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Google, il gigante sordomuto: il problema del web oligarchico
Mi scuso anticipatamente qualora la sezione non fosse la più appropriata, ma l'argomento è vasto e coinvolge direttamente le problematiche legate al posizionamento su Google.
Credo di interpretare lo stato d'animo di molti, quando affermo di essere stanco. Stanco di vedere sparire pagine senza motivo, stanco di perdere notti di sonno per interpretare i capricci di un motore di ricerca, stanco di perdere tempo che potrei e dovrei dedicare prevalentemente ai contenuti. Il web non è fatto di soli professionisti SEO, e non deve diventare una casta, ovvero un gruppo che, per quanto ampio possa essere, rappresenta comunque una stretta minoranza di individui.
Se un contenuto di qualità e originale non viene indicizzato, oppure viene addirittura rimosso dalle SERP per qualche motivo astruso e affogato nelle linee guida di Google senza alcun preavviso o segnalazione, evidentemente qualcosa che non funziona nel meccanismo ci deve essere.
Mi si può rispondere: "beh, ma non costa nulla, è un servizio gratuito, che vuoi ?"
Ok, è un servizio gratuito, quindi dovrei starmene zitto e continuare a studiare in silenzio. E se non volessi farlo ? O meglio, se non mi stessero bene le loro regole ? Nella vita di tutti i giorni, che sia vita lavorativa oppure semplicemente la scelta di un consumatore, oppure il comportamento di un utente, io scelgo. Scelgo il servizio migliore, scelgo il forum/blog/social network più utile, esprimo una preferenza. Questo è possibile sul web, parlando di motori di ricerca ? No. E non mi si dica che esiste Yahoo oppure Bing, conosciamo perfettamente tutti quanti le percentuali di utilizzo, almeno in Italia (ma a parte la Cina, il resto del mondo non si allontana poi così tanto). La verità è che siamo totalmente schiavi, obbligati a sottostare ad ogni minima regola stabilita da una singola azienda, cosa che non sarebbe possibile in nessun altro settore. Google ha creato un monopolio di fatto.
La cosa divertente è che se si parla di Windows, ecco magicamente apparire i "no-global dell'informatica", quelli che vedono ovunque intrighi, complotti e accordi segreti organizzati alle nostre spalle per approfittarsi delle menti deboli e indifese. Se si parla di TV, ecco i fronti della politica scontrarsi nell'eterna guerra di principio, pronti a infarcirsi la bocca di parole come "pluralismo" e "diversificazione dell'offerta". Al momento di parlare del WEB, tutto tace. Il comportamento degli utenti e a dir poco fantastico: gli stessi che urlavano "al monopolio", tutti imbrancati su MSN, Facebook, Google, Ebay/Paypal, un pizzico di Twitter e poco altro. E le conseguenze si pagano.
Non credete che sia venuto il momento di far valere la propria voce di webmaster ? Non pensate che sia un nostro diritto di utenti (nonché di persone che portano SOLDI in tasca a Google, in cambio di compensi che rasentano il ridicolo) l'essere informati in caso di presunte violazioni e rimozione conseguente dei nostri contenuti dalle SERP ? Non ritenete opportuno che un servizio vitale come quello offerto dal principale motore di ricerca mondiale debba cominciare a interloquire con i webmaster giustificando le proprie azioni quando queste danneggiano gravemente l'attività degli stessi ? E sopratutto, non credete che sia il momento di iniziare ad operare per la formazione di una cultura digitale più aperta e davvero pluralista, mirata alla libertà di scelta anche da parte di chi i contenuti li crea, e non si limita a guardarli ?
Ringrazio i pochi che avranno dedicato il loro tempo alla lettura di queste mie righe e che vorranno esprimere la loro opinione in merito.
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Completamente d'accordo. Oggi è stata una di quelle giornate che ho perso per star dietro ad un sito sparito, e stasera ho un nervo per capello!
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Grazie per il feedback, vorrei tuttavia precisare che il mio non è uno sfogo.. bensì un'analisi consapevole, che sia condivisibile o meno. Ritrovarsi in una situazione monopolistica dove l'unico motore che conta davvero può danneggiarti gravemente senza dare alcuna giustificazione o senza neppure disturbarsi di scrivere "ciao cane...ho penalizzato il tuo sito perché 1,2,3" (roba da 10 secondi di scrittura, visto che l'analisi dei contenuti è stata comunque fatta, quindi si tratta solo di scrivere due righe, non pretendo di fare una riunione di lavoro con lo staff di Google) è assolutamente agghiacciante, oltre che essere al di fuori di qualsiasi concezione del mercato. Noi non possiamo scegliere e dobbiamo beccarci tutto quello che arriva... e se ci azzardiamo a chiedere il perché, ovviamente veniamo snobbati. Google ha dei grandi meriti che io riconosco in pieno, ma devono capire che il web non è il loro giardino personale.
