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dall'autore di Conversazioni con Dio
Ciao,
un simpatico messaggio al momento del collegamento mi ha suggerito di condividere la mia conoscenza come si usa fare su questo insostituibile forum...
beh..io ne so troppo poco di web rispetto alla media degli utenti di "qui" però sono più ferrata su temi legati alla comunicazione alla bioenergetica...
per cominciare vi copio una favola che il sig Walsh, autore di conversazione con dio, ha reso free... è lunga ma è dolcissima...un saluto a tutti
La strega
Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce
di Neale Donald Walsch
(Sperling & Kupfer Editori)"Ai miei futuri nipotini se mai ne avrò,
e a tutte le Piccole Anime in attesa di venire al mondo.
Siete per noi benedizione e speranza, innocenza e gioia,
siete una promessa e la prova dell?amore infinito di Dio."C?era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima
che disse a Dio: ?Io so chi sono!?
?Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?? chiese il Creatore.?Sono la Luce!?
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso.
?E? proprio vero! Tu sei la Luce.?La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
?Oh?, mormorò, ?è davvero fantastico!?Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente.
Sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione,
perchè voleva essere ciò che era.
Tornò quindi da Dio (un?idea niente male per chiunque desideri
essere Chi è in realtà) e, dopo aver esordito con un:
?Ciao, Dio!? domandò: ?Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono??E Lui rispose: ?Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già??
?Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente?
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell?essere la Luce!?
?Ma tu sei la Luce?, ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
?Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!?
piagnucolò la Piccola Anima.?Eh, già? ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
?avrei dovuto immaginarmelo.
Hai sempre avuto un grande spirito d?avventura.?
Poi cambiò espressione.
?Però, però? C?è un problemino..?
?Di che si tratta??
?Ebbene, non c?è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e,
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perchè non c?è niente che tu non sia.??Ehh?? balbettò la Piccola Anima,
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
?Mettiamola in questo modo?, spiegò Dio. ?Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella?
perche? non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda è questa:
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ???Ehi?, protestò la Piccola Anima, ?il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !?
Lui sorrise di nuovo. ?L?ho già trovata?, affermo?.
?Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre.??E che cosa sarebbero queste tenebre?
?Sono ciò che tu non sei? fu la Sua risposta.
?Mi faranno paura??
?Solo se sceglierai di lasciarti intimorire?, lo tranquillizzò Dio.
?In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.??Ah, se è così?? fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.
Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose
quando ci appare il loro esatto opposto.
?E questa è una vera benedizione?, affermò, ?perchè, se così non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.Non capiresti che cos?è il Caldo senza il Freddo, ne? che cos?è
Su se non ci fosse Giù, ne? Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos?è la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La? e Poi.
Perciò ? concluse - quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa? che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!??Intendi dire che non é sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?? chiese la Piccola Anima.
?Ma naturalmente!? ridacchiò Dio.
?E? sicuramente un bene! Rammenta, però, che
non significa .Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.??Davvero?? esclamò la Piccola Anima danzando,
saltellando e ridendo di gioia.
?Posso essere speciale quanto voglio??
?Oh, si, e puoi iniziare fin da ora?, rispose il Creatore
che danzava, saltellava e rideva a Sua volta.?In che modo ti va di esserlo??
?In che modo? Non capisco.?
?Beh?, suggerì Dio, ?essere la Luce non ha altri significati,
ma l?essere speciali può essere interpretato in vari modi.
Lo si è quando si è teneri, o quando si è gentili, o creativi.
E ancora, si è speciali quando ci si dimostra pazienti.
Ti vengono in mente altri esempi??La Piccola Anima rimase seduta per qualche istante a riflettere.
?Ne ho trovati un sacco!? esclamo? infine.
?Rendersi utili, e condividere le esperienze, e comportarsi
da buoni amici.
Essere premurosi nei confronti del prossimo.
Ecco, questi sono modi per essere speciali!?.?Si!? ammise Dio, ?e tu puoi sceglierli tutti, o trovare qualsiasi
altro modo per essere speciale che ti vada a genio, in ogni momento.
Ecco che cosa significa essere la Luce.??So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!? annunciò la Piccola Anima
sprizzando felicità da tutti i pori.
E ho deciso che sceglierò quella parte che viene chiamata
.
Non è forse speciale essere indulgenti?
?Oh, certo?, assicurò Dio. ?E? molto speciale.??Va bene, è proprio quello che voglio essere.
Voglio saper perdonare.
Voglio Fare Esperienza in questo modo.??C?è una cosa però che dovresti sapere.?
La Piccola Anima fu quasi sul punto di perdere la pazienza.
Sembrava ci fosse sempre qualche complicazione.
?Che c?è ancora?? ribattè con un sospiro.
?Non c?è nessuno da perdonare?, disse Dio.?Nessuno?? Era difficile credere a ciò che aveva appena udito.
?Nessuno?, ripetè il Creatore. ?Tutto ciò che ho creato è perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te. Guardati attorno.?Solo allora la Piccola Anima si rese conto che si era radunata
una grande folla.
Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perchè si era sparsa la voce di quella straordinaria
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.Osservando le innumerevoli altre anime radunate li? intorno,
non potè fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt?attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.?Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?? tornò alla carica Dio.
?Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso.?La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa di prova
a essere tristi.Ma un?Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
?Non te la prendere, io ti aiuterò.?
?Dici davvero? Ma che cosa puoi fare??
?Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!?
?Tu puoi??
?Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza.??Ma perchè? Per quale motivo?? chiese la Piccola Anima.
?Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità
così grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio???E? semplice?, spiegò l?Anima Amica, ?perchè ti voglio bene.?
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
?Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l?arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.?Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu?,
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La?, l?Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l?oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all?altro l?esatta e perfetta opportunità
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà.??E quindi?, continuò a spiegare l?Anima Amica,
?io verrò nella tua prossima vita e, questa volta, sarò il .
Commenterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona?.?Ma che cosa farai?, domandò la Piccola Anima,
leggermente a disagio, ?da risultare tanto tremendo??
?Oh?, rispose l?Anima Amica strizzando l?occhio,
?ci faremo venire qualche bella idea?.Poi soggiunse a voce bassa:
?Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa?.
?E quale sarebbe??
?Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore.??Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!? gridò la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
?Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!?
Poi si rese conto del silenzio dell?Anima Amica e allora chiese:
?Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei così disponibile ad accontentarmi!??E? naturale che sia un angelo!? li interruppe Dio.
?Ognuno di voi lo e?! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli.?A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
?Che cosa posso fare per te??
?Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell?attimo in cui commetterò
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante ???Si? Si??
?Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà?, concluse l?Anima Amica
gravemente.
?Oh, ma lo farò!? esclamò la Piccola Anima, ?lo prometto!
Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!??Bene?, commentò l?Anima Amica, ?perchè, vedi, dopo che
avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un?altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo.??No, questo non accadrà!? promise la Piccola Anima.
?Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono:
l?opportunità di provare Chi Sono.?Quindi, l?accordo fu fatto.
E la Piccola Anima andò verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare.Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l?anima che
con il suo amore l?aveva resa possibile.E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza ?specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.?Rammentatelo sempre?,
aveva affermato con un sorriso,
?Io vi ho mandato solo angeli?.
-
@stregatta said:
Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce
di Neale Donald Walsch
(Sperling & Kupfer Editori)...
C?era una volta, in un luogo fuori dal tempo, una Piccola Anima
che disse a Dio: ?Io so chi sono!?
?Ma è meraviglioso! E dimmi, chi sei?? chiese il Creatore.?Sono la Luce!?
Il volto di Dio si illuminò di un grande sorriso.
?E? proprio vero! Tu sei la Luce.?La Piccola Anima si sentì tanto felice, perchè aveva finalmente
scoperto quello che tutti i suoi simili nel Regno avrebbero
dovuto immaginare.
?Oh?, mormorò, ?è davvero fantastico!?Ben presto però, sapere chi era non fu più sufficiente.
Sentiva crescere dentro di sè una certa agitazione,
perchè voleva essere ciò che era.
Tornò quindi da Dio (un?idea niente male per chiunque desideri
essere Chi è in realtà) e, dopo aver esordito con un:
?Ciao, Dio!? domandò: ?Adesso che so Chi Sono, va bene se lo sono??E Lui rispose: ?Intendi dire che vuoi essere Chi Sei Già??
?Beh, una cosa è saperlo, ma quanto a esserlo veramente?
Insomma, io voglio capire come ci si sente nell?essere la Luce!?
?Ma tu sei la Luce?, ripetè Dio, sorridendo di nuovo.
?Si, ma voglio scoprire che cosa si prova!?
piagnucolò la Piccola Anima.?Eh, già? ammise il Creatore nascondendo a malapena una risatina,
?avrei dovuto immaginarmelo.
Hai sempre avuto un grande spirito d?avventura.?
Poi cambiò espressione.
?Però, però? C?è un problemino..?
?Di che si tratta??
?Ebbene, non c?è altro che Luce. Vedi io ho creato solo ciò che sei e,
di conseguenza, non posso suggerirti nulla per sentire Chi Sei,
perchè non c?è niente che tu non sia.??Ehh?? balbettò la Piccola Anima,
che a quel punto faceva fatica a seguirlo.
?Mettiamola in questo modo?, spiegò Dio. ?Tu sei come una candela
nel Sole. Oh, esisti, indubbiamente. In mezzo a milioni di miliardi
di altre candele che tutte insieme lo rendono ciò che è.
E il sole non sarebbe il Sole senza di te.
Senza una delle sue fiammelle rimarrebbe una semplice stella?
perche? non risulterebbe altrettanto splendente.
E, dunque, la domanda è questa:
Come fare a riconoscersi nella Luce quando se ne è circondati ???Ehi?, protestò la Piccola Anima, ?il Creatore sei tu. Escogita una soluzione !?
Lui sorrise di nuovo. ?L?ho già trovata?, affermo?.
?Dal momento che non riesci a vederti come Luce quando sei dentro la luce,
verrai sommerso dalle tenebre.??E che cosa sarebbero queste tenebre?
?Sono ciò che tu non sei? fu la Sua risposta.
