• User

    Un'alternativa ai backlink è possibile?

    Innanzitutto buongiorno a tutti e un grazie anticipato a quanti vorranno rispondermi.

    Verrò subito al dunque, il mio vuole essere solo un ragionamento teorico, ma che si applica bene al caso di un mio sito.

    Cominciamo col ricapitolare due importantissime caratteristiche per avere un buon posizionamento nei vari motori di ricerca:

    • Contenuti di qualità
    • Backlinks

    Ora, partiamo dall'assunto che i secondi derivino in maniera diretta dai primi (sono convinto che le varie centinaia directory non valgano quanto un paio di link "spontanei"), mi chiedo: e se non c'è nessuna necessità di ottenere backlinks?
    Cioè se nulla spinge il visitatore, che pure trova utile e funzionale le informazioni che trova sul sito, a linkarlo?
    I link "spontanei" in genere vengono ripresi da altri blog/siti, che partendo dal nostro articolo ne approfittano per divulgare la stessa informazione (arricchita, si spera), oppure contraddirla. Ma se non ci fosse nessuna informazione?

    Penso a un sito di un'azienda che propone i propri prodotti: non può sperare in backlink da clienti soddisfatti (potrebbe, ma secondo me aspetterebbe invano).

    Quindi questo che vuol dire? Cosa fare se non si può puntare direttamente sui backlink per scalare le SERP di Google&co? Una volta ottimizzato il sito con i soliti consigli SEO (meta, W3C e fruibilità) si deve star fermi ad aspettare?

    Cosa ne pensate?

    Per ora vorrei lanciare questo spunto di riflessione "generale", magari in futuro vi chiederò consigli sul mio caso particolare.:wink3:


  • Moderatore

    Il tuo post espone una questione abbastanza articolata, perdonami quindi se non riuscirò a comunicarti la mia opinione su ciascuno degli spunti che hai dato.
    Comincio dalla necessità di link in ingresso: è vero, in un certo tipo di serp, sono assolutamente necessari. Ma non in tutti i casi. Mi vengono in mente 3 tipologie di ricerche (valide anche per le aziende) nei quali i backlink non hanno straordinaria importanza.

    1. le long tail: vi rientrano a vario titolo tutte le aziende che vendono prodotti che si possono considerare di nicchia. Più il prodotto offerto è specifico, meno la linkbuilding è rilevante.
    2. le ricerche per brand: solitamente, se un'azienda vuole posizionarsi per il proprio nome, non fatica molto nella costruzione di collegamenti in ingresso. Gli algoritmi "riconoscono" il marchio ed il sito viene portato nelle primissime posizioni.
    3. le ricerche locali: per posizionarsi nei Local OneBox che appaiono per le query contenenti riferimenti geografici, i link non sono il fattore preminente. Conta la precisione nell'inserimento dei dati, la loro affidabilità, il giudizio che i clienti hanno, il numero di volte che l'azienda viene nominata in internet.
      Ecco, se mi dovessi immaginare oggi un mondo senza backlink per gli esercizi commerciali me lo immaginerei così: primi posti a chi
    • fornisce dati certi sulla sua rintracciabilità ed i suoi servizi,
    • soddisfa i suoi clienti e genera interesse,
    • accoglie i visitatori web su pagine chiare, utili, fruibili.

    (evidente lo spunto preso da GoogleMaps, ma non mi vengono in mente altre informazioni "verificabili" in maniera automatizzata e utili all'utente).

    Arriviamo adesso alla pratica. Voglio posizionare il sito web di un'azienda: voglio che l'utente di internet e di conseguenza i motori di ricerca (o viceversa!) mi percepiscano differente e migliore delle altre aziende che vendono i miei stessi prodotti/propongono i miei stessi servizi. Devo offrire qualcosa che gli altri non offrono!
    Posso:

    • Creare una comunità di utilizzatori attraverso i social network. (Penso alla solita pagina su Facebook dove ricevere feedback dagli utenti, dove generare interesse, dove inviare messaggi perfettamente in target).
    • Aprire le porte dell'azienda a tutte le persone che hanno qualcosa a che fare con essa (dipendenti, compratori, venditori, abitanti della zona, ecc...) attraverso un blog aziendale. (Un posto dove periodicamente si comunicano innovazioni, si da spazio alle persone, si risolvono i problemi degli utilizzatori).
    • Descrivere i miei prodotti, i macchinari, i processi, generando contenuti di qualità. (Documenti utili che solo l'esperienza di un'azienda può creare, produzione di video e immagini).
    • Annunciare le novità sul web, con una buona campagna stampa. (Pagine fresche sul sito ufficiale, serie di comunicati stampa sui siti di settore).
    • Portare il know-how aziendale la dove gli utenti di internet ne hanno bisogno. (Partecipazione con account ufficiali sui forum, sui siti "di domande", presenza dove si parla di un problema che l'azienda può o sa risolvere).

    E ciascuno di questi comportamenti mi porterà link in ingresso.
    Non credo che la lista sia esaustiva, ancor di meno pretendo che tutte queste strategie siano applicabili ad ogni azienda. Spero però che siano più di uno spunto per te e per il tuo caso specifico.
    Puntualizzo: non sto dicendo che i comportamenti sopracitati siano completamente naturali; c'è modo e modo di forzarli per ottenere i risultati migliori nelle serp, ma alla fine stiamo parlando di seo. Una discrepanza tra la realtà e la para-realtà dei motori di ricerca è ovvia, ed è su questa che si sviluppa questa "materia".
    Ricordiamoci poi che stiamo parlando di business: comprare pubblicità per avere visibilità e generare profitti è perfettamente lecito, qualora non si voglia trovare altro modo per esporsi al web ed alle logiche di Google.

    Se non arrivano backlink spontanei, non bisogna stare ad aspettare. Sta alla bravura di ciascuno capire cosa fare.

    Spero che le mie opinioni arrivino a te ed a tutti i lettori nella maniera più integra possibile. Se così non dovesse essere, sarò lieto di chiarire.


  • User

    Innanzitutto grazie per l'interessamento: mi hai dato non pochi spunti di riflessione.
    Ora più che parlare del mio caso specifico, voglio cercare di continuare a parlare in generale.
    @LaBussola said:

    1. le long tail: vi rientrano a vario titolo tutte le aziende che vendono prodotti che si possono considerare di nicchia. Più il prodotto offerto è specifico, meno la linkbuilding è rilevante.
      Come hai già detto, non si applica a tutti i settori, ne a tutte le aziende.
      Però lo spunto sulla long tail è molto interessante. Inoltre mi hai fatto ragionare (e non poco) sull'importanza del nome del prodotto (piccolo giovane ingenuo che sono :wink3:)
      @LaBussola said:
    2. le ricerche per brand: solitamente, se un'azienda vuole posizionarsi per il proprio nome, non fatica molto nella costruzione di collegamenti in ingresso. Gli algoritmi "riconoscono" il marchio ed il sito viene portato nelle primissime posizioni.
      Il marchio è certamente spesso facile da posizionare, ma forse è solo per "addetti ai lavori", per persone che già conoscono l'azienda, ed hanno avuto a che fare con essa.
      @LaBussola said:
    3. le ricerche locali: per posizionarsi nei Local OneBox che appaiono per le query contenenti riferimenti geografici, i link non sono il fattore preminente. Conta la precisione nell'inserimento dei dati, la loro affidabilità, il giudizio che i clienti hanno, il numero di volte che l'azienda viene nominata in internet.
      Un solo dubbio, dici "Il giudizio che i clienti ne hanno, quante volte viene nominata in internet", ti riferisci ai backlink? :bigsmile:

    Per il resto del tuo intervento, nulla da dire, se non grazie per l'interessamento e per gli spunti che hai dato a me (e spero anche a futuri lettori).

    In ultima analisi, mi sono permesso di leggere tra le righe del tuo commento, è quello che ne traspare è qualcosa del tipo "se i backlink non arrivano spontaneamente, fai qualcosa perchè arrivino!", sbaglio?
    Dopotutto è questa la logica di Google, e noi comuni mortali non possiamo far altro che adattarci.
    Mi viene in mente Henry Ford: "chi smette di fare pubblicita' per risparmiare soldi è come se fermasse l'orologio per risparmiare tempo".:giggle:


  • Moderatore

    Per prima cosa rispondo al tuo dubbio: no, con giudizio dei clienti e numero di citazioni sul web non intendo i link in ingresso. Prova ad eseguire una qualsiasi ricerca locale (hotel+nome città) e poi clicca su "recensioni": ti troverai di fronte ad una scheda contenente i giudizi degli utenti raccolti dal web e potrai andare in un'altra sezione nella quale è presente un elenco di siti web nei quali si cita l'azienda.