Mi piacerebbe sentire cosa ne pensano i guru che frequentano questo portale, vorrei capire se questo silenzio significa indifferenza, disprezzo per ciò che penso e ho espresso, oppure si tratta di semplice rassegnazione ad uno stato di fatto.
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Hai ragione! è preoccupante che Google occupi una posizione di mercato dominante. Però al momento mi sembra che Google sia veramente il motore di ricerca migliore sul mercato ed è riuscito a trovarsi molti utenti anche grazie ai suoi prodotti "secondari" gratuiti.
Da l'altra parte penso non si nel interesse di Google penalizzare siti con contenuti validi e con valore per l'utente. Nel momento che un utente non trova l'informazione desiderata i due secondi può andare da un altro "fornitore". Ciò che non vale per la vita "off-line".
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Ciao sciamano, grazie per il tuo intervento.
Come ho scritto precedentemente, riconosco pienamente tutti i meriti e le qualità di Google, che, da un certo punto di vista, ha costretto noi webmaster a fare un salto di qualità e a trattare argomenti che fino a qualche anno fa erano appannaggio di pochi professionisti del settore.
Il fatto che Google occupi una posizione pressoché monopolistica (definirla "dominante" onestamente mi sembra riduttivo), rappresenterebbe un problema grave in qualsiasi settore dell'economia reale (dove infatti interviene spesso l'Antitrust, basta vedere cosa è successo a Microsoft, per fare un esempio). Google è un colosso commerciale, non è una foundation no profit che elargisce consigli gratis... attenzione. Quelli che tu chiami "servizi secondari gratuiti" non sono altro che strumenti costruiti per ottimizzare i nostri contenuti a loro favore. Potrei addirittura dirti che questi strumenti e in generale questa "Googlizzazione" del web, hanno portato la maggior parte dei webmaster ad ignorare o quasi gli altri motori, creando una struttura chiusa e viziosa, dalla quale siamo diventati dipendenti.
Non ti sembra quindi motivata la preoccupazione relativa a questa configurazione del mercato ? E non ti sembra legittima la richiesta di una maggiore apertura al dialogo da parte di un gruppo che può stroncarti le gambe in dieci minuti buttando a mare mesi (o anni) di lavoro di un webmaster ?
Sul fatto che Google non abbia interesse a stroncare contenuti validi siamo pienamente d'accordo (oddio, non ci metterei la mano sul fuoco, ma non è questo il motivo della mia discussione). Il problema è che comunque questo accade, puoi rendertene ampiamente conto girando per forum e blog specializzati del settore (primo fra tutti GT, ma non solo ovviamente).
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Sono pienamente d'accordo con te. Per fare ciò si dovrebbe però avere una voce comune e forte per tutti i webmaster. Qualche voce sui blog non preoccuperà sicuramente Google.
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Esatto, ma per costituire una voce corale in questo senso bisogna innanzitutto parlarne e discutere sull'argomento, avanzando proposte concrete e cercando di unire un ampio numero di utenti intorno ad esse.
Non considero Google un nemico da abbattere, voglio semplicemente che inizino a considerare anche il rapporto umano con i webmaster. Basterebbe una sorta di **bollettino ufficiale **(utile anche alla compravendita dei domini) in cui Google inserisca penalizzazioni, ban e in generale le motivazioni che portano alla rimozione/spostamento repentino dei contenuti dalle SERP, in modo che il webmaster (anche quello sprovvisto di tre o quattro lauree e specializzazioni assortite) possa avere le indicazioni necessarie alla risoluzione dei problemi (e non mi dite che ci sono le linee guida, perché sappiamo tutti benissimo che ci sono milioni di interpretazioni possibili e fior di professionisti che vivono proprio di questo). Visto che spesso si tratta di azioni compiute da esseri umani e non dallo spider, non mi pare affatto una proposta irrazionale e utopistica. Sarebbe un buon inizio.
Si tratta di evolversi come qualsiasi azienda è costretta a fare, grazie alla concorrenza e al libero mercato. Qui la concorrenza è ai minimi termini, quindi dobbiamo agire noi in prima persona, organizzandoci e facendo sentire la nostra voce.