?Mi faranno paura??
?Solo se sceglierai di lasciarti intimorire?, lo tranquillizzò Dio.
?**In effetti, non esiste nulla di cui avere paura, a meno che non sia tu **
a decidere altrimenti.
Vedi, siamo noi a inventarci tutto. A lavorare di fantasia.??Ah, se è così?? fece un sospiro di sollievo la Piccola Anima.
**Poi Dio proseguì spiegando che si arriva alla percezione delle cose **
**quando ci appare il loro esatto opposto. **
?E questa è una vera benedizione?, affermò, ?perchè, se così non fosse,
tu non riusciresti a distinguerle.Non capiresti che cos?è il Caldo senza il Freddo, ne? che cos?è
Su se non ci fosse Giù, ne? Veloce senza Lento.
Non sapresti che cos?è la Destra in mancanza della Sinistra,
e neppure che cosa sono Qui e Adesso, se non ci fossero La? e Poi.
Perciò ? concluse - quando le tenebre saranno ovunque,
non dovrai agitare i pugni e maledirle.
Sii piuttosto un fulgore nel buio e non farti prendere dalla collera.
Allora saprai Chi Sei in Realtà, e anche tutti gli altri lo sapranno.
Fa? che la tua Luce risplenda al punto da mostrare a chiunque
quanto sei speciale!??Intendi dire che non é sbagliato fare in modo che gli altri
capiscano il mio valore?? chiese la Piccola Anima.
?Ma naturalmente!? ridacchiò Dio.
?E? sicuramente un bene! Rammenta, però, che
non significa .Tutti sono speciali, ognuno a modo proprio!
Tuttavia, molti lo hanno dimenticato. Capiranno che è buona cosa
esserlo nel momento in cui lo comprenderai tu.?
...Molto carina questa poesia di cui evidenzio alcuni punti.
Già nella mia esperienza mi sono accorto che la sofferenza è il preludio della gioia, ma viene spontanea una domanda:
il male è necessario per capire il bene?
ciao
marlomb
-
Si esatto... come tutti gli opposti... non esisterebbe il bene senza il male come l'alto senza il basso o la luce senza il buio... non si può apprezzare un'alba se non si è vissuta la notte....
Le implicazioni di questo ragionamento sono molto molto complesse e prevedono una presa di coscienza molto ampia di questa visione dell'esistenza umana....
ovviamente se volete approfondire sono a disposizione...
Ro
-
@stregatta said:
Si esatto... come tutti gli opposti... non esisterebbe il bene senza il male come l'alto senza il basso o la luce senza il buio... non si può apprezzare un'alba se non si è vissuta la notte....
Le implicazioni di questo ragionamento sono molto molto complesse e prevedono una presa di coscienza molto ampia di questa visione dell'esistenza umana....
ovviamente se volete approfondire sono a disposizione...
RoBene approfondiamo, se il male determina l'esistenza del bene, mi chiedo:
quanto male è necessario per apprezzare il bene?
se fosse tutto un mondo di tenebre con una piccola luce (mettiamo l'inizio dell'universo/big bang), sarebbe la condizione migliore?
ciao
marlomb
-
Ciao...
il tuo punto di vista di partenza, secondo questa teoria, è inesatto.
Il principio di fondo è che esiste solo il bene... però chiamiamolo come si chiama: Amore. Tutte le manifestazione che all'apparenza sono "contro" (guerre, omicidi, violenze, malattie...) sono funzionali alla sperimentazione del proprio sè. Mi spiego meglio con una citazione (a memoria) dal film "un'impresa da dio": se tu chiedi a dio il coraggio come pensi che te lo possa fare sperimentare? Mettendoti di fronte a situazioni pericolose... se chiedi una famiglia unita verrai messo nelle condizioni di poterlo sperimentare.Non so se si capisce il senso.. per fare un'altra citazione (banale).. "chiedi e ti sarà dato" ... noi chiediamo in continuazione senza neppure rendercene conto e otteniamo esattamente quello che chiediamo...
Guardandosi bene intorno direi che bisognerebbe riflettere un po' meglio su quello che desideriamo ... siamo noi stessi a creare il male che esiste... e non è un eufemismo quando dico creare, significa creare!Non esiste una condizione migliore o peggiore... ci creiamo in continuazione... in ogni momento la nostra realtà in un costante e precario equilibrio tra quello che chiamiamo bene e quello che chiamiamo male... ma in effetti stiamo solo giocando al gioco della vita... nel bene e nel male!
Ho risposto?
A presto
R
-
@stregatta said:
Ciao...
Il principio di fondo è che esiste solo il bene... però chiamiamolo come si chiama: Amore. Tutte le manifestazione che all'apparenza sono "contro" (guerre, omicidi, violenze, malattie...) sono funzionali alla sperimentazione del proprio sè.
Guardandosi bene intorno direi che bisognerebbe riflettere un po' meglio su quello che desideriamo ... siamo noi stessi a creare il male che esiste... e non è un eufemismo quando dico creare, significa creare!Non esiste una condizione migliore o peggiore... ci creiamo in continuazione... in ogni momento la nostra realtà in un costante e precario equilibrio tra quello che chiamiamo bene e quello che chiamiamo male... ma in effetti stiamo solo giocando al gioco della vita... nel bene e nel male!
