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@clubbu said:
E' stato un incubo risedermi su quella sedia, al suono della prima ora avevo già la tracolla pronta, ed il mio vicino di banco mi sussurò: "Paolo, mancano ancora 5 ore!"
La scuola può essere una bruttissima bestia, soprattutto per le generazioni più recenti, costrette ad imparare un gran volume di cose che - lo dico con il cuore lacerato - risulteranno in massima parte di scarsissimo valore per il loro futuro.
Non parlo ovviamente di cose come Storia dell'Arte o Letteratura (l'estetica trascende il tempo), né di Matematica e, in misura minore, Fisica o Chimica (la Scienza di base cambia poco nei secoli, e poi dalla sua ha il vantaggio di essere universale e spendibile in tutto il mondo, diversamente da cose come giurisprudenza o economia che valgono solo nel Paese in cui si vive).
Se però penso alla preparazione offerta dai programmi di Informatica o altre materie tecniche, lì devo ammettere che siamo allo sbando più totale: i linguaggi di programmazione che i ragazzi di 15 anni studiano oggi probabilmente saranno superati quando ne avranno 18 ed usciranno dalla scuola, per non parlare dell'abbandono in cui versano troppi laboratori nei nostri istituti tecnici.
Ci sono scuole che vanno avanti ancora con i Pentium III 500 e i torni a ruote ingrananti, mentre ormai veleggiamo verso computer delle dimensioni dell'iPod e nanotecnologie...
La scuola andrebbe ripensata da capo, per non perdere il buono che può ancora dare - metodo di studio, impostazione, formazione di base - ma offrendo ai ragazzi cose che siano anche utili sul serio, proiettate verso il futuro e universali in senso positivo.
Un tipo di "rivoluzione" cui difficilmente potrebbero pensare i nostri governanti (di ogni partito), che sono troppo vecchi (alcuni sono nati quando la maggiore novità era la radio ) e guardano a certa tecnologia con occhi scettici che noi non possiamo certo permetterci di mostrare.
Chissà, magari potrebbero essere gli stessi studenti, opportunamente guidati da educatori e genitori, a pianificare in maniera adeguata il proprio percorso formativo.
Qui in gt abbiamo ragazzi in età da scuola superiore che danno del filo da torcere ai maggiori professionisti del SEO con le loro iniziative, e smanettoni geniali che smontano computer e creano applicazioni da quando avevano otto anni: loro hanno più esperienza e conoscenza di quanta ne possiamo immaginare, e forse sarebbe una buona idea chiedere a chi ne sa davvero qualcosa di questo mondo nuovo, prima di imporre nozioni anacronistiche e metodi obsoleti.
Lo dico mosso dal desiderio di salvare il salvabile e creare qualcosa di buono, duraturo, interessante e piacevole per i ragazzi di oggi esattamente come la scuola di dieci anni fa è stata per qualcuno di noi.
[Io ad esempio mi sono divertito un mondo. :D]
Coraggio, Clubbu & Max: concentratevi sulle cose della scuola che vi piacciono e inghiottite il rospo sul resto; i mesi passeranno più in fretta di quanto possiate pensare e saranno comunque un periodo importante, da vivere appieno prima di un salto nel vuoto che non è poi così "ganzo".
Ce la potete fare, giovani Fetishiens.
A dopo.
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Leonov,
sembri il nostro fratello maggiore con queste tue parole... ...Scherzo eh, non ti offendere!
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E chi si offende?
È un onore ricevere tanta considerazione - e poi l'età è quella giusta per fare il "fratellone" (ancorché virtuale), inutile negarlo.
Mi spiace solo non avere dei veri e propri "trucchi" da passarvi per "sopravvivere" alla scuola: cose come "101 modi per suggerire alle interrogazioni", "copiare sicuri" o "trovare le traduzioni su Internet".
Ho vissuto il tempo della scuola molto serenamente e mi sono sempre limitato a studiare con continuità e interesse (gli altri metodi più ingegnosi usati da certi miei compagni li ho sempre trovati più faticosi del semplice studio, ma è solo un'opinione).
E poi la scuola è una "nicchia ecologica" non diversa da ogni altra: certe persone si adattano bene all'ambiente specifico, altri si sentono a casa in situazioni diverse (su un campo di calcio, in una discoteca, in un dibattito politico etc.).
Per quel che mi riguarda, sono stato fortunato nell'aver fatto combaciare i miei interessi con le esigenze della scuola superiore. All'università è andata già un po' diversamente - ambiente diverso, adattamento non così perfetto.
[Senza contare che ai miei tempi su Internet non si trovava mica così tanta informazione liberamente accessibile, senza contare i tempi di connessione con i modem a 56k... ]
Buon proseguimento, gente. Assaggio una cedrata e procedo, ché le cose da sistemare non mi mancano, purtroppo.
