La mia situazione non richiede più di tanto valori percentuali, variabili, ecc... A me interessa solo che questo studio con cui prolungherò la collaborazione mi assicuri mensilmente 'sti 800 euro tutti per me, senza che lo stato ci infili le mani... Altrimenti gli dico ciao, non sto lì ad aprire partite iva varie e mi cerco un'altro posto...
    In pratica è questo il mio problema, al quale praticamente non ho ancora avuto risposta...


  • User Attivo

    Credo di averti risposto in precedenza. Se quei ? 1.100 sono netti, vuol dire che in tasca ti rimangono, tolti i contributi Inps, proprio ? 800.
    Quel 20% di imposta sostitutiva la versano loro con la ritenuta d'acconto.


  • User Newbie

    Puoi anche effettuare la rivalsa INPS del 4% secondo questo schema:

    Imponibile + rivalsa INPS 4% - Ritenuta d'acconto + marca da bollo da 1,81?

    Ciao.


  • User

    @studio_marra said:

    Credo di averti risposto in precedenza. Se quei ? 1.100 sono netti, vuol dire che in tasca ti rimangono, tolti i contributi Inps, proprio ? 800.
    Quel 20% di imposta sostitutiva la versano loro con la ritenuta d'acconto.

    Sì, mi avevi risposto in precedenza, ma il problema è che se io faccio il 26,72% di 1375 e lo sottraggo ai 1100 mi risulta 732,6 ?, non 800...

    Esempio di fattura
    *Importo: ****1.375,00 ?
    ****Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.375,00: ****-275,00 ?
    ****Totale da corrispondere: *1.100,00 ?

    Capite il mio problema? O è sbagliato il mio calcolo...
    Cioè, la percentuale inps va calcolata sui 1375 o sui 1100 senza R.A.?
    è proprio questo il punto che voglio chiarire...


  • User Attivo

    Il tuo ragionamento è corretto, l'inps la calcoli su ? 1375.
    C'è anche da dire però che sono dei costi che deduci dal reddito, su cui poi vai a calcolare quel 20% di imposta.
    Considera anche che avrai sicuramente altri costi, e che con la partita iva potrai anche collaborare con altri committenti e farti della pubblicità per incrementare il tuo giro di clientela.


  • User

    @studio_marra said:

    Il tuo ragionamento è corretto, l'inps la calcoli su ? 1375.
    C'è anche da dire però che sono dei costi che deduci dal reddito, su cui poi vai a calcolare quel 20% di imposta.
    Considera anche che avrai sicuramente altri costi, e che con la partita iva potrai anche collaborare con altri committenti e farti della pubblicità per incrementare il tuo giro di clientela.

    Ohhhh, visto che avevo capito giusto... Perfetto, era proprio questa risposta che volevo. Grazie mille. La storia dei costi che posso dedurre mi sembra abbastanza chiara, tra strumenti promiscui e necessari.
    Adesso sono molto più sereno... Perlomeno ora so quanto andrei effettivamente a prendere. Speriamo bene...


  • User Newbie

    Applicando la rivalsa previdenziale la fattura verrebbe così:

    Importo: 1.375,00 ?
    Rivalsa INPS 4%: 55,00 ?
    Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.430,00: -286,00 ?
    Totale da corrispondere: 1.144,00 ?


  • User

    @fatturasprint said:

    Applicando la rivalsa previdenziale la fattura verrebbe così:

    Importo: 1.375,00 ?
    Rivalsa INPS 4%: 55,00 ?
    Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.430,00: -286,00 ?
    Totale da corrispondere: 1.144,00 ?

    Ah, grazie della dritta... Ma cosa sarebbe questa rivalsa INPS? Va inserita per forza nella fattura?


  • User Attivo

    è una facoltà, non un obbligo


  • User

    E a cosa servirebbe esattamente questa rivalsa?


  • User Newbie

    La rivalsa è una facoltà e non un obbligo e, di solito, va concordata con il cliente.

    In fattura addebiterai il 4% del compenso in rivalsa al cliente e calcolerai la ritenuta d'acconto sul compenso+rivalsa poiché quest'ultima costituisce parte integrante del compenso stesso.

    E' una rivalsa nel senso che a fronte del X% che verserai alla gestione separata INPS potrai rivalerti nei confronti del cliente solo per il 4%.
    Dal punto di vista fiscale, invece, la rivalsa costituisce parte integrante del compenso per cui rientra anch'essa nella base di calcolo per l'applicazione della ritenuta d'acconto.


  • User

    @fatturasprint said:

    La rivalsa è una facoltà e non un obbligo e, di solito, va concordata con il cliente.

    In fattura addebiterai il 4% del compenso in rivalsa al cliente e calcolerai la ritenuta d'acconto sul compenso+rivalsa poiché quest'ultima costituisce parte integrante del compenso stesso.

    E' una rivalsa nel senso che a fronte del X% che verserai alla gestione separata INPS potrai rivalerti nei confronti del cliente solo per il 4%.
    Dal punto di vista fiscale, invece, la rivalsa costituisce parte integrante del compenso per cui rientra anch'essa nella base di calcolo per l'applicazione della ritenuta d'acconto.

    Ah, quindi, semplicemente, è come se mi pagassero il 4% in più... Mi basta sapere che starà a me scegliere se metterlo in fattura o no, senza incappare in qualche gabola burocratica... Grazie del chiarimento...


  • User Newbie

    Beh meglio che i tuoi clienti siano d'accordo fin da subito, riportalo già nel preventivo se lo fai. Meglio evitare liti...

    Inoltre considera che guadagnando il 4% in più quindi paghi un pò di più di tasse.
    Ad esempio se nel 2009 hai percepito compensi per 10.000 euro sui quali è stata applicata, in sede di fatturazione, la rivalsa del 4%, pari a 400 euro ed hai costi per 5000 euro, il reddito sarà pari a 5.400 euro (e non 5.000 euro) mentre il volume d'affari sarà pari a 10.400 euro (e non 10.000 euro).


  • User

    Sì sì, ho capito...

    Ah, già che ci siamo mi sapreste spiegare cosa cambia tra aprire la p iva come libero professionista e come ditta individuale? Quale conviene di più? Pro e contro?


  • User Newbie

    Come ditta individuale dovresti iscriverti alla camera di commercio (costo) e puoi anche vendere beni.

    Come professionista puoi erogare solo prestazioni professionali ed eventualmente beni accessori alla prestazione.


  • User

    @fatturasprint said:

    Come ditta individuale dovresti iscriverti alla camera di commercio (costo) e puoi anche vendere beni.

    Come professionista puoi erogare solo prestazioni professionali ed eventualmente beni accessori alla prestazione.

    Mmmmm... Quindi mi conviene inquadrarmi come libero professionista...

    Ultimo consiglio, ma non meno importante, e credo anche di essere nella sezione giusta per chiederlo: meglio forfettino o forfettone??? Contando un guadagno inferiore ai 15000 ? annui. Anche su questo argomento ho trovato molti pareri discordanti... Facendo un calcolo con un comparatore di regimi sembra convenga il forfettino... Ma potrei sbagliarmi. Grazie della pazienza...