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Ciao Xevious,
secondo me potrebbe nascere una discussione molto costruttiva e far arrivare a Google la voce.
Avviso però che il primo utente che supera i limiti del nostro regolamento sarà allontanato immediatamente, così per essere chiari
Infatti, credo che solamente attraverso un dibattito civile e pacato si possa arrivare a soluzioni, proposte, idee di un certo livello. Altrimenti il tutto diventa come una grande discussione da bar.
Giusto 12 mesi fa avevo provato a lanciare una discussione per creare una lista di suggerimenti da inviare a Google.
Tra questi, relativi agli Strumenti per Webmaster di Google:
- Notifica via email di errori gravi. Quando il pannello nota qualcosa di importante nel nostro sito, sarebbe utile avere una notifica via email.
- Quando la Sitemaps da un errore grave, vorrei che non interagisse immediatamente con le SERP togliendo di colpo dai risultati tutti gli URL contenuti. Sarebbe bene che mi arrivasse un'email ed io avessi quei 5-6 giorni di tempo per risolvere il problema. Alcune volte è un Bug di Google a causare questo problema (capita che a volta ci siano errori incomprensibili che spariscono dopo qualche ora/giorno) e quindi è importante avere un modulo di segnalazione per inviare un feedback ed è ancora più importante che questo non influisca nelle SERP. Si potrebbe creare una sorta di cache delle Sitemaps
Grazie quindi per questa discussione, spero che continui con toni civili e costruttivi
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Ciao Giorgio, grazie innanzitutto per il tuo intervento.
Condivido pienamente il tuo auspicio, quello che vorrei ottenere è proprio questo, una discussione da cui emergano proposte concrete. Come ho scritto precedentemente, il mio non è affatto uno sfogo polemico scritto "tanto per", bensì una critica sicuramente dura e severa, ma assolutamente propositiva.
Spero quindi che il tuo intervento funga in qualche modo da fertilizzante affinché altri webmaster si aggiungano al coro, visto che tu stesso, da quanto ho potuto capire, sottolinei la necessità di un maggiore dialogo da parte di Google.
Ringraziando quindi Giorgio per il suo contributo (e rassicurandolo sulle intenzioni di questo thread), rinnovo l'invito a discutere in modo costruttivo di questo tema, che ritengo vitale per ognuno di noi.
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Ciao Xevious, Google di fatto ha il monopolio delle ricerche in rete.... e non solo.
La sua politica di offerta servizi gratuiti dalle prestazioni eccellenti ha di fatto messo in ginocchio la concorrenza (vedi per esempio il settore cartografie on-line).Il rischio è quello da te esposto sopra: siamo in balia delle condizioni dettate dal più forte senza avere nessun'altra alternativa.
L'unico competitor di rilevo resta Yahoo!, ma negli ultimi anni ha perso parecchio smalto...
Le indicazioni di Giorgio mi sembrano validissime, spero si possa, tutti insieme, sensibilizzare Google in tal senso.
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Sono stradaccordo con quanto scritto sopra.
L'unico modo perché sia sempre il contenuto di qualità ad arrivare in testa è che le regole siano chiare e trasparenti.
Fintanto che il SEO rimarrà una specie di religione, con dogmi e "misteri della fede" non potranno che fiorire discussioni (altrimenti inutili) sul perché un sito non compaia, compaia in posizioni strane e via dicendo.
Probabilmente a Google piace così, meno se ne sa e più se ne parla, a tutto suo vantaggio.
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Sicuramente la maggior-parte delle variabili di Google saranno sempre un mistero. Però sarebbe bene avere un lista da Google di cose **assolutamente vietata. **
Dato che ci saranno sempre Webmaster che useranno sempre tecniche black hat si potrebbe fondere un pannello di controllo trasparente composto da webmaster seri che interagisce con Google e a qui si potrebbe rivolgere nel caso di essere tolto da indice. Un specie di sindacato degli webmaster
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Salve a tutti
la discussione di xevious è molto interessante.
Google in pochi anni è riuscito a diventare il più importante motore di ricerca mondiale.
Anche i servizi che offre gratis ci rendono comunque dipendenti da lui.
Un pò come succede con Microsoft, la facilità con cui si riuscivano a fare copie del suo windows o office ha fatto si che in ogni ufficio ormai si usi solo office e windows.
