• User Attivo

    nota di credito su parcella professionista

    Salve a tutti,
    ho un dubbio riguardante l'emissione di una nota di credito su parcella professionale.

    Parcella (non proforma. emessa e pagata)
    1000 + 40 (cont.sogg)+ 208 (iva) = 1248 - r.a. 200,00 = 1048,00

    Considerando che la suddetta parcella è stata emessa a titolo di acconto su prestazione professionale da effetture e che tale prestazione non è poi stata svolta, vorrei sapere come emettere correttamente nota di credito.
    Grazie mille

    Martina


  • User Attivo

    Ciao Martina.
    Se non erro questo argomento è stato affrontato più volte in questo forum (mi sembra anche con la tua partecipazione) in cui sono state prospettate varie soluzioni e/o accorgimenti.
    Dico la mia opinione.
    Emetterei la nota credito senza esposizione della ritenuta e rimborserei il tutto al committente (al lordo della ritenuta già versata).
    Quest'ultimo rilascerà comunque la certificazione attestante l'importo del compenso pagato (di cui alla parcella) e della ritenuta effettuata; infine, il tutto (in relazione alla sola parcella) andrà indicato nel 770.
    Ciao.:ciauz:


  • Bannato User Attivo

    Ricordo anch'io una discussione in merito.
    Ho qualche perplessità su quello che dice serdep. Mi spiego: come posso indicare nel 770 una prestazione che non è stata eseguita? E, di conseguenza, come posso certifcarla? E come giustificare il versamento am mezzo F24 della ritenuta?
    Dato che economicamente mi si "azzera" tutto con la nota di credito e se la ritenuta è stata versata dal cliente io farei un'altra cosa prendendo in considerazione solo l'aspetto finanziario: rimborso al professionista del solo netto e il cliente considera la ritenuta versata come un maggior versamento di ritenute utilizzabile dopo aver compilato il 770 inserendo solo il maggior versamento senza nessun riferimento alla parcella e nota di credito. L'unico "inghippo" è che il cliente utilizzerà il credito solo dopo il 770, ma è lo stesso principio di quasi tutti i maggiori versamenti.

    Colgo la palla al balzo per un dubbio: il maggior versamento iva da liquidazione mensile/trimestralo lo posso utilizzare nella liquidazione successiva o lo devo riportare in dichiarazione? Mi sembra che l'AE accettasse l'utilizzo dalla liquidazione successiva ma non ricordo più.


  • User Attivo

    @CONTE77 said:

    ...Ho qualche perplessità su quello che dice serdep. Mi spiego: come posso indicare nel 770 una prestazione che non è stata eseguita? E, di conseguenza, come posso certifcarla? E come giustificare il versamento am mezzo F24 della ritenuta?.....

    ..... il maggior versamento iva da liquidazione mensile/trimestralo lo posso utilizzare nella liquidazione successiva o lo devo riportare in dichiarazione?.....

    D'accordo in parte con il tuo ragionamento, che si fonda sicuramente su una ottima logica dai punti di vista contabile ed economico.
    Cercherò di dare una mia interpretazione della situazione, senza voler per forza convincere nessuno, ma sarò felice di cambiare idea io stesso
    nel caso di Vostri apporti esaustivi e convincenti.
    In breve.
    Come sappiamo, il DPR 600 obbliga alla ritenuta il sostituto che corrisponde compensi, indipendentemente dall'effettiva esecuzione della prestazione ad essi correlata.
    Nulla viene disposto in merito alla retrocessione delle somme e allo storno delle ritenute effettuate. Già da ciò, ritengo, che le ritenute effettuate vadano comunque certificate in relazione al compenso comunque corrisposto.
    Per logica, invece, a tale assunto arrivo pensando alla possibilità (se volete ipotetica, ma possibile) che la eventuale nota credito, a storno della parcella per prestazioni non più eseguite, possa essere emessa molto tempo dopo rispetto alla parcella, anche in un anno diverso o, addirittura, dopo la presentazione del modello 770 (ad esempio, il 30/11/2009 la parcella, mentre la nota il 30/10/2010).
    Per l'anno 2009 si dovrà, necessariamente, dare contezza, nel 770, della parcella e delle ritenute effettuate (ancorchè la prestazione non sia stata affatto eseguita). Per l'anno 2010, emettendo una nota credito con indicazione della ritenuta, non riesco ad immaginare come possa il sostituto recuperarla ne tanto meno come possa indicare un compenso negativo nel 770.
    Pertanto, ritengo che la soluzione univoca percorribile in tutte queste situazioni sia quella da me delineata in precedenza.

    Per l'altra domanda, scusa, non riesco a capire il problema.
    Se emetto la parcella e la nota nello stesso periodo di competenza iva non vi è nessun maggior versamento di iva; ugualmente se sono emesse in periodi diversi: l'iva di cui alla parcella (incassata o meno) dovrà confluire nel calcolo della liquidazione di competenza e si verserà l'importo dovuto per tale periodo: non vi sarà alcun maggiore versamento; successivamente, l'iva a credito di cui alla nota, andrà a diminuire l'iva periodica di competenza da versare.

    Ciao.:ciauz:


  • Bannato User Attivo

    Ciao serpedp, il bello del forum è proprio questo, ti permette il confronto con altre persone e con le loro esperienze. Mi spiace se la risposta è un pò "secca", cercherò di articolarla nei prossimi giorni.
    Separo la risposta in due: se la parcella e la nota di credito sono emesse entrambe lo stesso anno continuo a vederla come ho già scritto; se la parcella e la nota di credito sono emesse in due anni differenti l'unica via percorribile è quella che dici tu.
    Concordo anche sull'emissione della nota senza esposizione della ritenuta (visto che non è obbligatoria esporla).

    Per la seconda domanda ho sbagliato a inserirla in questo post perchè non è legata per niente alla discussione, ne creo uno nuovo!


  • User Attivo

    Vorrei sottolineare quanto di seguito

    Se fattura e nota credito sono emesse nello stesso anno ci si ritroverà per il percettore ad aver avuta versata una ritenuta della quale beneficerà in UNICO nel mentre il committente dovrà indicarla in SX del modello 770 in esubero e compensarla con altri tributi o richiederla a rimborso. Direi nessuna compilazione di quadro percettore in modello 770.

    Se la fattura è emessa nell'anno X nel mentre la nota credito nell'anno X+1 occorre compilare il modello 770 per l'anno X.

    Il problema si porrà esclusivamente, sia per il percettore che per il committente, ai fini della determinazione del proprio reddito. Avendo contezza al 31 12 dell'anno X che al prestazione non è stata eseguita o che non sarà eseguita dovranno opportunamente rettificare i propri ricavi e costi. Se così di adopereranno sia il percettore che il committente si ritroveranno nella ipotesi di cui all'emissione della fattura e nota credito emesse nel medesimo anno ancorché la nota credito sarà emessa nell'anno X+1