Insisto nell'approfondire:
- il principio di fondo è l'Amore che viene da Dio ed il male è necessario perchè l'uomo capisca il bene, quindi anche il male viene da Dio come esaudimento delle sue preghiere?
- l'uomo quindi come figlio di Dio è a sua volta creatore, creatore di preghiere che si tramutano per concessione di Dio in fatti?
Nota: nella mia religione potrebbe essere il libero arbitrio?
ciao
marlomb
-
Mi permetto di aggiungere una mia considerazione personale alla vostra conversazione.
Stregatta, tu hai parlato molto di "bene" e "male" nei tuoi post precedenti.
Il principio di fondo è che esiste solo il bene... però chiamiamolo come si chiama: Amore. Tutte le manifestazione che all'apparenza sono "contro" (guerre, omicidi, violenze, malattie...) sono funzionali alla sperimentazione del proprio sè.
Mi sorge però spontanea una domanda... cosa è il "bene"? Tu hai indicato l'Amore come bene, ma se qualcuno ripudiasse l'Amore? Se qualcuno trovasse la propria felicità nel "Non Amore"? Allora vivrebbe nel "male"... Però ho sempre pensato che il concetto di "bene" fosse, per l'appunto, qualcosa che ci facesse stare bene... Se l'Amore non ci fa stare bene, non è più "bene".
Visto che quindi ognuno può avere (e ha diritto) al "proprio" bene ed al proprio male, siamo sicuri di dovere imporre il proprio "bene" agli altri senza essere sicuri che lo accolgano felicemente? Non sarebbe più giusto aiutare gli altri a trovare la propria situazione ideale, e rispettarci tutti per le nostre ideologie?
Tu dici che non esiste bene senza male. Fino a che punto è vero? Io credo che sia possibile essere felici senza danneggiare gli altri. Se nessuno viene danneggiato, e tutti sono felici, non si potrebbe dire che il bene sta esistendo senza male? Sto parlando di una situazione ideale, ma penso che "bene" e "male" siano due concetti indipendenti. Il male (così come il bene) potrebbe quindi esistere come concetto teorico.
Ti faccio un esempio più pratico: In una stanza interamente colorata, dove nessuno sa dell'esistenza del bianco o del nero, questa ignoranza non impedirebbe ai suoi abitanti di apprezzare i colori, nè ai colori di esistere.
Spero che la mia metafora sia stata chiara.
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Ciao,
periodo complicato..scusate se mi sono persa parte della conversazione che si è fatta veramente interessante...
Leggo solo ora, a notte inoltrata e questo post meriterebbe più attenzione di quella che potrei dedicargli ora quindi ho deciso di rimandare ulteriormente la mia risposta... non me ne abbiate a "male" ( )...la strega
-
Ciao,
provo a dare un senso logico ai miei pensieri cercando di esprimermi nella maniera più chiara possibile... come capirete l'argomento è delicato!
Insisto nell'approfondire:
il principio di fondo è l'Amore che viene da Dio ed il male è necessario perchè l'uomo capisca il bene, quindi anche il male viene da Dio come esaudimento delle sue preghiere?
l'uomo quindi come figlio di Dio è a sua volta creatore, creatore di preghiere che si tramutano per concessione di Dio in fatti?
Nota: nella mia religione potrebbe essere il libero arbitrio?Allora... il male non è necessario. Siamo noi ad avere inventato la dualità (anzi tutte le dualità). E' vero noi otteniamo sempre ciò che desideriamo ma questa è una regola complessa che fa parte delle leggi della natura. Torniamo a noi. Il libero arbitrio è la regola di base: noi siamo liberi di scegliere qualunque cosa. L'aggiunta importante è che non c'è giudizio divino in quello che facciamo. A Dio non interessa (non può interessare) se agiamo per il bene o per il male. (Tanto le conseguenze le piangiamo noi.) Se a Dio fosse interessato solo il bene non ci avrebbe dato altre vie. Che Dio sarebbe se ci giudicasse dopo averci dato la libertà di scegliere?
Max, se qualcuno ripudiasse l'Amore? peggio per lui... ma non c'è giudizio divino in mezzo... solo noi uomini abbiamo bisogno di dare un nome alle cose e di catalogare tutto...
Il bene e il male sono uguali per Dio. Siamo noi esseri mortali a fare la differenza. In realtà Dio ci da la possibilità di sperimentare qualunque cosa noi desideriamo. Purtroppo non tutti desiderano il bene...e a volte non lo desiderano neppure per se stessi. Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza quindi, come dicevi tu, anche noi siamo creatori. Non c'è intercessione divina...noi creiamo quello che desideriamo... è una legge dell'universo! Purtroppo non siamo capaci di desiderare il nostro bene e quello degli altri!
Se tutti desiderassimo il bene credo che la vita sulla terra non avrebbe più senso di esistere ...tutte le nostre anime passerebbero al livello di coscienza successivo... siamo qui per sperimentare le dualità.... "l'unione" è ancora solo un'aspirazione per il genere umano....
