• User Newbie

    sito porno (aspetto fiscale)

    Buongiorno a tutti,
    ho avuto la proposta di fare consulenza per un sito a contenuto sm. Per farvi capire meglio una tizia che pubblicherebbe foto delle sue session con persone consenzienti, un blog, ed un'area in cui poter vendere delle clip o dei video amatoriali realizzati da lei.

    Ora, fermo restando l'aspetto legale della vicenda (consensi scritti, aree ad accesso riservato per soli maggiorenni, disclaimer, ecc...) che conosco abbastanza (a parte che mi devo ancora chiarire su dove debba essere ospitato l'hosting per non avere grane, mi sta aiutando questo forumin post passati che ho trovato in merito), quello che mi serve sapere è l'aspetto fiscale/legale della vicenda.
    Ad esempio realizzando un'area tipo e-commerce (devo ancora valutare se postepay, paypal, carta di credito) in cui le persone possono fare "donazioni" per avere un video (oppure a prezzo pattuito), c'è da adempire a particolari obblighi fiscali? So che è assurdo, ma secondo voi i soldi percepiti in cambio di video amatoriali devono essere dichiarati in qualche modo? Ripeto: mi sembra assurdo e abbastanza non credibile che tutti coloro che hanno siti del genere paghino le tasse... ma vorrei sapere almeno quale sarebbe la teoria!:)

    Grazie
    LV


  • Consiglio Direttivo

    Ciao LV e Benvenuto nel Forum GT.
    Tralasciando l'aspetto legale, si tratta comunque di commercio; quindi non credo faccia differenza se vendi mozzarelle oppure materiale porno. I compensi provenienti dall'attività commerciale vanno comunque dichiarati. Ne consegue quindi l'obbligo dell'inquadramento con partita iva. Avrei dei dubbi inoltre ad inquadrare tali compensi come donazioni.
    Ciao


  • Moderatore

    Fiscalmente non possono essere inquadrate come donazioni.
    Si tratta di attività commerciale che prevede il pagamento di un prezzo per la visione di un contenuto.


  • User Newbie

    Ueilà che velocità 😮
    Ma secondo voi le persone che hanno questi siti... ci pagano davvero le tasse?
    Come potrebbero essere inquadrati?

    LV

    Grazie!!


  • Moderatore

    Non esiste un codice attività specifico ma lo inquadrerei nel commercio elettronico (diretto?).


  • User

    Il problema è che se si apre partita IVA bisogna poi dichiarare anche il nome del sito che ospita l'attività di commercio elettronico, si è sottoposti agli studi di settore, e se viene fuori che i tuoi proventi arrivano da un sito porno si possono avere dei grattacapi con la legge italiana che, in materia di pornografia, è quanto di più ambiguo e contraddittorio si possa immaginare. Da noi è permesso proiettare film porno, ma è rischioso girarli (a causa della presenza nel nostro ordinamento del reato di prostituzione),
    e del resto non credo sia un caso se tutti i più noti attori e registi porno italiani vivono e lavorano solo nelle Repubbliche dell'Est. Recentemente, poi, ho letto di una sentenza della Cassazione che ha addirittura equiparato le sessioni a luci rosse sulla webcam allo sfruttamento della prostituzione. Acquistare un hosting all'estero non aiuta, finché si risiede in Italia si è comunque soggetti alla legge italiana e tocca prima o poi rendere conto alle autorità del proprio operato. Io, che pure qualche anno fa avevo accarezzato l'ipotesi di aprire un sito softcore alla fine ho sempre rinunciato, perché non mi ci vedevo proprio ad andare col commercialista all'Agenzia delle Entrate ad aprire partita IVA per la "Donnine Allegre Srl" o roba del genere. Non so come si regolino in materia i gestori italiani di siti erotici, se qualcuno ha qualche delucidazione in materia è benvenuto.