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Ciao Leonov,
la scuola... sembra solo oggi pomeriggio che mi facevo strada fra temi, dibattiti e libri di testa! Ma... aspettate... era oggi pomeriggio!
Scherzi a parte, non ho mai capito l'utilità di bigliettini, suggerimenti ed altre "strategie" varie. Pensandoci bene non si fa altro che barare contro... se stessi. Perché alla fine chi non impara le cose non sono i prof e nemmeno i genitori... ma gli stessi studenti! Ora dico, visto che a scuola volente o nolente le mie ore quotidiane ce le devo passare, tanto vale sfruttarle al meglio!
Sono giunto alla conclusione che stando attento in classe, prendendo appunti e facendo domande ai professori quando qualcosa non è chiaro (oltre che a prendere parte alle discussioni) riesco a dimezzare il tempo di lavoro a casa e capisco anche meglio le cose.
Con questo non voglio assolutamente dire che la scuola è solo un momento di apprendimento, i rapporti sociali (ma che termine "freddo" in questo caso... diciamo pure amicizie e, perché no, anche le "cotte" - spero mi perdonerete questa libertà. ) ed i momenti passati a scherzare e giocare con gli amici sono altrettanto importanti se non ancora più importanti.
Una volta ho letto una citazione bellissima: "Lo scopo della scuola non è quello di riempire un secchio, ma quello di accendere un fuoco." purtroppo non mi ricordo chi l'ha detta...
Comunque troppo spesso ho l'impressione che il metodo d'insegnamento più comunemente usato sia quello di fare imparare nozioni a memoria senza insengare ne come ne quando usarlo e, nel caso delle materie "umanistiche", neanche cosa significa realmente. Conosco delle persone che sono in grado di analizzare perfettamente qualsiasi tipo di poesia dal punto di vista tecnico, ma appena chiedi loro la loro opinione personale non sanno cosa rispondere.
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Caro Max,
sottoscrivo in pieno la tua opinione sul rapporto con l'apprendimento scolastico e l'istituzione in genere, così come concordo sul valore dei rapporti sociali (e sentimentali) che si coltivano a scuola.
Occorre ovviamente anche tanta fortuna, per avere compagni validi, simpatici, perbene, e professori bravi e capaci di andare oltre il nozionismo e puntare alla conoscenza e ai rapporti umani solidi. E ragazze che non ti spezzino il cuore - o ragazzi che non trattino le giovani come trastulli di poco conto.
Ad oggi, i miei quattro amici più cari - due ragazzi e due ragazze - provengono tutti dalla scuola superiore (tre erano in classe con me); ho stretto ottimi rapporti anche dopo gli anni del liceo e alcune persone le considero mie grandi amiche, ma con loro la storia è diversa e ineguagliabile.
Anche di due professori in particolare ho ricordi ottimi: mi ritengo fortunato ad aver trovato almeno altri docenti alla loro altezza, all'università (ce ne sono tanti validi, ma solo un paio reggono appieno il confronto con i miei miti: uno è diventato il mio relatore di tesi, e non è un caso).
Ah, quasi dimenticavo:
@max0005 said:
Una volta ho letto una citazione bellissima: "Lo scopo della scuola non è quello di riempire un secchio, ma quello di accendere un fuoco." purtroppo non mi ricordo chi l'ha detta...
Il motore di ricerca ha sentenziato: W. B. Yeats, il poeta.
E in effetti è un'immagine poetica, più che da saggista. Molto bella, per certi versi anche molto vera.
Tuttavia, l'attribuzione è fortemente contestata in questa discussione (in Inglese); dunque la mia frase precedente è da prendere con le molle.
Saluti.
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@Leonov said:
Occorre ovviamente anche tanta fortuna, per avere compagni validi, simpatici, perbene, e professori bravi e capaci di andare oltre il nozionismo e puntare alla conoscenza e ai rapporti umani solidi. E ragazze che non ti spezzino il cuore -
Ed in questo direi che ho avuto molta, moltissima fortuna... (beh, forse non proprio nell'ultimo punto ma, del resto, la vita ha i suoi alti e bassi e certe volte uno "schiaffo emotivo" può dare l'energia necessaria a ripartire). Ho cambiato molti professori ed insegnanti nella mia vita, ma sono felice di potere dire che praticamente tutti erano delle ottime persone alle quali piaceva il loro mestiere e stare con i ragazzi.
Due ottimi ricordi li ho della mia insegnante in prima elementare e del mio maestro in quinta elementare. Due persone davvero eccezzionali (peccato che da piccoli certe cose non si capiscano... ).