Mi spiace Max ma la metafora non regge se consideriamo il nero come assenza di colore i il bianco come insieme dei colori primari.... Però quello sarebbe il mondo ideale in cui ognuno è connesso con il tutto senza dover necessariamente classificare gli estremi...
Ho risposto?
-
Chiedo permesso se posso aggiungere anche il mio pensiero.
Bene e male, amore e malvagità.
Ma esiste davvero questa dualità?
No.Inizio con il dire che è un dato di fatto che esistono e che noi essere umani per apprezzare l'amore e il bene dobbiamo prima provare il male e le privazioni.
Cito Scott Peck che nel suo "The road less Traveled - Voglia di Bene" ci fa osservare che se mangiamo sempre la torta non ne apprezziamo più il suo gusto e smettiamo di desiderarla.Siamo noi ad avere inventato la dualità
Penso che la dualità tra bene e male sia invece proprio una legge delle natura e non una nostra creazione, una regola fisica come quella dell'attrazione gravitazionale, governata da precise formule matematiche;
se noi viviamo, per nostro libero arbitrio, in modo da seguire queste leggi stiamo bene e apprezziamo tutto ciò che di bello la vita sa offrirci, altrimenti soffriamo e ci facciamo male.
Noi siamo liberi di scegliere la strada ma non abbiamo costruito le strade.Ma allora perché ho detto che penso che non esista la dualità tra amore e malvagità?
Con i nostri strumenti scientifici oggi possiamo osservare fenomeni avvenuti molto lontano nel tempo,
possiamo arrivare ad osservare fino ad attimi molto vicini al big beng.
Immaginiamo che con il progresso della tecnica tra qualche anno riusciamo ad avvicinarci ancora di più all'attimo del big beng,
sempre più vicino,
ancora di più.
Ecco stiamo vedendo l'esatto momento!E adesso? possiamo ancora andare più indietro?
No,
perché tutto quello che esiste nell'universo, dalla luce che ci permette di vedere, al tempo stesso è solo frutto di quella primordiale esplosione che ha generato lo spazio tempo, le leggi fisiche che lo governano e tutte le regole, compresa questa strana regola per cui se prima non soffriamo non riusciamo ad apprezzare l'amore che ci offre la vita.Cosa c'era prima sarebbe sbagliata anche come domanda, perché non c'era un prima.
Mi piace pensare, che oltre all'eterno ciclo di espansione e contrazione che porta ai big bang ci sia un qualcosa di più ... con leggi fisiche inimmaginabili e impossibili per noi, un livello di coscienza ed esistenza solo di bene e amore (ma è quello che mi piace pensare e basta).Viviamo in un piccolo condominio, il nostro universo, e il regolamento condominiale prevede la dualità tra bene e male.
Chi sa cosa c'è la fuori.Valerio Notarfrancesco
-
Buonasera!
Stregatta tranquilla, è un periodo impegnativo per molte persone qui sul forum quindi non hai bisogno di scusarti, apprezziamo sempre i tuoi contributi ed il tempo che dedichi ad essi!
Mi spiace, ma non riesco a seguire il tuo filo logico. Prima hai detto:
Il principio di fondo è che esiste solo il bene...
Per poi però affermare che:
Siamo noi ad avere inventato la dualità (anzi tutte le dualità).
Effettivamente all'interno dei tuoi post sostieni più volte che siamo noi stessi a crearci il bene ed il male, ma non mi è ancora chiaro il significato di quella prima frase.
Comunque, continuando, credo che passerò al mio dubbio principale:
Il bene e il male sono uguali per Dio
Non so con esatezza a quale dio tu ti stia riferendo, però considera che molte fra le religioni più importanti mettono abbastanza in chiaro che per dio il bene e il male non sono uguali. Alcuni esempio:
Cristianesimo:
Matteo 5:22
Ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sarà sottoposto al giudizio; e chi avrà detto al proprio fratello "stupido", sarà giudicato dal tribunale; e chi gli avrà detto "pazzo", sarà condannato al fuoco dell'inferno.
Matteo 11:23
Gesù quando rimprovero Capernaum gli disse: "E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell'Ades"
Matteo 13:40
Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
Matteo 13:42
E li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti.
Matteo 18:8
Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzali e gettali via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.
Matteo 22:13
Allora il re disse ai servi:"Legatelo mani e piedi, prendetelo e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti.
Matteo 23:33
Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete alla condanna dell'inferno?
Matteo 25:41
Allora Egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra:"Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli.
Matteo 25:46
E questi andranno nelle pene eterne, ed i giusti nella vita eterna.
Marco 3:29
Ma chiunque bestemmierà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, ma sarà destinato alla dannazione eterna.
Marco 9:43
Se la tua mano ti è occasione di peccato tagliala! E' meglio per te entrare monco nella vita, che avere due mani ed andare all'inferno, nel fuoco inestinguibile.
Marco 9:48
Dove il loro verme non muore ed il fuoco non si spegne.
