• User

    Consulenze senza P.IVA

    Gentilie radazione,
    spiego il più brevemente possibile il mio progetto.
    Sono un web designer e grafico Dtp e vorrei lavorare come libero professionista.
    La questione è che sto partendo proprio da zero.
    Non posso sostenere spese di ufficio e partita iva (che, sia pur col regime del "forfettone", richiede un indirizzo e non voglio coinvolgere la mia abitazione). Intendo iniziare col mio pc, seduto su una sedia e basta.
    Il mio commercialista mi dice che potrei iniziare comunque con la ritenuta d'acconto purchè rientri nei 5000 euro annui di reddito.
    Fin qui va bene perchè questo mi permetterebbe almeno di iniziare e vedere l'evoluzione possibile del mio progetto, al momento i miei dubbi sono:

    • posso crearmi il sito per vendere la mia grafica con tanto di listino prezzi, magari indicando che i contatti sono proprio con ritenuta d'acconto?
    • mostrare il mio portfolio di lavori realizzati quando ero dipendente nelle altre agenzie (magari indicando nel sito per chi li ho fatti) aiuta il fisco a ragionare sul fatto che il mio non è un commercio avviato da tempo e quindi passibile di inutili controlli e sanzioni ingiuste?
    • che accorgimenti posso mettere in pratica per dare un'immagine di serietà e rispetto delle regole in questa mia situazione iniziale, sia verso le aziende per le quali vorrei lavorare e sia verso l'Agenzia delle Entrate?
    • infine se faccio un contratto con ritenuta d'acconto con un'azienda e questa non paga la ritenuta al fisco, l'Agenzia delle Entrate con chi fa la sua azione legale, verso me o l'azienda? E se verso me come posso evitare sanzioni per colpa di un'altro? Come prevenire tutto ciò?
      Concludo dicendo che tutte le mie intenzioni si rivolgono verso un progetto completo, il mio sogno è di avere un'agenzia tutta mia. Tuttavia devo cominciare in qualche modo.
      Grazie mille.

  • Consiglio Direttivo

    Ciao Giannispada. 🙂
    Avere un sito web in cui si pubblicizza l'attività, inserire un portfolio con vecchi lavori e, immagino, con nuovi lavori che via via ti arriveranno, fa pensare a tutto tranne che ad una serie limitata di prestazioni occasionali.

    Le prestazioni occasionali, liquidate con ritenuta d'acconto, portano quel nome proprio per l'occasionalità, la sporadicità dell'attività lavorativa.
    Un'attiviità organizzata, seppur con attrezzature minime, richiede l'apertura della partita iva.

    Ciò non toglie che tu possa sondare il terreno con qualche prestazione occasionale; pubblicizzarsi con un proprio sito web la vedo però una mossa assai pericolosa, specialmente se sul sito si dichiara di lavorare senza partita iva.

    Ciao :ciauz:


  • User

    Si ho capito perfettamente il tuo discorso,
    ma non comprendo coma una buona organizzazione corrisponda esattamente a numerosi profitti.

    In altre parole se uno parte senza clienti, cerca in qualche modo di organizzarsi per pubblicizzare il proprio "saper fare", mostrare la propria serietà e acquisire dei clienti. E' logico che se i clienti si moltiplicano in un mese (come in un miracolo) ti dai una formale inquadratura fiscale.
    Potrebbe succedere che i clienti aumentino si, ma nel giro di un anno o di più e... cosa fai nel frattempo?
    Te lo dico io: paghi l'affitto e tutte le utenze, paghi le tasse dovute ecc ecc. con pochi guadagni.
    Quindi quello che si chiama "Rischio d'impresa" non è altro che un bel nome ad effetto che serve per farti fuori col sorriso sulla faccia.

    Scusa il mio sfogo, parlo in generale.
    Faccio un esempio, se uno possiede un conto personale di 30.000 euro ne può investire anche 10.000 e se va male non si "scapicolla".
    Se uno parte da zero non ha speranza, almeno con le leggi Italiane. Potrebbe chiedere un prestito e a quel punto è già nella fossa prima di iniziare.

    Comunque ti ringrazio per il chiarimento.
    Un caro saluto.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Gianni,
    capisco il tuo sfogo.
    Anche io sono dovuto partire da zero e quindi so che i primi tempi non sono proprio facili.
    Tu comunque hai la possibilità di sondare il terreno con qualche prestazione occasionale.

    Per quanto riguarda la pubblicità sul web per ovvi motivi te la sconsiglio.

    Comunque sia l'apertura della partita iva non è poi così drammatica; nessuno ti impone di aprirti un ufficio e quindi pagare affitto, utenze, ecc; puoi tranquillamente continuare a lavorare da casa.
    Essendo inquadrato come libero professionista dovrai pagare in più i contributi previdenziali alla gestione separata.

    Ciao ed in bocca al lupo. 🙂


  • User Attivo

    @giannispada said:

    Non posso sostenere spese di ufficio e partita iva (che, sia pur col regime del "forfettone", richiede un indirizzo e non voglio coinvolgere la mia abitazione).

    Guarda che l'avere la sede della propria attività in casa non comporta nessunissimo problema, anzi, comporta solo vantaggi:

    • puoi portare a costo metà delle spese delle utenze domestiche (acqua, luce, gas) a te intestate
    • non è richiesta nessuna "struttura" particolare (ti piace lavorare a letto con il PC appoggiato sul comodino? Bene, puoi continuare a farlo... :2:
    • se hai uno straccio di ufficio in un sottoscala, eventuali controlli della guardia di finanza possono arrivarti come fulmini a ciel sereno (ed hai l'obbligo di farli entrare); mentre se hai la sede in casa, non possono entrare (e quindi di solito ti fissano un appuntamento in caserma, nel quale porterai le tue scritture contabili)

  • User

    Grazie per i preziosi consigli,
    daccordo, diciamo che potrei decidere di partire con la P.IVA con l'indirizzo di casa come ufficio, un dubbio che mi viene in mente è: la privacy è tutelata? Tutti gli utenti che vedranno il sito (e quindi la P.IVA) possono identificare casa mia?
    Non che la cosa mi dispiaccia, ma considerato che non tutti gli utenti sono brava gente....
    Che ne pensate di quegli uffici che in italia offrono la domiciliazione fiscale (anche a 50 euro al mese)? C'è da fidarsi?
    Oppure il fisco mantiene la tua privacy non mostrando l'indirizzo a chi fa la visura, ma solo alla finanza?
    Scusate faccio degli esempi un po anche da sprovveduto, è che mi sto informando bene solo in questo peiodo.
    Grazie a tutti voi, un abbraccio.