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    Google,raccolta pubblicità problema fiscale

    ROMA, 28 gennaio (Reuters) - Per il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, esiste un problema Google per quel che riguarda la raccolta pubblicitaria in Italia del gruppo americano, un problema che va affrontato in maniera seria.
    "E' un problema che ho posto da un anno in varie sedi che ora va affrontato in maniera seria", ha detto Calabrò commentando, su richiesta dei giornalisti, quanto scritto da un quotidiano.
    Oggi su il Corriere della Sera si poneva il problema di Google Italia, una società dalle dimensioni apparentemente contenute, che in realtà svolge un'attività di dimensioni economicamente rilevanti. L'articolo sostiene che la maggiror parte dei ricavi vengono fatturati in Irlanda e quindi non risultano dai bilanci italiani.
    Secondo il giornale milanese Google Italia fattura meno di 20 milioni mentre i ricavi reali realizzati nel nostro mercato sarerebbero di 500/600 milioni.
    L'Agcom si era posto il problema anche per valutare se valesse la pena riconsiderare quelle entrate pubblicitarie nell'ambito del Sic, il sistema integrato delle comunicazioni, ovvero lo strumento di regolazione antitrust del mercato editoriale.,


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    Non ho mai capito questo accanimento sulla posizione fiscale di Google per la verità. Ovviamente la questione va in qualche modo inquadrata bene dal punto di vista fiscale, ma la sua posizione è assolutamente normale come quella di chi mette i propri impianti in Polonia, o si trasferisce a Montecarlo, Spagna ecc...dove la pressione fiscale è minore.

    Fate un giro in rete e controllate quante società italiane NON pagano legittimamente le tasse qui. Per esempio l'Italianissima * ormai è fiscalmente inquadrata in Lussemburgo, bella mossa no? 😛

    La questione va vista con attenzione, e verificare se dal punto di vista Europeo abbia senso far pagare le tasse in base al paese verso cui si opera e non da cui si produce... ma questo metterebbe in crisi tutte le grosse aziende europee non solo Google. (Paradossalmente potrebbero decidere che non conviene vendere per nulla all'Italia o alzare i prezzi in Italia per rifarsi del carico fiscale maggiore). Insomma tutto va affrontato con cautela.

    Direi inoltre anche un articolo un po' di parte considerando che RCS (che gestisce la pubblicità per il corriere e per la maggior parte dei giornali online) è il maggior concorrente in Italia di Google.