    Torniamo alla questione generale. Mi interessa far passare un principio: se vuoi essere ritenuto migliore di un concorrente da un motore di ricerca che lavora per gli utenti web, devi dare a questi ultimi qualcosa che i tuoi concorrenti non danno. Lo trovo giusto, meritocratico e necessario.
    Poi è evidente come questa apertura possa essere o meno naturale, possa essere o meno incanalata in criteri seo.

    Lungi da me la volontà di trasformarmi in un paladino delle logiche di Google: interventi senza valore aggiunto (mi vengono in mente lo scambio o la compravendita di link) danno ancora grossi vantaggi se utilizzate con capacità; altre scelte strategiche degli algoritmi sono opinabili.

    Se poi il mercato del web non interessa all'azienda o semplicemente non interessa il posizionamento organico, non c'è nessun problema: mai ho pensato che un'azienda posizionata meglio sia "migliore". Ci sono tanti mercati e tante strategie per trovare clienti!
    Certo è che se vuoi scalare determinate serp con il tuo sito aziendale, la qualità del tuo lavoro si misura in buona parte in quantità e qualità di backlink.

    Attendo eventuali domande, ovviamente aperto a conoscere le opinioni di altri.


  • User

    Ciao Bussola!
    Capisco cosa intendi per recensioni, però mi chiedo: in che modo ciò può portare vantaggio al tuo sito (stiamo parlando di SEO, non di business) in maniera diretta?

    Mi spiego meglio, come tu hai detto, il mdg lavora per gli utenti, ed agli utenti DEVE dare un risultato UTILE: se ciò non accadesse, la logica dei mdg sarebbe declinata tempo orsono.

    Quindi siamo d'accordo che, per prima cosa, devi fornire un servizio: però se parliamo di SEO, forse possiamo anche prescindere.
    Mi spiego.

    Se produco "maglie con buchi a forma di cuore" (che esempio :D), mi interesserà posizionarmi per questa key e simili.
    Ora vallo a spiegare ad un cliente, che ti assume per occuparti del lato SEO del suo sito, che prima di tutto deve pensare ai prodotti: se le maglie con buchi a forma di cuore non tirano, tu puoi farci poco.
    Se i suoi prodotti sono scadenti, tu puoi farci poco.

    Ma non è questo il punto, credo.

    Penso che appunto, come hai detto tu, i backlink rimangano l'unica vera risorsa a disposizione per scalare determinate SERP.
    E questo tutto è fuorchè meritocratico, a mio avviso. Ora inutile incanalarci in discussioni sterili sulle logiche di Google, ma un appunto voglio farlo: non sempre un sito con più backlink è migliore di un altro.
    Penso, ad esempio, ad altre forme simili (NB: non uguali) di "pubblicità": la società che tappezza con più manifesti la città offre forse prodotti migliori di un altra? Il politico che sporca i muri con più volantini, è forse più valido di un altro? Pensiamo solo all'etimologia della parola SPAM, e ci rendiamo conto di quanto ciò sia fasullo.

    Quindi pur rimanendo fermamente convito di quanto un backlink spontaneo sia da prendere FORTEMENTE in considerazione per valutare la qualità di un sito, forse questa logica "genuina" si inchina al dio denaro.

    Penso poi ad un altro caso: per anni una società (leggi sito web) è stato l'unica presente sul mercato (leggi serp), pur offrendo contenuti qualitativamente discutibili. Questa è stata quindi l'unico riferimento per tutti i backlink in quegli anni.
    Una nuova società che si affaccia sul mercato, con prodotti qualitativamente migliori, magari più appetibili per gli "utilizzatori finali" dei motori di ricerca, ma con pochi backlink, rimarrà sempre indietro?
    Certo, potrà alzarsi le maniche e cercare di imporsi nel mercato, proponendo "porta a porta" i propri prodotti, e facendosi pian piano conoscere, ma prima che il mercato (leggi google) si accorga di lei, ne passerà di tempo! Potrebbe anche non accorgersene mai, non credi?