La politica del "gratis" è un ottimo sistema per creare "adepti"
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Salve a tutti
non faccio il SEO ma l'ho fatto e vorrei precisare che lavoro in una azienda che si trova a stretto contatto con Google Enterprise Italia. Premesso questo non posso far altro che dire.... ma gli altri competitor????... Microsoft, Yahoo, IBM e gli altri che vendono e sviluppano soluzioni (anche molto migliori) per quanto riguarda la ricerca nelle Intranet o su Internet non hanno meno risorse di BigG da investire nei Search Engine.
Per quanto mi riguarda mi trovo davanti a questa considerazione:
le soluzione Google Enterprise (che sono quelle a pagamento!) costano la metà ed a volte la metà della metà e funzionano meglio!
Alla Google sono bravi, si sono imposti al mercato per meriti e non perchè hanno pagato qualcuno. Gli altri hanno sempre sottovalutato la potenza dell'algoritmo di Google restando a guardare inermi sperando in uno scivolone di BigG. L'approccio di Google al settore Enterprise ad esempio è inverso rispetto ai competitor... prima fanno testare le applicazioni a milioni di utenti nel mondo e poi le portano alle aziende senza bug, conosciute già a molti utenti ed molto facili da usare. L'esempio parte da Google.com motore di ricerca ... da questo motore sono state sviluppate le Google Search Appliance che ormai sono utilizzate da quasi tutte le più importanti pubbliche amministrazioni italiane e Internazionali.
La seconda è la Gmail (ovviamente con pregi e difetti della soluzione in se) prima rilasciata per i consumatori, ottimizzata e poi trasportata a livello aziendale etc...
che dire ... sono forti ... la ricerca su web passa da google (ha il 90% di market share a livello mondo ed il 98% in Italia) la pubblicità web passa da Google, la Posta passa da Gmail etc...
un saluto a tutti
frp.s. ragazzi sto forum è fantastico davvero mi pace da matti
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Ciao f73firenze, ciò che dici sicuramente può essere condiviso, però la discussione è iniziata dal fatto che alcuni siti da un giorno al altro scompaiono dalla SERP e il duro lavoro del webmaster è invano.
Dato che non sempre è colpa del webmaster si cercava di trovare qualche soluzione a questo problema.
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Ciao di nuovo a tutti.
Concordo con il fatto che non è sempre colpa del webmaster ... ho letto che avete la volontà di creare una lista di suggerimenti da redigere ed inviare alla google.
Io vorrei aggiungere che fate bene ma dovete coinvolgere anche gli altri paesi europei e NON ed inviare la Vs. lista di richieste a Google.comMagari sarebbe utili un sito che funga da collettore per tutti quelli che vogliono prendere parte alla redazione di questa lista e dove si possano mettere ai voti tutte le varie richieste.
Poi se c'è bisogno posso cercare i nominativi a cui inviarla.fr
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Nessun altro esprime la sua opinione in merito ? E' inutile parlare di proposte concrete se non si raccoglie un minimo di consenso intorno ad una analisi di fondo. Sto cercando di capire se ci sono i presupposti per costruire iniziative e/o progetti di riferimento, oppure no. Ma è chiaro che se il problema non è particolarmente sentito, oppure se si pensa che Google abbia tutte le ragioni per comportarsi a piacimento, il discorso non può nemmeno partire.
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Provo anch'io a dire la mia....
Penso che google dia già molte direttive su come deve essere un buon sito...hai visto il canale youtube di google?In ogni campo si può fare da sè...ma alla fine il risultato migliore lo si ottiene rivolgendosi agli esperti...e scommetto che in questo caso siti e pagine non spariscono dalle SERP!
In conclusione...se vuoi essere ben posizionato basta chiedere a chi questo lo fa di lavoro (nota bene..non è autopromozione...non è questo il mio lavoro!)
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Ciao Xevious,
il thread che hai aperto è interessante e porta a considerazioni che vanno fatte analizzando concretamente la situazione attuale.
Posso capire e comprendo lo stato d'animo di un webmaster che dall'oggi al domani si vede sparire il sito dalle serp di Google. Dopo tanto lavoro, tutto viene vanificato e la rabbia può essere anche giustificabile.
C'è da fare qualche considerazione. Google se è diventato il primo motore al mondo e come tu dici è in una condizione di monopolio assoluto, non lo è diventato solo grazie a politiche commerciali migliori degli altri, ma solo perchè semplicemente, ha fornito agli utenti risultati migliori.
Io sposterei il problema più sulla mancanza di competitività dei concorrenti.
