• User Newbie

    Sito privato chiede pagamento per iscrizione e consultazione

    Un sito privato (pensionato) del tipo xxxx.it chiede per l'iscrizione, accedere e consultare il sito un importo fisso da versare via, esempio 'Paypal'. (non si vende nessun tipo di 'bene')

    Diciamo che l'importo è p.e. di 100 euro.

    • Il conducente del sito NON ha partita Iva.

    • Quali sono gli obblighi del conducente del 'Sito' ?

    • Quali sono gli obblighi del committente azienda soggetto Iva ?

    • Il conducente del sito può emettere fattura con ritenuta d'acconto riducendo l'importo lordo di 100 ?

    • Il conducente del sito osserva il limite consentito di euro 5.000 annuo esente dichiarazione reddito. E' valido ?

    -** L'obbligo e la responsabilità** di versare l'iva (20 %) è completamente a carico del committente ?

    • E' chiaro che il sito spiega le modalità richieste per l'iscrizione.

    Molti commenti sono stati scritti in merito ma nessuno entra nel merito in modo completo. Penso che un chiarimento preciso possa interessare molte persone.

    Ringrazio per una risposta competente in materia.

    Raimund - Padova


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Forstmeier e Benvenuto nel Forum GT.

    E' lecito che parte di un sito web sia messa a disposizione degli utenti previo pagamento di una certa cifra.

    Essendo ovviamente un sito commerciale il titolare dovrà possedere partita iva e per legge dovrà esporla nella homepage del sito.

    Per quanto riguarda l'iva, se dovuta, è a carico della persona che acquista il servizio; il gestore del servizio provvederà poi entro la prima scadenza utile a versarla all'erario.

    Emettere solo ricevuta (vendita occasionale) è molto discutibile e molto probabilmente sarà sanzionato in caso di controlli fiscali. Indipendentemente dal fatto che i compensi siano al di sotto dei 5000 euro.

    Sposto la discussione in "problemi fiscali del web"

    Ciao. 🙂


  • Moderatore

    Bisogna capire bene quale servizio viene prestato in cambio del corrispettivo per inquadrare correttamente l'attività come commerciale ovvero come professionale.
    Diventa tuttavia necessaria, in ogni caso, l'apertura della Partita IVA con conseguente fatturazione del provento.
    Ai fini INPS bisogna valutare bene la situazione partendo dal presupposto che il soggetto è pensionato.