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Nuova attività
Salve,
prima di tutto i miei più sinceri complimenti per questo Forum che reputo il migliore in assoluto sotto diversi punti di vista nel variegato mondo dei forum.Sono un nuovo utente e vorrei porgervi un quesito:
Mia moglie, dopo aver svolto vari lavori, come dipendente, ha deciso di mettere a frutto i suoi titoli (diploma di sartoria) per aprire un'attività in proprio.
L'attività consisterebbe nel normale lavoro di sartoria, svolto presso il proprio domicilio.
Potremmo sapere quali adempimenti sono necessari e a quali incombenze dal punto di vista fiscale, contributivo e contabile saranno a suo carico?Vi ringrazio anticipatamente.
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Fermo restando che la soluzione migliore è parlare direttamente con un commercialista che analizzi la situazione nel dettaglio, credo che dovrebbe porsi come attività di lavoro autonomo (e non come impresa).
Ma chiedo ai colleghi il loro parere.Se la mia ipotesi è corretta, si tratta di aprire partita IVA e di iscriversi all'INPS (Gestione Separata).
Sugli adempimenti contabili ci sono varie possibilità (forfettone, forfettino, contabilità semplificata) e bisognerebbe sapere qualcosa di più per individuare la soluzione più conveniente.
Per esempio, quanto si prevede di fatturare ogni anno, perlomeno a spanne? E quanti e quali acquisti dovrebbe compiere?
Se si rispetta il limite dei trentamila euro e non fa molti acquisti (leggi: perdita della detrazione dell'IVA), credo che il forfettone dovrebbe essere la soluzione migliore.
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OEJ, non la inquadreresti come artigiana?
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Descrizione attività: Attività professionale generalmente non iscrivibili al Registro delle imprese;
Requisiti: Si iscrive, se svolta in forma imprenditoriale e sempre che l?attività non appartiene a quella riservata agli albi professionali, indicando il tipo di attività prestata
a) se la stessa è esercitato da società,
b) per l?impresa individuale, solamente con esplicita precisazione che l?attività è esercitata in forma d?impresa.
Normativa: Circolare MICA n. 3202/C ? Circolare n. 3407/C del 9.1.1997
Nota: Un?attività è qualificabile come imprenditoriale con riferimento alla modalità del suo esercizio (dimensioni e caratteristiche dell?organizzazione, entità dell?investimento, rischio d?impresa) e non al prodotto finale. Questo deve essere il risultato dell?operato dell?organizzazione più che della prestazione individuale del professionista.
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@michelini said:
OEJ, non la inquadreresti come artigiana?
In effetti, è proprio il dubbio che mi ero posto.
Il ragionamento che avevo fatto è che l'impiego di mezzi mi sembra così modesto che mi pareva difficile farlo rientrare nell'alveo dell'attività di impresa (a cui l'artigianato appartiene), ma riconosco che la mia visione è tutt'altro che a prova di bomba.
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Secondo me la questione è da approfondire, potresti comunque avere ragione tu.
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Prima di tutto vi ringrazio per le celeri risposte.
In effetti il problema se farlo ricadere nell'ambito del lavoro autonomo o di impresa porterebbe non poche differenze dal punto di vista dei costi (ad esempio INPS).
Considerato il fatto che ci saranno investimenti praticamente nulli, fatturato bassissimo, il lavoro sarà svolto presso il proprio domicilio ed il tutto sarà svolto in forma strattamente personale (senza avvalersi di qualsiasi collaborazione o dipendenza), mi sembra più logico che non figuri tra i redditi di impresa.Non è possibile avere fonti certe sulle quali documentarsi?
Grazie anticipatamente.
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Le norme dobbiamo sempre interpretarle e calarle sulla singola realtà.
Una norma in quanto tale è astratta e succede che nel concreto si presentino situazioni non esplicitamente e chiaramente codificate.
Nel tuo caso, come abbiamo avuto modo di dire, interpretando le norme rispetto alla specifica situazione, direi che potresti inquadrarti come lavoratore autonomo.
Ribadisco però che è una situazione da approfondire magari con il tuo commercialista.
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Una possibile soluzione per tagliare la testa al toro è chiederlo direttamente all'Agenzia delle Entrate, presentando un interpello.
Però occorrono due o tre mesi, normalmente, per avere la risposta.
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Sì ma mi pare esagerato in questo caso. Non credo si tratti di situazione da interpello. Non intravedo "obiettive condizioni di incertezza".:)
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Sono un fan dell'interpello, di tanto in tanto ne mando uno.
