• User

    Ok, sto iniziando a farmi un quadro chiaro della situazione...
    Rimangono le solite perplessità... Ad esempio (caso limite) se io un anno non fatturo un tubo :arrabbiato: e spendo tipo 3000 ? per strumentazioni inerenti al mio lavoro? Che succede?
    Scusate queste continue domande, ma mi aiutano tantissimo a chiarire i dubbi...


  • User Attivo

    Non paghi nulla e riporti la perdita nell'anno successivo


  • User

    Rieccomi...

    Ed ora la domanda finale, alla quale solo i più esperti sapranno rispondere:

    perciò, passando io da un contratto a collaborazione occasionale da 800 euro netti, ad un contratto con partita IVA (minimi contribuenti) da 1100 euro netti circa, ho solo vantaggi? O c'è sotto qualche fregatura :mmm:

    Sinceramente l'idea mi ispira, ma vorrei sapere a quale rischi vado incontro...

    Contate che posso anche rifiutare, ma perderei il lavoro in quanto hanno già detto che non possono permettersi altri tipi di contratto...


  • Super User

    Lasciando ad altri la risposta alla "domanda finale", mi permetto di segnalarti che, con un fatturato previsto tutto sommato modesto, non sono troppo convinto che ti convenga il regime dei "minimi".
    Non escludo che finiresti per pagare più tasse rispetto al regime ordinario. I motivi sono legati a calcoli molto tecnici ed evito di dilungarmi (d'altronde ci sono diversi topic in cui si accenna alla questione).

    Prima di aprire la partita IVA, quindi, consultati con un commercialista e chiedi di farti delle proiezioni sui vari costi/benefici. E' importante conoscere se hai altri redditi, se prevedi di sostenere molte spese (da cui scaricare o no l'IVA secondo i casi) e se hai oneri "personali" fa far valere: affitto, mutuo, spese mediche, ristrutturazioni e simili.


  • User

    @OEJ said:

    Lasciando ad altri la risposta alla "domanda finale", mi permetto di segnalarti che, con un fatturato previsto tutto sommato modesto, non sono troppo convinto che ti convenga il regime dei "minimi".
    Non escludo che finiresti per pagare più tasse rispetto al regime ordinario. I motivi sono legati a calcoli molto tecnici ed evito di dilungarmi (d'altronde ci sono diversi topic in cui si accenna alla questione).

    Prima di aprire la partita IVA, quindi, consultati con un commercialista e chiedi di farti delle proiezioni sui vari costi/benefici. E' importante conoscere se hai altri redditi, se prevedi di sostenere molte spese (da cui scaricare o no l'IVA secondo i casi) e se hai oneri "personali" fa far valere: affitto, mutuo, spese mediche, ristrutturazioni e simili.

    Guarda, ti spiego brevemente, non ho nessun'altra fonte di reddito, non prevedo di sostenere delle spese esagerate e non credo che dovrò far valere altri oneri personali... Praticamente sono nullatenente... Queste settimane ho già in ballo incontri con CAF e commercialisti vari... è che vorrei presentarmi con un'idea già chiara della situazione, visto che non mi è mai capitato una situazione del genere...

    E soprattutto c'è una cosa che non sono riuscito a capire chiaramente dopo giorni di ricerca selvaggia: a quanto cavolo ammonta l'aliquota contributiva per la gestione separata inps??? Da alcune parti dicono 20%, da altre 23,5%, prima mi hanno detto 26,72%... HELP! 😮


  • User Attivo

    Non avendo oneri detraibili e prevedendo di sostenere poche spese, ti consiglo il regime dei minimi.
    L'inps è al 26,72%.


  • User Attivo

    Magari con i minimi non risparmierai chissà cosa rispetto al regime ordinario (anzi..se in possesso di mutuo, spese sanitarie, ristrutturazione edilizia, familiari a carico e così via)..ma è nato per la semplificazione.
    Già non essere sottoposti agli studi di settore (fra le altre cose) a parer mio vale l'adesione in presenza dei requisiti richiesti per aderire al regime.


  • User

    Cavolo, 26,72% è tantissimo... Alla faccia... Insomma, io voglio solo assicurarmi di portare a casa non meno dei miei miseri 800 euro che guadagno attualmente... Ho fatto due calcoli, e mi risulta che dovrei mettergli in fattura un'importo di 1.500 euro per arrivare al pelo agli 800 che prendo ora!!

    Importo: **1.500,00 ?**Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.500,00: -300,00 ?Totale da corrispondere: 1.200,00 ?
    26,72% di 1.500 =
    400,3 ?

    1.200 - 400,3 = 799,2 ? puliti puliti che mi intasco...

    Il calcolo è esatto??? Spero di avere sbagliato qualcosa...


  • Super User

    L'aliquota varia con gli anni e a seconda delle situazioni... questo forse spiega le tue difficoltà.
    Ti raccomando, quando fai ricerche su Internet, di controllare sempre la data delle informazioni... magari non sono più aggiornate.
    Inoltre, la soluzione migliore è sempre controllare sui siti ufficiali, in questo caso quello dell'INPS. Riconosco, però, che questi siti sono una babele in cui non è facile orientarsi.