Gli amici... che dire, l'amico perfetto non esiste, ma ho degli amici fantastici che mi porto dietro dai tempi dell'asilo! Le litigate nel corso del tempo sono inevitabili, ma è altrettanto vero che molte volte finiscono in uno "sbuffo di fumo" e l'amicizia torna più salda che mai.
Contrariamente a quanto avrei sostenuto la scorsa estate, sono sempre più convinto che un buon rapporto con i professori (e non dico chissà quale legame, ma anche il fatto che il professore inizi la lezione salutando la classe e magari chiedendo agli alunni come stanno ha la sua importanza!) aumenti davvero di molto le possibilità di passare le prove con successo!
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Buonasera!
Saluto davvero molto veloce perché la valanga di compiti rischia seriamente di sommergermi... dopo Matematica, Fisica, Italiano ed Inglese è arrivata la "ciliegina" (avvelenata )... il "charter" delle Nazioni Unite da leggere per domani.
A presto, cari avventori!
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@max0005 said:
... è arrivata la "ciliegina" (avvelenata )... il "charter" delle Nazioni Unite da leggere per domani.
Ho capito; ci è voluto un po', ma alla fine ho capito.
Max quasi certamente frequenta una specie di "Scuola per futuri dominatori del Mondo": studiano tutta la politica internazionale per poter poi scalzare i regimi e imporre il loro Regno Supremo...
Beh, cosa aggiungere? Quando il mondo sarà schiacciato sotto il tacco del potere di questa nuova classe dirigente, speriamo solo che si ricordino dei loro vecchi colleghi forumisti...
Felice sera a tutti.
Il tempo di mettere le mani su qualche saporito stuzzichino e poi via verso il resto del mare di cose rimaste in sospeso e ancora da completare. []
Ci si vede più tardi!
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No, no... il "charter" (che non ho ancora capito come si traduce in Italiano... ) fa parte della mia preparazione al GeMUN/CPE, ma non fa parte dei "compiti scolastici" nel senso tradizionale del termine.
Non ci crederete, ma la cartuccia di inchiostro mi ha abbandonato alla diciottesima pagina... ho letto il resto sul PDF ma per capire bene le cose ho bisogno di potere aggiungere i miei "appunti manuali" a margine e di sottolineare le cose più importanti... domani devo assolutamente comprare qualche cartuccia di scorta!
Beh, cosa aggiungere? Quando il mondo sarà schiacciato sotto il tacco del potere di questa nuova classe dirigente, speriamo solo che si ricordino dei loro vecchi colleghi forumisti...
Classe... dirigente? Mi accontenterei di una classe diLigente! Ovviamente scherzo, sono contento della mia classe!
Comunque non so... la diplomazia sembra bella però non ho ancora le idee chiare... per ora "assaggio" un po' di tutto (nella vita come al ristorante :P), e poi deciderò cosa "ordinare come portata principale"!
Comunque indipendentemente dall'estensione delle nostre "conquiste" il Forum GT avrà manterrà una posizione di riguardo!
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Max mi fa morire quando dice: "Non so ancora come si dice in italiano"
In realtà lo comprendo benissimo ed anche io me ne sono uscita tante volte con la frase... come si dice in italiano? Succede se impari direttamente dalla lingua straniera un termine. La prima volta che ci feci caso fu quando, monolingue inglese alla mano vidi il disegno del faretto da teatro e sotto la scritta spotlight. Ce ne vuole di fantasia per prima di riuscire a tradurlo in occhio di bue in italiano...
Stasera, reduce da un po' di giorni di insana salute, sono passata quasi esclusivamente per una piccola comunicazione di servizio, per Max e altri che si trovassero domani nei dintorni di Genova.
Domani ci sarà il mitico Mauro Corona alla libreria Feltrinelli in via Ceccardi 16, dalle 18 alle 21. Credo che incontrarlo sia davvero una esperienza emotiva profonda. Potessi ci andrei subito ma è ancora troppo lontano per me.
Attendo fiduciosa che si lasci attirare dal vinello toscano o, meglio ancora, dal brunello senese, che so esser di suo gusto.
E intanto mi faccio un giro tra i suoi boschi mentre leggo i suoi libri.Domani dovrei riprendere a pieni giri. Buona notte.
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Buongiorno... settimana finita, finalmente!
Purtroppo stasera non posso andare alla Feltrinelli... sarà per un'altra volta. Grazie comunque dell'informazione Nimue!
Un'altra settimana è passata, il tempo passa velocemente, ma mi sembra ieri che salivo sull'autobus del Lunedì Mattina... e siamo già a Venerdì sera. Da un certo punto di vista meglio così, oggi a scuola ad un certo punto mi è venuta una stanchezza impressionante!
A dopo, cari Fetishiens!
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Felice sera e buon sabato, gente!