Se Yahoo e Live, sono indietro di almeno 4 anni con il loro algoritmo e mettono ad esempio per alcune parole chiavi, siti al primo posto che sono davvero improponibili è colpa di Google?Basta pensare che su Live e Yahoo, un sito con scarsi contenuti, popolarità pari a zero, te lo puoi ritrovare al primo posto dopo una settimana dalla sua nascita. Credo quindi che il problema vada visto in questa ottica.
Microsoft che aveva delle potenzialità economiche ben più grandi rispetto a Google 10 anni fa, perchè non ha investito pesantemente sui Motori di ricerca?
Credo sia stata una scelta non puntare ai motori di ricerca.
Se compri un pc oggi, Windows te lo mettono di "ufficio" e non puoi scegliere, ma sul web, con i motori di ricerca lo puoi fare e quindi il Monopolio lo stabiliscono gli utenti in questo caso, in base alla loro soddisfazione.
Concordo con te, con la necessità di una maggiore comunicazione da parte del motore. C'è da dire però che Google ha delle linee guida visibili da tutti, ha un blog dove dialoga e da suggerimenti agli utenti, ha un canale su Youtube, ed ogni tanto si organizzano delle conferenze via web, dove il team di Google da suggerimenti e consigli.
Quindi io sinceramente, non vedo questa grande chiusura da parte del motore verso gli utenti.
Io credo che serenamente bisogna chiedersi cosa significa lavorare sul web oggi, e come mettere in atto progetti seri.
Se internet sta diventando via via il canale di comunicazione maggiormente usato dagli utenti, con tutto ciò che ne consegue in termini di business, per "fare internet" (perdona la citazione occorre gente che professionalmente giorno dopo giorno, studia e si aggiorna.
Il "web fai da te" e quindi senza regole, senza aggiornarsi, senza studiare le evoluzioni anche dei motori, non ci può essere per progetti seri.
Io penso, sinceramente che se una persona decide di lanciare un progetto nuovo, non è una gran fatica leggersi le linee guida di Google o aggiornarsi per capire almeno le basi del posizionamento.
Perchè se devo fare il commercialista devo studiare continuamente ed aggiornarmi sulle leggi in materia fiscale e sul web non dovrei farlo?
Purtroppo nel bene o nel male, oggi Google è il motore più usato dagli utenti, per meriti propri.
Andrebbe sicuramente migliorato però il suo rapporto con i webmaster con comunicazioni prima di una eventuale penalizzazione o bann del sito. In modo da porre rimedio in tempi utili e su questo concordo pienamente.
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Ciao pacoweb, grazie per il tuo intervento, e scusami per il ritardo, ma sono stati giorni impegnativi. Spero che il mio multiquote successivo sia tollerato dai mod, vorrei poterlo fare in modo da strutturare meglio la mia risposta.
@pacoweb said:
Posso capire e comprendo lo stato d'animo di un webmaster che dall'oggi al domani si vede sparire il sito dalle serp di Google. Dopo tanto lavoro, tutto viene vanificato e la rabbia può essere anche giustificabile.
Guarda, anche se potrebbe non sembrare, non sono un ragazzino che si vuole "sfogare" perché gli hanno bucato le gomme della home page nuova fiammante, gestisco vari siti web e un pochino di esperienza me la sono fatta. Questo lo sto dicendo solo per farti capire che il mio ragionamento non è affatto frutto di uno sfogo di nervi, bensì sto tentando di proporre un'analisi concreta della situazione attuale.
C'è da fare qualche considerazione. Google se è diventato il primo motore al mondo e come tu dici è in una condizione di monopolio assoluto, non lo è diventato solo grazie a politiche commerciali migliori degli altri, ma solo perchè semplicemente, ha fornito agli utenti risultati migliori.
Io sposterei il problema più sulla mancanza di competitività dei concorrenti.
Se Yahoo e Live, sono indietro di almeno 4 anni con il loro algoritmo e mettono ad esempio per alcune parole chiavi, siti al primo posto che sono davvero improponibili è colpa di Google?Basta pensare che su Live e Yahoo, un sito con scarsi contenuti, popolarità pari a zero, te lo puoi ritrovare al primo posto dopo una settimana dalla sua nascita. Credo quindi che il problema vada visto in questa ottica.