Giovanni 5:29
Quelli che hanno fatto il bene risusciteranno alla vita; e quelli che hanno fatto il male risusciteranno a condanna.Islam:
Quanto ai miscredenti che muoiono nella miscredenza, quand'anche offrissero come riscatto tutto l'oro della terra, non sarà accettato. Avranno un castigo doloroso e nessuno li soccorrerà. (Corano, 3:91)
Se li potessi vedere, quando saranno presentati al Fuoco diranno: ?Piacesse al cielo che fossimo ricondotti sulla terra! Non smentiremmo più i segni del nostro Signore e saremmo credenti!? (Corano, 6:27)
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Ciao,
adoro disquisire amichevolmente di questi argomenti... oggi giorno è già difficile parlare amichevolmente... poi questi argomenti sembrano tabù!
Max, nella mia testa non c'è dissonanza in quelle frasi ma è solo una questioni di termini utilizzati... purtroppo "le parole sono fonte di malintesi" (S. Exuperie).
Quando dico che esiste solo il bene intendo solo Amore... l'uomo è sulla terra alla ricerca dell'amore assoluto... lo inseguiamo continuamente... in ogni nostra azione... le varie sacre scritture ci indicano la via...
Sono rimasta meravigliata del tempo dedicato alle citazioni ma come saprai sono tutti testi scritti con metafore che servivano per avvicinare la gente... oppure per fare "politica" e "ordine pubblico"... per non parlare poi delle numerose traduzioni e interpretazioni (e delle censure) nel corso dei secoli... io credo che a meno di non sapere tradurre da soli i testi sacri non si possano prendere in considerazione come oro colato... l'alternativa per gli ignoranti (ossia per quelli che come me ignorano le lingue antiche) c'è il confronto di molte interpretazioni e un po' di logica... (non voglio entrare in questa sede in un dibattito sulla Conoscenza che alberga in noi...magari un'altra volta...).
Oggi, approfondendo la teologia cristiana, si può scoprire che l'inferno non esiste nell'accezione descritta nelle sacre scritture ma inferno e paradiso sono le realtà che ci creiamo ogni istante qui sulla terra. L'inferno rappresenta la lontananza da Dio, quindi da quell'Amore Assoluto a cui tendiamo dalla nascita mentre il Paradiso è l'unione con Dio che possiamo sperimentare, come suggeriscono le sacre scritture, ogni volta che compiamo gesti d'amore... per fare degli esempi banalissimi: sarò sulla strada che mi conduce a Dio quando non avrò desiderio di rubare... di uccidere... di nuocere al mio prossimo... etc...
Più si è vicini a Dio e più si è in grado di compiere gesti di Amore assoluto... e più si è vicini a Dio e più è chiaro il concetto di bene e male come una pura dualità terrena...
E' un po' più chiaro così il mio pensiero?
Ho letto con piacere l'intervento "scientifico" di valerio a cui vorrei rispondere con una citazione di Sant'Agostino alla quale sono molto affezionata:
"Un miracolo è un evento non contrario alla natura del creato, ma contrario solo alle leggi di natura che conosciamo."A presto
Strega
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Ciao Stregatta,
concordo con te, oggigiorno è difficile riuscire a discutere amichevolmente di teologia o argomenti che hanno a che fare con le religioni senza urtare o ferire i propri interlocutori (spesso nella migliore fede e senza neppure rendersene conto!). Visto che come hai citato tu "Le parole sono fonte di malintesi" preciserò subito che non voglio screditare o condannare la tua fede.Hai ragione quando dici che le traduzioni dei testi sacri (come molte traduzioni) ospitano al loro interno degli errori o delle imprecisioni, ma questo è inevitabile quando si traducono traduzioni di testi, oppure testi che sono stati essi stessi in primo luogo modificati. Quindi ti chiedo, se tutti i testi sono "corrotti" allo stesso livello, come possiamo sapere quale racchiude la verità? Certo, come hai detto tu possiamo affidarci alla logica, ma ognuno di noi potrebbe giungere alla proprio conclusione, e tutte queste conclusioni sarebbero ugualmente valide.
Tu dici, (presumo) basandoti sui tuoi ragionamenti che hai fatto basandoti sui dati a tua disposizione, che il paradiso e l'inferno sono realtà che ci creiamo in terra a seconda delle nostre attitudini e dei nostri comportamenti. Forse è vero, forse non è vero, ma è comunque un'idea rispettabile e quindi ne accetto l'esistenza, senza però essere necessariamente d'accordo. (Dall'Inglese: I accept but I don't necessarily agree.)
Credo che ora riuscirai meglio a capire il ragionamento che mi ha portato a diventare Agnostico: Quando tutte le teorie religiose sono ugualmente degne di considerazione, ma nessuna può essere oggettivamente provata come verità assoluta, l'unico modo che riesco a concepire per rispettarle tutte è non affidarmi a nessuna.
A presto!
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Entro nel caos di questo salotto/forum alimentandolo:
@stregatta said:
Ciao,
Allora... il male non è necessario. Siamo noi ad avere inventato la dualità (anzi tutte le dualità). E' vero noi otteniamo sempre ciò che desideriamo ma questa è una regola complessa che fa parte delle leggi della natura. Torniamo a noi. Il libero arbitrio è la regola di base: noi siamo liberi di scegliere qualunque cosa. L'aggiunta importante è che non c'è giudizio divino in quello che facciamo. A Dio non interessa (non può interessare) se agiamo per il bene o per il male. (Tanto le conseguenze le piangiamo noi.) Se a Dio fosse interessato solo il bene non ci avrebbe dato altre vie. Che Dio sarebbe se ci giudicasse dopo averci dato la libertà di scegliere?
