• User Newbie

    Prestazione occasionale

    Salve, sono un Architetto iscritto all'albo, e lavoro come dipendente atempo indeterminato presso un'azienda privata.
    Posto che sono sotto inps, e da contratto posso svolgere attività di architetto purchè non in concorrennza alla mia azienda, ho un quesito da porre:

    Posso quando mi capitano lavori privati regolarizzarli mediante ritenuta d'acconto, cioè prestazione occasionale, o devo perforza aprirmi una partita iva? visto che si tratterebbe di meno di 5000 euro annui?


  • User Attivo

    No.
    E' categoricamente esclusa la possibilità di fornire in maniera "occasionale" prestazioni professionali che prevedono l'iscrizione ad un albo.
    La soluzione passa attraverso l'apertura di una partita IVA nel regime dei minimi: anche se fatturi solo un migliaio di euro all'anno, ne può valere la pena.
    Attento però all'aspetto previdenziale: probabilmente ti ritrovi comunque a pagare un pesante minimale alla cassa professionale...


  • User Newbie

    Grazie per la risposta temevo fosse così.
    Per quanto riguarda il pesante massimale alla cassa di categoria, ho trovato qualcosa, che allego:

    [CENTER][CENTER]CASO PARTICOLARE[/CENTER][/CENTER]
    PROFESSIONISTA con CASSA di CATEGORIA e ISCRITTO alla GESTIONE SEPARATA INPS: oltre alle ipotesi a) e b) descritte prima, può sussistere anche il caso particolare di una prestazione di lavoro autonomo effettuata da un soggetto titolare di partita Iva che esercita una professioneper la quale esistela relativa **Cassa **di **previdenza **di **categoria **(ad esempio, un architetto, un ingegnere, un geometra)che, però, si è avvalso della possibilità di richiedere l?esonero dal versamento a tale Cassa dei contributi previdenziali soggettivi (e, quindi, versa solo il contributo integrativo del 2%) in quanto è anche un lavoratore dipendente di un ente pubblico (di un Comune, della Provincia, ecc.) ovvero di un?azienda privata e, conseguentemente, è iscritto ad Inps, ecc.
    In questa ipotesi, il libero professionista applica il contributo del 2% per la Cassa nazionale di previdenza di categoria, ma ha anche la facoltà (non l?obbligo) di applicare, oltre al 2%, anche la rivalsa del 4% del contributo Inps previsto dall?articolo 2, comma 26, della L. 335/1995.
    Pertanto il professionista può emettere una fattura recante entrambi i contributi previdenziali (2% alla Cassa Nazionale e 4% all?Inps).