Scusami, ma non mi pare di aver mai negato i meriti di Google, e neppure di avere colpevolizzato l'azienda (anche perché sarebbe ridicolo francamente) per il suo status di monopolista. Semmai, il mio discorso è prettamente culturale: sto tentando di porre l'attenzione sul fatto che il monopolio di Microsoft (per fare l'esempio di quello che viene comunemente considerato un vero "cattivone", sopratutto da chi finge di sapere usare Linux e magari installa Ubuntu su un hard disk, mentre nell'altro ha installato una copia pirata di Vista con una ventina di giochi altrettanto originali) non fa più danni di Google, tutt'altro. Un sistema operativo posso sceglierlo, Google è l'unica strada percorribile per qualsiasi webmaster che voglia puntare sul traffico organic. Se Google sbaglia, io webmaster ci lascio le penne, e questo è potenzialmente deleterio per tutto il sistema informativo del web. Il problema è che la cosa è visibile solo dal nostro lato dello specchio, quindi è necessario, a mio parere sensibilizzare l'utenza su questo aspetto, illustrando gli effetti potenzialmente disastrosi di una ulteriore affermazione ed espansione di un monopolio di questa portata. Come si sensibilizza ? Sottolineando l'importanza del pluralismo, anche in rete. Scegliendo anche altri servizi, cercando di non fossilizzarsi su un solo operatore. I servizi concorrenti miglioreranno solo se qualcuno inizierà ad usarli, non pensi ?
Gli effetti disastrosi, vorrei precisare, sono in agguato sempre e comunque, a prescindere dal fatto che Google sia un motore ottimo che offra servizi di qualità. Quando si parla del problema del conflitto di interessi, per fare un esempio, la gente dovrebbe capire che è indipendente da Berlusconi. Anche supponendo che Berlusconi sia un santo perseguitato dal monto intero, rimarrebbe comunque il potenziale distruttivo di una legislazione che permette ad un imprenditore che possiede più o meno tutto nell'informazione e nell'editoria televisiva, di governare un paese. Spero che l'esempio sia stato chiaro, non è un discorso politico, ma di opportunità politica, che è una cosa radicalmente diversa.
Se compri un pc oggi, Windows te lo mettono di "ufficio" e non puoi scegliere, ma sul web, con i motori di ricerca lo puoi fare e quindi il Monopolio lo stabiliscono gli utenti in questo caso, in base alla loro soddisfazione.
Ovviamente sì, ma attenzione però: gli utenti di un motore di ricerca sono due, non uno... L'utente che cerca una informazione può scegliere. Il webmaster no. Come vedi, la situazione è la medesima, dal mio punto di vista.
Concordo con te, con la necessità di una maggiore comunicazione da parte del motore. C'è da dire però che Google ha delle linee guida visibili da tutti, ha un blog dove dialoga e da suggerimenti agli utenti, ha un canale su Youtube, ed ogni tanto si organizzano delle conferenze via web, dove il team di Google da suggerimenti e consigli.
Quindi io sinceramente, non vedo questa grande chiusura da parte del motore verso gli utenti.
Quindi le pagine delle guidelines testimonierebbero l'apertura del motore verso i webmaster ? Dai su... non ci credi nemmeno tu.
Io penso, sinceramente che se una persona decide di lanciare un progetto nuovo, non è una gran fatica leggersi le linee guida di Google o aggiornarsi per capire almeno le basi del posizionamento.
Perchè se devo fare il commercialista devo studiare continuamente ed aggiornarmi sulle leggi in materia fiscale e sul web non dovrei farlo?
Mi stai dicendo che le migliaia di discussioni aperte nei forum di tutto il mondo, gli approfondimenti chilometrici sul tema, i convegni SEO dove si parla di tutto questo, sono tutti conseguenti all' ignoranza e alla disinformazione sulle "linee guida" di Google ? Ma dai... sai meglio di me che ci sono fior di esperti sul web che non sanno che pesci pigliare, spesso e volentieri, di fronte a certi comportamenti del motore. E sai altrettanto bene che le "basi del posizionamento" possono essere del tutto insufficienti per evitare penalizzazioni anche consistenti.
Io penso che il web debba essere considerato innanzitutto uno strumento di comunicazione di massa. E in quanto tale, deve essere accessibile a tutti, al costo minore. Questo significa che è necessario semplificare al massimo il rapporto con gli utenti, ormai sempre più spesso webmaster di sé stessi, e permettere loro di dedicarsi ai contenuti, e non a passare le notti in bianco per interpretare i comportamenti di un motore che a volte assomiglia di più ad un oracolo.
Andrebbe sicuramente migliorato però il suo rapporto con i webmaster con comunicazioni prima di una eventuale penalizzazione o bann del sito. In modo da porre rimedio in tempi utili e su questo concordo pienamente.
Ecco, allora partiamo da qui, dai punti in comune.