Il bene e il male sono uguali per Dio. Siamo noi esseri mortali a fare la differenza. In realtà Dio ci da la possibilità di sperimentare qualunque cosa noi desideriamo. Purtroppo non tutti desiderano il bene...e a volte non lo desiderano neppure per se stessi. Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza quindi, come dicevi tu, anche noi siamo creatori. Non c'è intercessione divina...noi creiamo quello che desideriamo... è una legge dell'universo! Purtroppo non siamo capaci di desiderare il nostro bene e quello degli altri!
Stregatta
Un bambino disabile è la creazione di una coppia in fase di separazione?
L'eruzione del vulcano islandese è la creazione di un'associazione ecologica?@vnotarfrancesco said:
Ma allora perché ho detto che penso che non esista la dualità tra amore e malvagità?
Con i nostri strumenti scientifici oggi possiamo osservare fenomeni avvenuti molto lontano nel tempo, possiamo arrivare ad osservare fino ad attimi molto vicini al big beng.
Immaginiamo che con il progresso della tecnica tra qualche anno riusciamo ad avvicinarci ancora di più all'attimo del big beng, sempre più vicino, ancora di più.
Ecco stiamo vedendo l'esatto momento!E adesso? possiamo ancora andare più indietro?
No, perché tutto quello che esiste nell'universo, dalla luce che ci permette di vedere, al tempo stesso è solo frutto di quella primordiale esplosione che ha generato lo spazio tempo, le leggi fisiche che lo governano e tutte le regole, compresa questa strana regola per cui se prima non soffriamo non riusciamo ad apprezzare l'amore che ci offre la vita.Cosa c'era prima sarebbe sbagliata anche come domanda, perché non c'era un prima.
Mi piace pensare, che oltre all'eterno ciclo di espansione e contrazione che porta ai big bang ci sia un qualcosa di più ... con leggi fisiche inimmaginabili e impossibili per noi, un livello di coscienza ed esistenza solo di bene e amore (ma è quello che mi piace pensare e basta).Viviamo in un piccolo condominio, il nostro universo, e il regolamento condominiale prevede la dualità tra bene e male.
Chi sa cosa c'è la fuori.Valerio Notarfrancesco
Valerio
Il prima ha senso nello spazio-tempo!
L'universo prevede una dualità tra materia ed antimateria,ma nessuna delle due è considerata bene o male!
Stephan Hawking dice che prima ci sono le leggi che regolano l'Universo, quelle che hanno guidato l'inizio del Big Bang e che governano l'attuale evoluzione.
@max0005 said:
Hai ragione quando dici che le traduzioni dei testi sacri (come molte traduzioni) ospitano al loro interno degli errori o delle imprecisioni, ma questo è inevitabile quando si traducono traduzioni di testi, oppure testi che sono stati essi stessi in primo luogo modificati. Quindi ti chiedo, se tutti i testi sono "corrotti" allo stesso livello, come possiamo sapere quale racchiude la verità? Certo, come hai detto tu possiamo affidarci alla logica, ma ognuno di noi potrebbe giungere alla proprio conclusione, e tutte queste conclusioni sarebbero ugualmente valide.
Credo che ora riuscirai meglio a capire il ragionamento che mi ha portato a diventare Agnostico: Quando tutte le teorie religiose sono ugualmente degne di considerazione, ma nessuna può essere oggettivamente provata come verità assoluta, l'unico modo che riesco a concepire per rispettarle tutte è non affidarmi a nessuna.
Max
Se l'oggettività è quella scientifica, pur potendo avvallare la storicità di personaggi come Gesù Cristo, Maometto, Buddha, ... , la religione si basa sulla Fede!
Nella religione cattolica l'affidabilità dell'interpretazione, Atti degli Apostoli, è legata alla comunità dei credenti/chiesa corpo di Cristo, mai hai singoli.
(Esattamente come oggi qualsiasi ipotesi scientifica, secondo il principio di falsificazione di Karl Popper , è valida finchè la comunità scientifica non trovi un ipotesi contraria o sperimenti che quell'ipotesi è errata).Grazie per la chiacchierata.
ciao
marlomb
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(Esattamente come oggi qualsiasi ipotesi scientifica, secondo il principio di falsificazione di Karl Popper , è valida finchè la comunità scientifica non trovi un ipotesi contraria o sperimenti che quell'ipotesi è errata).
Credo di capire quello che vuoi dire Marlomb, ma ti faccio una domanda. Abbiamo una serie opzioni che si escludono a vicenda (in poche parole, se una è valida automaticamente le altre non lo sono), e non abbiamo i mezzi per provare definitivamente che alcuna di esse sia falsa. Allo stesso modo, pur non volendo accusare coloro che hanno scoperto queste "opzioni" di menzogna, ci rendiamo conto che chiunque potrebbe ideare una nuova "opzione" in qualsiasi momento e che (in linea generale) sarebbe altrettanto valida quanto le altre.
