• User Newbie

    fattura sbagliata

    Ciao a tutti,
    volevo sottoporvi il mio problema per chiedervi consiglio; sono una professionista con partita iva e regime dei contribuenti minimi, purtroppo nell'emettere fattura a privato ho applicato erroneamente 😢 la ritenuta d'acconto, che in seguito è stata versata con f24. Come devo comportarmi? Mi è stato suggerito di far chiedere al mio cliente il rimborso del versamento e di farmi versare tale rimborso in seguito. C'è un sistema meno macchinoso che non coinvolga il mio cliente? Devo sostituire la fattura emessa?
    Grazie a tutti per l'aiuto


  • User Attivo

    Scusa ma, com'è che il privato ha fatto a versare la ritenuta con F24?!?!
    Tutto sommato non è un'operazione banale, e se un privato è talmente skillato da saperlo fare, probabilmente avrebbe anche dovuto sapere che non doveva versarla...

    Comunque: la fattura non si tocca, resta così com'è.
    Per il resto: a naso, credo che l'unica sia passare attraverso la domanda di rimborso dell'F24 da parte del tuo cliente ma... ti conviene chiedere lumi all'ADE.


  • User Newbie

    Grazie mille per la pronta risposta..mi toccherà fare una figuraccia col cliente...


  • User Attivo

    Mi resta la curiosità: com'è che un privato è riuscito a pagare una ritenuta d'acconto con F24?!?!


  • Super User

    @Archimede2007 said:

    Per il resto: a naso, credo che l'unica sia passare attraverso la domanda di rimborso dell'F24 da parte del tuo cliente ma... ti conviene chiedere lumi all'ADE.

    A mio avviso il professionista deve modificare la fattura non esponendo la ritenuta d'acconto ed è egli stesso che deve presentare istanza di rimborso ex art. 38 DPR 602/73. Infatti è il professionista l'unico legittimato a presentare l'istanza poiché egli è il percettore del reddito imponibile e non il sostituto.
    A tal proposito cfr. Cassazione, Sent. n. 23886/2007.
    Saluti.


  • User Attivo

    Ciao Rubis.
    Non concordo con la tua tesi della richiesta di rimborso da parte del professionista.
    La sentenza della Cassazione, se non sbaglio, si riferisce a maggiori ritenute versate dal datore per conto del dipendente. Nella vicenda esistono sotituto e sostituito.
    Nel caso in questione, invece, trattandosi di prestazione a privato, non si ha nessuna delle due figure:
    -il professionista non assume la veste di sostituito;

    • il committente non assume la veste di sostituto.

    Siamo fuori da ogni caso di previsione normativa di obbligo di ritenuta d'acconto e, quindi, anche dell'art. 38.
    Si è trattato solo di un versamento non dovuto da parte del committente e, secondo me, a questi spetterebbe la richiesta di rimborso (chissà quanto arriverà).

    Se possibile, valutando la situazione specifica, il committente potrebbe chiedere all'ADE di rettificare il codice di versamento con (ad esempio) quello del 2° acconto irpef e, poi, in sede di dichiarazione (se 730 meglio) chiedere il rimborso.
    Ciao.:ciauz:
    P.S.: Per Archimede.
    Nel modello F24, per le persone fisiche, sai bene che si inserisce il codice fiscale e nè la banca nè altri software possono distinguere se si tratti di privato o di imprenditore/professionista.
    Ciao.