Allora, come state passando (o vi accingete a passare) la serata odierna?
Qualcosa di movimentato oppure attività più placide? Discoteca o lettura? Pub o cena in casa con gli amici? Giochi di ruolo tra amici o partita on-line con la console?
Personalmente, mi concedo un po' di riposo dopo una giornata piuttosto produttiva (anche se qui più si produce più si scopre di avere ancora cose da fare... Non mi suona proprio bene, questa cosa) e oscillo tra zapping indolente in tv (ma quand'è che è diventata così povera e miserella?) e rassegna di siti che non ho avuto il tempo di consultare in settimana.
Sorseggio senza fretta un bicchiere di aperitivo analcolico fruttato, assaggio gli stuzzichini e procedo (magari ci scappano un altro paio di paragrafi...); ci si vede prossimamente.
a tutti e buon proseguimento.
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Ragazzi ma avete mai giocato ad un simulatore di Treni?
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Buona Domenica!
Ieri giornata molto impegnativa, ma anche molto piacevole! Pranzo con gli amici (ad un ristorante specializzato in hamburger... ), seguito da Cinema ed infine Cena con degli amici dei miei genitori che non vedevo da mesi!
Consiglio a tutti di andare assolutamente a vedere Avatar, un vero capolavoro che riesce ad unire una storia densa di significato con delle scene semplicemente spettacoli!
Clubbu mi spiace... non ho mai giocato ad un simulatore di treni... hai qualche buon titolo da consigliarmi? (I miei simulatori preferiti erano Roller Coaster Tycoon e Sim City. )
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Max, mi passi Sim City?
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Beh, io sono ancora "fermo" al buon vecchio "Sim City 3000".
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Ciao clubbu. No, mai giocato; solo una volta ho lavorato ad un project work (pronuncia tedesca: vork :D) di creazione degli orari della linea merano - malles, linea a binario unico. Fu davvero divertente, anche se io mi occupai quasi solo di grafica e la matematica del gruppo ideò algoritmi.
Immagino che il gioco sia divertente: noi andammo a vedere la sala di controllo della linea e facemmo un viaggio lungo quella vallata sul trenino e perfino prima che fosse inaugurato.
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@max0005 said:
Beh, io sono ancora "fermo" al buon vecchio "Sim City 3000".
Ed io resto inchiodato al buon vecchi(ssim)o Sim City 2000...
Anche se sono sentimentalmente legato a giochi ancor più antidiluviani - forse giocati prima della vostra nascita - come Desert Strike o Lemmings.
Doom 2, per me, è stato già una roba iper-moderna...
Gli antenati dei giochi contemporanei erano suddivisi in floppy disk, il cui numero "pesava" l'importanza del gioco: ricordo ad esempio che Desert Strike arrivava alla cifra inconcepibile di cinque dischetti - roba da perderci la testa, anche se qualche mitomane si imbarcava in giochi da dieci o dodici floppy.
Il primo disco veniva inserito nella feritoia del computer (di solito Amiga o Commodore 64, che si collegavano al televisore per avere un'uscita video) e caricava le impostazioni dell'utente e le preferenze di gioco (livello di difficoltà etc.); poi si iniziava.
A metà della missione, schermata bloccata e si doveva estrarre il disco 1 e inserire il successivo, e così via...
Finire un gioco era un'impresa fisica, sul serio. Oltre al fatto che spesso si perdevano i salvataggi e si doveva ricominciare da zero... un incubo.
E poi si manovrava il tutto usando non il mouse, quasi inesistente, ma il joystick, spesso modellato sulla foggia di una cloche da aereo o elicottero.
Altri tempi. Altri universi. Altre storie.
[Mio dio! È in momenti come questi che mi rendo conto di quanto sto invecchiando.
Meglio non pensarci: e poi c'è già il tempaccio a intristirmi, oggi.]
Buona domenica a tutti, miei cari e care. Ci si vede più tardi.
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Quando ho messo le mani sul mio primo computer (che poi era quello di mio padre) era l'anno 1998, ed i floppy stavano tramontando. Mi ricordo che il mio primo gioco era su un CD ed il processo di installazione, il menù principale e le impostazioni venivano svolte dal Comand Prompt (sul vecchio Windows 95...).
Nel 2010 avere un gioco simile è inconcepibile... ormai tutti i giochi sono masterizzati su dvd ed il processo d'installazione a momenti ti permette di giocare già al gioco... però a volte quando i giochi ci mettono una decina di minuti a caricare tutte le animazioni introduttive, splash screen e schermate di benvenuto mi chiedo se i vecchi sistemi non fossero migliori.
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In se i simulatori sono stupendi, faccio riferimento a questo simulatore, alcuni antivirus lo segnalano dannoso, non lo è.