    Fatta tutta questa pappardella di premessa, l'aliquota per la gestione separata per il 2010 è pari al 26,72%, che si riduce al 17% per chi, oltre all'attività da partita IVA, è anche dipendente o comunque è iscritto ad altre gestioni previdenziali obbligatorie.

    EDIT: Mi accorgo che avevano già risposto altri da un pezzo!


  • User

    @OEJ said:

    EDIT: Mi accorgo che avevano già risposto altri da un pezzo!

    Sì, hanno già risposto altri prima di te, ma tutti allo stesso modo... La mia situazione non richiede più di tanto valori percentuali, variabili, ecc... A me interessa solo che questo studio con cui prolungherò la collaborazione mi assicuri mensilmente 'sti 800 euro tutti per me, senza che lo stato ci infili le mani... Altrimenti gli dico ciao, non sto lì ad aprire partite iva varie e mi cerco un'altro posto...
    In pratica è questo il mio problema, al quale praticamente non ho ancora avuto risposta...


  • User Attivo

    Credo di averti risposto in precedenza. Se quei ? 1.100 sono netti, vuol dire che in tasca ti rimangono, tolti i contributi Inps, proprio ? 800.
    Quel 20% di imposta sostitutiva la versano loro con la ritenuta d'acconto.


  • User Newbie

    Puoi anche effettuare la rivalsa INPS del 4% secondo questo schema:

    Imponibile + rivalsa INPS 4% - Ritenuta d'acconto + marca da bollo da 1,81?

    Ciao.


  • User

    @studio_marra said:

    Credo di averti risposto in precedenza. Se quei ? 1.100 sono netti, vuol dire che in tasca ti rimangono, tolti i contributi Inps, proprio ? 800.
    Quel 20% di imposta sostitutiva la versano loro con la ritenuta d'acconto.

    Sì, mi avevi risposto in precedenza, ma il problema è che se io faccio il 26,72% di 1375 e lo sottraggo ai 1100 mi risulta 732,6 ?, non 800...

    Esempio di fattura
    *Importo: ****1.375,00 ?
    ****Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.375,00: ****-275,00 ?
    ****Totale da corrispondere: *1.100,00 ?

    Capite il mio problema? O è sbagliato il mio calcolo...
    Cioè, la percentuale inps va calcolata sui 1375 o sui 1100 senza R.A.?
    è proprio questo il punto che voglio chiarire...


  • User Attivo

    Il tuo ragionamento è corretto, l'inps la calcoli su ? 1375.
    C'è anche da dire però che sono dei costi che deduci dal reddito, su cui poi vai a calcolare quel 20% di imposta.
    Considera anche che avrai sicuramente altri costi, e che con la partita iva potrai anche collaborare con altri committenti e farti della pubblicità per incrementare il tuo giro di clientela.


  • User

    @studio_marra said:

    Il tuo ragionamento è corretto, l'inps la calcoli su ? 1375.
    C'è anche da dire però che sono dei costi che deduci dal reddito, su cui poi vai a calcolare quel 20% di imposta.
    Considera anche che avrai sicuramente altri costi, e che con la partita iva potrai anche collaborare con altri committenti e farti della pubblicità per incrementare il tuo giro di clientela.

    Ohhhh, visto che avevo capito giusto... Perfetto, era proprio questa risposta che volevo. Grazie mille. La storia dei costi che posso dedurre mi sembra abbastanza chiara, tra strumenti promiscui e necessari.
    Adesso sono molto più sereno... Perlomeno ora so quanto andrei effettivamente a prendere. Speriamo bene...


  • User Newbie

    Applicando la rivalsa previdenziale la fattura verrebbe così:

    Importo: 1.375,00 ?
    Rivalsa INPS 4%: 55,00 ?
    Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.430,00: -286,00 ?
    Totale da corrispondere: 1.144,00 ?


  • User

    @fatturasprint said:

    Applicando la rivalsa previdenziale la fattura verrebbe così:

    Importo: 1.375,00 ?
    Rivalsa INPS 4%: 55,00 ?
    Ritenuta d'acconto IRPEF 20% su 1.430,00: -286,00 ?
    Totale da corrispondere: 1.144,00 ?

    Ah, grazie della dritta... Ma cosa sarebbe questa rivalsa INPS? Va inserita per forza nella fattura?


  • User Attivo

    è una facoltà, non un obbligo


  • User

    E a cosa servirebbe esattamente questa rivalsa?


  • User Newbie

    La rivalsa è una facoltà e non un obbligo e, di solito, va concordata con il cliente.

    In fattura addebiterai il 4% del compenso in rivalsa al cliente e calcolerai la ritenuta d'acconto sul compenso+rivalsa poiché quest'ultima costituisce parte integrante del compenso stesso.

    E' una rivalsa nel senso che a fronte del X% che verserai alla gestione separata INPS potrai rivalerti nei confronti del cliente solo per il 4%.
    Dal punto di vista fiscale, invece, la rivalsa costituisce parte integrante del compenso per cui rientra anch'essa nella base di calcolo per l'applicazione della ritenuta d'acconto.