    E forse qui torniamo sempre al punto di partenza: se uno ha dei capitali da investire in pubblicità (backlink), potrà permettersi anche un certo ritorno di immagine.
    E' così, secondo voi?


  • Moderatore

    Le tue osservazioni mi trascinano inesorabilmente lontano dal topic iniziale, ma mi chiarisco volentieri.

    Che i backlink siano utili per scalare alcuni tipi di serp, siamo perfettamente d'accordo: mi spiace se è passato un messaggio contrario. Il mio discorso si sviluppa a monte di questa "verità assoluta".

    I link in ingresso posso essere visti come frutto naturale di una attività che arricchisce il valore dell'azienda on-line (nel primo post ho già fatto esempi di queste iniziative che producono soddisfazione agli utenti del web e quindi backlink): generalmente più collegamenti in ingresso al tuo sito avrai ottenuto con queste tecniche e più sarai stato bravo nel fornire informazioni. La scelta dei canali, dei modi, degli argomenti e dei contenuti inciderà profondamente sui risultati (ed allo stesso modo la natura di quello che offri).

    Il fatto che il posizionamento nei motori di ricerca sia sottoposto a delle logiche di mercato non mi scandalizza, anzi, è il mio pensiero: quando un'azienda investe, lo fa per un ritorno economico. Se decide di fare volantinaggio, paga determinate professionalità nella speranza che generino acquisti, se decide di posizionarsi sui motori, paga altri professionisti con il medesimo identico scopo!
    Dove sta la differenza? Nel fatto che nessuno chiede il permesso per inserire un opuscolo sotto il tergicristallo, nel seo invece devi spendere risorse per offrire contenuti e "sperare in un regalo", oppure rassegnarti a barare (coi rischi d'impresa che ne derivano).

    Non mi sono mai permesso di prendere la posizione in serp come un indicatore di bontà dell'azienda e dei suoi prodotti: è piuttosto un indicatore di quanto questa azienda punti sul cliente proveniente dai motori di ricerca. In questo c'è meritocrazia.

    Se io mi posso permettere un dipendente che giri per i forum e risolva i problemi degli utenti, è giusto che gli utenti mi preferiscano ad altre aziende che non lo fanno. Allo stesso modo non pretendo di finire sul parabrezza di un motorino, non investendo soldi in volantinaggio.

    La differenza fondamentale è che tu non compri direttamente backlink, ma compri servizi che regali ai potenziali clienti. E più sei apprezzato, più vieni premiato.

    Per quanto riguarda i 2 esempi, non c'è nulla che trovo sbagliato. Vuoi vendere prodotti che hanno poco mercato? Avrai poca concorrenza, necessiterai di meno impegno su Internet per svettare nei motori. Vuoi superare qualcuno che è già presente da tanto tempo nel mercato? Tira fuori le tue proposte, falle conoscere (con metodologie seo); è chiaro che partirai dietro, ma il web potrebbe essere per te un ottimo canale per emergere molto più velocemente che con il "porta a porta".

    Se la tua azienda è buona, in ogni caso, dovrai faticare meno per farti piacere dai clienti e dunque per meritarti backlink. Molto meritocratico anche questo, no?

    Se ci saranno altre richieste, sarò lieto di continuare le discussioni.


  • User

    LaBussola, ti ringrazio infinitamente.
    Capisco tutte le tue ragioni, e sono d'accordo.
    Bello l'esempio dell'impiegato che "risponde" a questii vari online, per ottenere backlink 😉

    E' vero comunque che ci siamo allontanati dallo scopo iniziale, ma la chiacchierata con te mi ha fatto capire una cosa: bisogna trovare il modo di ottenere BackLink 😉

    C'è solo un dubbio che comunque mi affligge, su cui hai già dato la tua opinione: non sono convinto che tutti i siti internet siano "linkabili".
    Però probabilmente sbaglio...

    Più in là chiederò consigli magari anche più specifici, anche perchè il mio caso non riguarda un'azienda che vende prodotti, ma tutt'altro 😄

    Saluti, grazie per l'interessamento.
    Sarei curioso di sentire qualche altro però 🙂