Su quali criteri basiamo la nostra scelta?
Se mi permettete un paragone più vicino alle nostre vite quotidiane, è un po' come comprare un numero ad una lotteria, senza nemmeno sapere se avverrà mai l'estrazione! Possiamo scegliere un numero che altri hanno già comprato, oppure scegliere un numero ed essere i primi a selezionarlo.
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@max0005 said:
Credo di capire quello che vuoi dire Marlomb, ma ti faccio una domanda. Abbiamo una serie opzioni che si escludono a vicenda (in poche parole, se una è valida automaticamente le altre non lo sono), e non abbiamo i mezzi per provare definitivamente che alcuna di esse sia falsa. Allo stesso modo, pur non volendo accusare coloro che hanno scoperto queste "opzioni" di menzogna, ci rendiamo conto che chiunque potrebbe ideare una nuova "opzione" in qualsiasi momento e che (in linea generale) sarebbe altrettanto valida quanto le altre.
Su quali criteri basiamo la nostra scelta?
Max provo a risponderti.
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in matematica l'esclusione è una funzione del tipo vero o falso, si può, però a fronte di due ipotesi esclusive A e B, dire:
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se è vero A ne consegue 1,2,3
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se è vero B ne consegue 4,5,6
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p.e.:
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se Dio è l'origine, ne consegue che Mondo, Uomo e Vita sono sue creazioni
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se Dio non è l'origine, ne consegue che Mondo, Uomo e Vita sono creazioni autooriginantesi
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ogni ipotesi si basa su uno o più assiomi: dei principi di base non dimostrabili, ad esempio "i numeri interi iniziano da 1", "moltiplicando per 1 otteniamo la quantità di partenza", "Dio è".
Detto questo Karl Popper dice se partendo dall'ipotesi A costruita sull'assioma ne consegue 1,2,3, questa rimane valida fino a che qualcuno non dimostra scientificamente che quello che consegue è errato, ovvero sperimenta che a fronte di A non ottiene 1,2,3.
Per fare un esempio concreto, Einstein scoprì che Energia = Massa x Velocità Luce al quadrato, circa 30 anni fa si è scoperto che per far sì che l'equazione fosse veritiera non bastava la massa conosciuta, ovvero Einstein non sapeva che il vuoto da lui conosciuto era invece pieno di piccole particelle dotate di una massa infinitesima ma esistente.
Se lo traduco adesso in termini religiosi, nel momento che stabilisco l'ipotesi "la Fede in Dio guida il mio cammino" con l'assioma "Dio è" è probabile che ciò che ne consegue venga mutato nei secoli (ad esempio la spiegazione di alcuni miracoli).
Mi sto confondendo anch'io!
ciao
marlomb
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Ciao Marlomb,
questa rimane valida fino a che qualcuno non dimostra scientificamente che quello che consegue è errato, ovvero sperimenta che a fronte di A non ottiene 1,2,3.
Concordo, ma la religione non si basa sulla sperimentazione ma sulla fede. Nell'ambiente religioso non sussiste il compito di "provare Dio", all'opposto, "Dio esiste" e, di conseguenza, bisogna avere fede in lui. Riassumendo: "Non bisogna mettere Dio (o la sua esistenza) alla prova."
Se io ho come Dei "A", "B" e "C", e ognuno di essi pretende la mia incondizionata fede, come faccio a soddisfarli tutti? Partendo dal presupposto che molte religioni si assomiglino, e che quindi i "metodi di persuasione" sono simili, come decidere chi ha ragione?
Una volta un mio amico (credente) mi ha detto: "Lo senti dentro di te, è la fede.", e mi ha spiegato che, una volta trovata la fede, non avrò più dubbi. Tuttavia, poichè al momento non credo di avere fede, dedicarmi ad una religione sarebbe quasi un insulto ai credenti, una presa in giro al loro credo. Quindi preferisco mantenere una posizione neutrale, non rispettando nessun credo allo stesso tempo li rispetto tutti.
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@max0005 said:
"Lo senti dentro di te, è la fede.", e mi ha spiegato che, una volta trovata la fede, non avrò più dubbi. Tuttavia, poichè al momento non credo di avere fede, dedicarmi ad una religione sarebbe quasi un insulto ai credenti, una presa in giro al loro credo. Quindi preferisco mantenere una posizione neutrale, non rispettando nessun credo allo stesso tempo li rispetto tutti.
Ma tu senti dentro di te di non credere in un Dio, e, questa tua posizione,
inspiegabile con la logica matematica così come è inspiegabile la fede in Dio, cioè indimostrabile,
è un forte atto di fede che va rispettato come tutte le religioni.
Stavo per inviare quando ho pensato: ma allora, chi è il Dio della tua fede?
Valerio
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Ciao Vnotarfrancesco,
A dire il vero la trovo facilmente spiegabile... Per natura mi "fido di quello che vedo" (ovvero di quello che ho modo di spiegare), visto che l'esistenza di dio non rientra in questa "categoria" non la accetto.